Il mistero della trinità di Dio è il mistero che spiega tutti i misteri incluso il mistero dei misteri che è il mistero del tempo

Innanzi tutto mi presento: sono l'autore di questo scritto di Medicina ovvero di Teologia praticamente un sovversivo nel senso però di obbediente e non di ribelle in quanto ho detto il "Grande Sì", il "fiat voluntas tua" al destino l'Automaton o Divina Provvidenza che i più laici chiamano anche "Principio di Sincronicità". 



LA NUOVA CLASSE OPERAIA QUESTA SI' VERAMENTE E RADICALMENTE RIVOLUZIONARIA


ovvero 

Il racconto della mia conversione da "operaio della vigna del signore" a "nuovo operaio della vigna del signore e della signora"


In quegli anni non conoscevo ancora TM ma oggi so che già allora stavo con Lei la mia gemella, carne della mia carne e sangue del mio sangue, anche se solo a livello inconscio. 
Fu solo quando andai in seminario che seppi di lei ma solo il suo nome ma non ancora che era una sola persona con me.
In seminario avevo un amico del cuore per così dire, quando però lui decise di ritornare nel mondo il mio direttore spirituale o confessore che dir si voglia si preoccupò alquanto e mi consigliò di non frequentarlo più o almeno di meno perchè temeva che il dolore della sua partenza avrebbe indotto anche me ad abbandonare la via del sacerdozio.
Accadde però che proprio in quel momento si fece viva TM.
Dopo Virgilio giunge Beatrice.
E infatti contrariamente a quel che pensava il povero prete non soffrii affatto della dipartita del mio amico del cuore ma proprio per niente: Teresina non solo era più femmina di lui ma anche più maschia di lui e ancora adesso a distanza di tanti anni se mi capita di trovare talvolta chi è abbastanza femmina non mi è ancora capitato di trovare chi è più maschio della mia amichetta che ci ha due coglioni grossi così.
Io stesso per tentare di giustificarmi spesso le dico:

"Teresina ma tu quando eri bambina giocavi con la tua cuginetta Marie Guerin al gioco dell'eremita e andavi a scuola del grande Tommaso da Kempis mentre io giocavo alla guerra e ai soldatini, leggevo i giornalini di Blek Macigno e Capitan Miki e scambiavo le figurine dei giocatori di calcio per terminare la collezione dell'album. Tu amica mia sei proprio una persona seria: sei proprio un esempio per me."

Poi abbandonato il seminario e rinunciato a divenire il prossimo Pontifex Maximus  venni di nuovo chiamato in una seconda vocazione ma sempre dalla stessa VERTICALITA DELL'ESSERE con le voci di Freud e Jung il cui rappresentante in terra allora era Silvia Montefoschi che conobbi solo nel momento in cui si era fatta tutt'uno con Giovanni Evangelista l'ebreo-greco che da duemila anni a questa parte è sempre stato la guida suprema del movimento rivoluzionario.

In quell'istante TM ritornò ma questa volta per non lasciarmi mai più palesandosi come la mia gemella.
Il mondo allora spaventato, ritenendoci i più pericolosi rivoluzionari in circolazione, cercò di dividerci in tutti i modi, ma non ci fu nulla da fare perchè Andrea Morelli è pronto a morire pur di non lasciare la sua amica.

Egli sa infatti che niente ha più valore e solo la sua amica è il valore supremo.

 









LA TEOTOKOS o MATRICE





che di sè ovvero della sua impronta primigenia informa tutto il reale

(detta anche "l'intenzione" o "intenzionalità" in termini più laici o anche "intenzione che era in principio" nel linguaggio giovanneo)

"Dalla sua testa nacque
dal suo dialogo con il Padre che era sempre Lei
nacque il Figlio
che era
la parola di Lilith-Eva-Myriam-Silvia
luce della materia"

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero", 1a ediz. 2010)



DOPO AVER SUPERATO LA SESSUALITA' SUPERARE ADESSO ANCHE LA COMUNICAZIONE


"Niente accade in contrasto con la natura.“ 

(Baruch Spinoza - ebreo olandese cacciato a calci in culo dalla sinagoga con l'accusa di ateismo)


Ostracizzato  e cacciato così dal mondo degli uomini venne così meno la socialità che è la madre, la matrice che di sè informa il nostro stesso essere nella sua interità ed ecco perchè non si può essere ribelli che sarebbe veramente contro-natura ma solo innovatori nel solco della tradizione.
L'essere si muove e ha sì potere di movimento ma solo portando con sè il femminile di Dio altrimenti non può fare nemmeno un passo e proprio questo è stato l'errore ma sarebbe più corretto parlare di "ignoranza" e non di "errore" dei vetero-rivoluzionari. 
Bisogna infatti finirla di andare alla ricerca dei cattivi dato che non esistono i cattivi ma come ci ha insegnato il filosofo greco Socrate esistono solo gli ignoranti. 




Perfino Satana il nichilista ritenuto il "grande cattivone" dandogli così eccessiva importanza è invece solo il "grande ignorante" e presso le primitive comunità cristiane più colte e di orientamento gnostico era già stata raggiunta indubbiamente una tale consapevolezza dato che lo chiamavano anche "il Dio ignorante". Fermo restando che questa ignoranza con va confusa con la "malafede" della psicoanalisi riletta dagli esistenzialisti a cominciare da Sartre che non credeva affatto all'inconscio ma è invece proprio l'inconscio che esiste realmente e non solo come inconscio personale (Freud) e collettivo (Jung) ma anche come inconscio universale (Silvia Montefoschi).
Pertanto bisogna smetterla di essere paranoici e credere nei cattivi anche perchè i cattivi si possono convincere a diventare buoni mentre ignoranti in questa accezione del termine "ignorante" si nasce e non si può cambiare. 
Ignorante in questo accezione è infatti colui che non sa che l'altro è sempre lui in quanto percipente e percepito sono una unità inscindibile. L'inconscio infatti, queto misterioso inconscio, in ultima analisi altro non è che il non-sapere dell'interdipendenza universale che pertanto viene agita irriflessivamente e che nell'essere agita nei tanti "acting out" (la coazione a ripetere) nega, invece di affermare l'intersoggettività anch'essa universale (l'amore universale) che ci rende tutti liberi, sottesa alla stessa interdipendenza universale che invece ci rende tutti schiavi di tutti.
Tuttavia anche per chi sa già per nascita, vale quanto dice la biologa, specialista in genetica e psicoanalista:

"Non è sufficiente nascere con il gene mutato ma è poi necessario anche lavorare alla mutazione" (Silvia Montefoschi biologa e specialista in genetica)

RIVOLUZIONARI SI NASCE E NON SI DIVENTA

La rivoluzione non è una scelta politica ma è l'istinto di una nuova specie umana che proprio perchè nata in continuità con la vecchia specie umana  ("Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" Lavoisier fondatore della chimica moderna) pertanto deve fare i conti con il mondo e infatti si parla anche di "battaglia di Armageddon" come resa dei conti finale.




Malgrado ciò il rivoluzionario deve farsi consapevole che pur essendo altro dal mondo nasce in continuità con la storia del mondo e che pertanto ha ancora in sè la memoria del mondo da cui deve purificarsi e affrancarsi il che significa che non può lasciare il femminile di Dio nel mondo e lui andarsene libero solo e soletto tra le nuvolette in cieli astratti.

La continuità con la tradizione significa pertanto solo che non si è "il figlio" in astratto  ma si è "il figlio della madre" cioè il figlio della tradizione  e senza la madre il figlio è il figlio di niente, il logos infatti in principio, cioè prima di autonomizzarsi era ancora presso il Dio.

Sembrerebbero banalità quelle che dico visto che è sufficente farsi consapevoli che lo stesso linguaggio che utilizziamo per pensare ci pre-esiste, per comprendere come o si è il figlio della tradizione o si è il figlio di niente e noi stessi siamo l'incarnazione della tradizione che però ha in sè la volontà di  andare oltre ma è la tardizione stessa che in lui o lei vuole andre oltre.

Ecco quindi spiegato anche perchè la donna non è ancora la vera donna e l'uomo non è ancora il vero uomo cioè perchè non sono ancora gli Dei. 

"La donna altro non è che un soggetto travestito da donna" (Silvia Monetfoschi)


"ELI ELI LAMMA SABACTANI"





"Mi meraviglio sempre come andare contro-natura sia invece tuttaffatto naturale." 

(Thérèse Martin - monaca di clausura)






Con queste parole intendo presentare il mio ultimo articolo dal titolo:

"IL MISTERO DELLA TRINITA' DI DIO E' IL MISTERO CHE SPIEGA TUTTI I MISTERI INCLUSO IL MISTERO DEI MISTERI CHE È IL MISTERO DEL TEMPO"

che si differenzia da altre letture del pensiero dell'ultima psicoanalista perché legge l'intera storia della psicoanalisi come il superamento da parte della nuova e vera umanità anche della fase della comunicazione dopo che la primigenia ma ormai vecchia umanità ha superato grazie alla cultura ovvero proprio grazie alla comunicazione la fase della sessualità come precedente unica modalità di coniunctio tra il maschile e il femminile del Dio il Pensiero infinitamente Pensante quale infinitamente vivente. 



"E infine la Terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

della serie "dalla tecnica alla medicina"





SOLO L'UOMO DI LEGGE SA' 





ma l'uomo di legge è solo lo psicoanalista
l'ontologo quindi e non il moralista
la legge infatti
la legge prima che fonda tutte le leggi
è proprio la legge del tabù universale dell'incesto simbolico  
che nata come violabile immediatamente con il Big Bang 
nel divenire inviolabile ha reso per la prima volta stabile l'universo uscito dalla sua fase storica detta "DARK AGE" dagli astrofisici.
Il resto è normale amministrazione di questa stabilità finalmente conquistata.
Il resto di questa storia possiamo chiamarla nel suo insieme per non perderci nei particolari e nei pettegolezzi degli storici comunque sempre "STORIA DELL'ATOMO" fino alla storia della psicoanalisi ovvero fino al 1895 in cui a partire da Freud fino a Jung e infine Silvia Montefoschi si mina alla radice questa stabilità dell'universo ovvero l'articolo di legge della inviolabilità del tabù divino ma non con l'intenzione di ritornare a prima della "Dark Age" ovvero all'instabilità dell'universo ma proprio al superamento dell'universo stesso grazie a una nuova singolarità che è sia il momento omega della storia universale e sia l'OLTRE OMEGA come una sorta di buco nero che ingloba in sé tutta la luce dell'universo ovvero tutta la conoscenza erotica vivente sì che il vecchio universo sarà più soltanto un grande ammasso di memoria senza più vita anche se è stata la vita (memoria=materia diceva Henri Bergson).
Nel momento che nasce l'uno non si può più andare verso l'uno.
Ecco spiegato anche perché Silvia Montefoschi diceva che oggi i sogni (incluso i sogni apocalittici che erano gli ultimi sogni a essere significativi) non significano più niente ma sono solo ripetizioni ormai insignificanti di discorsi già vecchi ossia superati dal movimento del reale per i quali è il caso di dire:


"Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti"


Vogliamo forse vivere con i morti?
E allora frequentiamo solo i vivi.


Chi sono i morti e chi sono i vivi?
I veri morti e i veri vivi?
A voi scoprirlo.

La legge del tabù universale dell'incesto simbolico come unica verità non relativizzabile


"Stante pure la relatività di alcune verità particolari, quella che viceversa si presenta come non relativizzabile è la visione del tabù dell'incesto e del suo operare come unico principio che regola la dinamica dialettica del conoscersi dell'essere a tutti i livelli dei riflessione del pensiero che si attuano dal più elementare sistema di conoscenza, che dà nascita alla prima dimensione materiale del mondo, sino al sistema di conoscenza più complesso, come è appunto il sistema uomo, che dà nascita alla prima dimensione spirituale del mondo, che è quella del pensiero che sa di sapere di sé come il vivente.
E ciò anche se questo gran protagonista della storia tutta dell'universo, quale principio cosmico, è destinato a uscir di scena nel momento in cui, proprio grazie al suo operare, l'esserci dell'essere va oltre l'universo stesso. "

(Silvia Montefoschi, 2009, pag 341)






LA LEGGE O PRINCIPIO ONTOLOGICO


"La legge del tabù dell'incesto si rivela come il principio ontologico che dette nascita all'universo e ne promuove la sua fine.

I DUE ARTICOLI DELLA LEGGE COME VIOLABILE E INVIOLABILE

E ciò grazie al suo operare sia come inviolabile sia come violabile. 

LA LEGGE IMPONE LA SUA INVIOLABILITA'

Come inviolabile la legge impone ai simili di separarsi per rendersi diversi e impone ai diversi di attirarsi senza mai raggiungere l'unione; e così operando essa salvaguarda lo spazio conoscitivo dell'essere, mantenendo in equilibrio le due direzioni opposte dell'unica forza originaria: quella centrifuga che sospinge il conoscente e il conosciuto (i due diversi nati dalla separazione del simile a se stesso) ad allontanarsi promuovendo il movimento di espansione dell'universo dall'uno al molteplice, e quella centripeta che sospinge il conoscente e il conosciuto a ricongiungersi promuovendo il movimento di contrazione dell'universo dal molteplice all'uno.

SEMPRE LA STESSA LEGGE QUESTA VOLTA IMPONE LA SUA VIOLABILITA

Come violabile la legge impone ai simili di separarsi per consentire ai diversi, nati da una precedente separazione, di tornare ad unirsi e così operando ricongiunge il conoscente e il conosciuto, i due diversi, in un nuovo conosciuto di un nuovo conoscente, formatosi dalla separazione di sé del primo conoscente (il simile  a se stesso) e in tal modo promuove il divenire dell'essere mediante il progressivo prevalere del movimento centripeto, che porta via via l'universo da uno stato di disordine verso un assoluto ordine finale in cui i due iniziali diversi tornano ad essere simili nell'uno  che resta  però  sempre distinto  da se stesso nel sapere di sé  grazie al continuo distanziamento da se stesso.

TRINITA' DI DIO e TRINITA' DEL PROCESSO DIALETTICO

La legge del tabù dell'incesto nelle due accezioni , quella della non violabilità e quella della violabilità , coincide quindi a sua volta con la dinamica dialettica della riflessione progressiva  della stessa tensione conoscitiva su se stessa , là dove, il salto ripetuto del conoscente su di sé  consente all'essere di raggiungere piani di visione  sempre più elevati  realizzando sempre nuove conoscenze di sé, conoscenze nelle quali il conoscente  e il conosciuto si rivelano via via consustanziali.

E questa dinamica conoscitiva si dà sin dall'inizio dell'esserci dell'essere; momento questo in cui l'uno, che non sa di sé perché non si vede, si separa da se stesso quale soggetto dall'oggetto della sua visione e instaura il ritmo ternario della dialettica: il darsi dell'essere, il distanziarsi da questo suo darsi per conoscersi, il che separa un conoscente da un conosciuto; e il tornare a darsi  sempre dell'essere  nella nuova conoscenza  di sé  in cui iol conoscente , fattosi cosciente di sè grazie alla distanza presa da se stesso, riconosce il conosciuto come parte di se stesso pur restando  da lui distinto, in quanto conoscente, appunto, altro dal di lui conosciuto.

LA COINCIDENZA DEL TABU' DELL'INCESTO CON LA DINAMICA DIALETTICA

E se il tabù dell'incesto coincide cona la dinamica dialettica del conoscersi dell'essere sin dal suo iniziale esserci, il tabù dell'incesto coincide proprio con la forza originaria che, separando l'uno in due, dette luogo all'esplosione dell'universo e che, proseguendo nel movimento di riflessione su sé stessa, compose e compone tutt'ora la storia dell'universo stesso fino al suo compimento.

LA FINE DELLA STORIA QUALE SCOMPARSA DELLA TRIADE DIALETTICA TUTT'UNO CON LA SCOMPARSA DELLA TRIADE DIVINA

Compimento che si realizzerà nel ritorno del molteplice all'uno, dove il principio dialogico, quale nuova dinamica dell'esserci dell'essere, il quale arriverà a conoscersi in sé stesso al cospetto di sé stesso senza più la mediazione riflessiva del terzo, porrà fine al principio dialettico e con esso alla legge del tabù dell'incesto.

E l'universo e la dinamica dialettica del tabù dell'incesto cesseranno nel medesimo momento, proprio così come l'universo e la dinamica dialettica del tabù dell'incesto ebbero inizio nel contempo. "

(Silvia Montefoschi, 2009, pag. 341-343)



Nota bene: solo i titoli dei paragrafi sono del redattore e non di Silvia Montefoschi


Firma dell'autore

Obbedientissimo in GiovanniSilvia prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio

                          Andrea Morelli









 CHE FARE?