Una specie incompiuta

Portare a compimento la rivoluzione copernicana

Tre tipologie di esseri umani:
  1. materialisti
  2. psichici (o animici)
  3. spirituali (o pneumatici)


Superare lo psichismo, superare l'antroporiferimento.


Superare l'antroporiferimento, questa è la direzione, il senso e comunque la consapevolezza che la specie umana a differenza di tutte le altre specie è invece una specie ancora incompiuta aiuta in questo senso.
Il guaio della specie umana è che rispetto alle altre specie è una specie ancora incompiuta: non è un vero animale come si deve ma non è nemmeno un Dio, un oltre-umano insomma, la super-umanità come la chiamano Nietzsche, Teilhard de Chardin e Sri Aurobindo & Mirra Alfassa o "la nuova  e vera umanità" così chiamata con un linguaggio più sobrio dalla biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi.
Nove mesi non bastano per generare la nuova e vera umanità ma si necessita almeno di un altro mese in più, occorrono dieci mesi almeno e il decimo mese è proprio il mese in cui si produce la cultura più il tempo necessario a portare a compimento e quindi al suo capolinea definitivo anche questa storia della cultura che è poi il tempo necessario a creare dopo la biosfera anche una noosfera.

  1. Litosfera
  2. biosfera
  3. noosfera

o anche


  1. processo di ominizzzione
  2. processo di umanizzazione
  3. processo di transumanizzazione

Così infatti va letta la preistoria della specie umana:


  1. Homo erectus intendendo la conquista della stazione eretta
  2. Homo abilis (la nascita della tecnica o storia del lavoro umano che segue la storia del lavoro non-umano, secondo capitolo della storia del lavoro universale)
  3. Homo sapiens sapiens (lo sviluppo della tecnica comporta il portare all'interno tutto ciò che la natura come processo autoconoscitivo aveva proiettato all'esterno, il che significa che il movimento espansivo dell'universo almeno con la specie umana  e nella specie umana inverta la rotta e si fa da movimento esplosivo il nuovo movimento implosivo producendo visioni sempre più intere dell'intero, avvicinando quel momento per cui Hegel rispondendo alla domanda su che cos'è verità diceva che "la verità è solo l'intero" e questo intero era anche "il risultato" del movimento dialettico ovvero di un processo unitario del pensiero stesso che negava quindi che l'alienazione del pensiero (la "proiezione" o "transfert" nella terminologia psicoanalitica) avesse solo una valenza negativa avendo avuto anche una valenza positiva.
Se le cose stanno così allora che cosa c'è invece che non va nell'homo sapiens sapiens?
C'è che non va è il fatto che il pensatore inteso come la vecchia umanità, l'uomo dialettico, si droga di oppio, poichè se Marx della religione diceva che "è l'oppio dei popoli" si deve dire la stessa cosa del pensare dialettico una volta che come Mosè l'uomo dialettico o il vecchio psicoanalista, infine dopo essere uscito dall'Egitto intravvede la nuova terra dove scorre il latte e il miele.
L'attaccamento dell'uomo dialettico affettivamente attaccato all'archetipo dell'eroe che è ancora l'Edipo nella versione dell'eroe ribelle/attivo o il Cristo nella versione che accetta il processo ma non ripone ancora la sua vera identità nel processo stesso, fa comunque del movimento dialettico un non-movimento ma un eterno ritorno in quanto una volta avuto la visione e quindi raggiunta al consapevolezza della possibilità della città del dialogo, la vecchia città edipica è solo una droga che sogna eternamente una utopia, la mega-sintesi finale tra tesi e antitesi, quando l'utopia invece è già una realtà.

L'archetipo della coniunctio e la legge (del tabù universale dell'incesto simbolico)


Non è un caso infatti che gli junghiani ancora adesso continuino a parlare di processo di individuazione quando ormai il processo di individuazione è già terminato e tutti gli archetipi parlino più solo della storia della specie umana ossia di una passato che era e che non è più.
Oggi non c'è più processo di individuazione ma più solo l'unico archetipo che sia ancora vivente e che è l'archetipo dell'ultima coniunctio.

Tutta la storia dell'universo che coincide con la storia del pensiero che è il vero vivente, l'unico vivente che era, che è e che sempre sarà, è un sussueguirsi di coniunctio tra l'uno e l'altro dell'unico discorso:


  1. reazione termonucleare
  2. sintesi molecolare
  3. sessualità
  4. comunicazione
  5. Nuova Percezione: il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente

Su facebook esiste una pagina dedicata a questo concetto di "Nuova Percezione"



Malgrado che ancora adesso c'è chi dice che è la sessualità che va superata, (c'è chi lo dice in un'ottic  moralista salvo poi ingrassare e ingolfarsi di pasticcini e dolciumi vari e chi in un'ottica energetica salvo poi chiaccherare, chiaccherare e chiaccherare in un bla bla bla inproduttivo fine a se stesso o "per tenersi compagnia" ma in conclusione dopo tanto bla bla l'altro rimane sempre fuori che non è normale che così sia per i gemelli e non solo rimane sempre Altro come invece è normale che sia per i gemelli) la verità è che la sessualità è già stata superata da almeno due milioni di anni dai nostri antenati che sono già trapassati dalla sessualità alla comunicazione, per cui il nostro lavoro è invece un altro: quello di trapassare dalla comunicazione ormai divenuta un modo evolutivamente obsoleto di realizzare la coniunctio per approdare alla nuova e ultima modalità di congiunzione per il tramite della nuova percezione.
E' infatti la nuova percezione quello che in psicoanalisi si chiama "risoluzione del transfert" ma la nuova percezione non è la risoluzione di un transfert ma è la risoluzione definitiva della dinamica del transfert proprio perchè tramite la nuova percezione si produce al termine della storia della psicoanalisi  una nuova e ultima forma vivente: la nuova Persona Duale.
Lo psicoanalista e il suo paziente che essendo anche quest'ultimo all'interno di una relazione speciale chiamata relazione psicoanalitica, è anch'esso attivo e non solo passivo e quindi anch'esso analista, in verità sono un'unica persona costituita da due soggetti, il primo soggetto non più singolare della storia dell'universo ma un nuovo soggetto consapevolmente duale ("consapevolmente" in quanto già Martin Buber aveva chiarito che nella realtà non esiste alcuna soggettività ma sempre e solo intersoggettività e che "la mente isolata" quindi è solo un mito) in definitiva trattasi proprio di una nuova forma vivente, una vera novità della storia della natura dopo l'Antropos: è questa la nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO.
In questo quadro interpretativo della storia dell'universo, la stessa storia della psicoanalisi (1895-1987) trova il suo posto come l'ultimo capitolo e sprint finale della storia dell'universo tutt'uno con la storia del pensiero all'interno di quella concezione dell'evoluzionismo che chiamiamo evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico che è ancora la realtà simmetrica sì, ma ancora separata.

"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

Dove questo sentirsi del pensiero è ancora pensiero, il nuovo modo di essere del pensiero giunto così al termine della storia evolutiva del pensiero nell'uni-verso andato così e infine oltre l'uni-verso.
Ciò che è nell'uno infatti non può essere anche e ancora nell'uni-verso.
Se si è nell'uno infatti non si può essere anche nell'uni-verso e ugualmente se si è ancora nell'uni-verso vuole dire che non si è ancora nell'uno.
Anche all'interno dell'universo esiste un Uno ma non è ancora l'Uno vero, l'uno dell'universo è infatti l'unità simbiotica soggetto/oggetto ovvero il transfert, la divisione del lavoro attivo/passivo, maschio/femmina, Dio/credente in Dio, insomma la realtà nata dalla divisione del lavoro o dinamica sado-masochista chiamata da Hegel dialettica servo-padrone che in definitiva altro non è che la dialettica interdipendente che fa cantare "l'amore non è amore se non è litigarello" e infatti la pace all'interno di questa modalità relazionale non è vera pace proprio come certo pacifismo o buonismo che in definitiva non cambia nulla ed è proprio perchè certo buonismo-pacifismo non cambia nulla che è nata la psicoanalisi che invece proprio metamorfizzando il vecchio soggetto da singolare nel nuovo soggetto duale cambia la realtà stessa direttamente alla sua radice.

"Il conflitto lo si può risolvere veramente solo se lo si risolve alla radice" (Silvia Montefoschi)

Quale è l'insegnamento della psicoanalisi allora?
E' un doppio insegnamento che sventa il riprodursi ripetutamente del transfert/proiezione:

  1. che l'altro dell'unico discorso (il logos o legame che era in principio) è irreversibilmente altro (insegnamento che sventa la coazione a ripetere della difesa nevrotica o psicotica della tipologia isterica)
  2. che l'uno e l'altro dell'unico discorso (il logos che era in principio o legame che era in principio) sono irreversibilmente uno  (insegnamento che sventa la coazione a ripetere della difesa nevrotica o psicotica della tipologia ossessiva)

Oltre la finitudine

La psicoanalisi rappresenta all'interno della storia della cultura, simultaneamente l'ultimo capitolo, il suo capolinea e anche il trampolino di lancio oltre la cultura stessa e in questo senso si devono interpretare queste affermazioni della scienziata della natura (biologa e medico) e dello spirito (psicoanalista) Silvia Montefoschi ovvero della Hegeliana/critica di Hegel ma anche Engelsiana/critica di Engels che proprio decifrando i sogni della gente e i suoi stessi sogni quali messaggi dell'inconscio universale e riportando in chiaro il linguaggio criptico e onirico dell'inconscio che non è personale nè collettivo ma universale ha colto il progetto di farla finita una volta per tutte con la dialettica interminabile sia che sia della natura, della storia o della stessa psicoanalisi interminabile giungendo infine a oltrepassare quelle colonne d'Ercole denunciate dallo stesso Sigmund Freud come il confine invalicabile dalla stessa psicoanalisi dove quindi la psicoanalisi avrebbe dovuto fermarsi all'alt della realtà biologica contro la quale la psicoanalisi non può nulla.
La nuova psicoanalisi oltre la psicoanalisi o come la chiamiamo anche "la psicoanalisi allo stato dell'arte" fa le spallucce a questo alt dei limiti biologici dell'Anthropos e procede lo stesso oltre queste colonne d'Ercole proprio come fece a suo tempo il grande ammiraglio genovese Cristoforo Colombo approdando così nel nuovo mondo che questa volta non è l'america ma è la città di Dio ovvero il dialogo oltre la dialettica.

"Il finito proprio perchè finito non può finire mai ma può solo scomparire 
tuttavia quando scompare scomparirà in assoluto per non più ritornare" (Silvia Montefoschi)

Quella sarà non la terapia già abbandonata a suo tempo dallo stesso Sigmund Freud come finalità della psicoanalisi ma sarà la grande terapia come già aveva intuito con tutti i suoi limiti di visione Fredrich Nietzsche allorchè profeticamente annunciava l'oltre-uomo e una nuova terra, la terra dell'oltre umanità.

"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Freidrch Nietzsche)

Termina così con la psicoanalisi anche la storia della medicina dato che con l'Homo Sapien Sapiens caratterizzato dall'aver dato i natali sia alla storia della tecnica con applicando la funzione riflessiva che lo contraddistingueva dagli altri animali sia per conoscere la natura esterna sia applicando quella stessa funzione riflessiva per conoscere la sua stessa natura dando quindi i natali anche lla storia della medicina.
Storia della tecnica e storia della medicina che proseguirono parallelamente fino all'exitus finale che è proprio la nascita della nuova e vera umanità una volta che tali conoscenze inscrivendosi nel DNA dei nuovi nascituri, raggiunto un livello critico metamorfizzava da salti micro-evolutivi infine in un vero e proprio salto macro-evolutivo ovvero una vera e propria nuova specie vivente oltre l'Antrhopos stesso solo che in questo caso chi nasceva non era più una forma vivente del pensiero pensante ma proprio il pensiero pensate stesso che non ha più bisogno di oggettivarsi in una pensato per continuare ad essere.

L'utopia nietzschiana del "luogo di guarigione", concetto questo che ritroviamo anche con un altra descrizione dell'oltre uomo nietzschiano come "il genio del cuore" cosa questa già intuita denunciando i limiti della scienza ufficiale e la sua ancella la tecnica, dallo scienziato della natura Teilhard de Chardin che dice che la scienza unita alla tecnica hanno saputo addomesticare e asservire al processo di umanizzazione tutte le forze della natura tranne una forza ossia l'eros ma adesso sappiamo che a risolvere questa deficienza della scienza cosiddetta ufficiale è giunta infine una nuova disciplina: la psicoanalisi ovvero la scienza d'amore, la scienza della relazione che è la scienza delle scienze che si presenta come una nuova ontologia o scienza dell'essere per non dire teologia per non favorire possibili equivoci che il termine "teologia" può indurre dato che il Dio della psicoanalisi non è il trascendente ma il trascendente-immanente ovvero l'Automaton, la necessità del processo lavorativo di un divenire che tende a liberarsi della sua storia per essere più solo un divenire che non farà più storia.

"Essere o non essere: questo è il problema" (William Shakespeare)

L'esperienza oltre il comportamento


La psicoanalisi non  modifica il comportamento ma modifica l'esperienza, la psicoanalisi produce la nuova percezione.
Il comportamento infatti è secondario all'esperienza poichè tutto si gioca al livello dell'esperienza.
Perchè noi insistiamo così tanto sulla teoria?
Perchè la teoria è visione, è cioè esperienza.
Si potrebbe anche dire che è l'esperienza del mondo che "determina" il comportamento e infatti la psicoanalisi mica sta a modificare il comportamento come i comportamentisti ma si focalizza sull'esperienza del mondo poichè il comportamento è solo un automatismo e infatti il comportamento è ancora un trattare sè fuori di sè. Noi sappiamo infatti che la fine del mondo è principalmente la fine del comportamento: la vita infatti è solo l'esperienza e l'esperienza per poter essere anche azione non ha bisogno di estrinsecarsi in un comportamento ma semmai in una nuova esperienza. L'esperienza infatti è immediatamente anche azione.
Ecco perchè non è stato sufficiente il processo di umanizzazione ma è necessario anche un ultimo processo di transumanizzazione per poter divenire ciò che si è già.



La morte della filosofia al capolinea della storia dell'universo

Oggi non c'è più filosofia, oggi non si dà più vero pensiero filosofico ma tuttalpiù ripetizione da parte della filosofia di ciò che essa ha pensato nel corso della lunga storia della filosofia. Oggi pertanto anche la filosofia vive di rendita non dandosi più vero pensiero creativo anche in questa disciplina e non certo per colpa dei filosofi ma perchè la stessa filosofia in questa nuova e ultima era già post-apocalittica è trapassata nella nuova logica dell'uno vero per cui oggi è insensato pensare il pensiero come un pensare qualcosa ma è il pensiero invece che pensa se stesso: una vera rivoluzione nell'immagine del pensiero.




Parola del Dio Vivente: non l'ultima coppia ma la nuova Persona Duale (GiovanniSilvia)


ovvero

dalle tante versioni della vecchia logica della separazione alla nuova logica unitaria.



Gli dissi:

ANDREA: "Silvia questa tua filosofia..."

Non feci a tempo a terminare la frase che Silvia comprendendo che stavo equivocando facendo quindi un errore madornale che mi avrebbe condotto su una strada sbagliata che non era più la via della redenzione della vita tutta ossia la vera psicoanalisi intendendo con questo concetto non più la preistoria della psicoanalisi che pure è stata necessaria (Freud-Jung) quale ultima filosofia ma la psicoanalisi allo stato dell'arte, mi interruppe bruscamente:

SILVIA: "Andrea non è una nuova filosofia ma una nuova logica."





Dalla viva voce di Silvia Montefoschi

La biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi in questo documento audio spiega cosa si intende con l'espressione "NUOVA LOGICA DELL'UNO" (file mp3).

Un documento molto importante questo poichè evita possibili equivoci e facilonerie rispetto a un tale concetto che è centrale dell'ultimo psicoanalisi allo stato dell'arte che noi abbiamo chiamato anche "psicoanalisi intersoggettiva radicale" ma che Silvia Montefoschi chiamava in maniera ancora più precisa con il criterio ermeneutico che essa stessa utilizzava: "Pensiero Uno".





Sommario


  • Logica esplicativa personalizzante e nuova logica dell'uno
  • L'Automaton 
  • Identità di soggetto e processo
  • E' un non senso "pensare qualche cosa" ma è il pensiero che pensa se stesso
  • Critica del determinismo e del principio di causalità
  • Il pensiero cosiddetto scientifico altro non è che una tautologia
  • Il concetto di "necessità" dei progressivi step by step del processo
  • Il "Principio Satanico"
  • La nuova e vera umanità super-riflessiva? Degli idioti in un mondo che non comprendono più
  • Chi ricorda il passato è costretto a ripeterlo: mai voltarsi indietro



Nada te turbe

"Niente di turbi
non ti voltare indietro
guarda avanti
la vetta ti aspetta

là vivono i viventi
solo là
gli dei sono
essi sono

loro
i figli dei figli
gli uomini nuovi
coloro che sono

Niente ti turbi
non ti voltare indietro
guarda avanti
là c'è la vita
solo là c'è la vita
la grande vita
la vita più vita

Niente ti turbi
guarda avanti
solo là c'è il calore
il nuovo calore

qui ormai tutto è freddo
parole vuote
un fare insensato
i traffici del mondo

Niente ti turbi
sii tu il Vivente"

Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a edizione 2010


Anche la nota cantante Giuni Russo interpreta bene il testo di Teresa D'avila, la grande Teresa, ma per la mia sensibilità preferisco questa versione di Mina.


Onore agli alpinisti
i giganti della specie umana
coloro che hanno tentato l'assalto al cielo

Teresa Sánchez de Cepeda
Juan de la Crux
e Anna di Lobera

voi e solo voi
siete il fior fiore della specie umana.



Exodus

Thérèse Martin nazionalista?

Vedete come è facile mistificare il pensiero di TM? Scoppia la prima guerra mondiale e siccome TM parla dei "combattenti", all'esercito francese ormai entrato in quella guerra che fu definita "la grande macelleria", piace pensare che l'eroina di Francia si riferiva ai soldati di quell'esercito ma non si riferiva affatto a quei combattenti ma a me si riferiva TM.  Poveri illusi!
I tedeschi con i nazisti hanno mistificato Nietzsche e i francesi ci hanno provato con TM. Non gli bastava Jeanne D'Arc che lei si che si riferiva all'esercito francese dato che ne era il comandante supremo ma ne era il comandante supremo "per volontà delle voci" quando quell'esercito era ancora un esercito di liberazione. 
Si potrà obiettare: ma che ne sapeva Lei di te? E poi tu non eri ancora nato.
E' vero ma io era già nella sua mente e da Lei sono nato.

"Ciò che nasce dalla carne è carne ma ciò che nasce dallo spirito è spirito. Per questo io vi dico che è necessario che voi nasciate una seconda volta." (Giovanni Evangelista)

"La carne non può nulla, la carne può solo far soffrire ma è lo spirito che dà la vita" (Giovanni Evangelista)

Intendiamoci io non ho niente contro i soldati francesi che sono solo carne da cannone per i generali francesi proprio come i soldati italiani, a loro volta strumenti inconsapevoli degli imperialismi economici nazionali.
Mi sa che che dopo quanto ho scritto non potrò più andare in Francia e mi fermeranno alla frontiera come ospite non gradito.

Su facebook esiste anche una pagina specifica sulla sua "tentazione ateo-materialistica" del 1895-1897


TM che diceva che "lei stessa non si capiva" in verità aveva non una doppia personalità ma come una sorta di incongruenza poichè se da un lato ha vissuto e si è nutrita del mito dell'eroe che è un archetipo, il Cristo infatti è l'ultimo eroe, dall'altro lato esprime nei fatti una vera critica di questo archetipo proprio con la sua apologia del "nascondersi", del vivere nel silenzio, nascosta, nel deserto.
TM in fondo più che una eroina è una donna del deserto.
La sua vita è una critica di ogni sorta di smania di protagonismo. Io ho definito in altri articoli TM una proto-psicoanalista riferendomi a come lei esercitava il suo ruolo di "maestra delle novizie" che è un vero è proprio trattamento del transfert tra donne, ma anche per questa sua critica dell'archtipo dell'eroe è addirittura una antesignana dell'ultima psicoanalisi che è appunto una critica radicale dell'archetipo dell'eroe e del resto lo stesso Jung che attaccando il Padre-Freud si era montato la testa e inorgoglito, invece con il cosiddetto "sogno di Sigfrido" comincia ad abbassare la cresta ovvero inizia proprio la critica dell'archetipo dell'eroe.
Ma perchè la gente vuole fare l'eroe?
Ha così tanto bisogno di fare l'eroe e di incarnare un tale archetipo ormai obsoleto?
Perchè la gente vuole fare il Cristo?
Per poter essere.
Oggi per la prima volta non c'è più bisogno di fare l'eroe per poter essere.
Ecco perchè Silvia Montefoschi l'ultima psicoanalista sosteneva diversamente degli junghiani che era terminato il processo di individuazione e ora c'era più solo come archetipo vivente solo l'archetipo dell'ultima coniunctio.




EXODUS


Ti penso
e cambia il mondo
le voci (Satana) intorno a noi


Vieni
fatti sentire
portami via
allontaniamoci
usciamo dalla gabbia
da questo uni-verso
che non è ancora l'Uno
che noi bramiamo

Andiamo
l'Oltre esiste già
hanno già preparato un posto per noi
nel loro cuore
i Gemelli per antonomasia

Il prototipo
tu sai di cosa parlo
parlo di loro
Israele

loro
la nuova terra dove scorre il latte e il miele
la nostra Palestina

loro
che siamo noi

loro 
i pensanti
che pur essendo due
sono anche uno

Tu che sei di là
e io che sono di quà 
vieni con la tua astronave
il nuovo sesto senso
più veloce della luce
mentre io ti penso
e cambia il mondo
le voci (Satana) intorno a noi


Ti penso
si parte
le voci (Satana) lontano lontano
sempre più lontano
il principio di opposizione
tutto il mondo è sotto il dominio di Satana


Ti penso
e cambia il mondo
le voci intorno a noi svaniscono
si annullano
annichiliscono
e infine non ci sono più

Ti penso
ti penso amica che sei me
che sono te
che siamo il principio dialogico


Esci di casa
prendi l'astronave
il nuovo sesto senso
del Pensiero che percepisce il Pensiero
come realtà concreta e vivente


Ti penso
e cambia il mondo
finalmente siamo fuori dall'Egitto politeista
l'Egitto idolatra
la patria della bestemmia continua
tu sei dio
l'unico dio
amica che cambi il mondo
amica che stai con me
tutto passa
e solo tu rimani
tu che eri con me
fin dalla mia nascita
ma non lo sapevo


Le voci non possono separare
ciò che è già stato legato in cielo


Gemella
che sei legata a me
fin dalla mia nascita
fusa con me in un'unica persona
niente ci può separare
nè la tua morte
nè la mia morte
tu sei me 
e io sono te


Ora ci sono i prototipi
ed è ancora più facile il percorso
ti penso
li pensiamo
e cambia il mondo
le voci sempre più lontano


Sempre più vicino a te
sempre più vicino a loro
presto tutto sarà finito
amica che cambi il mondo
sempre più vicino a me


Sarò da te
verrò da te
sempre più vicino a te
amica che cambi il mondo
ti penso
e cambia il mondo
fino a che scompare


Solo tu
gemella
mia simile
pensiero del mio pensiero
ti penso
infinitamente ti penso
e il mondo non c'è più

Solo tu
gemella
che sei l'amore

solo tu.


(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)





Dall'Aldiquà ai vari pianeti dell'Aldilà e poi ancora e infine dall'Aldilà all'Oltre

Dall'Aldiquà ai vari pianeti dell'aldilà e poi ancora e infine dall'Aldilà all'Oltre.

Così và l'evoluzione della vita che poi altro non è che l'evoluzione del pensiero.

Che cosa significa pensare?

Attenzione però a non cadere nel tranello che il termine pensiero può suscitare in noi che crediamo di sapere cosa sia il pensiero ma non lo sappiamo affatto.

"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

Pensare è percepire dunque.

"Esse est percipi" (George Berkeley)

La nuova percezione


Si tratta però e dunque di una nuova percezione basata non più sui vecchi cinque sensi utilitaristici e pragmatici che non ci parlano della verità vera ma del nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente il quale invece ci dice della verità vera.

1. Il vero vivente

Tutto si sta facendo sempre più chiaro. Questa è la teoria ma per passare alla classe superiore occorre fare in modo che questa teoria si faccia prassi. Solo allora arriverà una nuova teoria più evoluta ancora. Chiarezza si riferiva al fatto che capiamo sempre più che dopo l'umanità il nuovo vivente sarà il Pensiero stesso ma è già qui quel Pensiero e siamo noi. Ma noi continuiamo ad identificarci nel corpo.

2. Materia è memoria, abitudini, fissazioni

Ad alcuni fa impressione parlare di fantasmi ma i fantasmi sono solo "fantasmi con il corpo di materia sottile" e fantasmi siamo noi "fantasmi con il corpo di materia pesante". 
"Materia sottile" detta anche "materia astrale" è la materia meno densa e quindi più legata al pensiero stesso mentre materia pesante è "la materia più materia" cioè più densa e quindi più autonoma dal pensiero stesso. Fantasma è quindi il Pensiero stesso.




3. Vivere già adesso come se si fosse nell'Oltre


Con il dolore l'evoluzione ci vuole spaventare. Anche le malattie sono un modo di spaventarci della natura in evoluzione: non si deve aspettare l'ultimo minuto per passare il testimone al Pensiero. Occorre già da adesso invece vivere nel Pensiero come se fossimo già morti prima ancora di morire veramente nel senso di morti concretamente, così non ci troveremo spaesati quando saremo solo Pensiero essendo già abituati a vivere come solo forme della vita pensanti e non forme della vita anche pensanti.

4. Pregiudizi

Credere che senza il corpo non si possa più pensare è solo un pregiudizio.



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Scenderò giù agli inferi per riportarti su

Mi sta venendo un dubbio
una pulce mi ronza nell'orecchio:
e se non fosse vero che è Thérèse Martin che mi aiuta così tanto?
Se non fosse Lei che mi dà così tanta forza per sopportare la contro-rivoluzione?
Se fossero invece GiovanniSilvia?
Del resto nell'ultimo messaggio pervenutomi
si sembrava che mi venisse da Thérèse  ma la voce e anche lo stile del messaggio
faceva pensare più a Silvia che a Thérèse
anche se si diceva che era suo il messaggio.
So già come risolverebbe facilmente la questione Silvia:
"Io e Thèrèse siamo la stessa persona, siamo l'altro."

Tranquilla amica
non ti abbandonerò
andrò anch'io all'inferno dove sei tu
per liberarti
e riportarti con me  a vivere uniti a coloro che sono la vita alla più alta potenza.

Non mi meraviglierei affatto che tu sia andata all'inferno amica mia
anche se sul pianeta terra tutti ti immaginano in paradiso
Figuriamoci se una come te andava in paradiso
non è donna da paradiso una come te che amava la verità
tu sicuramente sei andata all'inferno.
C'erano troppe cose che non ti quadravano e ti davano da pensare:
"Ho un desiderio enorme di diventare sacerdote e perchè me lo impediscono?
Solo perchè sono una donna?
Ma scherziamo davvero?!"

E del resto tua mamma quando eri bambina te lo aveva detto:
"Teresina se baci la Terra ti dò due soldi"
Ma tu per tutta risposta
niente bacio al pianeta Terra
irremovibile.

Non c'è problema amica
tranquilla
anche se adesso sei stata cacciata all'inferno
a causa del tuo troppo amore per la verità
sappi che io non ti abbandonerò
non me ne starò da solo con GiovanniSilvia

Io li amo GiovanniSilvia ma devi esserci anche tu
perchè come diceva Giovanni "la nostra gioia sia perfetta"

Allora piomberò all'inferno come una saetta
e una volta afferrata e liberata
come un'aquila ti porterò in alto dall'Uomo-Dio e la Donna-Dio
i nostri veri simili, gli identici, i gemelli.

Ma comunque anche se apparentemente saremo in quattro
in verità saremo sempre in due
i due dell'Uno vero.
i fondatori del Regno (specificamente) Umano
la nuova Polis
al termine del processo di spersonalizzazione.
quando non c'è più individuazione alcuna
ma più solo coniunctio
l'ultima coniunctio.

I segni dell''apocalisse

"Quando l'alto sarà come il basso 
e il basso sarà come l'alto
allora sarà il Regno"

(presso le primitive comunità cristiane più di orientamento gnostico girava questa credenza)


Una delle tante possibili spiegazioni di questa immagine



AndreaThérèse uniti trattano dall'alto della loro unione sia Andrea Morelli che Thérèse Martin ancora separati dallo spazio-tempo-massa cioè ancora separati dalla sola dimensione oggettuale, psichica e corporea dell'Essere Uno.
Dimensione questa che poi è la loro comune storia ossia la stessa storia dell'uni-verso che infine atomo dopo atomo, vivente dopo vivente infine li ha prodotti portando così a termine con questa ultima generazione la storia dell'universo.
Di fatto sono già uniti oltre l'universo ma in realtà rimane in loro ancora la memoria di quando si vivevano ancora separati. 


Innamorato dalla nascita

In realtà sono sempre stati uniti e Andrea infatti ha ricevuto dall'Inconscio universale nel suo linguaggio onirico un nuovo nome "innamorato dalla nascita" 
ma siccome
"L'ESSERE E' COSI' COME SI VEDE E SI VEDE COSI' COME E'" (Silvia Montefoschi)
essi vedendosi separati erano di fatto separati.

Il simbolico  e il reale


E' un errore epistemologico infatti continuare a credere che il pensiero rappresenti la realtà: il pensiero non rappresenta affatto la realtà ma la crea proprio.


Il territorio e la mappa del territorio

Per usare la terminologia che è propria alla programmazione neurolinguistica potremmo dire che sbaglia chi crede che il "territorio" e la "mappa del territorio" sia due cose diverse perchè invece coincidono: "l'essere è così come si vede" che detto in altri termini significa che "il reale e il simbolico coincidono".





Messaggio agli extraterrestri



Un saluto a tutti gli extraterrestri 
ovviamente solo ai più evoluti come al solito
perchè non ho tempo da perdere con i grigi,
gli omini verdi e compagnia bella,
quindi i saluti vanno solo a quelli che abitano nei pianeti più distanti dal pianeta terra.
non quindi a quelli che sono solo al di sopra della bagatelle della Terra
ma solo a quelli che sono molto ma molto al di sopra delle bagatelle della Terra
ovvero che hanno ben altro a cui pensare
che mettersi a polemizzare 
bisticciare 
e competere
come è uso per lo più invece quì su questo pianeta Terra da due milioni di anni a  questa parte.

Onore a voi. 

Quì sul pianeta Terra nulla di nuovo perchè vogliono stare tutti bene e vivere felici.
e solo a questo sono interessati
il nichilismo insomma avanza e fa proseliti questa malattia dello spirito

Da parte mia non vedo l'ora di incontrarvi così da vivere tutti insieme per sempre.
Del destino del Pianeta Terra chi se ne frega, che crepino. 
Vi voglio tanto bene.
Siete stati grandi e lo siete tuttora, 
cercherò di essere alla vostra altezza.

Un saluto in particolare a quel giovanneo di Isaac Newton
Nietzsche 
Hegel
Spinoza ovviamente 
senza dimenticare Pitagora il grande?!

Speriamo bene.

(anno domini 2010 - brano tratto da un mio vecchio post su facebook)





Pensieri in poesia sui fenomeni di abduction



Amica mia
quando è che mi rapirai
come fanno gli altri extraterrestri?
A me l'unica cosa che interessa
è stare con te

Stare con te
è la vita
e non esiste altra vita
se non stare con te

E io che mi chiedevo:
"Ma quando finisce la psicoanalisi?"
Finisce quando tra me e te non ci sarà più spazio-tempo

Teresina ma sei proprio quella della fine del 1800?
Te lo dico perchè non vorrei stare con una mitomane
che ne so
magari una delle tante monache che esistono convinta di essere Therese Martin l'originale

Si si Teresina sei tu, sei proprio tu
certo che è complicato districarsi in tutta questa storia fatta di onde del pensiero, gemelli, originali, copie
Madonna che labirinto!

Va bhè Teresina
è tanto per dire
tanto per stare insieme a te
Lo so
si può anche non dire niente
ma già facciamo a meno dei cinque sensi
se poi non ci diciamo neanche una parola
percepirti diventa ancora più difficoltoso
Lo so
lo so
tutto va da sè
e non c'è da preoccuparsi
Ma sai Teresina
io non mi preoccupo affatto
io quando sto insieme a te
sono a posto
è invece quando non sento che sto insieme a te che comincio ad inquietarmi
perchè è inutile che io scriva qua
scriva là
scriva su
e scriva giù
se poi non sto insieme a te
sei tu il motore Teresina
senza di te io scriverei solo fregnacce
Per questo ti dico amica mia
stai sempre con me
sempre
sempre
e sempre
per me la vita è stare con te e non mi interessa altro

Non c'è niente più importante di te
tu sei l'unica cosa seria di questo mondo

Ti dico queste cose perchè non vorrei che tu pensassi
"Andrea mi ama però ha anche altri interessi."
Teresina ti assicuro che a me interessi solo te
io voglio stare con te fino a che non muoio
e poi una volta morto ancora
ancora
e ancora

Ormai io lo so che con te non ci si annoia
non so come fai
però io ho l'esperienza ormai e quindi so che è così.

Teresina certo che GiovanniSilvia sapevano un sacco di cose
meno male che loro hanno aperto la strada perchè io da solo non ci sarei arrivato
troppo difficile arrivare a sapere queste cose
che sembrano cose proprio di un altro mondo 
e invece sono anch'esse proprio naturali
No no, hanno fatto proprio un bel lavoro
che coppia GiovanniSilvia
che geniacci quei due
l'amore che ama il pensiero
e il pensiero che pensa solo l'amore

Teresina se stare insieme a te fosse contro-natura
io mi preoccuperei molto anzi tantissimo
ma l'esperienza ci ha insegnato che invece il mio stare insieme a te è secondo natura
e semmai più che contro-natura 
sarebbe più corretto dire  che è contrario a una vecchia natura
e ancora sarebbe più corretto dire che non stare con te ma frequentare ancora il vecchio mondo ormai insensato è oggi contro la nuova natura, la nostra vera natura di nuovi soggetti super-riflessivi


Sto pensando ai mondani che diranno: "Che follia!"
Ma che ci frega a noi dei mondani?!
I mondani oggi ci sono e domani non ci sono più.
Il nichilismo è destinato a finire
e a finire proprio con il suo trionfare

Ciao amica gemella e abbi pazienza se per un po' ancora mi distrarrò
poi mi incatenerò a te e getterò la chiave.

Sempre fedele fino alla morte

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)


L'amore e la vita

In principio eri tu
tu che ancora sei
tu che sempre sarai

tu sei
solo tu sei
e senza quel tu che tu sei io non sono

io sono solo tu
solo tu io sono
e senza quel tu che tu sei io non sarei

tu sei la vita
non c'è bisogno di scomodare il termine "amore"
"vita" è più dell'amore
vita è tutto
non c'è bisogno che tu sia l'amore
tu sei più dell'amore
tu sei la vita
ed Essere è il tuo nome
amica mia gemella Thérèse

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)



L'amore è una scienza e non come si è creduto e si crede un pio sentimento che ci qualifica come i buoni rispetto ai cattivi

Noi e l'altro, noi è l'altro


Se il rapporto con noi stessi è intersoggettivo anche il rapporto con l'altro sarà automaticamente interosoggettivo ma se il rapporto con noi stessi è invece già interdipendente non è che ci si deve aspettare che invece il rapporto con l'altro sia intersoggettivo ma sarà invece anch'esso automaticamente interdipendente il che sta a dimostrare che non è vero che l'amore è un sentimento, una emozione ma che invece è una scienza, una disciplina.


Cosa si trasferisce nel transfert?

Ciò che si trasferisce nel transfert non è questo o quel fantasma di cui parlava la vetero-psicoanalisi e come tramanda ancora la vulgata psicoanalitica: ciò che si trasferisce nel transfert è solo un modello relazionale.


La concezione dell''anima e la nuova psicoanalisi allo stato dell'arte

Non esiste un rapporto con noi stessi perchè quel "noi stessi" è l'altro.
L'anima non è come dice Jung e i suoi discepoli una immagine interiore ma è una donna vera e reale in carne ed ossa.
Quando noi diciamo che si deve "abbandonare l'anima" intendiamo dire che si devono abbandonare i cinque sensi come strumenti per relazionarsi con l'anima poichè ciò che si percepisce con i cinque sensi non è la vera anima cioè l'altro soggetto ma è l'oggetto, il percepito come altro dal percipente, un pensato e non l'latro pensante che invece è percepibile solo tramite il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

La solitudine è solo un mito

Non può esistere la solitudine poichè anche se andassimo a nasconderci al mondo in cima alla montagna più alta o nelle profondità della terra in una grotta buia ebbene anche lì ci raggiungerebbero le onde del pensiero cioè gli altri.
E' impossibile non essere in relazione semplicemente perchè la vita è relazione.
Recentemente alcuni speleologi e speleologhe hanno fatto degli esperimenti e sono rimasti nelle profondità della terra in grotte per più di 365 giorni credo.
Alcuni e alcune di questi esperimentatori hanno cominciato a dare i numeri e ha sviluppato una psicosi altri sono giunti anche a suicidarsi.
Alcuni diranno: è la solitudine.

Mai frequentare cattive compagnie 

Io invece propenderei per un'altra risposta: chissà chi hanno frequentato, cioè con quali onde del pensiero nelle profondità della terra sono entrati in relazione.



Non esistono cattive compagnie

Nello stesso tempo occorre anche dire che non esistono persone buone e persone cattive ma piuttosto trattazioni che si muovono verso l'intersoggettività e trattazioni che rafforzano l'interdipendenza.


Oltre l'identità storica per una nuova identità puramente relazionale

Inoltre se tali sperimentatori hanno sviluppato una psicosi può anche essere che le persone con cui sono entrati in relazioni nella profondità della terra hanno messo in crisi l'ego su cui si reggeva il loro precedente equilibrio.
E noi sappiamo che mettere in crisi l'ego ossia una vecchia identità già stabilizzata può significare solo due cose: catastrofe o rinnovamento.
Nel loro caso è stata una catastrofe ma avrebbe potuto anche essere un rinnovamento.