L'essere vero

Ho notato che in rete non risulta nessuna immagine della cover della prima e originale pubblicazione dell'opera di Silvia Montefoschi "L'essere vero", quindi ho voluto rimediare.
Opera del 1996 questa che contiene in sè alcuni lavori prodotti e pubblicati separatamente da Silvia Montefoschi a partire dal 1995 e volti a regolare i conti una volta per tutte con la controrivoluzione iniziata dopo l'ultima coniunctio tra la biologa Silvia Montefoschi e il teologo Giovanni Evangelista (12 giugno 1987). Controrivoluzione che mirava proprio al sabotaggio della rivoluzione radicale del reale e infatti uno dei titoli dei lavori in questo testo contenuti è proprio "La rivoluzione radicale del reale".
Come ho già avuto modo di dire questo regolamento di conti possiamo datarne la conclusione con l'opera "Il breviario dell'amore" del 2002 dopo di chè Silvia non si occupa più minimamente della controrivoluzione, come fa testimonianza una sua intervista in rete del 2004 rispondendo a una domanda dell'intervistatrice,  e passa oltre con nuove pubblicazioni che la trattano più come fosse un evento che è stato e che non è più: anche questo potenza del pensiero pensante duale.

L'opera che si intitola "L'essere vero - Testimonianza di Silvia Montefoschi" al suo interno ha anche questo sottotitolo molto significativo:


"L'ESSERE VERO"

IL PENSIERO consapevole di sè quale UNICO ESISTENTE



che a mio modo di vedere è la migliore definizione del concetto ermeneutico di PENSIERO UNO.


Epilogo
Così canta Giovanni
così canta Silvia
così cantano uniti 
lo sposo e la sposa
e le due voci
si fanno una sola
la voce
della sola persona
in cui i due
si riconoscono uno.

(Citazione da Silvia Montefoschi, "L'essere vero", 1996, pag. 493)



Dio? Certo che sì: l'uomo, la donna e la vita eterna

Non so bene perchè le volli chiedere una dedica. Pur essendomi procurato tutti i libri di Silvia infatti non era mia consuetudine chiedergli autografi e dediche: che me ne facevo,  avevo lei in carne ed ossa! E così lei tenendo presente i miei sogni e i racconti in analisi scrisse questo come dedica. 





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"La donna altro non è che un soggetto travestito da donna" 


(Silvia Montefoschi, biologa psicoanalista e donna)


Per ulteriori approfondimenti dell'argomento rimando a questo altro articolo pubblicato tempo fa su questo stesso sito web: "La maschera e il soggetto"





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