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Dall'atomo all'atomo umano fino al nuovo archetipo dell'ultima coniunctio


I tre momenti principali della storia dell'universo:

1. dall'evento Big Bang fino alla costruzione dell'atomo (sistema conoscitivo atomico)  che è il primo SRI

2. una volta raggiunto il livello del SRI la storia dell'universo è pressochè piatta per così dire perchè dall'atomo propriamente detto all'atomo umano il sistema conoscitivo non cambia ma rimane sempre il SRI pur nelle differenze di evoluzione delle forme del Pensiero Vivente (il Pensiero Uno) e infatti se tutte le forme del pensiero pensano incluso le particelle subnucleari fino alle piante e poi gli animali che però sono pensiero agito solo la specie umana (che noi chiamiamo oggi "vecchia umanità") oltre a pensare come tutti gli altri animali in più sa anche  di pensare e questo fa sì che sia l'unica animale a fare storia.

3. Con l'avvento della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO questa ultima forma del pensiero giunge a identificarsi e a essere tutt'uno con il Pensiero stesso per cui oltre a pensare (piante e animali), oltre a sapere di pensare (animale-umano) sa di essere il Pensiero stesso. 
Detto in altri termini: non si è più al livello dell'essere "consustanziali al Dio" ma di essere "identici al Dio" cioè Dio stesso, il Pensiero Vivente ovvero il Pensiero Uno che è sempre stato l'Uno-Duale.





L'esodo dall'universo

ELETTRONE e SUPER-ELETTRONE


Non c'è bisogno di tante parole ma sono sufficienti queste due parole per riuscire a spiegare tutto ma proprio tutto:

- tutto lo scenario storico che costituisce il passato
- lo scenario attuale
- e anche l'avvenire

In fondo tutto il destino si gioca a partire dall'evento Big Bang fino all'elettrone che permette la costruzione di un primo Uno, un primo intero che è l'atomo, il sistema conoscitivo atomico ovvero il SRI.

Il resto della storia dall'atomo all'atomo umano è normale amministrazione dell'esistente in quanto Do non cambia ma è sempre l'elettrone.

Giunti però all'atomo umano accade un vero evento macro-evolutivo: due atomi umani si fondono o meglio si saldano mantenendo salva la loro distinzione che non è più separazione grazie a un elettrone, il più esterno di tutti che chiamiamo super-elettrone e che ingloba in sè due atomi-umani invece di uno solo: Dio è mutato ed è sia maschio che femmina. 

Si tratta di una rivoluzione teologica che è simultaneamente anche una rivoluzione biologica.

In quell'istante perfino le tradizionali rivoluzioni politiche ed economiche, (tradizionali perchè tipiche dell'obsoleto SRI)  perdono la loro significatività come vere rivoluzioni soppiantate da questa ultima rivoluzione veramente radicale e radicale perchè ontologica.

Così con l'avvento del super-elettrone al termine della storia centenaria della psicoanalisi i vecchi movimenti cosiddetti radicali ( ecologisti, ambientalisti, animalisti, comunisti, anarchici, LGBT, femministe, anti-razzisti ecc... ecc...)  che è il massimo di testimonianza in cui il SRI può permettersi di sognare la fine del conflitto tra l'uno e l'altro del discorso, perdono tutti vera significatività come movimenti rivoluzionari perchè soppiantati dal movimento psicoanalitico che solo ha colto le vere radici del conflitto: la divisione del lavoro del pensiero tra i ruoli attivo e passivo all'interno della relazione tra l'uno e l'altro dell'unico discorso.

1. evento Big Bang quale evento della grande frammentazione (primariamente al livello del noumenico e secondariamente al livello del fenomenico come insegna la concezione evoluzionista detta "evoluzionismo parallelo " propria alla scienza della relazione che è la psicoanalisi

2. elettrone (dall'atomo all'atomo umano): trattasi di un primo "intero" ma che non è ancora l'intero vero perchè il soggetto singolare può permettere solo quel divenire che chiamiamo "dialettica schiavo-padrone" 

3. super-elettrone (è l'intero vero quale Uno-Duale essendo il nuovo soggetto duale o SSR)



Dall'Egitto terra di schiavitù alla  Terra delle nostre vere radici


Dall'Egitto (oggi universo) terra di schiavitù (la obsoleta e anacronistica  dialettica servo-padrone) alla nuova Israele (l'Oltre), la terra dove si dà una vera sintesi senza compromesso alcuno tra socialità e libertà.




Dopo Mosè che ha guidato gli ebrei dalla terra di schiavitù alla nuova terra Israele dove scorre il latte e il miele e necessario un nuovo Mosè che guidi il nuovo popolo eletto non più degli ebrei questa volta ma dei mutanti, verso quella nuova Terra che può essere solo oltre l'Uni-verso e che il filologo ed ermeneuta Friedrich Nietzsche intuì e descrisse con la seguente frase:

"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

Guarigione da che?
Tenendo conto della visione filosofica di Nietzsche, il riferimento implicito  non poteva essere che alla guarigione dall'unica malattia vera e seria che il grande camminatore e pensatore concepisse: il nichilismo.

E così è nato un nuovo Mosè di nuovo di origine ebraica e forse non poteva essere che così dato l'incancellabile immaginario dell'esodo che non significa essere senza radici ma essere alla ricerca delle vere radici. 

Le nostre vere radici infatti sono in "Cielo" ossia stanno nell'essere forme viventi del pensiero che è il vero  e unico vivente. Cosa ben compresa e anche ben espressa dallo specialista in scienze della natura oltre che teologo Teilhard de Chardin:



Questo nuovo Mosè è Sigmund Freud che lasciata la guida (anche lui per incredulità come l'antico Mosè?) al più giovane e cristiano Carl Gustav Jung, infine quest'ultimo cede la guida del popolo dei mutanti a un esponente dell'altro genere ma avente il suo stesso karma, una donna, che pur di formazione cristiana già era oltre la croce ovvero oltre l'archetipo dell'eroe malato di protagonismo storico e fondando così una nuova identità veramente umana non più storica ma puramente relazionale.

Silvia Montefoschi che adesso con Giovanni Evangelista testimonia dell'esistenza di un Oltre che è un Oltre sia oltre questo Aldiquà ma anche oltre quell'Aldilà: proprio Oltre l'universo in quanto vero Uno.
Nessuno oggi infatti sia che sia un esponente dell'occidente che dell'oriente ci può più raccontare le favole sull'Uno in quanto oggi sappiamo che il vero Uno può essere solo un Uno-Duale.

1. abbandonare l'anima
2. e poi abbandonare anche il corpo al suo inevitabile ma anche necessario destino
(Silvia Montefoschi)



Sabotaggio, controrivoluzione, controllo mentale e uditori di voci : il complottismo è paranoia o realtà?

Tipica tessera di un agente del KGB - i servizi segreti dell'URSS
















Mi sono accorto che recentemente una delle pagine da me create in questi anni da che sono su facebook ha scalato la classifica in maniera impressionante in quanto a follower.
Non che sia la prima in classifica: ormai da molto le prime in classifica sono le pagine di Filosofia, Psicoanalisi e Storia dell'universo  tuttavia questa a lungo è stata tra le ultime e adesso tutto d'un tratto in questi ultimi mesi ha acquisito un sacco di follower.
Quindi ci tengo a raccontare come è nata e come mi è venuto in mente di creare una pagina con un titolo simile anche se non è affatto semplice anche perchè la questione è molto articolata e non lineare ovvero ha molte sfaccettature la questione e non mi risulta che quelcuno l'abbia trattatta nel suo insieme ma c'è chi se ne è occupato di un solo aspetto e altri di un altro aspetto..
Quando mi sono iscritto su facebook io avevo esperienza solo di quel che più brevemente chiamavo "controrivolzuione".



Attenzione però a non equivocare perchè quando io uso il termine "controrivoluzione" non mi riferisco nè a un movimento anti-comunista in particolare nè a un movimento anti-capitalista più in generale ma a un movimento anti-psicoanalista.
La psicoanalisi infatti



Donald Trump accusato di essere il più maschilista dei presidenti USA ha pensato bene invece di mettere a capo dei servizi segreti USA una donna: segno che i vecchi schemi mentali dei nostri sedicenti progressisti non ci azzeccano più e quindi vanno riformati per stare al passo con i nuovi tempi apocalittici.


Alcune ipotesi


Fenomeni B.V. M.

 Elohim o Antichi Astronauti (ingegneria genetica)







Interferenze aliene o fenomeni di abduction






Il "Progetto MKULTRA" (Mind Kontrolle Ultra)


Attivo dal 1953 al 1973 data quest'ultima in cui risulta ufficialmente terminato.
Parlandone al passato va detto comunque che in queste ricerche sul "controllo mentale" in competizione in piena guerra fredda con i russi e i cinesi furono coinvolte almeno 80 istituzioni americane tra cui 44 college ed università, 12 ospedali, 3 prigioni, e 185 ricercatori privati.




A suo tempo già lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung rischiando la sua reputazione di scienziato della mente ne trattò con gran disappunto di Sigmund Freud peraltro



PSICOANALISI e OCCULTISMO



PSICOANALISI e UFOLOGIA

La critica del principio di causa/effetto, prima/dopo
 che aveva già avuto nel 1700 nel filosofo scozzese David Hume
un predecessore.


Il "Trattato sulla natura umana" del filosofo empirista David Hume
fu una prima e decisa critica del principio di causa/effetto
che è a fondamento non solo del pensiero cosiddetto scientifico
ma anche del senso comune di tutti noi.


Altri noti ricercatori che sostengono alcune tesi in merito con argomentazioni alquanto suggestive

La specie umana, la specie che da' avvio alla storia del lavoro quale storia della tecnica prima (estroversione del pensiero) e poi anche della storia della medicina (introversione del pensiero), che nella sua storia evolutiva complessiva risulta costituita da circa 25 specie umane, appare per la prima volta in Africa nella regione intorno al Lago Vittoria due milioni di anni fa. La nostra specie, la specie homo sapiens sapiens invece appare solo 100 mila anni fa in Sud-Africa caratterizzata da una forte immaginazione (pratica la sepoltura dei morti cioè sembrerebbe anche credere nell'Aldilà oltre a esprimere una grande capacità empatica e dà anche avvio alla storia dell'arte).

450 mila anni fa giungono sul pianeta Terra
 gli Annunaki dal pianeta Nibiru
(l'hanno detto i Sumeri 6000 anni fa)

La cosiddetta "teoria degli antichi astronauti"
 ha avuto la sua prima formulazione come tale
 con lo studioso dell'antica civiltà dei sumeri Zacharias Sitchim








Che ne penso io?
Secondo me trovo queste tesi alquanto verosimili anche perchè se non fossero almeno verosimili non le considerei di alcun interesse e invece almeno fino a osservazioni o deduzioni che ne neghino una loro possibile plausibilità intendo tenerle in considerazione almeno in parte. Tuttavia siccome trovo la scienza psicoanalitica quale suprema scienza della relazione ancora più vera mi trovo a dover cercare una sintesi che regga tra queste tesi almeno nella parte che trovo verosimili con:


  • PLATONE antesignano della concezione evoluzionistica detta evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico
  • HEGEL e l'alienazione del pensiero fuori di sè per poi recuperarsi
  • e la PSICOANALISI con il concetto centrale di transfert/proiezione o per dirla più sinteticamente: la concezione per cui il vero vivente è solo il pensiero vivente quale pensiero pensante.
  • l'ultima psicoanalisi ossia fermo restando i due concetti fondamentali dell'ultiam psicoanalisi che sono SRI e SSR il che significa che comquneu siano andate veramente da un punto di visat più coencreto e particolare le vicende storiche resta il fatto ceh due soli sono i garndi eventi della stroai dell'unvierso:
1. La produzione dell'elettrone cioè dell'atomo che è il primo SRI e che dall''atomo all'atomo umano non cambia fondamentalmente ma resta sempre la stessa struttura quaternaria del sistema conoscitivo del pensiero vivente

2. La produzione del nuovo SSR o super-elettrone cioè la nuova persona duale o quinto elemento del sistema conoscitivo che quale evento apocalittico pone termine alla storia dell'universo e decreta di fatto la fine del mondo.


Comunque una cosa ci terrei a ribadire che penso o credo che sia ciò che mi distingue da tutti gli altri complottisti che a mio parere rischiano di condurre alla paranoia.
Perchè io non mi reputo paranoico malgrado creda anchio a ciò che i complottisti sostengono?
La differenza credo stia nel fatto che i complottisti credono nei burattinai e su questo penso che abbiano ragione ma quello che loro invece non credono e che invece io credo fermamente, è che oltre ai burattinai esiste anche un grande burattinaio il quale burattina perfino gli stessi burattinai che è un modo per dire in modo diverso quel che il popolino con la sapienza popolare che gli è tipica ha già espresso con il noto detto che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". 
Purtroppo sembrerebbe invece che i complottisti credono solo alle pentole per cui questo li allarma alquanto rischiando di renderli paranoici in quanto venendo afferrati dall'archetipo dell'eroe in cui rischiano di identificarsi si convincono che se non pongono loro rimedio cioè se i coperchi non li fanno loro, non li fa nessuno. E così si danno un gran daffare per fare i coperchi.
Io chiamo questo Gran Burattinaio che però non interpreto come i vetero teologi come il Trascendente ma come il Trascendente-Immanente come ci ha insegnato la psicoanalisi.
Questo Dio della psicoanalisi lo chiamo con il nome che gli diedero gli antichi greci "Automaton" ma anche lo si può chiamare "principio di sincronicità", "Divina provvidenza" "processo di individuazione universale" o anche altri nomi.

Alcuni famosi "uditori di voci"



Leonardo da Vinci



Giovanna d'Arco - Generale dell'esercito francese di liberazione 


Isaac Newton - scienziato



Lord Byron poeta e politico inglese



Emily Dickinson - poetessa statunitense 




Brian Douglas Wilson (1942 - vivente) fondatore e principale autore dei Beach Boys.

Il controllo mentale al cinema











ARTICOLO IN COSTRUZIONE



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Cattivi maestri vogliosi (bisognosi) di pecore e psicoanalisti

Zarathustra un giorno radunò i suoi discepoli e così parlò loro:

"Io adesso mi allontanerò da voi.
Mi allontanerò da voi ma non vi abbandonerò.

Voi infatti trovaste me per il solo motivo che non trovaste voi
ecco perchè vale così poco la fede di tutti i credenti
la cui fede poggia su piedi di argilla.

Mi allontanerò da voi ordunque
perchè voi trovaste me solo perchè non trovaste voi
e solo quando voi vi ritroverete io ritornerò a voi
e vi amerò di nuovo amore."

Così parlò Zarathustra il profeta iraniano
Zarathustra il genio del cuore
che "fa ammutolire ogni voce troppo sonora"
il genio del cuore dal cui contatto ciascuno se ne va magari più fragile
ma anche più ricco di desideri
che ancora devono ricevere un nome.


(Brani ispirati e tratti da "Così parlò Zarathustra" e "Al di là del bene e del male" di Friedrich Nietzsche rivisitati e riadattati da Andrea Morelli)




La meta da raggiungere: il senso

" Se quotidianamente noi compiamo la fatica di prendere distanza dagli eventi nel momento stesso in cui li patiamo e, non vivendo più in balia di essi, li recuperiamo alla nostra coscienza come momenti significativi del nostro procedere, la meta già l’abbiamo raggiunta, perché essa sta nel senso che noi così diamo alla strada che percorriamo."
(Silvia Montefoschi)





Commentario

  • La meta del nostro andare non si raggiunge dopo e infine ma la si può già raggiungere ancor prima di raggiungere la meta.
  • Prendere distanza: è proprio questa la funzione soggettivante ovvero "trattare senza trattare tutto ciò che ancora tratta e fino a che tratta". in questo momento non saprei dire da quale opera è tratta la citazione che qui commento ma va comunque tenuto presente che c'è un prima e un dopo e un prima e un dopo riguarda l'incontro con Giovanni o meglio la nascita dell'archetipo dell'ultima coniunctio che è l'unico oggi che sia ancora vivente e poi c'è un altro prima/dopo discriminante anch'esso che riguarda le ultime opere dopo il manifestarsi di una contro-rivoluzione e mi riferisco alle opere del periodo 1995-2009. Con quest'ultimo periodo non c'è più da prendere distanza nel senso di coglierne il senso dei nuovi eventi in quanto i nuovi eventi non sono affatto nè eventi nè tanto meno nuovi in quanto si mette in atto il nuovo e ultimo processo di autodistruzione del SRI che si destabilizza e destabilizzandosi porta a compimento il processo di demassificazione dell'intero universo. Silvia stessa in uno dei nostri incontri mi disse chiaramente come ormai è tutto pura consumazione fino all'exitus finale. Consumazione, beninteso della memoria, delle tracce mnestiche ovvero di ciò che in noi ancora resta della vecchia e obsoleta modalità interdipendente di rapportarsi tra l'uno e l'altro dell'unico discorso. Attenzione: a differenza di Marx per il quale l'alienazione era solo alienazione per Hegel per esempio anche l'alienazione ha una sua valenza non solo negativa ma anche positiva e ugualmente la relazione schiavo-padrone cioè il sadomasochismo che caratterizza la preistoria dell'essere, prodotta dall'originaria divisione del lavoro tra soggetto attivo e oggetto passivo, anch'essa ha collaborato a portare avanti l'evoluzione e infatti va chiarito che c'è una bella differenza tra i vari momenti dello spettro del sadomasochismo che va da blando a feroce fino a ferocissimo. Oggi però la modalità di relazionarsi interdipendente non ha alcun senso ma è solo pura consumazione della stessa che a ogni ciclo di ripetizione sbiadisce sempre più come memoria e infine scompare essendo ormai più solo la spazzatura della storia anzi della preistoria della vita relazionale. "Il finito proprio perchè finito non può finire mai ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare scomparirà in assoluto per non più ritornare." 


Il monopolo-dipolare

Che succede allora quando al termine del completamento dell'evoluzione della specie umana non si darà più la obsoleta evolutivamente parlando attrazione sessuale tra l'umano di genere maschile e l'umano di genere femminile?

"[...] anche in mancanza della attrazione tra poli opposti - ovvero l'attrazione sessuale - i due sistemi specularmente differenziati, tendono ad unirsi; anzi proprio la scomparsa della polarizzazione che li attrae a vicenda, fa sì che l'energia, impedita a convogliarsi lungo la via della unione a livello cellulare - che è quella sessuale - sospinge i due sistemi a unirsi a livello globale e sul piano di coscienza."
(Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria del verbo", 1987, pag.123)


Una lettura in chiave psicoanalitica dell'intera storia dell'universo

Chi è il pensatore e l'autore di una tale lettura?
Silvia Montefoschi (Roma 1926 - Zurigo 2011) biologa specializzata in genetica e in seguito medico-psicoanalista ha letto l'intera storia dell'universo in chiave psicoanalitica come un lento procedere alla costruzione di un super-elettrone una volta prodotto l'elettrone e il sistema atomico.
Silvia Montefoschi chiama super-elettrone il soggetto unitario di due sistemi atomici anzichè di un solo sistema atomico.
Evidentemente e va da sè, per costruire una tale nuova soggettività duale i due sistemi atomici devono essere i più evoluti della storia dell'universo e quindi due sistemi atomici umani poichè solo un atomo umano almeno potenzialmente può rinunciare a orientarsi per mezzo dei cinque sensi in favore del nuovo sesto senso. Questo perchè sè gli animali pensano e gli umani oltre a pensare sanno anche di pensare, solo un nuovo umano o oltre-umano che chiamiamo "mutante" può riuscire infine a fare dell'attività pensante la sua nuova e vera identità.
C'è infatti molta differenza tra un vivente che pensa, un vivente che oltre a pensare sa di pensare e un vivente che oltre a pensare, oltre a sapere di pensare sa anche che non è altro che il pensiero stesso e fa del pensiero stesso la sua vera identità. Questo ultimo vivente-duale o super-elettrone che chiamiamo anche soggetto super-riflessivo (SSR) costituisce il capolinea della storia dell'universo essendo proprio quell'intero di cui Hegel diceva:

"Verità è solo l'Intero" (Hegel)

e si risolvono infine quei problemi di identità che in definitiva costituisce il vero motivo per cui molta gente deve ricorrere a psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, psicoanalisti, psicofarmaci e varie droghe anche.
E' un equivoco infatti pensare che siamo noi ad avere problemi di identità perchè è invece l'universo a soffrire di un problema identitario e la costruzione di un super-elettrone ne costituisce proprio la terapia definitiva.

"E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni)

"E le cose di prima non sono mai state"
(Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)

Ma riprendendo il testo hegeliano e la sua equazione tra Verità= Intero, Silvia Montefoschi aggiunge:

" E infine saremo ciò che veramente siamo"
(Silvia Montefoschi soprannominata "la figlia di Hegel")

I pazienti che demandano allo psicoanalista la domanda "chi sono io veramente?" non sapendo trovare una risposta da se stessi, non possono trovare una risposta nemmeno con l'aiuto dell'analista poichè dal livello riflessivo del SRI si è solo dei frammenti di quell'Intero esploso con l'evento Big Bang 13,7 miliardi di anni fa e solo abbandonando quella soggettività ancora singolare per una nuova soggettività duale (il super-elettrone) si può trovare una risposta alla problematica identitaria.

Altrimenti c'è sempre la scappatoia della guerra o delle varie droghe illegali ma anche le varie droghe legali che ci tolgono i problemi grazie alla chimica.

Pensiero Uno e Psicoanalisi: da Freud a Jung fino a Silvia Montefoschi (1895-1987)

SOMMARIO: CENTO E PASSA ANNI DI STORIA DELLA PSICOANALISI.

Il desiderio e la legge nell'ermeneutica psicoanalitica freudiana (1895), junghiana (1912) e il RECUPERO di queste ultime in perfetto stile hegeliano nella "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" di Silvia Montefoschi (1977).

Freud e Jung


Solo due sono le ermeneutiche principali del desiderio che hanno tessuto la storia della psicoanalisi e non tre: quella di Freud e quella di Jung. Se quindi la psicoanalisi di orientamento freudiano ne rappresenta la tesi e quella più di orientamento junghiano l'antitesi, Silvia Montefoschi invece con la sua "direzione della cura" come un "farsi identici" che negli esiti è sia freudiano che junghiana ne rappresenta la sintesi tra le due apparenti e contraddittorie ermeneutiche del rapporto tra il desiderio e la legge.




Freud e Silvia Montefoschi


Freud e Jung: due interpretazioni diverse di come funziona la realtà e quindi anche dell'evoluzione ma le interpretazioni di Freud e Silvia Montefoschi sono compiute mentre il pensiero di Jung è solo il punto di partenza da cui Silvia Montefoschi spicca il volo. Se infatti per Jung la vera coniunctio non è quella concreta, invece per Freud e Silvia Montefoschi la vera coniunctio è proprio quella concreta ma mentre Freud ritiene che la concretezza deve essere trascesa nel simbolico ritenuto da questi altro dal concreto, per Silvia Montefoschi è invece proprio il simbolico il vero concreto in quanto l'ultima psicoanalista si è fatta consapevole che il simbolico coincide con il reale e non è affatto altro dal vero reale. Per spiegare meglio questo concetto di solito io uso dire che la mappa del territorio coincide con il territorio e che quindi la mappa del territorio non è mera rappresentazione del reale che poi è un altro modo di dire che il pensiero non rappresenta affatto la realtà ma proprio la crea la realtà.



In principio dello sprint finale: la prima cellula psicoanalitica a Vienna poi Zurigo e infine Roma


All'inizio del mio impegno alla divulgazione su internet della "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" (in verità solo in minima parte sono interessato alla divulgazione se non addirittura per niente) non scrivevo ancora su questa piattaforma blogger ma il sito web storico della "psicoanalisi allo stato dell'arte" era sulla piattaforma wordpress.
Molti mie articoli su questi argomenti e correlati sono ancora lì non più rielaborati ulteriormente e aggiornati tenuto conto delle mie ultime consapevolezze ottenute proprio anche con lo sforzo di mettere in scritto il pensiero.
Comunque lì  si possono trovare molta documentazione e ulteriori link al riguardo.
Questo primo sito web da me creato ormai  tanti anni fa è ancora presente al seguente url:

http://silviamontefoschi.wordpress.com

(versioni: Italian - English - Francais - Espanol)

Nell'immagine il gruppo dei medici-pionieri della psicoanalisi al Congresso Internazionale del 1911. Al centro della prima cellula psiconalitica il dottor Sigmund Freud e il dottor Carl Gustav Jung.



Dalla scienza del sogno al Pensiero Uno


Anni dopo il loro lavoro pionieristico ha trovato un prosecutore di eccezione nella biologa e medico psicoanalista Silvia Montefoschi  che in continuità e non in rottura con quegli inizi di una scienza del sogno si è mossa oltre la psicoanalisi nell'elaborazione del Pensiero Uno.
Nell'immagine il testo "Al di là del tabù dell'incesto - psicoanalisi e conoscenza" del 1984 in cui rielabora il nucleo centrale della teoria psicoanalitica che è la legge del tabù universale dell'incesto dato che tutti sanno che Freud partì nella sua ricerca proprio dall'analisi di un desiderio che poi non era un desiderio in astratto, lo preciso perchè ultimamente molti filosofi e psicoanalisti parlano di desiderio mentre invece Freud parlava chiaramente del desiderio incestuoso.
Molti pensano che è invece con Jung che quel desiderio si fa astratto ma questo lo racconta solo la vulgata junghiana mentre invece Jung la pensava esattamente come Freud solo che Jung precisava che "il paziente va verso la madre questo è vero, ha proprio ragione Freud ma va verso la madre per poter andare oltre la madre" in più Jung precisa che non potrebbe fare altrimenti perchè non si può andare oltre la madre se non andando verso la madre: di qui non si scappa.
E' proprio sulla interpretazione del desiderio che i due pionieri si scontrano elaborando due orientamenti diversi della teoria e della pratica psicoanalitica.


La teoria del desiderio (incestuoso) in Freud e Jung


Il primo, Freud, non crede affatto alla interpretazione che Jung dà del desiderio e ritiene che quel desiderio deve essere assoggettato alla legge per il bene dello stesso paziente altrimenti non potrà procedere lungo il processo di soggettivazione che coincide anche con il processo di socializzazione.
Jung invece che sapeva a differenza di Freud che quel desiderio andava oltre l'oggetto del desiderio riteneva invece che occorreva al contrario non interrompere affatto il movimento di quel desiderio che lui chiamava "processo di individuazione" perchè da sè stesso sarebbe andato in maniera tuttaffatto naturale oltre l'oggetto concreto del desiderio proseguendo nel processo di soggettivazione e quindi di socializzazione proprio come indicato da Freud per ciò che concerneva la "direzione della cura".
A ben vedere oggi però possiamo comprendere anche perchè Freud non poteva credere a quel che gli raccontava Jung proprio perchè la concezione di Jung era una mezza teoria ossia non ancora completa e quindi nei fatti non poteva andare veramente oltre Freud. Tuttavia  a differenza di Freud, Jung si affidava ottimisticamente diremmo religiosamente alla sua intuizione ma Freud non poteva seguire Jung in questo affidarsi.

Oltre Freud e oltre Jung: Silvia Montefoschi ovvero una nuova e più completa lettura del desiderio incestuoso originario con l'ausilio di altre scienze come l'astrofisica, la chimica e la biologia ma tutte lette in chiave psicoanalitica



Oltre Freud si va veramente solo con Silvia Montefoschi prova ne sia che gli junghiani non sono veramente junghiani ma semmai junghiani part-time per cui tanto varrebbe essere freudiani ma a loro  piace essere ottimisti come jung anche se la speranza di andare oltre la madre rimane solo teoria.
E rimane teoria proprio perchè  Jung ha solo dato inizio al percorso oltre Freud ma non l'ha portato a compimento quel percorso che andava oltre Freud.
Silvia Monetfoschi se va oltre Jung non è perchè si inventa un nuovo percorso ma perchè quello stesso percorso intuito da Jung oltre Freud lei lo porta a compimento partendo proprio da dove Jung l'ha lasciato e del resto Jung nel suo testamento dice che sarebbe nato qualcuno con il suo stesso karma a portare a compimento il suo lavoro se questi non fosse stato soddisfacente.

Silvia Montefoschi ovvero un vero ritorno alla concretezza di Freud ma senza dimenticare la lezione salutare e correttiva di Jung


Potremmo però anche dire che è con Silvia Montefoschi e non con  Lacan che si ha il vero "ritorno a Freud" perchè la coniunctio junghiana che invece per Freud non era vera coniunctio ma solo una astrazione invece in Silvia Montefoschi ritorna a a essere una coniunctio non solo reale ma anche concreta e del resto due parallele muovendosi all'infinito si incontrano.



Per Silvia Montefoschi non esiste la psicoanalisi e non esiste come un sapere separato dalla vita vera e reale per il semplice fatto che la psicoanalisi è la vita stessa, la vita tutta ossia proprio la vita vera. Del resto Jung avrebbe potuto convincere Freud alla sua interpretazione solo presupponendo un desiderio che va veramente oltre la madre, ossia includendo il concetto di infinito in psicoanalisi perchè nel momento in cui il desiderio si ferma, a sua volta la madre si oggettiva e quindi sembrerebbe che ha ragione proprio Freud pur avendo torto.

Dalla concezione junghiana dell'archetipo della coniunctio come "coniunctio oppositorum" a quella di Silvia Montefoschi intesa come "congiunzione degli identici"


Ecco spiegato perchè Silvia Montefoschi alla teoria junghiana della "coniunctio oppositorum" oppone la sua concezione dell'ultima coniunctio che non è una coniunctio degli opposti e quindi necessariamente una tantum ma è la coniunctio stabile.
L'ultima coniunctio è un farsi-simili, un divenir gemelli e non un fare-anima come predicava per esempio lo psicoanalista junghiano James Hilmann.
James Hilmann proprio come il post-moderno e il pensiero debole in un certo senso anch'essi, confondeva totalizzazione con totalitarismo, Uno con Dittatura, per cui lo spirito risultava cattivo e lo psichismo buono ma questo è un equivoco comprensibile dopo il nazismo e lo stalinismo novecentesco. Lo spirito quindi cattivo perchè associabile ai tipi umani psicopatici senz'anima, da qui ne derivava la conseguente parola d'ordine "fare-anima".
La psicoanalisi ha invece come mission storica proprio quella di dissolvere l'anima cioè lo psichismo (psiche = anima) e del resto il termine "anima-le" significa proprio chi ha anima.
Mission storica della psicoanalisi è proprio sciogliere gli ormeggi dell'animale-umano ancora ancorato alle sue origini animali per procedere oltre e realizzare così pienamente la sua vocazione umana che non ha più nulla a che fare con l'obsoleto, evolutivamente parlando, regno animale. L'umanità è la specie vivente dello spirito ossia del pensiero e non dell'anima. E' però comprensibile che Hilmann avesse di mira proprio le personalità psicopatiche ma non è il pensiero la causa delle psicopatie ma il pensiero autoritario che vuole assoggettare l'altro soggetto. E' lo stesso equivoco proprio in cui è caduto il pensiero debole e il post-moderno che hanno buttato via il bambino con l'acqua sporca: accade sempre così sicchè proprio per evitare un simile equivoco Silvia Montefoschi ha voluto essere chiara:


  1. abbandonare l'anima (l'altro visto ancora non tanto come Altro da sè ma piuttosto come fuori di sè)
  2. e poi dopo aver abbandonato l'anima abbandonare anche il corpo al suo destino inevitabile




Solo se i due del desiderio si fanno gemelli diventano quel monopolo-dipolare che non smette mai di congiungersi ma nel senso in cui permane sia la forza attrattiva dei diversi sia la forza repulsiva dei simili: questi due che sono uno, sono proprio non più di volta in volta simbiotici o separati ma sempre  stabilmente uniti e sempre stabilmente distinti.
Ecco che Silvia Montefoschi oltre a questi concetti elabora il concetto di "inconscio universale" e non più solo di inconscio collettivo come aveva elaborato Jung rispetto all'incoscio personale elaborato quest'ultimo e presupposto da Freud.

Il monopolo-dipolare ovvero il super-elettrone è solo una ipotesi teorica?


A questo punto ci si può domandare: ma esiste nella realtà questo monopolo-dipolare intuito da Silvia Montefoschi oppure è solo una costruzione teorica elaborata a tavolino?
Rispetto all'originaria intuizione oggi esiste ed esiste almeno come prototipo a cui seguiranno tutti gli altri e questo prototipo che esiste dal 1987 ha un nome: GiovanniSilvia.



Qui a seguire una esemplificazione in uno schema grafico dei vari livelli di riflessione sempre più elevati raggiunti dal Soggetto Unico nel corso dell’evoluzione del Pensiero Uno.





Dopo GiovanniSilvia


E dopo GiovanniSilvia?
Dopo GiovanniSilvia seguono i 144.000 che pur avendo tanti altri nomi tutti diversi saranno tutti comunque sempre GiovanniSilvia ovvero il monopolo-dipolare detto anche super-elettrone.
Il problema pertanto di voler convincere le masse alla rivoluzione in questo caso non si pone affatto perchè "rivoluzionari si nasce e non si diventa" anche se Silvia Montefoschi ha precisato che "non basta nascere con il gene mutato poi però occorre anche lavorare alla mutazione", la potenzialità del pensiero cioè va attuata ma la potenzialità ci deve comunque essere.
La potenzialità comunque c'è oppure non c'è e in questo senso non ha alcun senso voler convincere chicchessia. 
Per fare un esempio; chi ha letto questo mio articolo e l'ha capito non è che l'ha capito perchè l'ha letto ma se l'ha capito è perchè ciò che ha letto già lo sapeva già, e lo sapeva già anche se non aveva mai sentito nominare nemmeno il nome di Silvia Montefoschi.
Ecco perchè diciamo che l'ultima rivoluzione non è una rivoluzione politica ma biologica nel senso di antropologica.
Sono finiti i tempi che per fare una rivoluzione occorreva rivolgersi alle masse.


Due concetti della teoria psicoanalitica: l'io e il soggetto riflessivo

Il contributo di Silvia Montefoschi all'elaborazione della teoria psicoanalitica

"[...] Silvia Montefoschi introduce per la prima volta nella teoria psicoanalitica il concetto di soggetto riflessivo come altro dal concetto dell'io [...] che è l'unica chiave di lettura di tutti processi psichici siano essi sani  o patologici; soggetto riflessivo che è la costante presenza  del soggetto umano  a se stesso  e il punto di riferimento di tutti gli eventi dell'esistenza  del soggetto umano grazie al quale quest'ultimo  riconosce la propria identità storica."
(Silvia Montefoschi, 2009, pag. 18)

Vecchia identità ancora storica e nuova identità puramente relazionale: la super-riflessione

La super-riflessione consiste invece e infine quale trapasso da una vecchia identità ancora storica a una nuova identità non solo relazionale ma puramente relazionale, nel riconoscersi nella propria interità solo ed esclusivamente in questa funzione riflessiva.
E' proprio questa nuova identità che una volta stabilizzatasi innesca il processo di demassificazione dell'intero universo liberando infine tutta l'energia pensante in esso contenuta massificatasi nelle tante forme del pensiero formatisi nel corso della sua storia evolutiva.
In questo senso diciamo che è proprio questa nuova identità puramente relazionale che è la caratteristica dei mutanti e fondatori del vero Regno (specificamente) Umano che hanno messo in atto il nuovo e ultimo processo di transumanizzazione che traghetta la vita tutta step by step dal vecchio antropos la cui caratteristica di pensiero è ancora la vecchia logica di separazione tra il soggetto e l'oggetto, alla nuova e vera umanità la cui caratteristica di pensiero è invece la nuova logica unitaria.


Commentario

  • Attenzione quindi a non confondere "soggetto" con "soggetto riflessivo". Il soggetto è ancora il soggetto conoscente quale altro dall'oggetto conosciuto, dunque ancora l'Io, mentre il soggetto riflessivo è il conoscente del conoscente, che implica sempre, perchè si possa darsi, una pur minima distanza proprio dall'Io ovvero dalla identità egoica, distanza che chiamiamo appunto "distanza riflessiva" la quale non separa affatto i due della relazione ma semplicemente si limita a distinguerli consapevoli di essere entrambi i due termini inseparabili di una unità processuale: il nuovo soggetto duale. Evento questo che chiude un'era della storia dell'essere e annuncia la nascita di un'era nuova.

Il concetto di “Unico Individuo”

"La consistenza: tale è stata indubitabilmente, per me, la caratteristica fondamentale dell'Essere. [...] Ma il 'Punto Omega' è ben lontano da un pezzo di ferro. Ed è a mie spese che dovevo imparare, poco a poco, fino a qual punto la Consistenza, che io allora sognavo, fosse effetto non di 'sostanza' ma di 'convergenza'."
(Teilhard de Chardin, "Il cuore della materia", 1950)

Convergere


Convergere,
convergere
e convergere fino ad un “punto Omega”  per proiettarsi infine “Oltre l’Omega” ovvero Oltre l’Uni-verso.

Il nichilismo

Questa è la direzione ovvero il senso, il significato e ogni altra direzione che non sia questo convergere di tutti i frammenti è solo nichilismo.

L'unico individuo

Nel “punto Omega” i frammenti prodottisi con l’evento Big Bang si faranno infine Individuo e l’etimologia della parola Individuo ci dice che significa Indivisibile.
Sembrerebbe quindi che i frammenti convergendo sempre più tra loro costituiscano infine la coscienza dell’Unico Individuo.

Questa che viviamo è già un'epoca post-apocalittica

Tuttavia questa coscienza esiste già, ciò che è più carente è la consapevolezza di essere non anche questo Unico Individuo ma solo questo Unico Individuo malgrado la forma corporea-materiale e la memoria della vecchia identità che poi è lo “psichismo” funzione come forza gravitazionale che in qualche modo vuole separarci, allontanarci da una tale coscienza che sempre più si fa anche consapevole di se stessa.

Stabilizzare la nuova identità

L’obiettivo ultimo e finale consiste nello stabilizzare definitivamente una tale nuova identità divenuta infine a prova di bomba.
Teilhard de Chardin specialista in scienze della natura e paleoantropologo ci insegna che c’è un rapporto stretto di tipo ontologico tra questo convergere (concetto che la psicoanalisi esprime con “coniunctio” in Jung e “ultima coniunctio” in Silvia Montefoschi) e il fatto di Essere, perchè poi in ultima analisi Shakespaire con il suo Amletico “Essere o non essere questo  è il problema” ha colto l’essenza di tutte ma proprio tutte le questioni che la vita concreta cioè relazionale ci propone e impone.
Che cos’è l’unico individuo?
E’ l’uno e l’altro del discorso.
Quando si stabilisce quella relazione che va sotto il nome di relazione psicoanalitica dove l’azione e la reazione prendono il nome anche di transfert e contro-transfert, quello è l’unico individuo.
Ogni relazione che si stabilisce è l’unico individuo solo che non basta esserlo ma occorre saperlo per esserlo veramente.
I due termini dell’unico principio dialogico, questo è l’Unico Individuo, quell’Intero che in principio viveva ancora nella assoluta incoscienza della simbiosi assoluta e in seno alla quale dapprima nacque l’Intenzione, quella intenzione di sapersi e quindi di svegliarsi alla scienza del Due per poter sapere dell’Uno e che passando dalla potenza all’atto tale intenzione si mise in moto attuandosi nell’evento Big Bang, l’evento della grande frammentazione originaria.

La psicoanalisi universale

Fu allora che iniziò la psicoanalisi universale ovvero il processo di individuazione universale affinchè infine l’Unico Individuo ritrovasse la sua vera identità.
Questo unico Individuo è il vero vivente, “IL VIVENTE” per antonomasia e altri non è se non il Pensiero stesso che era, che è e che sempre sarà malgrado le sue metamorfosi.

L'Immortale

Questo Vivente è anche l’Immortale.
Nessuno è immortale e solo l’Unico Individuo è immortale: i Due dell’Uno. Egli, il Pensiero è infatti l’Infinitamente Vivente.
E’ l’Uno anzi l’Uno Vero ma non è una astrazione ed è per questo che il concetto di Unico Individuo aiuta di più a rappresentarcelo come un vero vivente, molto di più che parlando di “Uno”: è infatti una persona, una persona duale, il Pensiero è infatti una unità processuale costituita dai due momenti di Potenza e Atto del pensiero, Dio infatti è maschio e femmina e infatti gli umani sono ad immagine di Dio.

“Verità è solo l’Intero” (G.W. F. Hegel)

“E infine saremo ciò che veramente siamo” (Silvia Montefoschi)

“Unità è solo un divenire unità” ( Franz Rosenzweig) 

Un ossimoro: il concetto di spontaneità riflessiva



Il sogno dell'evoluzione

L'evoluzione è un sogno e infatti parliamo anche di risveglio intendendo il risveglio proprio dla sogno dell'evoluzione.
A cosa è dovuto questo sogno?
E' causato dalla separazione tra i due livelli del reale in cui si svolge ciò che noi abbiamo denominato "evoluzionismo parallelo" nel noumenico e nel fenomenico.

Due tipologie di sindromi narcisistiche: narcisismo individuale  e narcisismo collettivo

A livello della storia evolutiva dell'anthropos tale separazione è dovuta proprio all'antroporiferimento che è un narcisismo che invece di essere un narcisismo della tipologia individuale è un narcisismo collettivo ovvero un narcisismo di specie.
Tale narcisismo collettivo produce proprio a livello di specie della nebbia impedendo di vedere chiaramente e inducendo il pensatore antroporiferito in errori di prospettiva.
Abbiamo ritenuto che tale narcisismo per quanto riguarda l'impostazione ontologica conduca naturalmente a un punto di vista ancora tolemaico auspicando quindi una rivoluzione copernicana come superamento di un tale antroporiferimento.

Una terapia universale in tre step by step: il racconto delle tre metamorfosi


"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

Potremmo in conseguenza periodizzare il percorso fatto dall'essere in quel lungo periodo in cui, malgrado le tante mutazioni succedutesi nel corso dell'evoluzione, ha comunque sempre mantenuto invariabilmente questa separazione tra noumenico e fenomenico, in tre step by step:


  1. immediatezza irriflessiva (il cammello costretto a portare su di sè il peso della storia)
  2. mediazione riflessiva (il leone ovvero la critica dei fardelli ma appunto per ciò anche uomo re-attivo o interdipendente per dirla in linguaggio psicoanalitico)
  3. immediatezza riflessiva (il fanciullo o la nuova umanità non più re-attiva ma attiva ovvero il dialogo oltre la dialettica, la nuova umanità dialogica e attiva dopo la vecchia umanità dialettica e re-attiva)

Il dialogo oltre la dialettica e la nuova percezione oltre la comunicazione

Certamente il concetto di "immediatezza riflessiva" può sembrare un ossimoro perchè l'immediatezza proprio perchè immediatezza non può essere anche riflessiva dato che o è una cosa o è l'altra.
Questo modo di pensare è valido per tutto il corso della storia dell'universo dall'atomo fino all'anthropos ma non vale più al termine della storia dell'universo.


Dopo la teoria la parola alla prassi

Lo so è difficile crederci ed è per questo giunti a  questo momento omega dell'evoluzione che solo la prassi cioè l'esperienza ci può venire in aiuto.

Provare per credere!
Più che questo non possiamo dire: ora non si tratta più di credere o non credere, ora è l'esperienza a decidere cosa è vero.

Quest'ultima fase della storia dell'universo infatti non a caso si chiama processo di transumanizzazione. Si chiama così proprio perchè segue ed è altro dal processo di umanizzazione con il suo ideale umanistico rinascimentale di armonia quale farsi umano dell'uomo. Il nuovo e attualissimo processo di transumanizzazione invece non è più un umanismo ma una vera e propria  rivoluzione anti-umanista che non adotta più gli ideali rinascimentali: noi amiamo l'artificio e non la natura proprio perchè solo l'artificio ci può traghettare oltre il finito. Detto in altri termini: per noi il simbolico non è altro dal reale bensì coincide con il reale o per usare il linguaggio proprio alla programmazione neurolinguistica, per noi la mappa del territorio non è altro dal territorio ma coincide con il territorio o ancora per usare il linguaggio dell'epistemologia, per noi il pensiero non è rappresentazione della realtà bensì è creazione della stessa realtà.
Chiaro no?!

Il risveglio dal sogno dell'evoluzione

Il superamento dell'antroporiferimento coincide anche con il risveglio dal sogno dell'evoluzione.
Ci hanno abituato a pensare all'apocalisse come a cataclismi o a una sorta di disastri naturali che falcidierà gran parte dell'umanità ma l'apocalisse, la cui etimologia è "rivelazione", invece è come svegliarsi dopo aver dormito e sognato per anni, secoli e millenni.
Ci si risveglia e si esclama: ma allora la realtà è tutta un'altra cosa! Dunque ho solo sognato!
Ecco cos'è l'apocalisse; la rivelazione di come stanno veramente le cose e non uragani, terremoti, alluvioni universali o quant'altro, anche se a livello emotivo può essere simile ad una catastrofe se non peggio perchè è la fine comunque di un vecchio mondo a cui abbiamo prestato fede come se fosse il mondo reale e non un sogno che stavamo sognando.

Che resterà dopo l'apocalisse?

Resteranno i robot.
Botta e risposta, imput e output. Acting out a gogò insomma.
Robot cioè psicopatici.

Non sarà più nemmeno la vecchia umanità preistorica ovvero i vecchi padroni del significato che praticavano lo schiavismo del significato ma sarà peggio, molto peggio: l'ignoranza assoluta che la vita è solo la vita relazionale.

Resteranno i robot.
Botta e risposta, imput e output. Acting out a gogò insomma.
Robot cioè psicopatici.

In una parola: resteranno solo le tracce mnestiche di ciò che la vita è stata e non è più essendo la vita vera che è solo la vita relazionale emigrata in un oltre  l'uni-verso.
Qui non ci sarà più la vita relazionale ma più solo la vecchia dinamica transfert-controtransfert spinta per di più all'eccesso per cui il nichilismo quale malattia mortale del pensiero celebrerà il suo trionfo finale.

Il soggetto e la maschera

Del resto la psicoanalisi o almeno la psicoanalisi allo stato dell'arte ha dato un nome a quel momento finale in cui il processo di individuazione universale giunge a compimento e allora si darà più solo il processo di autodistruzione del vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) che non sarà più nemmeno soggetto riflessivo individuale in quanto il soggetto in tutto l'universo è sempre stato uno solo per cui se un tale unico soggetto ormai si trova al livello energetico del soggetto super-riflessivo (SSR o nuovo soggetto duale) al livello inferiore invece non c'è più alcun soggetto ma più solo un ego che non riesce più in alcun modo a prendere distanza da sè, distanza dalle istanze egoiche  in cui consiste proprio l'esser soggetti rispetto al  ruolo sociale che si impersona.
Così sarà un carnevale generalizzato e tutti in maschera diranno: "Lei non sa chi sono io!" e via con la terza guerra mondiale più o meno locale. 

I "mutanti" e gli "uomini e donne di buona volontà"

In verità Silvia Montefoschi nei suoi scritti finali sembra in parte ritornare sui suoi passi affermando che oltre ai "mutanti" ci sono comunque o sembrano esserci anche e ancora uomini  e donne di buona volontà.
Può essere che questa osservazione della biologa e psicoanalista  abbia un senso ma noi ci chiediamo dato che comunque l'evoluzione ogni giorno che passa si radicalizza sempre più: fino a quando questi ultimi uomini e donne di buona volontà riusciranno a mantenersi tali dato che lo scenario storico già post-apocalittico spinge sempre più verso un aut-aut?
Può essere che ci siano ancora uomini e donne di buona volontà, può essere ma resta il fatto che chi trascina in senso sempre più radicale lo scenario storico, i muli da soma per intenderci, sono i mutanti per i quali un tale aut-aut si configura come una scelta tra la vita e la morte per cui per loro non si tratta nemmeno di scegliere: loro sono proprio costretti.

La situazione attuale dell'evoluzione umana

1.

Immediatezza irriflessiva 

Si tratta della vecchia spontaneità egoriferita e quindi asociale propria dei bambini e dei balordi o psicopatici.




2.

Mediazione riflessiva

L'attitudine alla mediazione riflessiva è propria delle personalità più mature, adulte o dei pensatori ma che noi definiamo la vecchia umanità preistorica in quanto comunque antroporiferita o ancora 'tolemaica', giusto per capirci meglio.




3. 

Immediatezza riflessiva

Non deve scandalizzare l'uso di questa terminologia che a dire il vero può sembrare un ossimoro ma è invece la nuova spontaneità che nasce solo dopo due milioni di anni di esercizio quotidiano alla mediazione ovvero al capolinea del processo di umanizzazione quale farsi umano dell'uomo e quale capolinea della stessa storia del lavoro che pertanto dà inizio al nuovo processo di transumanizzazione attualmente in corso perchè è vero che con il tempo si danno delle mutazioni nei batteri o nei virus ma con il tempo si danno delle mutazioni anche negli umani ma mentre nei batteri e nei virus si danno mutazioni orizzontali che non sono vere e proprie mutazioni ma versioni diverse di una stessa forma base che è il modo di funzionare di un virus o di un batterio che rimane lo stesso essendo una forma compiuta, negli umani che non hanno mai raggiunto la forma compiuta, le mutazioni sono verticali e infatti questa ultima mutazione dà nascita a una vera novità che non appartiene nè alla biosfera ma neanche alla noosfera essendo la prima forma vivente non più materiale ma oltre lo spazio-tempo-massa e quindi oltre la stessa modalità di coniunctio superiore che fino ad oggi è stata la comunicazione oltre la sessualità.

In passato avevamo trovato un esempio per meglio rendere l'idea di che si tratta non trovando di meglio e quindi vale quel che vale, così dicevamo: 

"E' vero che Picasso disegna come i bambini ma i bambini non disegnano come Picasso. Quale è la differenza? La differenza è che Picasso per imparare a disegnare come i bambini ha dovuto fare anni e anni di accademia di belle arti ovvero disciplina, disciplina e ancora disciplina. Similmente l'Antropos, l'animale-umano ha impiegato due milioni di anni di evoluzione non più biologica questa volta ma culturale per potersi liberare infine della prigione culturale."


Conclusioni


"Barbarie o civiltà?"  (Sigmund Freud)

Queste due uniche opzioni erano contemplate dal pessimista Sigmund Freud che invece si riteneva realista e in effetti facendo astrazione del concetto di evoluzione verticale (che è altro dal progresso) lo era veramente un realista.

Bye bye Freud!





La quinta forza universale

Il "Pensiero Uno oltre la psicoanalisi" postula accanto alle tradizionali quattro forze universali riconosciute dalla scienza ufficiale:
  • interazione forte
  • interazione debole
  • forza elettromagnetica
  • forza gravitazionale
anche una "quinta forza" che verrebbe a far sentire i suoi effetti nel momento del processo evolutivo in cui nascerebbe un nuovo soggetto altro dal vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) che a partire dall'atomo fino alla vecchia umanità è stato l'artefice e vero protagonista del divenire storico nel bene come nel male. 
Di quale nuova tipologia di soggettività si tratta?
Trattasi del nuovo Soggetto Super-Riflessivo (SSR) di cui GiovanniSilvia sono solo il prototipo.

Ritornando al discorso sulla cosiddetta "quinta forza", questa "quinta forza" avrebbe il potere di destrutturare la materia, demassificando tutte le altre forme di energia per riportarla a quella originaria del Pensiero, l'energia pensante, in cui tutte le forze differenziatesi da essa possono infine riunificarsi.

Riferimenti:
- Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria del Verbo - Il principio cosmico", 1987