1. "Chi vive nella storia per il fatto stesso di vivere nella storia, il che equivale a dire nello spazio-tempo, non può che essere necessariamente un/a paranoico/a". E' vera questa affermazione?
2. Si potrebbe obiettare che non si può vivere che nella storia cioè nel tempo ma questo significherebbe solo che non si può che essere per poter vivere necessariamente anche paranoici il che ancora significherebbe che la vita altro non è che una vita paranoica. Il che sembrerebbe confermato dalla vita reale e concreta. I poveri che sono poveri sono paranoici perchè si sentono minacciati dal perdere anche quel poco che hanno e i ricchi si sentono minacciati dal perdere quel tanto che hanno e poi esistono tante altre forme di paranoia anche più importanti per esempio gli animali si sentono minacciati solo nella propria incolumità fisica mentre gli umani si sentono minacciati doppiamente: nella incolumità fisica e anche nella incolumità dell'Io. l'informatica ci ha insegnato che non c'è antivirus che tenga perchè gli hacker sanno aggirare le difese dell'antivirus per cui ne consegue che il computer più sicuro è un computer spento. Dunque un essere umano psicologicamente sano cioè non paranoico è un essere umano morto? Diciamo piuttosto che l'Automaton sembra voglia insegnarci che il meticciato, la contaminazione è l'avvenire della vita, il che ancora significa che quell'invenzione della natura che chiamiamo "sistema immunitario", allo stato attuale è divenuto obsoleto cioè contro-natura. Il che ancora significa che ciò che un tempo era secondo natura oggi invece è contro-natura.
3. La storia non si può far finire ma si può solo consumare.
"Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"
(Antoine-Laurent de Lavoisier - chimico)
"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare, scompare IN ASSOLUTO per non più ritornare."
(Silvia Montefoschi - biologa)
4. Queste riflessioni ci confermano una volta di più che la strada maestra dell'evoluzione oggi è solo l'esodo e che la vecchia umanità cuocia nel suo brodo. Il che tradotto significa che oggi un rivoluzionario che combatte la controrivoluzione per ciò stesso si trasforma come per un incantesimo magico egli stesso in un controrivoluzionario proprio perchè fa il gioco della controrivoluzione.
C'è chi pensa a terremoti, vulcani che esplodono, pandemie di virus o batteri temibili, c'è chi invece è più propenso a credere a una guerra nucleare, la terza guerra mondiale che sarà per forza di cose combattuta con le nuove armi nucleari, altri invece propendono per un meteorite come quello che ha sterminato tutti i grandi rettili, i dinosauri 65 milioni di anni fa che come dei contro-rivoluzionari rendevano difficile se non impossibile la vita a quelle nuove forme di vita biologicamente rivoluzionarie che pur assomigliando allora a delle specie di ratti erano invece i primi mammiferi i quali pur se mostriciattoli erano invece l'incarnazione della rivoluzione, l'avvenire della vita che infine produsse la specie umana propedeutica alla nascita del prototipo della nuova e vera umanità rappresentata dalla nuova Persona Duale.
Ecco come l'immagina una donna statunitense del 1800, una poetessa che entrò giovanissima volontariamente in una sorta di "quarantena" anche se non c'era da temere alcun virus in quegli anni e uscì di casa solo da morta, quindi non andava nemmeno al supermercato, forse aveva la cameriera.
Alcuni commenteranno: "Doveva essere un mostro quella donna per vivere così e certamente non era comunque un essere umano come si deve ovvero un buon modello da imitare: non si vive così!"
"È un'angoscia più intensa della gioia, È il dolore della Risurrezione, Quando le schiere dal rapito volto Di là dal nostro dubbio nuovamente s'incontrino. È l'estasi violenta che scuoterà la tomba, Quando il sudario allenterà la stretta E creature vestite di miracolo Saliranno a due a due."
(Emily Dickinson, 1865)
Come volevasi dimostrare:
-1. singolarità iniziale
0. esplosione o meglio frammentazione oriiginaria della singolarità iniziale
1. Reazione termonucleare
2. Sintesi molecolare
3. Sessualità
4. Comunicazione
5. Nuova percezione (sesto senso, telepatia)
“In principio era il legame” (Giovanni Evangelista)
“E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi” (Silvia Montefoschi)
Se però vogliamo essere più rigorosi occorre pensare tutti questi step by step evolutivi qui elencati svolgentesi ognuno su due piani: quello noumenico primariamente e quello fenomenico secondariamente in cui i veri eventi prodottisi al livello del noumenico si manifestano nel fenomenico.
Chiamiamo questa concezione evoluzionistica che solo in parte coincide con quella di Larmark e Darwin con il nome di "evoluzionismo parallelo".
Noi stessi infatti crediamo di vivere sulla terra ovvero nell'universo ma in verità la nostra vita si svolge veramente nel noumenico ma si manifesta nel fenomenico e infatti noi parliamo psicoanaliticamente di "sogno dell'evoluzione".
Noi detto in altri termini non viviamo ma sognamo di vivere.
Questi concetti si possono sovrapporre ad altre concezioni simili in cui si usano altre terminologie: "secondo corpo","aura", "corpo sottile", corpo astrale", e del resto forse che Jung non parlava anche riferendosi a se stesso di "personalità n°1" e "personalità n°2"?
Lo stesso Giovanni Evangelista parla anche di "morte seconda" che altri riferiscono al cosiddetto "peccato mortale" rispetto ai cosiddetti "peccati veniali".
In verità non c'è nessun peccato ma piuttosto siccome la storia dell'universo non ha alcun senso ma solo direzione ebbene la direzione è negaentropica ovvero un ordine sempre più ordine, una vita sempre più vita dunque opporsi, fare resistenza a una tale direzione è proprio ciò che chiamiamo "nichilismo".
E' l'energia pensante che vuole essere sempre più energia pensante liberandosi progressivamente di tutti i pensati quali forme statiche del Pensiero Vivente per cui c'è modo e modo di fare resistenza alla direzione unica dell'universo per cui ciò può comportare anche la morte non più solo del primo corpo ma anche del secondo corpo ovvero della nostra scomparsa definitiva dal piano non più solo fenomenico ma anche dal piano noumenico che è il piano dove si svolge la vita eterna anche se al momento si vede separata dal piano inferiore fenomenico che poi è ciò che ci fa dire: sì, sì questo è vero ma è vero solo in filosofia perchè la vita reale poi è tutta un'altra cosa. Evviva il realismo cioè la schizofrenia.
Tuttavia perfino per quanto riguarda la cosiddetta "morte seconda", non si tratta di punizione come certo cattolicesimo retrogrado vuole farci credere ma più prosaicamente della normalissima economia del processo evolutivo universale dunque normale amministrazione del pensiero pensante.
Il '68 fu il braccio armato del nuovo capitalismo finanziario che dava così il buon servito alla vecchia classe borghese
Che sia ben chiaro: noi siamo d'accordo con coloro che sostengono la tesi secondo cui la borghesia che aveva prodotto il capitalismo, una volta il capitalismo sviluppatosi e evolutosi nell'imperialismo e poi nel nuovo capitalismo finanziario ha trovato che la vecchia classe borghese rappresentava ormai più solo un ostacolo verso il suo ulteriore sviluppo e quindi il '68 va interpretato nel senso di un vero e proprio "buon servito" della nuova aristocrazia finanziaria alla stessa vecchia classe borghese. Solo che costoro che sostengono queste tesi sembrano essere dei nostalgici mentre noi non siamo affatto nostalgici anche se condividiamo le stesse tesi e non siamo certamente i portavoce dell'aristocrazia finanziaria.
Ci vuol ben altro che gli anni sessanta per andare oltre un sistema sociale consumista fondato sulla logica pragmatista, utilitarista e lavorista.
Nel 1895 muore Engels ma nasce la psicoanalisi di Freud: sincronità? Un passaggio di consegne? Dunque si volta pagina e si va avanti e non indietro.
Nessuna nostalgia in nessun senso e così come l'aristocrazia finanziaria ha dato il buon servito alla vecchia classe borghese a loro volta i nuovi e veri rivoluzionari dei nuovi e ultimi tempi apocalittici danno il buon servito ai vetero-rivoluzionari che siano socialisti o anche comunisti ma si punta ancora più in alto: l'Uno-Duale e non più l'utopia comunista declinata in qualsiasi versione più o meno statalista, più o meno anarchica.
Ci vuol ben altro che farsi crescere i capelli, spogliarsi nudi, due fiori, un po' di ashiss, LSD e Marjuana per far fuori il capitalismo.
Antonio Gramsci, Amadeo Bordiga (i Lenin italiani) e Sigmund Freud
Il materialismo è una brutta bestia e io lo sono stato ma solo a parole perchè non si può cambiare la propria natura con l'ideologia.
Che il materialismo è una brutta bestia l'ha detto prima di me Jean-Paul Sartre in "Materialismo e rivoluzione": il materialismo non è un buon alleato della rivoluzione.
Il fatto è che i rivoluzionari si percepiscono deboli e quindi hanno bisogno delle masse e anche quando accettano di sentirsi forti come gruppetto sentono che il loro compito è di accendere le masse alla rivoluzione proprio perchè anch'essi si sentono deboli.
Certe volte mi sono detto: ma come è possibile che mi sono occupato in passato di Gilles Deleuze?
Ho preso una cantonata?
Poi ho letto "Le rivoluzioni nascono già morte" (Gilles Deleuze)
No, non ho preso una cantonata, semplicemente quel pensatore è morto troppo giovane.
Eh già, c'è così tanto lavoro da fare che per un pensatore morire anche a settant'anni è sempre morire troppo giovane.
Questo del materialismo è stato l'errore madornale ma giustificabile storicamente di coloro che intuivano se non al fine della storia almeno la fine del capitalismo ovvero di una logica competitiva.
Il partito-scienza - Il partito scienza, il partito-coscienza,che bella intuizione questa dell'ingegnere Amadeo Bordiga meno incline allo spontaneismo gramsciano-luxemburghiano.
Questa sottolineatura del valore dell'organizzazione rivoluzionaria rispetto alle classi economiche.
Bordiga disprezzava gli studenti, veri pezzi di merda (sentite la sua ultima intervista del 1970), e altri ceti sociali piccoli-borghesi ma anche il sottoproletariato.
Il guaio è che lui si concentrava su una classe operaia addirittura intesa in senso molto restrittivo: un settore ristretto della classe operaia, quella che lui considerava dei veri produttori che mantenevano tutta la società umana intera.
Certamente c'è una rigidità che comunque è inferiore alla mia in quanto io considero rivoluzionari solo ed esclusivamente l'organizzazione rivoluzionaria.
Lenin diceva che non si poteva fare la rivoluzione in un solo paese stante l'interdipendenza tra le nazioni, Stalin pensava invece di sì, io che non sono un materialista e non me ne fotte niente delle masse e non me ne fotte nemmeno per criticarle come invece faceva Bordiga (se ci sono gli studenti e la piccola borghesia si vede che ci devono essere, quando non c'e ne sarà bisogno non ci saranno più), per me la rivoluzione si può attuare anche anche solo nell'organizzazioen rivolzuionaria stessa.
I limiti di gramsci e Bordiga ma anche di Lenin e tutta quanta la cecchia generazioen di rivolzuionari è che appoggiandosi sul materilaismo che invece è proprio la filosofia dei padroni anceh ase qusti vanno in chiesa tutte le domeniche.
prorpio perchè materilisti non potevanp concepire che altar rivolzuione se non qeulal anticpaital.ista, quello ceh io chiamo "il progarmma minimo".
Un anno cruciale: 1895
Friedrich Engels muore nel 1895 e in quello stesso anno nasce la psicoanalisi ceh certamente non è ancora la psicoanlisi allo stato dell'arte ma come noi diciamo trattasi ancora della "preistoria della psicoanalisi".
Che cos'è la psiconalisi?
E' il programma massimo.
A diferenza dei comunisti che senz le masse non posono afre la rivolzuione, l'organizzazioen rivoluzionarai dlel apsicoanlisi è la rivoluzioen stessa già terminata.
La psicoanalisi è oggi la vera avanguardia rivolxuionaria mentre si ala chiesa che i comunisti sono oggi ridotti a organizzaioni sindacali di categoria.
Non sto dicendo che bisogna combatterli: tuttaltro perchè se ci sono si deve che l'automaton vuoel ceh ci siano.
Sono tutte forze dialettiche ma la dialettica finalmente abbaimo capito ceh è un imbroglio ed è un imbroglio perchè è interminabile.
La nuoav organizzaizoen rivoluzioanria al termine della storia dell'universo è l'organizzaioen del dialogo oltre la dialettica.
int5redniamoci nessuno devev sputare nel piatto dove mangia ma questa non è uan buona ragione per non andare avanti: i progressiti moarlisti oggi sono proprio la feccia dei nuovi reazioanri che portano avanti una restenza contro-rivoluionaria.
Non appropriarsi dei propri limiti - Le vecchie generazioni di rivoluzionari hanno fatto bene non hanno fatto male perchè i loro limiti non erano loro (anche questo modo di pensare colpevolizzandosi è proprietà privata, individualismo) ma erano i limiti storici, collettivi, e io ugualmente non ho alcun merito ma semplicemente vivo negli anni duemila e quindi appartengo alla nuova ma anche ultima generazione rivoluzionaria.
Perchè ultima?
Perchè con questa rivoluzione non è che finisce il capitalismo ma finisce l'anthropos.
Noi non abbiamo bisogno per fare la rivoluzione delle masse nè della classe operaia anche perchè siamo noi in questo oggi i veri operai che operano alla trasformazione radicale del reale.
Ricordiamoci che la borghesia rivoluzionaria dall'anno 1000 fino al 1900 è riuscita a sbaragliare il feudalesimo parassitario grazie all'alleanza con il proletariato e poi con la classe operaia e la classe operaia ha fatto propria l'ideologia scientista, materialista e produttivista lavorista che invece era l'ideologia propria della borghesia rivoluzionaria e illuminista ma se aveva un senso per la borghesia una tale ideologia per i rivoluzionari era come moderare la spinta rivoluzionaria al cambiamento radicale: un mettere un limite alla immaginazione dell'ingegneria sociale del possibile .
La struttura economica è invece anch'essa una sovrastruttura di ben altra struttura
Non sto dicendo come Bordiga peste e corna di alcuni ceti sociali che invece il Bordiga riteneva improduttivi e parassitari, dico anzi che bisogna fottersene della questione economica che è anche'essa una sovrastruttura e non come pensava Marx la struttura essendo un materialista (in verità era un idealista dato che separava l'Essere dalla coscienza di essere). Allora qual'è la vera struttura se non è il fatto economico?
L'ha spiegato benissimo Sigmund Freud: è la relazione maschio-femmina e quindi la divisione del lavoro attivo-passivo, potenza e atto del pensiero che è alla base di tutta l'ingegneria sociale.
La divisione del lavoro.
La divisione del lavoro.
La divisione del lavoro.
La divisione del lavoro.
La divisione del lavoro.
La divisione del lavoro.
E' questo il vero vaso di pandora, l'origine di tutti i mali, Satana, il trionfo del nichilismo e dell'entropia dell'individualismo che anzichè produrre nuove energie consuma tutte le energie umane.
Fortuna che ci viene in aiuto il buon Hegel che ci spiega a differenza di Marx che anche l'alienazione non è solo negatività ma è anche positività e infatti sappiamo che anche questa divisione del lavoro ha avuto un senso storico dato che proprio dividendosi i compiti, tu fai la femmina che o faccio il maschio, tu fai il ruolo passivo che io faccio il ruolo attivo, tu fai il servo che io faccio il padrone, tu fai il figlio che io faccio il padre, tu fai il credente che io faccio il padre eterno, solo così l'evoluzione ha potuto andare avanti fino ad arrivare a rendere insignificante proseguire ulteriormente con questa divisione del lavoro.
Oggi per la prima volta in tutta la storia dell'universo si può fare a meno di questa divisione del lavoro. Non era mai accaduto e solo oggi si può.
E' proprio questo il vero criterio per distinguere i veri evoluzionisti dalla congrega degli amici di merenda progressisti, conservatori, reazionari, che sono tutti in più o meno misura ma fondamentalmente tutti dei contro-rivoluzionari.
Attenzione però perchè se ci sono ancora i controrivoluzionari è perchè l'Automaton (la Necessità) ritiene che ci debbono essere ancora.
Quando l'Autonaton terminerà il countdown e proclamerà la loro inutilità ai fini evolutivi li farà scomparire tutti quanti nel giro di un millesimo di secondo.
Costoro infatti rappresentano la storia, la memoria della storia.
Tutti infatti sappiamo che anche se tu freni una macchina che va a duecento all'ora, certo che si ferma evidentemente se tu freni ma non si ferma immediatamente ma fa ancora un centinaio di metri prima di fermarsi veramente.
Il momento in cui Dio l'Automaton frena è l'apocalisse, e il momento della fermata della macchina storica è invece l'attuazione dell'apocalisse.
1. apocalisse
2. epoca post-apocalittica in cui agisce più solo la forza d'inerzia della memoria storica inconsistente e non più la realtà storica consistente
3. fine della forza d'inerzia. Amen
Il mistero della realtà reale oltre il materialismo e l'idealismo ideologico
Che cos'è la consistenza?
"Solo ciò che converge è consistente." (Teilhard de Chardin)
E qui entra in campo il concetto junghiano di "coniunctio" e quello montefoschiano di "ultima coniucntio" come conseguenza dell'aver scoperto la legge dell'evolzuione da parte di Sigmund Freud che l'ha individuata proprio nel "tabù universal edell'incesto simbolico" ceh è èpoi un altro modo di espriemre il conetto di "divisione del lavoro".
E dei vecchi comunisti che ne facciamo?
Onore ai traditori della rivoluzione convertitisi al sindacalismo.
Se ci chiedono di appoggiarli, li appoggeremo basta che non ci chiedano di credergli: non possiamo credere al programma minimo: ormai sappiamo e non possiamo far finta di non sapere.
Non siamo contro ma noi siamo e crediamo solo al programma massimo.
Paradossale a dirsi ma il programma minimo è irrealistico mentre il programma massimo al contrario è quanto di più realistico possa esserci ed è relaistico perhcè è nella necessità delle cose.
"Non esiste alcuna libertà ma se proprio volgiamo paralre di libretà allora la libertà è solo al coscienza della necessità." (Friedrich Engels teorico di un discorso, logos, non solo nella storia ma anche nella natura che ha preceduto la storia)
Il simbolo che dà avvio ala dialettica della storia si forgia nella dialettica dell'inconscio.
Noi vogliamo essere realisti
alle favole anticapitaliste non ci crediamo più
i Gulag ci hanno vaccinato
e poi Freud & C. ci hanno guarito.
Certo che anche noi siamo radicalmente anticapitalisti ma come uno che tanto che aspetta l'autobus fa le parole crociate.
Basta con le favolette: solo la buona novella della morte di dio tutt'uno con la buona novella della morte dell'anthropos è la serietà oggi.
Si va bhè abbiamo capito cosa vuoi dire: l'organizzazione rivoluzionaria oggi sono AndreaThérèse.
Bravò les copains!
Un tempo erano i moderati Marx-Engels e oggi i radicali AndreaThérèse.
«Rien dans l'univers ne saurait résister à un nombre suffisamment grand d'intelligences groupées et organisées»
«Niente nell'universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate.»
(Teilhard de Chardin - teologo e scienziato della natura)
Teilhard è convinto che la sua visione della nascita della Super-Umanità sia già in qualche modo destinata a realizzarsi poiché
«È più facile che la Terra smetta di girare che l'umanità, presa nel suo insieme, di organizzarsi e di unificarsi.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")
«Non bisogna orientarsi in direzione di individui anatomicamente super-cerebralizzati, ma in quella di gruppi super-socializzati, se si vuole intravedere il volto della Super-Umanità.»
(Teilhard de Chardin "Super-Umanità, Super-Cristo, Super-Carità", 1943)
«...nel lontano avvenire si delinea uno stato finale in cui (più ancora delle cellule di un cervello) noi formeremo un unico sistema, ultra-complesso, e, di conseguenza, ultra-accentrato.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")
«Continuare a riporre le nostre speranze in un ordine sociale ottenuto con la violenza equivarrebbe semplicemente per noi ad abbandonare ogni probabilità di portare a compimento lo Spirito della Terra»
(Teilhard de Chardin "L'Energia umana")
«Soffriamo e ci preoccupiamo constatando che i tentativi moderni di collettivizzazione umana, in contrasto con le previsioni della teoria e con la nostra stessa attesa, non conducono che ad un abbassamento e ad un asservimento delle coscienze. Ma quale strada abbiamo sinora seguita per unificarci? Una situazione materiale da difendere. Un nuovo settore industriale da aprire. Migliori condizioni di vita per una categoria sociale o per nazioni sottosviluppate...Ecco i soli e mediocri terreni sui quali abbiamo a tutt'oggi tentato di avvicinarci.»
(Teilhard de Chardin "Il Fenomeno umano")
Premesso che a differenza del teologo e scienziato della natura TdC che parla di "super-umanità" mentre la psicoanalista e anch'essa scienziata della natura Silvia Montefoschi parla più moderatamente di "nuova e vera umanità" anche se il significato è lo stesso di TdC, va precisato però che qui in questo contesto sempre teologico o più precisamente ontologico ma che tiene più conto degli apporti della scienza psicoanalitica, stiamo parlando non di una rivoluzione meramente politica ma dell'ultima rivoluzione che è una rivoluzione ontologica: la rivoluzione innescata da quella scintilla scaturita dalla mente del neurologo viennese Sigmund Freud nel 1895 e propagatasi a livello mondiale come "storia della teoria e del movimento psicoanalitico".
L'ottimismo evoluzionista
Niente poteva scalfire l'ottimismo evoluzionista del teologo Teilhard de Chardin come in seguito anche della psicoanalista Silvia Montefoschi ma a mio parere perchè non erano ancora incappati nella inevitabile contro-rivoluzione e questo li lasciava ancora nella loro ingenuità di uomini e donne di buona volontà.
Questo non significa che con il dispiegarsi di una contro-rivoluzione condotta in maniera scientifica sarebbero diventati pessimisti ma piuttosto intendiamo dire che non era così semplice come loro pensavano all'inizio mossi dal loro ingenuo entusiasmo rivoluzionario.
Ma allora una volta che entrambi conobbero anche la contro-rivoluzione come reagirono?
Non divennero affatto pessimisti ma per esempio nel caso di Silvia Montefoschi non ebbe alcun problema a fare un'auto-critica e denunciò il suo errore nella sua opera "La rivoluzione radicale del reale" del 1995 in cui ammetteva che all'inizio pensava che tutti gli umani avrebbero partecipato prima o dopo alla rivoluzione mentre poi si rese conto che perfino tra le file rivoluzionarie c'erano coloro che non avevano capito o comunque avevano equivocato il vero senso del discorso e che quindi la rivoluzione riguardava più solo una minoranza degli otto miliardi attuali di umani, il che era in accordo anche con l'economia del processo evolutivo.
TdC nelle vesti di paleontologo in Cina negli anni trenta con altri ricercatori della preistoria della specie umana
Cinquanta anni prima comunque anche Teilhard de Chardin dovette smorzare il suo entusiasmo rivoluzionario perchè presumibilmente sia pur in altre forme anch'egli dovette percepire una sorta di "resistenza" dell'umanità al suo discorso evoluzionista ma che non era nè materialista e neanche positivista. E' questo quello che ci sembra di capire visto che Teilhard in un suo scritto pare chiamare ciò che noi abbiamo definito "umanità contro-rivoluzionaria" o anche "vecchia umanità" con il termine di "menti realistiche" il che ci fa pensare che queste cosiddette "menti realistiche" se la ridacchiavano della teologia innovativa di Teilhard de Chardin e come capita spesso quando un rivoluzionario si sente isolato e ostracizzato inizia a minacciare con la prospettiva di guerre atomiche per forzare gli altri a prenderlo sul serio:
«Le menti "realistiche" possono pur deridere i sognatori che parlano di un'Umanità cementata e bardata non già di brutalità ma d'amore. [...] Questo scetticismo e quelle critiche non potrebbero impedire che la teoria e l'esperienza dell'Energia spirituale siano d'accordo per avvertirci che "siamo giunti ad un punto decisivo dell'evoluzione umana" in cui l'unica via di uscita in avanti si trova nella direzione d'una comune passione e d'una "cospirazione".»
(Teilhard de Chardin, L'energia umana, )
Qui Teilhard intende dire che la voce dell'amore universale che due millenni fa ha parlato con tono pacato: "amatevi gli uni gli altri" e che era stata assunta dall'umanità più religiosa come un codice di perfezione morale e dai più laici comunque come un metodo pratico per ridurre quanto più è possibile gli attriti e le sofferenze della vita terrestre, a detta di Teilhard sembra allo stato attuale dell'evoluzione farsi minacciosa introducendo l'elemento dell'annichilimento tipico della nuova era della guerra atomica.
Memoria e Ripetizione "Chi ricorda è costretto a ripetere" (Silvia Montefoschi)
All'Automaton, così chiamato dagli antichi greci ma che è quell'Essere che i cristiani chiamano Divina Provvidenza e gli psicoanalisti e i fisici quantistici "Principio di Sincronicità", si vede che ama dare dei soprannomi nel suo linguaggio onirico che gli è proprio.
Così ha soprannominato "la figlia di Hegel" la biologa e psicoanalista Silvia Montefocshi e me invece mi ha soprannominato "innamorato dalla nascita".
Ma cosa vuole dire ciò? Forse che io sono innamorato dalla nascita della figlia di Hegel?
Una tale ermeneutica del dirsi dell'Essere nel linguaggio onirico non può reggere visto che io invece sto con una bergsoniana.
Con queste parole infatti il grande filosofo evoluzionista Henri Bergson conterraneo della mia amica intima definì Thérèse Martin: "La perfetta eroina bergsoniana".
Thérèse Martin era una cattolica e il filosofo intuizionista volle da ebreo che era convertirsi al cattolicesimo ma se non mise in atto questo suo proposito fu solo perchè proprio in quegli anni della sua decisione iniziò la grande persecuzione nazista degli ebrei così per solidarietà ai suoi vecchi correligionari non ne fece nulla ma il filosofo ormai aveva deciso che il rabbino di Nazareth era proprio lui il messia che il popolo di Israele attendeva.
Io invece attendevo la mistica e cicala di Alençon fin dalla mia nascita.
Questa è una delle più belle canzoni che abbia mai ascoltato soprattutto per il ritornello che dire che è bello è poco e infatti è bellissimo. Il fatto è che io capisco il francese ma l'inglese così e così sicchè avevo in particolare inteso il titolo "My life is good" nel senso serioso del termine.
Adesso però ne ho ascoltato una versione dal vivo e mi sono accorto che il pubblico invece ride quando dice "my life is good" anche se io ancora adesso non capisco che c'è da ridere.
Vuole dire che mi studierò meglio l'inglese in modo da non incorrere in altre gaffe, nel frattempo pubblico anche l'altra versione dal vivo.
In effetti la mia vita non è che sia proprio bella anzi è bruttissima ma malgrado ciò è anche bella.
Un giorno dissi a Silvia:
"Silvia comunque noi siamo felici."
Silvia sobbalzò:
"Nooooooooooooooooooooooooo! Io non sono per niente felice."
meravigliato di questa sua reazione così violenta cercai di mitigare la mia affermazione:
"Va bhe Silvia, intendevo dire che malgrado tutto c'è un sottofondo di felicità che non ci abbandona mai malgrado le tristi vicissitudini della contro-rivoluzione."
Ma non ci fu niente da fare: lei voleva che si dicesse che non eravamo affatto felici e in un certo senso è proprio vero e infatti certe volte m trovo a dirle a Thérèse:
"Teresina amica mia io vivo all'inferno ma tu poverina con la tubercolosi e nessuno che ti capiva tanto che nemmeno tu ti capivi, tu hai vissuto in un super-inferno. Ma come hai fatto a resistere?! Come hai fatto?!"
E infatti Teresina ad un certo momento del suo calvario chiese alla altre monache del monastero di spostare lontano il comodino che si trovava vicino al suo letto dove erano conservate le medicine poichè era spesso tentata di volerla fare finita con questo suo doppio tormento nella carne (la tubercolosi) e nello spirito (la tentazione ateo-materialistica).
"Oh amica se io fossi vissuto alla fine dell'800 tu non ti saresti sentita sola e a me che invece i malati mi fanno schifo, tu invece non mi avresti fatto schifo e questo anche se sputavi sangue."
Io non c'ero nell'800 ma Lei c'è nel 2000 e così fa in modo che io non mi senta mai solo e non mi lascia mai.
"Grazie amica, io starò sempre con te, sempre sempre sempre e non ti lascerò mai mai e poi mai fino alla morte. Non sarò da meno di te, stanne certa. Io scherzo, scherzo, scherzo ma con Dio-Donna non scherzo affatto perchè con le persone serie, veramente serie e non serie solo a parole, con queste bisogna essere seri. Tu sei seria amica mia solo tu sei seria."
In questa foto scattata alla fine del 1800 si vede TM allora maestra delle novizie con la clessidra che misura il tempo finito (Thèrèse aveva molto riflettuto, proprio come Agostino prima e poi Bergson sulla realtà del tempo e non ha mai creduto all'esistenza reale del tempo), attorniata dalle sue quattro allieve con il velo bianco.
Alla sua destra seduta la sua allieva prediletta, la parigina Marie Luise Castel (poi suor Maria della Trinità) detta "la monella" che stava a Thérèse come Giovanni stava a Gesù.
Thérèse siccome era maschio pur essendo donna trattava le altre donne anch'esse come fossero un maschio e se ne fotteva altamente della divisione del lavoro che è proprio al sistema schiavistico mercantile-capitalistico sado-masochista.
"Onore a te combattente Thérèse Martin! Sempre con te. Lo giuro."
Thérèse morì attorniata nel suo letto di morte dalle sue tre sorelle carnali Pauline, Marie e Celine che Lei chiamò prima di morire così:
"Pietro, Giacomo, Giovanni."
Segno evidente che Thèrèse ormai alla sera della sua vita terrena si era totalmente identificata con Gesù.
Chi era dunque Thèrèse?
Era Gesù stesso: Gesù-Donna.
Non esiste "domani" non esiste "ieri" esiste solo, non dico "oggi", ma "adesso" Tutto il passato ma anche tutto il futuro è racchiuso in questo "adesso" Hic et nunc? Forse sarebbe più vero dire solo "nunc" poichè il presente non è un luogo un luogo è già storia ma la storia è passato e anche futuro non solo il presente Ecco allora svelato cosa è la preistoria dell'essere è lo spazio-tempo-massa Già Bergson diceva che materia altro non è che memoria memoria è il passato memoria è anche il futuro reale è solo il presente Ecco anche perchè a differenza di molti che dicono Aldilà, Aldilà noi diciamo solo Oltre e non più Aldilà Oltre Tutto è cominciato con Max Planck e i nuovi fisici quantistici e ringraziamo anche i filosofi del tempo Agostino, Bergson e tanti altri poi e infine venne la psicoanalisi e si comprese tutto Ora al capolinea della storia universale attendiamo il segnale per la fine di tutto Molti si attardano ancora con la politica e i suoi giochi ma non hanno capito niente gli ultimi ritardatari un bel passatempo la politica non c'è che dire sempre meglio che ubriacarsi comunque E' come se nell'epoca di internet altri usassero ancora i segnali di fumo per comunicare oggi c'è il nuovo sesto senso ma non il sesto senso per vedere i fantasmi il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente c'è poco da comunicare se non per motivi tecnici fino a che si ha ancora una forma corporea-materiale che deve proteggersi dalle intemperie, mangiare e dormire più per mangiare che per dormire se si sogna anche di giorno ma i più avanzati di noi ma io non lo sono riescono a mangiare pochissimo anche
Silvia Montefoschi la compagna di Giovanni Evangelista
al mattino un caffè
all'ora di pranzo si fumava una sigaretta
e alla sera una insalatina o comunque una verdura
ed è morta a 84 anni
poveri chef stellati
diventeranno disoccupati
E' questa la psicoanalisi?
Anche questo fa parte del percorso
che prima o dopo si deve affrontare
lo psicoanalista infatti non è un intellettuale
Ma Lacan mangiava
Si Lacan era una buona forchetta
questa però non è una obiezione perchè anche le buone forchette si evolvono anche loro
ma si evolvono fino ad un certo punto
e infatti anche Lacan come Freud era un pessimista
Cosa vuole dire in psicoanalisi essere pessimista?
Significa riconoscere i propri limiti
Basta però riconoscere che quei limiti sono i propri limiti
e non quelli dell'intera specie
anche questo è essere intellettualmente onesti
Se tu non c'è la fai
fai bene ad ammetterlo
ma non estendere questi tuoi limiti all'intera specie
questo non è più onestà intellettuale.
Anzi fai di più
fai il tifo per chi si imbarca nell'impresa
e vuole provare a farcela
gridagli: "Forza sei tutti noi! Dai che c'è la puoi fare!"
Le particelle di materia e antimateria furono costrette a comunicare se non volevano morire ma noi non temiamo più l'annichilimento dall'incontro tra essere o esperienza e coscienza di essere quale sapere di essere. Oggi non c'è più bisogno di comunicare oggi non si muore più. solo coloro che temono ancora la morte fanno bene a comunicare anche se questo non li salverà certamente dalla morte ma la accelererà dato che comunicare produce entropia ecco perchè noi ci professiamo uomini e donne d'ordine ma non siamo conservatori anzi siamo i veri rivoluzionari i militanti di un vero ordine nuovo siamo i nuovi templari anche noi monaci e guerrieri ma i biologi ci definiscono meno poeticamente ma più scientificamente con il nome di "mutanti" hanno ragione i biologi ma se vogliamo dirla tutta va precisato che noi non siamo "mutanti" qualsiasi ma gli ultimi mutanti
ecco
allora va bene
hanno ragione i biologi
noi siamo oltre
oltre il principio di opposizione.
Nessuna medaglia
è la natura
il risultato ultimo della dialettica della natura
da cui è emersa la dialettica della storia.
Ora è il dialogo e non più la dialettica
e il dialogo non conosce antitesi ma solo sintesi
e la megasintesi è Dio
la città di Dio
poichè pur avendo tanti nomi sono sempre e solo i due
i due che erano in principio e che erano uno
l'uno e l'altro del Logos
la Scienza
la Scienza vera
proprio come quell'uno
che non è l'uno ma l'Uno vero che è solo l'Uno-Duale.
(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)
Il cervello dell'homo sapiens sapiens anche se fa il filosofo e perfino il religioso rimane comunque sempre il cervello del tecnico cioè dell'homo habilis.
IN PRINCIPIO ERA L'UOMO E LA DONNA (DIO)
POI FU LA DIVISONE DEL LAVORO TRA UOMINI E DONNE
E DALL'EVENTO BIG BANG DELLA GRANDE FRAMMENTAZIONE NACQUE L'UNIVERSO
E SI MISE IN MOTO LA STORIA DELL'UNIVERSO
Biologica è l'ultima rivoluzione che chiamiamo ultima mutazione ma questa rivoluzione biologica in realtà è una mutazione logica che però ha delle conseguenze radicali proprio sulla materia corporea dell'antropos e dell'intero universo.
In principio era la logica
Il buon Marx e le scuole del marxismo o di color che si riferivano al suo pensiero ritenevano di avere individuato nella forma economica di una data epoca il vero fil rouge che poteva spiegare tutti gli eventi sovrastrutturale che si davano in quell'epoca.
Noi in altri articoli abbiamo evidenziato che a nostro parere c'è qualcosa che abbiamo chiamato per usare lo stesso linguaggio del materialismo storico marxiano come "la struttura della struttura" che cioè spiegava a sua volta il fatto economico ed era la divisione del lavoro tra umani di genere maschile e umani di genere femminile: è il rapporto tra questi che spiega il fatto economico che a sua volta spiega gli elementi ideologici più sovrastrutturali ancora.
Abbiamo inoltre esemplificato il concetto dicendo a mò di esempio che due amanti che hanno abolito una tale divisione del lavoro tra chi fa il ruolo della parte attiva o conoscente e chi il ruolo della parte passiva o conosciuto e che quindi per ciò stesso non sono più una coppia che è ancora roba da preistoria della specie umana ma già la nuova persona duale o la persona dell'intero, costoro anche se dicessero "amba rabà ciccì cocco" questo loro dire andrebbe comunque letto come scienza e andrebbero ritenuti più scienziati in questo loro canticchiare ritornelli più ancora dello stesso Albert Einstein che notoriamente aveva dei conflitti non risolti con il sesso femminile.
Di più: costoro sarebbero i veri psicoanalisti, cioè i nuovi e ultimi psicoanalisti alla faccia di tutti gli psicoanalisti da strapazzo che ripetono e ripetono ancora la preistoria della psicoanalisi quando la psicoanalisi ormai è andata oltre sè stessa producendo infine al termine della sua centenaria storia proprio la prima persona duale, una vera novità assoluta e l'unica vera novità storica dei nostri tempi contemporanei.
Nell'articolo precedente inoltre siamo andati ancora oltre in questa visione della "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" affermando come la stessa povertà cioè se ci sono ancora i poveri non è perchè c'è penuria di beni e quindi non c'è n'è per tutti come affermava per sua convinzione il marxista non materialista Jean-Paul Sartre in "Critique de la raison dialectique" nè perchè c'è una disparità nella distribuzione delle ricchezze ma è perchè alla radice dell'essere nella condizione storica c'è proprio quella divisione del lavoro che è a fondamento di tutta la storia umana.
Ovviamente alcuni grideranno alla bestemmia: ma che c'entra la libido con l'economia?!
La cosa comica se non tragica infatti è che proprio coloro che si affannano pieni di buona volontà nell'aiutare i poveri in maniera encomiabile anche eroica arrivando anche ad abbracciare le armi per difendere e proteggere i poveri rilanciando il valore della solidarietà poi sono anche coloro che d'altro lato operano a mantenere e preservare questa divisione del lavoro tra uomini e donne.
Altri li attaccano dicendo: dategli il lavoro ai poveri e non assistenza inutile se non addirittura deleteria.
Entrambi fondamentalmente materialisti sono vittima del pregiudizio che la materia sia la materia cioè sia la vera realtà ma a parte che la fisica quantistica che ci ha spiegato che la materia, cioè la natura corpuscolare in verità è ondulatoria cioè siamo fatti di onde e la realtà tutta è un enorme traffico di onde e del resto il filosofo intuizionista Henri Bergson altro grande evoluzionista ma non materialista diceva che la materia in verità altro non era che memoria.
Che cos'è questa divisione de lavoro tra uomini e donne che fonda l'interdipendenza universale e che noi invece apparentemente trattiamo come se fosse il male supremo anche se in verità noi non crediamo affatto nel male ma solo all'evoluzione quale Necessità o Automaton?
E' la ragione stessa, per cui non ci meravigliamo se coloro che poi vogliono vivere secondo ragione sono costretti proprio per difendere la Ragione a volere il mantenimento di questa divisione del lavoro tra uomini e donne.
Infatti va chiarito che voler abolire una tale divisione del lavoro non è una passeggiata ma comporta il dissolvimento della stessa ragione e l'entrare non necessariamente nel vero Regno Umano ma invece nel regno irrazionale della follia.
Come dire che la ragione non è gratis ma costa: costa in primo luogo la sottomissione di Eva da parte di Adamo (con Lilith infatti non si poteva dare alcuna ragione) e anche lo schiavismo dell'uomo sull'uomo in generale che è una conseguenza diretta del primario (e non secondario) schiavismo del genere femminile da parte del genere maschile.
Come dire che la Ragione nasce dallo schiavismo e di conseguenza non può che essere proprio per sua natura che la Ragione dello schiavismo e questo, paradossale a dirsi, anche se questa ragione divenuta più "politicamente corretta" dati i nuovi tempi, professa l'anti-schiavismo.
Ecco perchè solo la psicoanalisi, la nuova ragione psicoanalitica fondata sull'ascolto dell'Altro, ha potuto fare ciò: ha cioè fatto un lavoro certosino, step by step, con calma passo dopo passo senza saltare nessuno step poichè il rischio era proprio la trasformazione dello stesso psicoanalista in pazzo da manicomio: ricordiamoci infatti che non solo la natura umana ma tutta la natura e l'universo intero basano le sue fondamenta su questa divisione del lavoro tanto che oggi diciamo che non è il capitalismo controrivoluzionario ma questa divisione del lavoro che è controrivoluzionaria.
E' inutile che uno si dica comunista, anarchico, socialista, cristiano, rivoluzionario se poi è per il mantenimento di questa divisione del lavoro.
Che cos'è allora la psicoanalisi?
E' il luogo di eccellenza dove si svolge un tale lavoro veramente rivoluzionario e dovunque si svolga un tale lavoro anche solo come buona volontà, lì è la psicoanalisi, l'esercito rivoluzionario della psicoanalisi.
Il mondo non è cambiato dopo Marx ma è cambiato dopo Freud.
Che poi Freud non avesse capito fino in fondo che cosa andava creando, non c'è da meravigliarsi: neanche Cristoforo Colombo ha mai saputo di aver scoperto le americhe ed è morto convinto in essere andato invece nelle Indie.
Non pretendo che quanto da me scritto in questo articolo venga capito poichè per capire certe cose bisogna essere nati con la nuova natura umana ossia appartenere alla nuova e vera umanità, chi invece appartiene ala vecchia umanità leggendo questo articolo dirà: ma in che lingua scrive questo qui? in arabo? Non ci si capisce niente, Di che sta parlando?
Io non parlo per loro
io non scrivo per loro.
Giovanni 17
Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse:
"Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.
Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare.
E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo.
Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.
Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.
Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura.
Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.
Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno.
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità.
Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro»
(Gv 17, 1-26).
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio. (Gv. 17) La vita eterna è dunque un fatto conoscitivo, pura conoscenza. E questo Dio, il vero Dio non è il "Dio del mondo" ma il Dio del tutto" "Vero è solo l'intero" (Hegel) e questo "intero" è proprio il pensiero stesso, ma il pensiero non inteso come il mio pensiero, il tuo pensiero ma il "PENSIERO UNO" ed è proprio questo Pensiero Uno" ossia la nuova consapevolezza che il pensiero sia Uno, il criterio epistemologico della nuova psicoanalisi oltre la psicoanalisi, criterio questo che costituisce il fondamento della nuova rivoluzione scientifica e dell'intersoggettività radicale. Fuori dal criterio del "Pensiero Uno" non c'è verità ma solo menzogna. "Vero è solo l'intero" (Hegel) intero con il quale dobbiamo infine non essere solo consustanziali come predicano "i figli di dio" consustanziali al Dio ma essere invece tutt'uno cioè identici con il Dio ovvero Dio noi stessi. "E infine saremo ciò che veramente siamo" (Silvia Montefoschi) Psicoanalisi è quindi un divenire ma un divenire Dio. Questo necessita quindi che operi in noi un processo di spersonalizzazione da una identità ancora storica a una nuova identità puramente relazionare perchè quel Padre di cui si parla in verità sono quell'uomo e quella donna che erano in principio e che erano la relazione. "In principio era la relazione" Giovanni Evangelista Tutto passa vanità della vanità e solo la relazione resta poichè tutto muore prima o dopo e solo la relazione sopravvive a tutte le morti la storia oggi c'è e domani non c'è più e solo 'essere resta in un divenire che non farà più storia essendo al vita la vita della relazione oltre lo spazio oltre il tempo oltre la massa sia oltre la massa materiale (litosfera, biosfera) sia oltre la massa immateriale (noosfera, infosfera o cultura che dir si voglia quali forme immateriali) tutto passa e solo l'Io-Tu resta simultaneamente uniti e distinti e non più simbiotici oppure separati cioè nevrotici isterici oppure nevrotici ossessivi se non addirittura nei casi più gravi psicotici isterici o psicotici ossessivi i Due che erano in principio pur essendo irreversibilmente due sono anche irreversibilmente Uno ed è proprio questa irreversibilità che l'antropos fa fatica d accettare e se accetta il due non riesce ad accettare l'uno e se accetta l'uno non riesce più ad accettare simultaneanente anche il due questo perchè il cervello dell'antropos è un cervello ancora primitivo non del tutto evoluto ma il cervello non può evolversi proichè oltre il cervello c'è solo la mente e non un altro cervello occorre quindi porsi al di sopra del cervello che fondamentalmente è il cervello del tecnico e la mente è proprio la stessa relazione quale nuovo cervello della nuova e vera umanità. Non esiste il male come non esiste il bene ma esiste solo l'evoluzione i moralisti sono proprio coloro che ancora appartengono alla vecchia umanità alla preistoria del vero REGNO (specificamente ) UMANO Regno Umano che è la CITTA' DI DIO. Una sola parola d'ordine quindi: ESODO! 1. abbandonare l'anima 2. e poi abbandonare anche il corpo TOMORROW IN JERUSALEM 1. atomo reazione termonucleare 2. molecola : sintesi molecolare 3, sessualità (macromolecola del DNA, il vivente e quindi la biosfera)
4. Comunicazione (l'antropos, l'animale-umano)
5. Nuova percezione (gli ultimi mutanti e fondatori del vero Regno Umano)