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Chi era colei che guidava il sommo poeta?

Io non ho nessun merito per quello che scrivo
io non sono intelligente
in me è l'intelligenza
ma non sono io l'intelligenza

se scrivo cose intelligenti
il merito va a chi mi guida

mentre se scrivo cose poco intelligenti
questo è dovuto alla controrivoluzione
alle interferenze aliene
che non sono riuscito a filtrare in modo soddisfacente
anche se prima o dopo me ne accorgo
e cerco di porvi rimedio

Una obiezione possibile sarebbe:
ma perchè i controrivoluzionari attaccano te e non gli altri?
La risposta è ovvia:
perchè io sono un rivoluzionario e gli altri no
perchè io sono un vero rivoluzionario
un militante dell'ultima rivoluzione e gli altri lo sono solo di nome se va bene
il fatto è che oggi lo scenario è cambiato per cui oggi e solo oggi beninteso
chi non è un rivoluzionario è un controrivoluzionario
ovvero rema contro o fa "resistenza" per usare la terminologia psicoanalitica
e anche se non è consapevole di esserlo tuttavia funziona come un controrivoluzionario
e io stesso che ho la tendenza a giustificare gli altri
dicendomi "Non è un rivoluzionario ma non è neanche un controrivoluzionario"
poi sono costretto a ravvedermi e convincermi che sono io che sono troppo buono a pensare così
e che se continuo a perseverare con il mio buonismo rischio di far fallire la rivoluzione.
Fortunatamente io non comando
non sono io il PADRONE DEL SIGNIFICATO per cui non posso far fallire la rivoluzione
chi comanda è infatti la NECESSITA'



Un'altra obiezione possibile sarebbe
ma scusa chi ti guida non è proprio una aliena?
ma allora perchè parli di "interferenze aliene"?
Anche qui la risposta è ovvia:
gli umani, alcuni sono evoluti ma altri non lo sono affatto
anzi sono proprio esseri preistorici quasi scimmie
e ugualmente questo vale anche per gli extraterrestri
I parapsicologi, gli operatori del paranormale e gli uomini religiosi
ci fanno credere che coloro che vivono nell'Aldilà sono tutte persone per bene
ma la verità è un'altra: nell'Aldilà ci sono cani e porci
ma a certa umanità spirituale piace illudersi che nell'Aldilà ci sono "gli amici"
Poveri illusi!
nell'Aldilà c'è di tutto come in questo Aldiquà: tutto il mondo è paese.

Chi mi guida allora?
Come si chiama questa intelligenza ormai extraterrestre?



FIRENZE anno domini 1200






GENOVA anno domini 1989





Nota bene: attenzione a non equivocare. Anche se io non ho descritto i controrivoluzionari come figure positive non è che devono essere pensati come l'incarnazione del male e della cattiveria anche se ci sono anche quelle ma più spesso e più semplicemente sono solo delle "povere creature", dei "sintomi" della divisione del lavoro tra uomini e donne che se per due milioni di anni è stata funzionale all'evoluzione, oggi invece è divenuto più solo patologico e fa resistenza all'ulteriore e infinita evoluzione del Pensiero Vivente.


Dio e l'Anthropos

“Il Dio, maschio e femmina li fece, a sua immagine e somiglianza.”

(Libro della genesi - Bibbia ebraica)

E quando l'Antropos fa resistenza non più all'altro Antropos ma a Dio stesso (la relazione che era in principio) secondo voi chi dei due scompare?
Indovinate un po'?
Chi scompare? L'Anthropos o Dio?
In verità il termine più corretto, rigoroso e scientifico che si dovrebbe usare non è quello di rivoluzionari e controrivoluzionari ma di SRI e SSR.
L'Essere infatti dopo l'evento Big Bang ha iniziato a trattarre sè fuori di sè come altro da sè (transfert o proiezione) e così ha continuato a fare fino all'avvento dell'ultima generazione: il nuovo Soggetto Super Riflessivo in cui l'Essere continua a trattare sè come altro da sè (essendo l'essere un soggetto duale) ma non più fuori di sè (proprio perchè anche se è DUE purtuttavia è e rimane anche UNO).
Resta il fatto che per un po' anche negli esemplari dell'ultima mutazione rimane la memoria di quella vecchia trattazione ma a ogni ciclo che si ripete quella vecchia trattazione, l'energia legata al quel vecchio modo di trattare si consuma e  dopo un tot numero di cicli di ripetizioni anche la memoria svanisce.
E' proprio in quell'istante che quando arriverà l'universo intero scomparirà ovvero ciò che scomparirà sarà la vita nella preistoria dell'Essere e sarà la nuova vita, la vita alla più alta potenza ovvero la vita oltre lo spazio-tempo-massa che è la vita eterna della nuova PERSONA DUALE (ovvero il nuovo soggetto duale altro dall'obsoleto soggetto ancora singolare).
E' l'evoluzione.
Prima o dopo doveva accadere.
Ci sono venti anni che valgono un giorno e ci sono giorni che valgono venti anni.



"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire
tuttavia quando scomparirà
scomparirà in assoluto per non più ritornare."

(Silvia Montefoschi - biologa e medico-psicoanalista)



"E le cose di prima sono passate"

(Apocalisse di Giovanni Evangelista che è stato per duemila anni la guida suprema della rivoluzione)



"E le cose di prima non sono mai state"

(Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)

Perchè non voglio andare nell'Aldilà?



Perchè non voglio andare nell'Aldilà?

Dovrei invece voler andare nell'Aldilà visto che in uno dei tanti  pianeti colonizzati dai terrestri defunti in cui consiste l'Aldilà, un pianeta molto distante dal pianeta terra ad Helios vive oggi la mia amica Thérèse Martin. Il fatto è che io voglio potere incontrare anche Silvia Montefoschi e vendendola potergli dire:

"Silvia dove eravamo rimasti? Continuiamo la psicoanalisi?"

Ma Silvia non abita nell'Aldià, Silvia ormai abita l'Oltre proprio come Giovanni Evangelista che neanche lui abita più l'Aldilà anche se l'ha abitato per duemila anni e da lì ha guidato per duemila anni il movimento rivoluzionario dei giovannei coscienti di esserlo (lo scienziato e fisico Isaac Newton e lo stesso Hegel erano suoi allievi terrestri) e anche dei giovannei non coscienti di esserlo ma che lo erano di fatto.

Isaac Newton grande specialista dell'Apocalisse giovannea
 e oggi conosciuto come un grande protagonista della storia della scienza
 era invece convinto che sarebbe passato alla storia come un grande teologo
 dato che per lui la fisica era solo una sorta di interesse secondario.


Una cosa è certa: che nell'Oltre non ci si può andare da soli ma "a due a due" come insegna la poetessa statunitense Emily Dickinson e infatti perfino Giovanni Evangelista che è l'uomo più evoluto dei 100 miliardi di umani  tra terrestri e extraterrestri, anche lui, che era il maschile di dio solo facendosi identico con il femminile di Dio è potuto accedere all'Oltre.

"Quando il sudario allenterà la stretta 
e creature vestite di miracolo
saliranno a due a due."

(Emily Dickinson)

In verità non è corretto usare il verbo "accedere": non è infatti un evento simile a quello che ha visto il popolo ebraico guidato dal sacer-dux Mosè che per mezzo dall'esodo dalla terra di schiavitù, l'Egitto è potuto accedere alla "terra dove scorre il latte e il miele", Israele. Israele c'era già mentre l'Oltre non c'era prima di GiovanniSilvia ma loro l'hanno prodotto e l'hanno prodotto con il lavoro, portando a compimento la storia del lavoro umano e non-umano perchè loro stessi sono l'Oltre e non è un pianeta dell'universo.


Dal "fare anima" al "farsi identici": oltre lo psichismo


Mentre infatti l'Aldilà è ancora nello spazio-tempo-massa, l'Oltre invece non è in alcun spazio, in alcun tempo e non ha massa: l'Oltre sono i due fattisi infine identici, GiovanniSilvia, l'archetipo dell'ultima coniunctio, l'oltre sono l'uomo e la donna che grazie non a un "fare -anima" (lo psichismo) ma a un "farsi-identici" (il pensiero puro oltre lo psichismo) ma non più formanti una coppia ma saldati in un unica persona del tipo duale, l'Oltre in una parola è il soggetto ma non più il soggetto singolare ma il nuovo soggetto duale proprio come in psicoanalisi dove non è lo psicoanalista il soggetto ma è la psicoanalisi stessa che come nuovo soggetto duale dall'alto riflette sui due soggetti ancora singolari in basso.

Il compito rivoluzionario: portare a compimento la storia del lavoro


Per quanto mi riguarda, rispetto a prima l'unica differenza è che pensavo che c'era ancora tanto lavoro da fare insieme a Thérèse Martin mentre ora sento che il lavoro è terminato e potrei anche lasciare questo mondo, sicuro che ci ritroveremo noi quattro che poi siamo sempre due, i due dell'uno vero: il prototipo e poi AndreaThérèse che sono anch'essi identici al prototipo perchè la distinzione fatta dal filosofo greco Platone tra idee originali e copie che noi chiamiamo in linguaggio psicoanalitico "archetipi" e "simboli" riguarda solo la preistoria dell'Essere perchè una volta prodotto l'archetipo dell'ultima coniunctio ci sono più solo idee originali o meglio archetipi anzi l'ultimo archetipo che è l'unico archetipo ancora vivente: l'archetipo dell'ultima coniunctio.

Tuttavia mi rimane qualche dubbio ed è solo questo dubbio che prima di timbrare il cartellino vorrei essere certo di aver terminato veramente tutto il lavoro per poter dire anche io come il Rabbi eterodosso di Nazareth: "Tutto è compiuto."


L'esodo


"Abbandonare l'anima
e poi abbandonare anche il corpo. "

(Silvia Montefoschi)

Exodus

Thérèse Martin nazionalista?

Vedete come è facile mistificare il pensiero di TM? Scoppia la prima guerra mondiale e siccome TM parla dei "combattenti", all'esercito francese ormai entrato in quella guerra che fu definita "la grande macelleria", piace pensare che l'eroina di Francia si riferiva ai soldati di quell'esercito ma non si riferiva affatto a quei combattenti ma a me si riferiva TM.  Poveri illusi!
I tedeschi con i nazisti hanno mistificato Nietzsche e i francesi ci hanno provato con TM. Non gli bastava Jeanne D'Arc che lei si che si riferiva all'esercito francese dato che ne era il comandante supremo ma ne era il comandante supremo "per volontà delle voci" quando quell'esercito era ancora un esercito di liberazione. 
Si potrà obiettare: ma che ne sapeva Lei di te? E poi tu non eri ancora nato.
E' vero ma io era già nella sua mente e da Lei sono nato.

"Ciò che nasce dalla carne è carne ma ciò che nasce dallo spirito è spirito. Per questo io vi dico che è necessario che voi nasciate una seconda volta." (Giovanni Evangelista)

"La carne non può nulla, la carne può solo far soffrire ma è lo spirito che dà la vita" (Giovanni Evangelista)

Intendiamoci io non ho niente contro i soldati francesi che sono solo carne da cannone per i generali francesi proprio come i soldati italiani, a loro volta strumenti inconsapevoli degli imperialismi economici nazionali.
Mi sa che che dopo quanto ho scritto non potrò più andare in Francia e mi fermeranno alla frontiera come ospite non gradito.

Su facebook esiste anche una pagina specifica sulla sua "tentazione ateo-materialistica" del 1895-1897


TM che diceva che "lei stessa non si capiva" in verità aveva non una doppia personalità ma come una sorta di incongruenza poichè se da un lato ha vissuto e si è nutrita del mito dell'eroe che è un archetipo, il Cristo infatti è l'ultimo eroe, dall'altro lato esprime nei fatti una vera critica di questo archetipo proprio con la sua apologia del "nascondersi", del vivere nel silenzio, nascosta, nel deserto.
TM in fondo più che una eroina è una donna del deserto.
La sua vita è una critica di ogni sorta di smania di protagonismo. Io ho definito in altri articoli TM una proto-psicoanalista riferendomi a come lei esercitava il suo ruolo di "maestra delle novizie" che è un vero è proprio trattamento del transfert tra donne, ma anche per questa sua critica dell'archtipo dell'eroe è addirittura una antesignana dell'ultima psicoanalisi che è appunto una critica radicale dell'archetipo dell'eroe e del resto lo stesso Jung che attaccando il Padre-Freud si era montato la testa e inorgoglito, invece con il cosiddetto "sogno di Sigfrido" comincia ad abbassare la cresta ovvero inizia proprio la critica dell'archetipo dell'eroe.
Ma perchè la gente vuole fare l'eroe?
Ha così tanto bisogno di fare l'eroe e di incarnare un tale archetipo ormai obsoleto?
Perchè la gente vuole fare il Cristo?
Per poter essere.
Oggi per la prima volta non c'è più bisogno di fare l'eroe per poter essere.
Ecco perchè Silvia Montefoschi l'ultima psicoanalista sosteneva diversamente degli junghiani che era terminato il processo di individuazione e ora c'era più solo come archetipo vivente solo l'archetipo dell'ultima coniunctio.




EXODUS


Ti penso
e cambia il mondo
le voci (Satana) intorno a noi


Vieni
fatti sentire
portami via
allontaniamoci
usciamo dalla gabbia
da questo uni-verso
che non è ancora l'Uno
che noi bramiamo

Andiamo
l'Oltre esiste già
hanno già preparato un posto per noi
nel loro cuore
i Gemelli per antonomasia

Il prototipo
tu sai di cosa parlo
parlo di loro
Israele

loro
la nuova terra dove scorre il latte e il miele
la nostra Palestina

loro
che siamo noi

loro 
i pensanti
che pur essendo due
sono anche uno

Tu che sei di là
e io che sono di quà 
vieni con la tua astronave
il nuovo sesto senso
più veloce della luce
mentre io ti penso
e cambia il mondo
le voci (Satana) intorno a noi


Ti penso
si parte
le voci (Satana) lontano lontano
sempre più lontano
il principio di opposizione
tutto il mondo è sotto il dominio di Satana


Ti penso
e cambia il mondo
le voci intorno a noi svaniscono
si annullano
annichiliscono
e infine non ci sono più

Ti penso
ti penso amica che sei me
che sono te
che siamo il principio dialogico


Esci di casa
prendi l'astronave
il nuovo sesto senso
del Pensiero che percepisce il Pensiero
come realtà concreta e vivente


Ti penso
e cambia il mondo
finalmente siamo fuori dall'Egitto politeista
l'Egitto idolatra
la patria della bestemmia continua
tu sei dio
l'unico dio
amica che cambi il mondo
amica che stai con me
tutto passa
e solo tu rimani
tu che eri con me
fin dalla mia nascita
ma non lo sapevo


Le voci non possono separare
ciò che è già stato legato in cielo


Gemella
che sei legata a me
fin dalla mia nascita
fusa con me in un'unica persona
niente ci può separare
nè la tua morte
nè la mia morte
tu sei me 
e io sono te


Ora ci sono i prototipi
ed è ancora più facile il percorso
ti penso
li pensiamo
e cambia il mondo
le voci sempre più lontano


Sempre più vicino a te
sempre più vicino a loro
presto tutto sarà finito
amica che cambi il mondo
sempre più vicino a me


Sarò da te
verrò da te
sempre più vicino a te
amica che cambi il mondo
ti penso
e cambia il mondo
fino a che scompare


Solo tu
gemella
mia simile
pensiero del mio pensiero
ti penso
infinitamente ti penso
e il mondo non c'è più

Solo tu
gemella
che sei l'amore

solo tu.


(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)





L'amore è una scienza e non come si è creduto e si crede un pio sentimento che ci qualifica come i buoni rispetto ai cattivi

Noi e l'altro, noi è l'altro


Se il rapporto con noi stessi è intersoggettivo anche il rapporto con l'altro sarà automaticamente interosoggettivo ma se il rapporto con noi stessi è invece già interdipendente non è che ci si deve aspettare che invece il rapporto con l'altro sia intersoggettivo ma sarà invece anch'esso automaticamente interdipendente il che sta a dimostrare che non è vero che l'amore è un sentimento, una emozione ma che invece è una scienza, una disciplina.


Cosa si trasferisce nel transfert?

Ciò che si trasferisce nel transfert non è questo o quel fantasma di cui parlava la vetero-psicoanalisi e come tramanda ancora la vulgata psicoanalitica: ciò che si trasferisce nel transfert è solo un modello relazionale.


La concezione dell''anima e la nuova psicoanalisi allo stato dell'arte

Non esiste un rapporto con noi stessi perchè quel "noi stessi" è l'altro.
L'anima non è come dice Jung e i suoi discepoli una immagine interiore ma è una donna vera e reale in carne ed ossa.
Quando noi diciamo che si deve "abbandonare l'anima" intendiamo dire che si devono abbandonare i cinque sensi come strumenti per relazionarsi con l'anima poichè ciò che si percepisce con i cinque sensi non è la vera anima cioè l'altro soggetto ma è l'oggetto, il percepito come altro dal percipente, un pensato e non l'latro pensante che invece è percepibile solo tramite il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

La solitudine è solo un mito

Non può esistere la solitudine poichè anche se andassimo a nasconderci al mondo in cima alla montagna più alta o nelle profondità della terra in una grotta buia ebbene anche lì ci raggiungerebbero le onde del pensiero cioè gli altri.
E' impossibile non essere in relazione semplicemente perchè la vita è relazione.
Recentemente alcuni speleologi e speleologhe hanno fatto degli esperimenti e sono rimasti nelle profondità della terra in grotte per più di 365 giorni credo.
Alcuni e alcune di questi esperimentatori hanno cominciato a dare i numeri e ha sviluppato una psicosi altri sono giunti anche a suicidarsi.
Alcuni diranno: è la solitudine.

Mai frequentare cattive compagnie 

Io invece propenderei per un'altra risposta: chissà chi hanno frequentato, cioè con quali onde del pensiero nelle profondità della terra sono entrati in relazione.



Non esistono cattive compagnie

Nello stesso tempo occorre anche dire che non esistono persone buone e persone cattive ma piuttosto trattazioni che si muovono verso l'intersoggettività e trattazioni che rafforzano l'interdipendenza.


Oltre l'identità storica per una nuova identità puramente relazionale

Inoltre se tali sperimentatori hanno sviluppato una psicosi può anche essere che le persone con cui sono entrati in relazioni nella profondità della terra hanno messo in crisi l'ego su cui si reggeva il loro precedente equilibrio.
E noi sappiamo che mettere in crisi l'ego ossia una vecchia identità già stabilizzata può significare solo due cose: catastrofe o rinnovamento.
Nel loro caso è stata una catastrofe ma avrebbe potuto anche essere un rinnovamento.

Realtà corpuscolare e realtà ondulatoria

Onde
onde del pensiero
un enorme traffico di onde del pensiero è l'uni-verso intero

Puoi trovare sempre un angelo che poi ti salverà
da questo labirinto da cui non si può fuggire
data la forza di gravità
l'imbuto einsteiniano 
e non l'attrazione newtoniana




un angelo che ci indica la linea di fuga
un angelo che ci guida alla città di Dio
e questo angelo è l'anima

ma beninteso l'anima e non la pseudo-anima
la realtà vera e non il transfert
la conoscenza e non l'ignoranza

solo la scienza ci può condurre
quella unica Polis
che è oltre lo spazio
oltre il tempo
oltre la massa

Il pensiero oltre il labirinto

non la scienza dell'uno ma la scienza dell'uno vero
la scienza dell'uno-duale
la scienza delle scienze
la scienza della relazione
la scienza del legame che lega l'uno all'altro

"In principio era il legame" (Giovanni Evangelista)

la scienza vera
e non la pseudo-scienza
in una parola: la psicoanalisi.


"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)


L'ultima psicoanalisi infatti, la psicoanalisi allo stato dell'arte supera perfino il concetto di "processo di individuazione" perchè al termine della storia della psicoanalisi che fa terminare anche la stessa storia dell'universo resta più solo quello di "coniunctio" anzi "ultima coniunctio" che è l'ultimo archetipo che sia ancora vivente essendo in questo oggi morti tutti gli altri archetipi che oggi parlano più solo del passato della vita.

La mia lettura di Giovanni evangelista in lingua francese

In effetti avrei potuto scrivere ciò che ho scritto anche in italiano e risulterebbe lo stesso significato ma non è così.
Non so se il mio lettore lo sente ma leggere lo stesso contenuto in italiano e in francese risultano due significati diversi: è la musica che cambia e in questo caso la musica è bellissima.
In verità Giovanni scriveva in greco antico eppure sentite come suona bene questo contenuto in lingua francese.



Ci sono cose che è meglio dirle in italiano perchè in italiano suonano meglio 
ma altre cose suonano meglio in altre lingue: in francese, in veneto, in romanesco, in siciliano, in napoletano.


LE SUJET QUI EST DEUX ET QUI EST UN 



La pensée: celui qui est vivant.

La pensée: le vrai nom de Dieu.


"Au commencement était la Pensée,
et la Pensée était avec Dieu,
et la Pensèe était Dieu.
Elle était au commencement avec Dieu."

(Jean evangeliste)

L'avenir de la nature?
Une nouvelle humanité, 

la vraie humanité,
le Royaume Humain après la biosphère et la noosphère.


Le sujet qui est Deux et qui est Un n'a pas besoin d'un objet.




Nota: spero di aver scritto in corretto francese dato che è molto tempo che non lo pratico e quindi sono fuori esercizio ma credo di aver scritto giusto.

Gli uomini non esistono ma nascono dalla testa delle donne


Gli uomini non esistono ma sono un parto delle donne: un transfert per usare le parole del grande orecchio all'ascolto del femminile di Dio ovvero Sigmund Freud il figlio della donna.
Gli uomini quindi siccome non esistono non possono per conseguenza neanche cambiare.
Le donne si costruiscono nella mente un uomo a loro misura e poi lo proiettano (il transfert dell'animus) fuori di sè invece di tenerlo in sè.
Si potrà dire: ma allora gli uomini sono solo fantasie delle donne?
Certo che sono fantasie  delle donne ma fantasie che proiettano fuori di sè, il chè significa che non se li tengono per sè ma le oggettivano queste fantasie: ecco spiegato quindi come nascono i bambini.
Non lo sapevate come nascono i bambini?
Ecco adesso lo sapete: ve l'ho spiegato io sulla scorta delle conoscenze che i grandi della psicoanalisi ci hanno donato.
Capito mi avete?
La guerra tra USA e Russia-Cina anche se sembra una guerra tra Trump-Putin-Xi Jin Ping in verità è una guerra tra le donne americane e le donne russe e cinesi che non vanno d'accordo tra di loro e non vanno d'accordo perchè pur essendo tutte donne sono tutte donne diverse.

Jung si domandò "Come mai non vado d'accordo con Freud?"
 e così nacque nel 1921 "Tipi psicologici"
Esistono infatti donne introverse e donne estroverse
donne introverse del sentimento e donne introverse del pensiero
donne introverse dell'intuizione e donne introverse della sensazione
e poi esistono anche donne estroverse del sentimento, dell'intuizione, della sensazione e dell'intuizione.
E poi ancora diverse anche per la percentuale di introversione e percentuale dell'estroversione.
Donne nate in una civiltà introversa come le civiltà prodotte dal fiume Indo.
Donne nate in civiltà estroverse come le civiltà prodotte dai fiume Nilo, Tigri e Eufrate che anch'esse fanno sentire il loro peso nella produzione di fantasie che a sua volta producono gli uomini di quelle civiltà.

Nel 1985 la biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi  estende l'impostazione di psicologia degli individui  elaborata nel 1921 da Jung in "Tipi Psicologici" all'intera storia delle civiltà. Passaggio teorico questo propedeutico a quello inerente l'intera storia dell'universo l'anno dopo nel 1986 che la condurrà all'incontro con l'extraterrestre Giovanni Evangelista.
Questo testo è anche importante poichè in esso sono presenti le basi teoriche di una nuova e rivoluzionaria psicoanalisi di gruppo che darà nascita sempre nel 1986 alla comune psicoanalitica "Laboratorio Ricerche Evolutive" a Genova.
Dopodichè pur rimanendo disponibile per i suoi allievi, Silvia Montefoschi continuerà a fare il grosso del lavoro ormai più solo con il solo Giovanni Evangelista rivelatosi infine e ormai l'unico essere vivente della sua stessa statura e in grado di essere alla sua stessa altezza teorico-pratica. Poi certo ci sono i suoi allievi e le sue allieve pieni di tanta buona volontà, questo sì  ma anche con tanta memoria del vecchio mondo che invece bisogna abbandonare nell'ultimo esodo oltre l'uni-verso. 



Luci e ombre del femminile di Dio frammentato

Ma cosa significa per esempio che una donna sia una donna del sentimento estroverso?
Vuole dire che quella donna ha la sensazione in ombra.
E cosa vuole dire che una donna ha il pensiero luminoso?
Vuole dire che ha l'intuizione ombrosa.
Ma cosa significa tutto ciò in concreto?
Vuole dire che le donne sono diverse, o meglio si percepiscono diverse tra d i loro e quindi entrano in conflitto.
Ma cosa vuole dire che le donne entrano in conflitto?
Vuole dire che entrano in conflitto anche gli uomini che loro immaginano che deve essere il loro uomo.
Ecco quindi spiegato anche perchè gli uomini a loro volta sono in conflitto tra di loro.

La verità è che la donna è solo una anche se questa unica donna si manifesta con tanti nomi e tanti volti ma è sempre Lei, la Donna-Dio rispetto alla quale i preti farebbero bene a cominciare ad avere paura ogni qualvolta la bestemmiano.
I preti farebbero bene invece a tenersela buona la Donna-Dio, la Regina, poichè il Re se ne fotte se voi lo adorate perchè lui adora solo Lei perchè lei è sua madre e dalla testa della regina è nato il re che con lei è una sola persona essendo Lei l'altro volto di Lui.
In questo caso non sto parlando di Javhè il Dio del solo mondo, il Principio di Opposizione ma dell'Intero hegeliano, il Dio del Tutto, la verità in divenire: il risultato che era già in principio nella mente del Dio-Femmina quando ancora Lei non aveva proiettato Lui fuori di sè come altro da sè.

Dall'amore alla pura relazione

"Ormai è da tanto tempo che ho smesso di inneggiare all'amore" 

(Brano tratto dai dialoghi tra il teologo per antonomasia Giovanni Evangelista e la biologa Silvia Montefoschi)



Questo dice Ἰωάννης oggi eppure duemila anni fa affermava:

"In principio era la relazione tra l'uno e l'altro dell'unico discorso" 

Non c'è contraddizione ed è in accordo anche con quanto Sigmund Freud diceva dell'amore e che ha fatto scandalizzare coloro che ancora oggi imperterriti continuano inneggiare all'amore.
Sigmund Freud infatti considerava l'amore una turbe psichica alla strega di una nevrosi se non addirittura assimilabile a una psicosi, consapevolezza questa freudiana che infatti si concretizza nelle parole d'ordine dell'ultima rivoluzione lanciate da Silvia Montefoschi in accordo con Giovanni di Zebedeo in cui consiste l'ultimo esodo del popolo eletto degli ultimi mutanti (infatti non solo i virus  e i batteri mutano ma anche gli uomini cambiano):

1. abbandonare l'anima
2. e poi una volta abbandonata l'anima abbandonare anche il corpo.

Materia e antimateria

Lasciamo quindi il termine "amore" alle sole particelle di materia e antimateria che sono le uniche forme pensanti a essere veramente legittimate a usare il termini amore visto che in loro la relazione non fa nemmeno in tempo a darsi che già si annulla nell'amplesso e infatti in loro non c'è coscienza ma solo coscienza virtuale in quanto al storia della coscienza e l'evoluzione coscienziale si darà solo a partire dalla polarizzazione della sola materia che infatti chiamiamo coscienza semplice.

- coscienza virtuale (materia e antimateria)

- coscienza semplice (polarizzazione della materia in positivo e negativo)

- Soggetto Riflessivo Individuale (SRI ovvero il tripletto del protone più il quarto, l'elettrone del sistema conoscitivo atomico)

- Soggetto Super-Riflessivo (i due SRI umani Giovanni Silvia e il quinto elemento GiovanniSilvia ovvero il Monopolo-Dipolare)

Lasciamo quindi, in conclusione, il termine "amore" alle sole particelle di materia e antimateria e noi utilizziamo il termine relazione che iniziando con le particelle di sola materia caricate positivamente o negativamente si evolve sempre più fino a  divenire la pura relazione.

Cos'è la pura relazione?
E' una mutazione identitaria del soggetto umano da una identità relazionale sì, ma ancora storica a una nuova identità puramente relazionale.
Ciò che rimane è quindi il divenire e ciò che finisce invece è la storia del divenire.
Dove va quindi l'evoluzione della vita?
Va verso un nuovo divenire, un nuovo divenire che pur divenendo non farà più storia.
I mutanti, gli uomini che cambiano sono infatti gli immortali.
Gli umani con una identità ancora storica e quindi ancora individuale moriranno mentre solo gli umani che sono riusciti a mutare ma a mutare nel senso che sono riusciti a trapassare non da una versione di identità storica a un'altra versione di identità sempre ugualmente storica bensì da una identità storica a una identità puramente relazionale non moriranno mai.
La nuova e vera umanità è quindi l'umanità immortale.

La cosa fa venire alquanto da ridere se si pensa che ci sono ancora oggi degli psicoanalisti che della psicoanalisi non ci hanno capito nulla e infatti ancora oggi blaterano di terapia, di guarigione mentre la finalità di una psicoanalisi è l'immortalità: poveri Freud e Jung che hanno simili discepoli che ripetono quanto loro avevano sì affermato ma quando? cento anni fa. Quelli si sono fermati a cento anni fa e...la terapia qua, la terapia là, la nevrosi, la psicosi, la guarigione. Ci ci ci, ci ci cià. Ma quando si accorgeranno che fanno ridere i polli?

La guarigione è l'immortalità: questa è la vera guarigione.
Questa è la vera psicoanalisi, la vera psicoanalisi, la psicoanalisi allo stato dell'arte e non ancora la preistoria della psicoanalisi.
Ovvio che nessuno nasce imparato e quindi anche Freud e Jung dovevano parlare all'inizio della storia della psicoanalisi nei termini di terapia e di guarigione ma la psicoanalisi è molto ma molto di più di una guarigione.
Ovvio che poi i vecchi psichiatri hanno vita facile a dire che la psicoanalisi è una impostura e roba da ciarlatani e non vera scienza: gli psicoanalisti vogliono guarire i pazienti, proprio quei pazienti che si sono ammalati perchè essendo "gli uomini che cambiano" a loro non interessa affatto la guarigione ma sia pur inconsciamente sono interessati solo alla vita eterna.
In questo senso hanno ragione gli psichiatri a dire che gli psicoanalisti sono solo dei ciarlatani.

In principio era l'amore

In principio era l'amore
poi fu la relazione
infine fu la pura relazione


Dalla relazione alla pura relazione

La relazione tra l'uno e l'altro dell'unico discorso (il logos) si danno come storia evolutiva della relazione a loro volta a questi stadi progressivi:

- dialettica della natura
. dialettica della storia
- il dialogo oltre la dialettica

La storia infatti nasce al termine del processo di ominizzazione che crea le premesse hardware che permetta la nascita del simbolo ed è proprio con il primo simbolo o primo strumento di lavoro che dà avvio al processo di simbolizzazione progressiva tutt'uno con la storia del lavoro, storia del lavoro in cui consiste il nuovo processo di umanizzazione ma che produce anche dopo la biosfera anche la nuova noosfera.

- litosfera
- biosfera
- noosfera

Questa nuova via evolutiva anch'essa tuttavia e infine giunge al capolinea e giunge proprio al suo capolinea grazie alla storia più recente, la storia della psicoanalisi che a sua volta dà avvio allo sprint finale della storia dell'intero universo che si concretizza con il nuovo processo di transumanizzazione ovvero una volta che ci si è fatti consapevoli dell'imbroglio della dialettica che è l'oppio dei pensatori si valica il confine delle colonne d'ercole della dialettica proprio come Cristoforo Colombo e ci si avvia al trapasso dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica poichè in questa ultima mutazione consiste il senso del processo di transumanizzazione e dell'esodo oltre l'universo.

- processo di ominizzazione
- processo di umanizzazione (o storia del lavoro)
- processo di transumanizzazione (dalla dialettica al dialogo ovvero dal passo a tre al passo a due)


La storia del lavoro

La storia del lavoro in cui consiste il processo di umanizzazione che attualmente ha raggiunto il suo capolinea a sua volta può essere distinto in due fasi che comunque si intrecciano:

- la storia della tecnica (che anch'essa in qualche modo si può considerare una medicina di tipo più estroverso )

- la storia della medicina (dalla medicina veterinaria essendo comunque il corpo umano un corpo animale per giungere infine alla medicina umana vera e propria che include tra i medici sia gli artisti che i letterati, i filosofi, gli stregoni, i filosofi  e i teologi per arrivare infine alla medicina per antonomasia che è la psicoanalisi)

La storia sacra come storia di Dio e la storia evolutiva del pensiero 

Dio, il vero Dio è il Pensiero in quanto infinitamente pensante che per potere essere infinitamente pensante non può essere che duale, quindi potenza e atto del pensiero ma questo pensiero essendo l'unico discorso in cui l'uno  e l'altro si manifestano è anche il Pensiero Uno.


La nuova percezione

"Esse est percipi" diceva il buon prete anglicano irlandese George Berkeley e  in effetti è proprio così e oggi la percezione si è evoluta e dai vecchi cinque sensi è trapassata nel nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.
Accade infatti che la centenaria storia della psicoanalisi sfocia infine nella produzione di un nuovo archetipo: l'archetipo dell'ultima coniunctio che noi chiamiamo anche soggetto super- riflessivo o anche nuovo soggetto duale e non più singolare che era appunto il vecchio soggetto legato al percepire tramite i vecchi cinque sensi.

Ecco quindi spiegato perchè il discorso psicoanalitico termina con questa affermazione riguardante quindi la storia di Dio, la storia evolutiva del pensiero.

"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

L'uomo, la donna e la vita eterna.

Chiaro il discorso?

Si dirà: ma l'uomo, la donna e la vita eterna sono ancora in tre.

No, anche se sembra che sono in tre in verità sono in due perchè la vita eterna è l'ultimo terzo e l'ultimo terzo è proprio l'Uno e la vita eterna anzichè separarli facendo così ricominciare un nuovo e interminabile divenire dialettico, è invece proprio la vita eterna che li unisce nel dialogo oltre ogni versione di dialettica in quanto la vita eterna non è altro da loro ma sono loro stessi.
Dio o il Padre che  dir si voglia non è più altro da loro.
E loro non sono più nemmeno consustanziali al Dio ma quella vita eterna che li unisce pur mantenendoli distinti ma non più  separati sono loro stessi.

L'uno e l'altro dell'unico discorso non sono più altro dall'unico discorso.
L'uno e l'altro della vita eterna non sono più altro della vita eterna.

La direzione della psicoanalisi

Il senso di una psicoanalisi pertanto non è la terapia, la guarigione: in natura non esiste alcuna guarigione ma solo evoluzione.
La verità è che molti psicoanalisti ciarlatani chiamano "guarigione" il riattivarsi di quel preistorico "spirito di imitazione " che è proprio delle scimmie del quale invece loro sono esperte campionesse.
La mia amica Thérèse Martin per esempio da questo punto di vista era una completa deficiente, tantè che quando comprese che non poteva più fuggire ma che le si chiedeva se volava far parte della chiesa di attenersi all'imitazione ne concluse che a questo punto si vedeva costretta a lasciare si apur con dispiacere il monastero, la chiesa e forse la stessa religione (i 18 mesi di calvario 1896-1897).
Silvia Montefoschi che pur avendo abbandonato la chiesa all'età di nove anni si è invece sposata proprio un prete, tuttavia chiamava i preti "gli assassini dell'anima".
Io invece credo di aver abbandonato il seminario perchè non si amava troppo la madonna. Non che in seminario non si amava la madonna anzi la si amava ma troppo poco per i miei gusti o forse per i nuovi tempi storici-evolutivi.
Io per esempio non dico mai che la madonna è mia madre ma semmai dico che è una grande teologa e che ci ha due coglioni grossi così in teologia la rabbina palestinese dalla bella carnagione scura.
La chiamo regina ma in che senso?

“La sposa del Re è terribile come un esercito schierato a battaglia, ed è simile a un coro di musica in un campo di armati”

(Bibbia - Cantico dei Cantici)




Rainha Do Mar



Per i preti invece la madonna è la mamma e i coglioni c'è li ha solo il superiore dell'ordine religioso che a sua volta il culo lo dà solo al Padre Eterno.

Pur ritenendo che i preti del mio seminario, poveracci hanno fatto del loro meglio e tenuto conto dei limiti storici evolutivi, certe volte mi dico che se fossi divenuto prete e mi avessero eletto Direttore del seminario avrei dato testimonianza esplicita e apertamente che la Madonna non è la mamma ma è Dio in persona.

Alcuni obietteranno: si ma così poi quei seminaristi diventerebbero dei culattoni.

Tranquilli: culattoni divengono invece parlandoci del Padre Eterno e dell'eterna serva di Dio imprigionata in quel ruolo servile anche se onorata e rispettata.

Ritornando invece al discorso sullo spirito di imitazione che anch'esso comunque ha servito l'evoluzione della natura diceva il buon Jung:

"Si pensa che siano le forze poliziesche a mantenere l'ordine pubblico mentre invece il grosso del lavoro per mantenere l'ordine pubblico lo fa uno spirito: lo spirito di imitazione." (C.G. Jung)

Esistono alcuni umani che invece sono deficienti ossia mancano di una tale spirito e quindi in questi casi la società per difendersi fa intervenire le forze poliziesche o le forze psichiatriche.

La stessa chiesa fa così con i suoi preti se deviano:

"Oggi lo ammazziamo poi semmai se ci siamo sbagliati vuole dire che lo faremo santo"

Molte streghe e eretici dell'età medioevale infatti oggi sono considerati dalla chiesa stessa sante e santi e innalzati alla gloria degli altari.

E' l'evoluzione anch'essa: forse che anche noi non ci difendiamo per esempio dal corona virus  poichè lo consideriamo un corpo estraneo?! E ugualmente la polis umana troppo umana si deve difendere da coloro che sono carenti dello spirito di imitazione.

La direzione di una psicoanalisi condotta allo stato dell'arte non è quindi quello di insegnare lo spirito di imitazione ma quello di realizzare una mutazione identitaria da una vecchia identità ancora singolare a una nuova identità duale, da una identità ancora storica a una nuova identità puramente relazionale, da una vecchi identità ancora individuale a una nuova soggettività corale.

Chiaro no?! L'uomo, la donna e la vita eterna ovvero dal gruppo o branco al coro. Dal disordine (o vecchio ordine preistorico entropico) al nuovo ordine negaentropico.

E insomma dalla rivoluzione alla rivoluzione permanente.

Dalla relazione soggetto/oggetto al nuovo soggetto duale.

In principio era la Donna


La donna che ha fantasie su Dio partorisce Dio.
La donna che ha fantasie sull'uomo partorisce l'uomo.

"La donna altro non è che un soggetto travestito da donna" (Silvia Montefoschi, biologa e donna)




Pagine facebook che trattano di psicoanalisi e della sua storia

UNO SPETTRO SI AGGIRA PER L'UNI-VERSO: E' LO SPETTRO DELLA CONSUMAZIONE DELLO PSICHISMO AD OPERA DELLA PSICO-ANALISI UNIVERSALE

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »
(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

La psicoanalisi è molto più che una semplice psicoterapia come la vulgata della teoria psicoanalitica invece spingerebbe a credere

la psicoanalisi è l'eutanasia di una specie antroporiferita (cioè egoriferita, cioè narcisista sia pure non di un narcisismo individuale ma di specie, una specie ancora tolemaica e non già copernicana) che pur avendo ormai fatto il suo tempo, malgrado ciò non intende trapassare a miglior vita come l'evoluzione invece chiederebbe

una specie ormai ridottasi a gridare e urlare attraverso i suoi massimi pensatori ecologisti, ambientalisti ma anche moralisti quali pensatori terra-terra dimentichi della questione dell'Essere: "Non voglio morire, non voglio morire."

L'antropos non vuole trapassare ma la Divina Provvidenza nel 1895 ha pensato bene attraverso quello strumento di Dio che fu Sigmund Freud di regalare all'umanità uno strumento per non più proseguire con l'accanimento terapeutico e di farla finita una volta per tutte con la sua follia competitiva.
La logica competitiva è infatti un tumore ma un tumore terminale.
Non si tratta di diventare buoni come predicano i buonisti ma si tratta proprio di morire: anche morire infatti è un lavoro, l'ultimo lavoro e questa eutanasia si chiama "psicoanalisi".
Ma solo l'antropos muore e non la vita perchè anzi è proprio con la morte dell'antropos che da questa morte come una fenice nascerà la nuova e vera umanità, i fondatori del Regno (specificamente) Umano ovvero una nuova socialità, la socialità dell'avvenire.
L'antropos ormai è più solo una resistenza all'evoluzione ulteriore della vita e "resistenza" va inteso proprio nel senso psicoanalitico del termine.

"Abbandonare l'anima
e poi dopo aver abbandonato l'anima abbandonare anche il corpo"

(Silvia Montefoschi)


Allora chi sono oggi le avanguardie rivoluzionarie per il trionfo della "città di Dio" sulla "città della terra"?
Sono gli uomini e le donne dell'esodo.
Viene naturale che se si deve vivere per forza di cose in questa città della Terra si faccia in modo di viverci in modo da soffrire il meno possibile ma anzi di rendercela quanto più confortevole possibile: questo va bene ma l'importante è che questo renderci confortevole la città della terra non ci faccia perdere di vista il progetto dell'esodo.
L'organizzazione economico -sociale capitalistica non è una banda di delinquenti che non ci danno i salari secondo giustizia, la banda di delinquenti sono i pubblicitari che intossicano l'umanità 24 ore su 24 facendogli perdere di vista il vero progetto della natura in perenne evoluzione raccontandogli invece perennemente la favola che poi con il progresso staremmo tutti bene.
La dialettica è una favola interminabile; una droga, un oppio per i pensatori.
Domani nell'uno?
Chi è già nell'uno è già nell'uno e chi è nell'uni-verso è nell'uni-verso.

Viva il popolo
il popolo dell'esodo beninteso.


IN PRINCIPIO ERA LA RELAZIONE

1 Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.

2 οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν.

3 πάντα δι' αὐτοῦ ἐγένετο,
καὶ χωρὶς αὐτοῦ ἐγένετο οὐδὲ ἕν. ὃ γέγονεν

4 ἐν αὐτῷ ζωὴ ἦν, καὶ ἡ ζωὴ ἦν τὸ φῶς τῶν ἀνθρώπων·

5 καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ φαίνει,
καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ κατέλαβεν.

(Giovanni l'ebreo-greco 1,1-5)


Se l'intera storia dell'universo possiamo così descriverla nelle sue linee essenziali quali direzione del processo evolutivo:


  1. Singolarità originaria 
  2. Evento Big Bang della Grande Frammentazione 
  3. Reazione termonucleare
  4. Sintesi molecolare
  5. Sessualità
  6. Comunicazione
  7. Nuova Percezione (sesto senso)
  8. Singolarità finale (che dà inizio a una nuova vita, questa volta oltre l'uni-verso cioè oltre lo spazio-tempo-massa quale Nuova Socialità).



premesso questo allora possiamo definire la psicoanalisi e il movimento psicoanalitico nel suo complesso quale storia della psicoanalisi, anche come l'ultimo brano della storia dell'universo e sprint finale di questa storia dell'universo verso il suo capolinea.


Le origini e la preistoria della psicoanalisi




La teoria

Gli autori





La psicoanalisi allo stato dell'arte ovvero la psicoanalisi oltre la psicoanalisi

"Infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

La storia del Pensiero (la relazione che era in principio, cioè Dio, il Dio-Duale, l'Uno vero che è solo l'Uno-Duale) dal pensarsi al sentirsi.