Oltre il mito-archetipo dell'eroe

"Lamentarsi ammorba il prossimo e costa mentre cantare è gratis" 

(Citazione dalla critica della psicoanalisi svolta dai filosofi, antipsichiatri e antipsicoanalisti Gilles Deleuze e Felix Guattari in "Anti-Edipo: capitalismo e schizofrenia" del 1972)



Proprio perchè non esiste alcuna libertà
tutto è bene
e non esiste il male
tutto ciò che è
proprio per il fatto stesso che è
è necessario al bene
Si potrà obiettare:
"Ma tu così giustifichi il capitalismo!"
Non solo ma anche il nazismo e lo stalinismo
in nome del divenire.
Tutto va da sè
e non c'è più bisogno di eroi
anche se
anche gli eroi sono stati necessari
Tutte le opinioni sono le opinioni di Dio
Dio ha tante opinioni
Dio è stato la dialettica
oggi è solo il dialogo
Oggi Dio è uscito dal tribunale della storia
e la storia oggi non è più astuta.

Non solo
ma oggi è proprio questo archetipo
l'archetipo del Cristo
inteso come crocifisso
che fa resistenza all'ulteriore evoluzione della vita.

La relazione
la pura relazione
oltre la storia della relazione

la relazione
che assolve
risolve
e infine dissolve
una storia tragica
ma che è stata solo
la preistoria del'Essere vero

Oggi Dio è anche Donna
sicchè i cristiani nostalgici
oggi sono pericolosi
come può essere pericoloso
qualcuno che vuole essere risarcito
del male patito.

Andrea: "Silvia dunque se ho capito bene tu accetti il processo."
Silvia: "Io non accetto affatto il processo: IO SONO IL PROCESSO"

Il nemico non esiste
sicchè anche la paranoia appartiene più solo alla storia della relazione
e non più al presente della relazione se non come ricordo
della preistoria dell'Essere
che è stato
ma che al capolinea della storia dell'universo già non è più.

"Chi ricorda è costretto a ripetere" (Silvia Montefoschi)




Dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica


Dunque oltre la vecchia ragione dialettica che ha fatto la storia tutta: sia della natura che della coscienza
ma rivelatasi infine interminabile proprio come l'Edipo che si tramanda di generazione in generazione e anche il nuovo eroe palestinese non ha risolto veramente la problematica dell'eroe greco: per entrambi infatti la luce era solo il Dio maschio e l'altro Dio era invece solo tenebra, disvalore, il male.
Essi amavano sì la madre  ma non la donna, ma la madre è solo un ruolo sociale prodotto dalla divisione del lavoro e non un Dio.
Solo la Donna è Dio
solo la donna
prigioniera nel ruolo di madre.

La divisione del lavoro è stata necessaria all'evoluzione 
ma oggi non lo è più.

E del resto oggi coloro che si fanno in maniera anacronistica dopo l'avvento del movimento rivoluzionario psicoanalitico, gli ultimi paladini della divisione del lavoro tra uomini e donne, non lo fanno perchè ci tengono ai loro privilegi dato che la croce non è affatto un privilegio ma perchè temono, anzi sono terrorizzati che senza quella croce che li dà la parvenza di sentirsi esistere, perderebbero LA RAGIONE.
Quella ragione però è la vecchia ragione e tuttavia il loro timore di perdere la ragione non è infondato dato che dopo non c'è affatto una nuova ragione come invece certi cianciano per tranquillizzare e tranquillizzarsi: la ragione è sempre una espressione della divisione del lavoro.

Dunque persa la ragione ci sarà più solo la presenza.

Hanno ragione ha essere terrorizzati: se la donna si fa Dio è la fine della ragione, è proprio così.
La Donna è pericolosissima e questo spiega la storia della donna.
E' pericolosissima perchè la donna non è la donna ma è un Dio, l'altro Dio proprio come l'uomo che anch'esso non è un uomo ma è un Dio.
Tuttavia noi sappiamo che l'avvento del Dio-Donna che ritorna dalle tenebre dove era stata cacciata non sarà il Caos ma la Presenza, la pura Presenza.

"Quando il maschio sarà come la femmina e la femmina come il maschio si che non si capirà più chi è il maschio e chi è la femmina allora quello sarà il segno della fine dei tempi."

(Così pensavano i primi cristiani riuniti nelle comunità più di orientamento gnostico)

"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

Non state a credere a quelli che per tranquillizzarvi ma anche per tranquillizzarsi essi stessi, vi raccontano che dopo l'ultima rivoluzione ci sarà una "nuova ragione" che subentrerà alla "vecchia ragione": non ci sarà affatto alcuna nuova ragione. Quindi siete realisti a essere terrorizzati dall'avvento dell'ultima rivoluzione.

Non ci sarà alcuna nuova ragione: questa è la verità
ma più solo un nuovo divenire
un nuovo divenire che non farà più storia.

Sta scritto infatti che

"in principio era la relazione"

e non che 

"in principio era la ragione"

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