L'Essere dal pensarsi al sentirsi

La città di Gerusalemme del Pianeta Cielo

Disegno di Andrea Morelli

Questa immagine si è formata spontaneamente per un gioco di impaginazione del computer indipendentemente dalla mia volontà, così mi è piaciuta e ho deciso di pubblicarla anche per il non aver avuto alcun autore.
Forse, dico forse, il paesaggio che fa da sfondo, rappresenta la Gerusalemme Celeste o la Gerusalemme del Pianeta Cielo che quindi non sono la stessa cosa forse (e comunque  non la Gerusalemme di Israele che invece è sul Pianeta terra)  dove abitava ancora Giovanni Evangelista quando stava ancora nell'Aldilà ovvero fino al 16 marzo 2011 prima di andare in quel luogo che non è affatto un luogo che chiamiamo Oltre proprio per indicare che è una nuova realtà ancora rispetto al vecchio Aldilà in quanto a differenza dell'Aldilà che è ancora nell'uni-verso, l'Oltre è invece oltre lo spazio-tempo-massa.
In primo piano invece la raffigurazione dell'evoluzione della specie anthropos ovvero il ricordo, la memoria, del percorso evolutivo del processo di soggettivazione universale.



L'Aldilà o meglio un paesaggio di uno dei tanti pianeti dell'Aldilà.

In questo secondo disegno sempre di Andrea Morelli ritroviamo sullo sfondo lo stesso paesaggio del primo disegno e in primo piano l'attuale abitazione dell'extraterrestre Thèrèse Martin, sul Pianeta Cielo, città di Gerusalemme, nel sobborgo, quartiere, frazione o località che dir si voglia chiamata Helios. La casa è praticamente fatta tutta di vetri con una scala a chiocciola.
Gli ho detto: "Teresina ma come passi il tuo tempo?
E le i mi ha risposto: "Perchè? Tu come passi il tuo tempo?"
Al che io gli ho risposto: "Io sto con te."
E lei allora: "Anche io."
Allora io: "Ma non ti annoi?"
E Lei: "Tu ti annoi?"
Andrea: "Io no!"
Thérèse: "Neanche io."
Mi sarebbe piaciuto andare nel Pianeta Cielo che sembrerebbe si trovi nel quadrante dell'universo opposto a quello dove è il PianetaTerra, a trovare Thérèse giusto per incontrarci di persona finalmente ma all'aereoporto di Cristoforo Colombo qui a Genova-Sestri mi hanno detto che non hanno ancora istituito la linea.
Speriamo bene.

Presumibilmente io non andrò mai nell'Aldilà poichè essendo tra gli ultimi della staffetta evolutiva quando morirò mi verrà a prendere Teresina o la troverò più probabilmente in fondo al tunnel ad aspettarmi e c'è ne andremo insieme direttamente nell'Oltre con GiovanniSilvia.
Gli dico sempre: Teresina mi auguro solo che per quel giorno invece di essere Andrea e Thérèse si sia già e in maniera stabile e non solo saltuaria AndreaThérèse.

L'Aldilà, il Pianeta Cielo, gli extraterrestri

Crederci? Non crederci? Bho! Forse non è essenziale e comunque è sempre una informazione in più.
Ecco l'Aldilà è anche così.
Un Pianeta, il Pianeta Cielo che si trova nel Quadrante dell'Universo opposto a quello dove è il nostro Pianeta Terra: dunque veramente molto distante, quindi abitato da alieni molto evoluti che son stati capaci grazie alla loro capacità riflessiva di prendere molta distanza dalle "bagatelle della Terra" per così dire .

Gli altri alieni


Poi ci sono anche altri alieni abitanti nell'Aldilà in pianeti molto più vicini alla Terra e dunque più facilmente percepibili non solo con il senso senso del pensiero ma anche con gli altri sensi.
Questi alieni abitanti vicino alla terra (vicino si fa per dire in certi casi ma comunque più vicino) possono essere anche peggio di noi terrestri in termini evolutivi. Magari in gamba tecnologicamente e scientificamente come si vede in certi film del genere fantascienza ma moralmente meno evoluti intendendo per morale il numero di connessioni tra i due emisferi cerebrali e dunque il logos e la sua anima ovvero l'eros, insomma meno integri.


I "tutti"  e i "pochi"

Ricordiamoci sempre che ci sono persone folli ma che sono diventate folli proprio per difendere la propria interità e cioè sono diventate folli proprio a seguito della loro impossibilità di adeguarsi e identificarsi ad un ruolo sociale. "Folli" in questo caso non è il termine giusto diciamo piuttosto che sono troppo evoluti, troppo avanti. Ecco il senso del detto che non ci si può emancipare da soli ma ci si può emancipare solo tutti insieme. Però non si tratta di attendere che gli altri giungano al nostro livello ma bisogna piuttosto evolversi ancora e allora vedremo che coloro con cui ci troveremo sono proprio "I TUTTI" anche se saranno pochi.
All'inizio gli atomi di idrogeno erano tantissimi ma oggi gli esseri umani sono pochi perchè sette miliardi di umani sono pochissimi rispetto alle prime forme di vite che erano molto ma molto più di sette miliardi, intendo gli atomi di idrogeno.
Si tratta dell'economia evolutiva: dal molteplice all'uno anche se per noi l'uno in verità è un due poichè questa è la caratteristica con cui si firma l'Uno Vero.


100 miliardi di coloni

100 miliardi di umani hanno colonizzato l'universo a partire da 100 mila anni fa in Sud-Africa.
In tutto gli umani dell'universo tra terrestri e coloni siamo 100 miliardi e si deve arrivare a essere solo due umani ovvero l'uno e l'altro dell'unico discorso perchè oltre i due dell'uno, il resto è solo memoria, tracce mnestiche, ricordi, praticamente robot che quindi potremmo chiamare più propriamente umanoidi.
Tra questi 100 miliardi ci sono quindi anche i "mutanti" anzi gli "ultimi mutanti" che sono coloro destinati a essere i due dell'uno.
Giovanni Evangelista li aveva raffigurati nei "144 mila martiri", "martiri" che significa "testimoni" ma anche se fossero milioni sarebbero comunque sempre i due dell'uno e inoltre anche se milioni sempre una minoranza dei 100 miliardi sarebbero data l'economia del processo evolutivo.

La nuova e ultima rivoluzione scientifica: la psicoanalisi e la teoria del transfert


UNA DELLE TANTE POSSIBILI SPIEGAZIONI DI QUESTA IMMAGINE
AndreaThérèse uniti trattano dall'alto della loro unione sia Andrea che Thérèse ancora separati dallo spazio-tempo-massa cioè ancora separati dalla sola dimensione oggettuale, psichica e corporea dell'Essere Uno, dimensione questa che poi è la loro comune storia ossia la stessa storia dell'uni-verso che infine atomo dopo atomo, vivente dopo vivente infine li ha prodotti portando così a termine con questa ultima generazione la storia dell'universo. Di fatto sono già uniti oltre l'universo ma in realtà rimane in loro ancora la memoria di quando si vivevano ancora separati. In realtà sono sempre stati uniti ma siccome
"L'ESSERE E' COSI' COME SI VEDE E SI VEDE COSI' COME E'" (Silvia Montefoschi)
essi vedendosi separati erano di fatto separati.
E' un errore epistemologico infatti continuare a credere che il pensiero rappresenti la realtà: il pensiero non rappresenta affatto la realtà ma la crea proprio. Per usare la terminologia della programmazione neurolinguistica potremmo dire che sbaglia chi crede che il "territorio" e la "mappa del territorio" sia due cose diverse perchè invece coincidono: "l'essere è così come si vede" che detto in altri termini significa che "il reale e il simbolico coincidono".

La dialettica è il soggetto riflessivo ancora individuale


Il trapasso evolutivo dal SRI al nuovo SSR coincide con il trapasso dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica.
Il processo di mediazione riflessiva quale processo di umanizzazione è subentrato al processo di ominizzazione che ha mutato la scimmia antropomorfa in umano. Ora è terminato anche il processo di umanizzazione ed è iniziato il nuovo processo di transumanizzazione che dà nascita alla nuova specie veramente umana ovvero al Regno (specificamente) Umano caratterizzato dalla nuova immediatezza riflessiva non essendoci più niente da mediare ma solo memoria  da consumare (processo di autodistruzione del SRI).
Ciò che noi chiamiamo "natura" infatti non è affatto "natura", la natura è già stata tutta mediata dalla cultura per cui abbiamo solo cultura trattata come se fosse natura ma è solo memoria, memoria di atti di mediazione, pertanto la cultura è anch'essa roba vecchia che va superata dato che la vera finalità dell'attività di mediazione del pensiero era solo quella di giungere infine a non più essere più in simbiosi con quanto si andava pensando, solo che per non essere in simbiosi si è prodotta la separazione del pensiero con il pensiero mentre invece ciò che noi pensiamo siamo sempre noi e fuori non c'è niente.

La "Nuova Percezione"

Attenzione: è vero che fuori non c'è niente ma quanto noi pensiamo pur essendo in noi è l'altro, cioè un altro soggetto, un vero essere vivente che con noi costituisce l'uno-duale.
Detto in altri termini: nessuno parla o pensa con se stesso ma sempre con l'Altro, solo che questo Altro apparentemente è fuori ma fuori non c'è proprio niente, fuori c'è solo l'atto proiettivo, il transfert, in una parola solo la preistoria dell'Essere.

Non si tratta quindi di diventare buoni nè di produrre altra cultura ma più solo di trapassare da una vecchia identità, quella di essere ancora un soggetto singolare a una nuova identità, quella di riconoscersi e di essere quindi il nuovo soggetto duale

Il che detto in altri termini si tratta più solo di trapassare da una vecchia identità ancora storica a una nuova identità puramente relazionale.

Dal pensiero al pensiero puro.

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

Questo "sentirsi" o meglio "nuovo sentirsi" del Pensiero come Pensiero duale ovvero soggetto duale noi lo chiamiamo "Nuova percezione".

Viva la psicoanalisi
viva la rivoluzione
l'ultima rivoluzione
seppelliamo il vecchio mondo ancora preistorico e che non se ne parli più

Amen

Tutto è bene quel che finisce bene.

Elementi per una teoria dell'azione

L'azione, che cos'è l'azione?
Che cos'è l'azione oggi?
L'azione vera oggi non può che coincidere con l'esodo.
L'esodo ovvero il viaggio verso il Regno.


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