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Tesi sul complottismo e il gran burattinaio



L'astuzia della storia


L'astuzia della storia
l'astuzia della ragione
la volpe
il gran burattinaio
il burattinaio dei burattinai
l'Automaton
il grande vecchio
in una parola il Principio di Sincronicità
che oggi sappiamo dopo l'empirista David Hume
lo psicoanalista Carl Gustav Jung e il fisico quantistico Wolfgang Pauli
essere il vero principio scientifico
e non più il principio di causa/effetto, prima/dopo
ch'era solo pura convenzione

La volpe
ovvero l'intenzione primigenia
il progetto originale
nato immediatamente subito dopo l'evento Big Bang

la volpe
cioè Dio

La natura non si inganna.
la natura va per la sua strada
il tempo che ci vuole
senza fretta
tanto la natura non è un essere umano mortale
ma un essere immortale

la natura non si inganna
sa il fatto suo
lo sapeva prima dei tanti esperimenti biologici
e a maggior ragione lo sa adesso
dopo aver appreso dai suoi esperimenti
esperimenti che infine hanno prodotto GiovanniSilvia
la forma biologica suprema
l'uomo e la donna
il maschile e il femminile di Dio
saldati in una sola persona di un nuovo tipo
di tipo duale

non una coppia quindi
ma una persona
le coppie sono tutte la vecchia coppia
quindi sempre la vecchia umanità.



Perchè è la concezione evoluzionistica elaborata dalla biologa e medico-psicoanalista Silvia Montefoschi la vera concezione evoluzionistica?
Silvia Montefoschi ha capito una cosa che gli altri evoluzionisti non hanno capito
e cioè che arrivati alla specie umana
l'evoluzione non avrebbe più fatto un salto quantitativo ma proprio qualitativo
non si sarebbe più trattato di una micro-evoluzione ma proprio di una macro-evoluzione



Si dice che ci sono venti anni che valgono un giorno ma talvolta accade che un giorno da solo valga venti anni
ebbene questo è proprio il caso della specie umana
la nuova specie che noi chiamiamo nuova e vera umanità
traghetterà la vita tutta non più da una specie biologica a un'altra
bensì porrà fine a tutti i tre regni materiali: litosfera, biosfera e addirittura noosfera che altro non sarebbe che materia oscura cioè pensati, forme del pensiero e non ancora il pensiero pensante stesso,
per dare inizio al primo regno non più materiale

E' proprio questo che la biologa evoluzionista Silvia Montefoschi ha compreso
e che gli altri evoluzionisti basandosi solo sulla storia dell'evoluzione non hanno compreso
dimentichi che esiste anche l'eccezione alla regola
e se Silvia Montefoschi ha compreso questo è dovuto al fatto che oltre a essere biologa è anche psicoanalista e quindi ha letto e decifrato il discorso che l'inconscio universale faceva nei sogni, fantasie, immaginazione suoi e della gente che a lei giungeva in analisi
così ha potuto sapere che ciò che si stava preparando underground nelle profondità dell'inconscio, 
che il processo evolutivo che è anche un processo individuativo  progettava
era proprio l'eccezione alla regola



Il mondo è pieno di burattinai
lo è tutt'oggi e lo è stato anche in passato
piccoli burattinai che agiscono solo in piccoli ambienti sociali
e grandi burattinai che agiscono più in grande
ma tutti questi burattinai si illudono e lo stesso burattinaio supremo li lascia illudere
perchè costoro comunque e in ultima analisi sono manovrati dall'astuzia della storia
che noi chiamiamo anche Automaton

Tutto va da sè
tutto va per il meglio
il male non esiste
come non esiste il bene
ma tutto va come deve andare

questo però non deve indurre al fatalismo
e infatti il nostro compito non è prendere decisioni
ma liberare la strada da ogni resistenza alla DIREZIONE
perchè in questo modo si accelera il processo evolutivo
fino al suo exitus finale che è il REGNO.

tanto la volpe è un buldozer
e non c'è resistenza che tenga

Il nichilismo malattia dello spirito che consuma i suoi servi, si che il trionfo del nichilismo coincide anche con la scomparsa del nichilismo.


La rivoluzione è in marcia e niente e nessuno potrà fermarla
la rivoluzione che è irreversibile e irresistibile
non la rivoluzione comunistica che anch'essa non contempla quell'eccezione di cui abbiamo parlato
essendo ancora una concezione antroporiferita della rivoluzione
ma la rivoluzione psicoanalitica copernicana.

Molti la fanno facile e imputano tutte le colpe del fallimento della rivoluzione al povero Stalin
ma il fallimento è invece dovuto all'antropos
la vecchia umanità ancora tolemaica non può in nessun modo fondare la città nuova.

Stalin proprio come il Papa che è burattinato dai padri di famiglia maschilisti
solo fino a un certo punto può fare quello che vuole
perchè ci mettono poco i padri di famiglia ad assassinarlo come alcuni hanno ipotizzato per Papa Luciani che dopo aver detto che "Dio è madre" hanno capito che era più solo un rompicoglioni e che bisognava disfarsene al più presto.
Ugualmente anche Stalin era anch'esso burattinato dalla nomenclatura
e infatti nel 1953 la nomenclatura ha ritenuto che non gli serviva più
cioè tradotto, che non era più un buon burattino.

Il Papa non è cattivo così come non lo è Stalin ma i padri di famiglia così come la nomenclatura
non è che sia no feroci
sono invece ferocissimi
praticamente della bestie
anzi delle vere bestie
che non c'è paragone con le stesse bestie feroci.
Il fatto è che lo stesso Gran Burattinaio li ha utilizzati come suoi burattini per portare avanti il suo progetto.

In ogni modo tutto va come deve andare
e il nostro ottimismo è al massimo.

L'eccezione alla regola: l'avvento del REGNO (specificamente) UMANO

"Possono volerci altri venti anni così come solo cinque minuti o anche meno" (Silvia Montefoschi)

La coscienza della necessità


Burattinai, piccoli burattinai e Gran Burattinaio.
Tanti burattinai
tantissimi piccoli burattinai
e un solo Gran Burattinaio.
Io stesso, non me lo nascondo, sono burattinato e sono contento di esserlo
spero dal Grand Burattinaio cioè da Dio.
Non esiste il libero arbitrio
la libertà è solo un illusione per anime pie
ma esiste solo la necessità.

"Non esiste alcuna libertà ma se vogliamo proprio continuare a usare questo termine di libertà allora diciamo che libertà può essere solo la coscienza della necessità."

(Friedrich Engels)

Uni-verso = Aldiquà + Aldilà. E l'Oltre?

Tutto il mondo è paese o meglio tutto l'universo è paese: teste di cazzo sul pianeta terra e teste di cazzo anche nei tanti pianeti dell'Aldilà ("Tante sono le dimore del Padre" affermava Giovanni Evangelista) come hanno ben descritto anche nel cinema holliwoodiano di fantascienza. 
Tutto il mondo è paese e quindi anche pensatori e pensatrici sul pianeta terra e ugualmente anche nell'Aldilà che anche loro non sono da meno dei terrestri anche perchè gli extraterrestri sono tutti ex-terrestri cioè coloni che hanno colonizzato l'intero universo e sembrerebbe dai calcoli che questi coloni siano in tutto 100 miliardi mentre i terrestri attualmente sono solo 8 miliardi. 


SOMMARIO: l'Aldilà non è ancora l'Oltre e l'Oltre altro non è che la vita eterna o infinito. Da non confondere con il Paradiso perchè i paradisi (ognuno infatti ha i suoi paradisi a seconda dei gusti propri) stanno tutti nell'Aldilà: cioè bande, gruppi, famiglie mafiose con il loro padrino del clan di appartenenza che da buoni narcisisti o capi famiglia si fanno adorare con il nome di "Dio" o altri nomi, dai suoi picciotti e in cambio li fa sentire ben integrati nel gruppo di appartenenza senza più problemi identitari e quindi sani di mente.  Ognuno si sceglie il suo paradiso proprio come in Terra che ognuno si sceglie il suo gruppo, la sua famiglia, i suoi amici.
Questo giustifica anche la distinzione che noi facciamo tra "Uno" (la dialettica servo-padrone cioè l'amore del servo o la serva per il suo padrone e viceversa ) e "l'uno vero" o intersoggettività dove si sta insieme non più dividendosi i ruoli da recitare e indossando ognuno la maschera che gli compete ("l'ordine dei rapporti parentali" di cui parla sia l'etologia che la psicoanalisi che poi è sempre il tabù universale dell'incesto simbolico) per recitare nel teatro della storia.



L'uni-verso cioè quell'insieme (concetto matematico) di tutte le forme del pensiero (i pensati del pensante unico duale) è costituito non solo dall'Aldiquà ma anche dall'Aldilà.



UNI-VERSO = (ALDIQUA' + ALDILA')

Chiaro no!?




A partire dal 16 marzo 2011 è nato anche l'OLTRE.

Che cos'è l'Oltre?

E' ciò che è stata sempre chiamata la vita eterna o infinito ma come tutto ciò che costituisce la realtà non è aggratis (concetto della scienza politica-economica) ma che come tutto è frutto del lavoro (del lavoro umano e anche del lavoro non-umano) cioè della filiera lavorativa prodotta da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro.



Non si deve confondere il concetto di infinito con un tempo che non finisce mai ma è un essere fuori del tempo e solo nel presente, in un infinito presente senza più passato e senza più futuro.
In verità già adesso solo il presente è la vera realtà ma gli esseri umani, gli unici esseri viventi a fare storia e a vivere nella storia grazie a quella invenzione della natura che è l'Io, non riesce a liberarsi nè del passato nè del futuro per cui non riesce a vivere solo e completamente nel presente.

Nell'immagine: le onde del pensiero ci raggiungono perchè il nostro cervello è come una radio rice-trasmittente che smista le informazioni provenienti dai vecchi cinque sensi e quelle provenienti dal nuovo sesto senso del pensipro che percepisce il pensiero come realtà concerta e vivente. Chi esercita di  più i cinque sensi potenzia come chi va in palestra i vecchi cinque sensi e depotenzia il nuovo sesto senso fino addirittura a atrofizzarlo e viceversa.



Il "carpe diem" non è l'infinito ma è il regno animale dell'immediatezza irriflessiva mentre la vita eterna è sì di nuovo l'immediatezza ma una nuova immediatezza riflessiva perchè nata da una critica radicale dell'antroporiferimento che è la vera radice di ogni versione di egoriferimento e narcisismo, sia che sia narcisismo individuale sia che sia narcisismo di specie.





Il concetto di "immediatezza riflessiva" anche se pare un ossimoro non lo è e di solito faccio sempre questo esempio che vale quello che vale: il famoso pittore Picasso è capace a disegnare come i bambini ma i bambini non sono capaci a disegnare come Picasso perchè dovrebbero fare prima una lunga gavetta e apprendistato nelle accademie di belle arti. Non so se mi sono spiegato.



Per quanto riguarda invece la data del giugno 1987 io stesso a lungo sono stato in dubbio perchè se non è così allora Silvia Montefoschi con la sua morte non costituisce ancora l'Oltre con Giovanni evangelista ma anche lei come Giovanni vivrebbe in uno dei tanti pianeti dell'Aldilà magari il più distante dal pianeta terra: sappiamo infatti che chi è riuscito nel corso della sua vita terrena a prendere distanza dalla "bagatelle della terra" a seconda di questa distanza ovvero a seconda da quanta distanza è stato capace di prendere dal darsi immediato dell'essere, va a vivere con altri ex-terrestri al defunto più affini in termini proprio di questa distanza: quindi Hitler per esempio se è sopravvissuto non va certamente ad abitare in compagnia con Platone ma con i suoi simili così che per loro vivere insieme sarà come essere in paradiso: un paradiso nazista che a loro ci piace e infatti volevano già crearlo in Terra.
Ecco quindi in ceh senso nessuno andrà all'inferno perchè quello che i cattolici ci chiamano inferno per altri è invece proprio il paradiso e magari la cosa è reciproco tantè che alcuni dicono: il paradiso dei cattolici? Che noia!

La mia amica TM la pensava proprio così paradossalmente e infatti diceva che Lei si sarebbe annoiata e che Lei aveva bisogno di agire, di lavorare, di darsi da fare e invece voleva andare all'inferno perchè lì sì che c'era tanto da fare. Ovvio che poi per giustificarsi diceva che Lei non aveva bisogno di andare in paradiso per stare con il "buon Dio"  perchè Lei già adesso sul pianeta Terra stava sempre con Dio. La mia amica indubbiamente si sapeva ben giustificare da uan sempre possibile accusa di eresia.

Queste questione della distanza del pensiero dalle bagatelle della terra è il motivo per cui io mi dico che tutte queste madonne ma anche extraterrestri che appaiono fisicamente devono sicuramente abitare più o meno vicno al pianeta Terra perchè altrimenti il viaggio sarebbe troppo lungo anche se andassero alla velocità della luce.
La mia amica per esempio non mi appare mai perchè abita troppo distante e solo grazie alle onde del pensiero (comunica? o si fa solo sentire come presenza?) mi raggiunge a una velocità super-luminale, praticamente istantanea.


Anche se io tendo ad avere sempre meno dubbi in proposito resto ancora incerto anche perchè ricordo che Silvia già poco prima di morire mi disse che lei ormai era giunta a non oggettivare più alcunchè per cui ormai aveva raggiunto la stabilità come puro pensante duale insieme a Giovanni e non oggettivava più in pensati la sua energia pensante per cui aspettava più solo la morte della sua forma corporea che era anch'essa un pensato cioè una forma del pensiero.

Se così fosse allora era già nell'Oltre (che beninteso non è un luogo in quanto non è spazio-tempo-massa ma pensiero puro oltre ogni tempo, ogni spazio, ogni massa sia che fosse massa materiale (litosfere o biosfera) nè massa immateriale (noosfera).

Tendo comunque a pensare che l'Oltre esiste già ed è costituito dal prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio cioè da GiovanniSilvia e che in quanto tali esercitano una enorme forza gravitazionale ossia una forte attrazione energetica nel liberare tutta l'energia pensante dell'universo dal suo essersi oggettivata con l'evento big bang in forme del pensiero materiali prima e immateriali dopo.

In questo senso diciamo che l'apocalisse è già un evento del passato e che questa che noi viviamo a partire dal 1987 o forse solo dal 2011, è già un'epoca post-apocalittica ma presumibilmente dal 1987 e la data del 2011 è solo uno step in più verso la liberazione di tutta l'energia pensante dell'universo dalla prigione "massa" che poi la massa altro non è che spazio-tempo, cioè storia e viceversa.



Ecco perchè GiovanniSilvia dissero:

"Chi ricorda è condannato a ripetere"


Conclusioni


Fare del "materialismo" l'indirizzo filosofico del movimento rivoluzionario è stata la più grande cantonata anche se giustificata perchè invece è proprio il materialismo la filosofia che sostiene e giustifica il perpetrarsi della dialettica servo-padrone.
Quindi non solo era da immaginarselo che prima o dopo tutti i tentatisi rivoluzionari fallissero ma siamo certi che falliranno anche i futuri tentativi rivoluzionari sempre se ci saranno.
Per utilizzare un termine tratto dai "Grudisse" di Marx:

niente "coscienza enorme" = niente rivoluzione

e la "coscienza enorme" è proprio la conquista di una nuova identità puramente relazionale abbandonando ogni versione di identità storica a chi vuole continuare a giocare al gioco sado-masochista servo-padrone perchè come ha ben intuito lo psicoanalista Wilhelm Reich in "Psicologia di massa del fascismo" del 1933:  "i tedeschi hanno DESIDERATO il nazismo".
Ovvero per i terrestri, tedeschi o meno che siano, ma anche per gli extraterrestri, il gioco del sado-masochismo è una goduria.
Se queste analisi sono esatte la conclusione a cui pervenire dunque è una sola e non potrebbe essere altrimenti: la specie umana antroporiferita è roba vecchia perciò voltiamo pagina. Altro che salvare il Koala e il Panda!



BOOKMARK









Il nucleo delle teoria della rivoluzione oggi è solo la questione della vita eterna

UNA DISCRIMINANTE TRA RIVOLUZIONARI E CONTRORIVOLUZIONARI: OGGI IL NUCLEO DELLA TEORIA DELLA RIVOLUZIONE E' SOLO LA VITA ETERNA

Noi rivoluzionari dovremmo frequentare solo persone che credono nella vita eterna perchè chi non crede nella vita eterna anche se non soggettivamente comunque oggettivamente non può che essere un controrivoluzionario.
Ma come si fa a sapere se qualcuno crede nella vita eterna?
Da che cosa lo si capisce?
Dal fatto che va in chiesa?
La cosa è molto complicata perchè ci sono persone che credono in Dio e nella chiesa ma non credono alla vita eterna mentre ci sono atei e magari anticlericali che addirittura esplicitamente dicono di non credere alla vita eterna eppure si capisce che invece magari inconsciamente ci credono.

TM non ha mai creduto all'esistenza reale del "tempo"
ma riteneva che il tempo fosse solo una illusione


IL NICHILISMO MALATTIA DEL PENSIERO VIVENTE

La mia amica TM alla vita eterna ci ha creduto solo fino a 22 anni e poi gli ultimi due anni a parole diceva di crederci ma non ci credeva, però nel suo caso era perchè sentiva una voce (da dove provenisse quella voce a distanza di 120 anni è ancora un mistero) che gli diceva:
"Ma brutta scema perchè non pensi a  goderti la vita fino a che sei giovane?! Ti credi di essere più furba degli altri e di meritarti così infine il paradiso?! Ma quando mai! Ma povera illusa! Morirai, andrai sotto terra e avrai solo dimostrato agli altri e a te stessa di come si fa a rovinarsi la vita."
Teresina oltre a queste voci aveva dolori fisici sempre più forti a causa dell'avanzata inarrestabile della tubercolosi che le consumava i polmoni, quindi doveva combattere in una lotta impari e senza tregua su due fronti simultaneamente:

1. sul piano spirituale contro la tentazione nichilistica ateo-materialistica

2. e sul piano corporeo contro il dolore fisico

3. e come se non bastasse quelle bastarde delle altre 25 monache del suo monastero di Lisieux per aiutarla le dicevano "non ci pensi non ci pensi che è peccato!" aggravando così la sua situazione invece di consolarla. Ma brutte merde che non siete altro!

Ho scritto "bastarde" ma è perchè sono troppo partigiano perchè la verità era che erano solo delle povere ignoranti che non potevano aiutarla perchè il sapere teologico in loro possesso non poteva dargli quegli strumenti atti ad aiutarla o comunque ad alleggerire le sue pene in quei 18 mesi del suo calvario ( altro che i soli tre giorni del rabbino eterodosso di Nazareth) e invece poi ho saputo del coraggio indomito di alcune di queste monache dopo il bombardamento anglo americano del 1944 a seguito del loro sbarco in Normandia per muovere l'attacco finale al Terzo Reich e così ho cambiato idea su di loro: non più bastarde ma solo ignoranti in teologia.
L'unica che avrebbe potuto aiutarla era Claire Bertrand la fondatrice del monastero nel 1838 venuta dalla lontana città di Poitiers ancora giovanissima con alter su e amiche per porre la prima pietra di questo "deserto tutto femminile" per dedicarsi H24 all'adorazione del DIO-MASCHIO. Non che avesse fatto alti studi in teologia ma lei conosceva dal di dentro di sè la "teologia del shalom" come chiamo io più sinteticamente il suo pensiero teologico prodotto dalla sua reale e concreta esperienza di vita e non alle dotte università vaticane.
Onore a te Claire Bertarnd quindi, ma era morta vecchissima già novantenne ai primi del 1890 e le altre monache in teologia erano un branco di somare.
Avrei dovuto esserci io in quella primavera del 1896 ma io ho conosciuto Thérèse Martin per uno starno gioco del destino solo nella primavera del 1968 e comunque anche nel 1968 non avevo quegli strumenti teorici che solo imbarcandomi sulla via della conoscenza psicoanalitica per un'altro strano gioco del destino. GiovanniSilvia mi hanno dato ma me li hanno dati questi strumenti proprio come Socrate con i suoi allievi praticando il metodo maieutico in quanto erano già presenti ma sepolti ancora nel mio inconscio che non è mio ma è l'inconscio universale quale patrimonio di conoscenza collettivo prodotto da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro umano  e non-umano. E' proprio in questo senso che io sostengo che "Rivoluzionari si nasce e non si diventa" e GiovanniSilvia aggiungono "Si nasce con il gene mutato ma poi bisogna anche lavorare alla mutazione".
Ma ritorniamo alla questione iniziale: la questione della vita eterna.
Io ci credo alla vita eterna?
Per me la vita eterna non sarà dopo la mia morte ma già adesso è la vita eterna: quando il mio interlocutore è TM sto già vivendo nella vita eterna perchè per me la sua compagnia è già la vita eterna ma mi capita purtroppo molto spesso di avere interlocutori che il mio sesto senso mi dice che non credono alla vita eterna: ecco è quello l'inferno.
E così sia la vita eterna che l'inferno non sono dopo ma già adesso entrambi.

LA STORIA DEL TEMPO


L'evoluzione dell'universo dall'Uno (SRI) all'Uno-Vero (SSR)

"Per sognarti devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza."


Gemelli ovvero Entanglement quantistico


1. "Chi vive nella storia per il fatto stesso di vivere nella storia, il che equivale a dire nello spazio-tempo, non può che essere necessariamente un/a paranoico/a". E' vera questa affermazione?

2. Si potrebbe obiettare che non si può vivere che nella storia cioè nel tempo ma questo significherebbe solo che non si può che essere per poter vivere necessariamente anche paranoici il che ancora significherebbe che la vita altro non è che una vita paranoica. Il che sembrerebbe confermato dalla vita reale e concreta. I poveri che sono poveri sono paranoici perchè si sentono minacciati dal perdere anche quel poco che hanno e i ricchi si sentono minacciati dal perdere quel tanto che hanno e poi esistono tante altre forme di paranoia anche più importanti per esempio gli animali si sentono minacciati solo nella propria incolumità fisica mentre gli umani si sentono minacciati doppiamente: nella incolumità fisica e anche nella incolumità dell'Io. l'informatica ci ha insegnato che non c'è antivirus che tenga perchè gli hacker sanno aggirare le difese dell'antivirus per cui ne consegue che il computer più sicuro è un computer spento. Dunque un essere umano psicologicamente sano cioè non paranoico è un essere umano morto? Diciamo piuttosto che l'Automaton sembra voglia insegnarci che il meticciato, la contaminazione è l'avvenire della vita, il che ancora significa che quell'invenzione della natura che chiamiamo "sistema immunitario", allo stato attuale è divenuto obsoleto cioè contro-natura. Il che ancora significa che ciò che un tempo era secondo natura oggi invece è contro-natura.

3. La storia non si può far finire ma si può solo consumare.

"Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"
(Antoine-Laurent de Lavoisier - chimico)

"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare, scompare IN ASSOLUTO per non più ritornare."
(Silvia Montefoschi - biologa)

4. Queste riflessioni ci confermano una volta di più che la strada maestra dell'evoluzione oggi è solo l'esodo e che la vecchia umanità cuocia nel suo brodo. Il che tradotto significa che oggi un rivoluzionario che combatte la controrivoluzione per ciò stesso si trasforma come per un incantesimo magico egli stesso in un controrivoluzionario proprio perchè fa il gioco della controrivoluzione.



CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA PRASSI

- andiamo avanti
- percorriamo la linea di fuga






ALTRI PENSIERI E RIFLESSIONI



5. Lo spazio-tempo


6. La direzione il significato


7. Aldiquà Aldilà e Oltre


8. Questioni di teologia



LE RADICI! LE RADICI!
NON LA PATRIA MA LE VERE RADICI

"La casa è dove è quella donna"
(Cesare Pavese)

L'INFINITAMENTE PENSANTE
COINCIDE CON L'INFINITAMENTE AMANTE

E se si sposta la donna
si sposta anche la casa.

L'insegnamento della psicoanalisi e la sua trasmissione

La psicoanalisi non insegna nulla, la psicoanalisi è un sapere per cui lo psicoanalista non è chi insegna ma è chi testimonia di un sapere.
Lo psicoanalista è un testimone cioè un martire ma non nel senso che è un eroe, l'eroe infatti considera il suo esempio contro-natura mentre lo psicoanalista considera la sua testimonianza secondo natura, secondo una nuova natura, la nuova natura della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO.
D'altronde prima o dopo doveva pur accadere.
Così come è accaduto due milioni di anni fa che in un humus di scimmie antropomorfe nascesse la specie homo sapiens sapiens similmente doveva accadere che in un humus di vecchia umanità eroica perchè crocifissa tra natura e cultura nascesse la nuova  e vera umanità non più crocifissa in quanto ha infine riconosciuto la sua vera natura nella nuova natura.
Questo evento e accaduto nel 1895 con Freud e con Jung entrambi però ancora eroi ma che hanno preparato le condizioni ideali per la nascita del prototipo della nuova persona duale non più in croce e non più identificata nell'archetipo dell'eroe malato di protagonismo storico.
GiovanniSilvia ovvero la pura relazione oltre ogni versione di identità ancora storica: la pura relazione oltre la comunicazione e quindi anche oltre la cultura.


LA NUOVA PERCEZIONE OLTRE LA COMUNICAZIONE

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(GiovanniSilvia)

Troppo difficile?
Ma mica c'è l'ha ordinato il medico di condurre uno stile di vita di tipo psicoanalitico.
Si può vivere anche senza testimoniare che una NUOVA CITTA' è possibile: che la CITTA' DI DIO è possibile.

Cos'è allora la psicoanalisi?
Una psicoterapia?
Ma quale psicoterapia: è una nuova socialità che non nega la libertà e una nuova libertà che non nega la socialità.
La psicoanalisi quale scienza suprema della relazione e quindi in quanto tale anche scienza delle scienze è il grande sì alla socialità e alla libertà uniti in una sola persona duale.

Tomorrow in Jerusalem!
Così e infine Gerusalemme innamorata è stata liberata.


Il popolo dell'esodo

Processo di individuazione universale e via della perfezione

Il concetto di "processo di individuazione" non attiene alla teologia e più in generale alla via della religione ma è un concetto proprio della via psicoanalitica, concetto introdotto dallo psichiatra svizzero e poi psicoanalista Carl  Gustav Jung già a suo tempo delfino del padre della psicoanalisi poi grande ribelle al dogma freudiano della libido come sessualità.

Un concetto questo di "individuazione" che Silvia Montefoschi ha precisato e da allora parliamo non più di processo di individuazione ma di "processo di individuazione universale" dove è sottinteso con questa aggiunta che chi si individua non è il singolo individuo ma è invece proprio l'universo intero che trova infine e finalmente la sua vera identità.
Individuo infatti significa indivisibile per cui il vero individuo non può che essere uno solo che poi è quell'intero di cui parlava Hegel a proposito del "risultato" quale risultato finale del processo dialettico beninteso.

"Vero è solo l'intero" (Hegel)

Tuttavia possiamo trovare un suo corrispettivo di "processo individuativo" nella vasta letteratura religiosa nel concetto di "via alla perfezione" declinata anche come "via alla santità". Tanti sono gli autori religiosi che in questi termini ne trattano.

In religione proprio per percorrere una tale via alla perfezione si fanno i voti solenni che non sono richiesti a tutti, non solo ai laici non sono richiesti ma nemmeno a tutti i preti ma sia laici che presbiteri possono entrambi fare i voti solenni.

Verso la via della perfezione

I voti solenni sarebbero tre, una sorta di giuramento di rispettare i voti di obbedienza, povertà e castità.

Ora con queste mie riflessioni intendo soffermarmi in particole sui voti di povertà e castità nei rapporti di questi all'Automaton che sappiamo essere il vero Dio e che chiamiamo anche Necessità mentre altri lo chiamano Divina Provvidenza in ambito teologico o anche Principio di Sincronicità nell'ambito della più mederna fisica quantistica.

Il processo di disappropriazione quale critica radicale della proprietà


Il voto di povertà è in effetti richiesto dalla Necessità in quanto corrisponde proprio al processo di disappropriazione in atto nel processo evolutivo.

Cosa vuole dire che è richiesto?

Vuole dire o così o pomì il che significa che c'è poco da fare i voti trattandosi piuttosto di un Diktat del Dio-Divenire (il Logos) che si tratta quindi di una necessità della vita perchè la vita divenga più vita.

Il fatto è che il Dio-Logos nel mettere in atto il processo di disappropriazione non intende il voto di povertà in termini concretistici ossia non è che non devo appropriarmi di una automobile piuttosto che di un appartamento o di altri beni concreti ma non mi devo nemmeno appropriarmi dei miei talenti così come nemmeno delle mie deficienze poichè tutto appartiene al processo evolutivo ovvero al Pensiero Uno e niente è mio, dunque nemmeno i miei "peccati  mi appartengono se così si vuol chiamare ciò che la nostra coscienza o forse il nostro ego ci dice contraddica quella che riteniamo essere la nostra identità .

Molti, una gran parte dell'umanità si sono spaventati allorchè nel 1848 con il "Manifesto dei comunisti" si attaccava il diritto alla proprietà ma Marx era un moderato rispetto a Dio; Dio è molto ma molto più estremista e neanche della nostre emozioni o sentimenti vuole che ci si appropri e non solo dei beni materiali.
Molti umani con l'attitudine ad appropriarsi ne concluderanno certamente che allora trq Dio è Marx è molto meglio Marx. Marx andava bene per iniziare ma ormai anche Marx va messo in soffitta perchè troppo moderato da questo punto di vista più radicale.

Un genio religioso: di nuovo sull'antinarcisistico processo di disappropriazione 

La mia amica Teresina invece era una vera genialona nel campo religioso e teologico, sicuarmente per usare la tipologia junghiana doveva essere del tipo umano "intuitivo" e quindi non mi meraviglio che il filosofo Henri Bergson l'abbia definita "la perfetta eroina bergsoniana". Ebbene la mia amica aveva notato come alcune religiose sue consorelle  che facevano penitenze su penitenze per espiare i propri peccati erano invece proprio quelle più superbe.
Come si spiega che tutte queste penitenze invece di farle bene spiritualmente al contrario le facevano male?
Si spiega perchè costoro peccavano contro la proprietà ovvero si appropriavano delle proprie mancanze o difetti o peccati per usare un linguaggio chiesastico. Ma la verità è che nulla ci appartiene, di nulla siamo proprietari e perfino le nostre emozioni e perfino i nostri sentimenti non ci appartengono in quanto tutto cio che è, è un prodotto storico, tutto ciò che è, è figlio del tempo. Certamente ne siamo responsabili ma non sono nostre proprietà ma tutto appartiene all'unico processo evolutivo che è anche un processo individuativo quale farsi di un discorso che è nella storia ma che va oltre la storia.
Teresina infatti non faceva alcuna penitenza: un vero genio teologico la  mia amica, non c'è che dire.

L'ultima generazione e il processo di transumanizzazione capolinea della storia del lavoro

La sessualità è già stata superata dall'Anthropos e adesso i mutanti, è invece la comunicazione che  devono superare
E veniamo al voto di castità.
Il voto di castità non è nè un bene nè un male: se a loro piace così, facciano pure così, male certamente non fa ma il concetto che io invece vorrei ribadire è l'anacronismo di una tale voto.
In che senso è anacronistico?
Ricapitoliamo allora brevemente le varie tappe percorse fino a questo oggi dal processo evolutivo, la Necessità:


  1. Reazione termonucleare (atomi)
  2. Sintesi molecolare (molecole)
  3. Sessualità (biosfera)
  4. Comunicazione (Anthropos)
  5. Nuova percezione (il sesto senso, la telepatia) - (la nuova e vera umanità: i fondatori del REGNO e costruttori della CITTA' DI DIO)

L'anacronismo del voto di castità e l'attualità del superamento della comunicazione

Già a una prima osservazione da questo schema appare immediatamente il perchè dell'anacronismo di una tale voto di castità e infatti se prima nel corso del processo di umanizzazione ovvero del farsi umano dell'uomo, si trattava non tanto di conquistare la comunicazione ovvero il simbolico quale atto della mediazione ma piuttosto di stabilizzarlo in quanto già conquistata la comunicazione con i primi uomini fin da quando l'antropos era stanziato in africa orientale, adesso che invece all'ordine del giorno c'è il processo di transumanizzazione ciò che invece urge non è superare la sessualità ma la comunicazione.
A scanso di equivoci che sia ben chiaro che qui non intendiamo riferirsi alla "comunicazione necessaria" ovvero alla "comunicazione per motivi tecnici" che al momento è ancora inevitabile in quanto finalizzata alla riproduzione della stessa vita corporea-materiale  e in questo senso dunque necessaria. Resta il fatto che comunque non tutto il traffico enorme di onde del pensiero ovvero di comunicazioni è necessario.


Uomini e donne senza moglie o marito ma che non si fanno mancare il loro bla bla bla quotidiano

E invece che fanno i preti e le suore e i laici che anch'essi hanno fatto tali voti: fanno che sicuramente sono dei cristiani e delle cristiane veramente santi e sante e noi di questo non dubitiamo affatto a differenza di certa umanità cinica, ma l'altro volto di una tale medaglia di una tale umanità santificata è il bla bla bla  di tanti religiosi e religiose che non smettono di dissipare l'energia finalizzata a portare a compimento al storia del lavoro in uno sterile bla bla bla.


Il valore rivoluzionario del silenzio

Oggi se c'è un valore non è certo l'obbedienza, non è certo la castità, la povertà sicuramente ma nel senso radicale in cui abbiamo detto ma il vero valore oggi è solo IL SILENZIO.

Anche in questo caso penso ala mai amica, la monaca di clausura Thérèse Martin a cui al superiora, la priora del monastero aveva ordinato di iniziare una corrispondenza con due seminaristi al fine di incitarli e seguirli sulla via del sacerdozio. Teresina subito ne fu entusiasta di questa nuova incombenza ma subito riflettendo pensò ai pericoli:

"Il rischio è che io mi creda di fare chissà chè e invece potrebbe risultare solo una dissipazione."

"Dissipazione", un concetto della teoria energetica, questo termine utilizzò questa che io ritengo essere una proto-psicoanalista anche basandomi su come Lei svolgeva il compito affidatole di "maestra delle novizie": un vero genio nel gestire la dinamica transfert-controtransfert che certi psicoanalisti di professione neanche sono in grado di paragonarsi alla sua professionalità.


Il Dio-Necessità: verso il superamento di ogni concezione di libero arbitrio

Inoltre va anche detto che Dio non è il libero arbitrio, il libero arbitrio è una povera illusione della vecchia umanità ma noi che vogliamo obbedire a Dio e che non c'è ne può fregà di meno di essere liberi ritenendo il DIO-NECESSITA' il sommo bene sappiamo anche che non è che siamo liberi di fare o non fare silenzio, non è che siamo liberi di continuare nel nostro bla bla bla o di contenerci nel nostro bla bla bla perchè il silenzio si imporrà prima o dopo essendo un diktat e non una possibile scelta.

Paradossalmente se esistesse il libero arbitrio noi saremmo pessimisti ma sappiamo che fortunatamente non esiste alcun libero arbitrio per cui tutto andrà a  buon fine prima o dopo per cui infine tutti faremo silenzio.
Noi stessi che facciamo fatica a fare silenzio ci tiriamo su di morale pensando che tanto prima o dopo il Dio Vivente che è il Pensiero Vivente ci silenzierà con le buone o anche con le cattive.
Certo sarebbe meglio con le buone ma tutto è bene ciò che serve al bene.

Macchè destra e sinistra: il Partito dei Tecnici e il Partito dei Medici

Vorrei citare una autore che non ha niente da spartire con la chiesa essendo di un'altra parrocchia molto vicino all'Automia Operaia la quale se ha un merito è certamente quello di aver preso le distanze dalle ideologie lavoriste della vecchia tradizione socialista ottocentesca e se e vero come noi riteniamo che la storia umana altro non è che la STORIA DELLA TECNICA e la STORIA DELLA MEDICINA a nostro modo di vedere qeusta opzione anti-lavorista significa che tra il PARTITO DEI TECNICI e il PARTITO DEI MEDICI ha optato per il partito dei medici non so però definire quanto in maniera conseguente o invece in maniera contraddittoria se ci sia stato qualche flirt anche con gli ingegneri.
Ebbene questo autore a mio parere inconsapevolmente era di una religiosità che certi preti  e anche suore se la sognano. Purtroppo negli ambienti rivoluzionari ci sono uomini e donne di grande religiosità solo che ne sono inconsapevoli e questa loro inconsapevolezza rischia di farli deviare dalla strada maestra e infatti questo autore purtroppo al termine del suo percorso di vita si è avvicinato ad ambienti ecologisti e ambientalisti insomma voleva salvare il pianeta terra poveraccio. Tuttavia in un suo scritto disse qualcosa di una religiosità che più religiosi non si può essere.

Cos'è che scrisse lo psichiatra e psicoanalista Felix Guattari?

"Siamo di una ottimismo euforico perchè anche se non ci dovessero essere più rivoluzionari la rivoluzione ci sarà comunque."

Certo una frase non è proprio "giovannea" visto che il dogma indiscutibile, irrinunciabile e sul qual e non si può cedere, dogma proprio a Giovanni e alle sue sette comuni giovannee era proprio il dogma dell'incarnazione del Logos e infatti noi non ci esprimeremmo mai come il pensatore francese che chiamava "Desiderio" ciò che noi chiamiamo "Automaton" e che riteniamo essere il vero Dio, noi infatti sappiamo che non esiste alcuna astrazione che può chiamarsi rivoluzione ma sappiamo che la rivoluzione sono proprio i rivoluzionari quali incarnazione del processo rivoluzionario.
Detto questo però aveva ragione in certo senso l'anti-psicoanalista francese in quanto la rivoluzione ci sarà comunque dato che non esiste alcun libero arbitrio e la rivoluzione essendo una necessità del processo stesso per procedere ulteriormente.

Conclusioni

La comunicazione?
Roba da vecchia umanità d'altri tempi.
Non guardiamo gli altri, lasciamo che facciano quello che vogliono: noi obbediamo al diktat del processo evolutivo.
Una sola parola d'ordine: esodo! Esodo!
Nulla da perdere se non le proprie catene e tutto un mondo da guadagnare.

La città! La città!
Cittadini di una nuova città.

La battaglia di Armageddon: progressisti e evoluzionisti

La questione è molto semplice: oggi si fa un gran parlare che non c'è più nè destra nè sinistra ma a mio parere oggi è stata superata la diatriba materialisti e spiritualisti perchè oggi la battaglia di Armageddon si gioca tra progressisti che si credono dei rivoluzionari ma sono invece dei conservatori se non reazionari e evoluzionisti che sono invece i veri rivoluzionari degli ultimi tempi.
I progressisti se vivessero ancora nell'ottocento o anche nei primi del novecento sarebbero certamente loro i veri rivoluzionari ma è lo scenario storico che modificandosi modifica anche le carte in tavola per cui io non li chiamo più rivoluzionari ma vetero-rivoluzionari e anzi auguro loro di timbrare il cartellino e di andare in pensione una buona volta.
Certamente hanno fatto un buon lavoro ma adesso basta, lasciate il campo della rivoluzione agli evoluzionisti.
Basta con i progressisti! Basta!

1769 e 1895

E' dal 1769, dai tempi di Ned Lud  che propagandate la rivoluzione e tutto va sempre peggio.
Viva la medicina e la sua storia; viva la psicoanalisi la scienza suprema della relazione.

In principio era la relazione.
La relazione che era
che è
e che sempre sarà.
La relazione: l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos).

Qui nessuno dice di sputare sui tecnici perchè anche i tecnici a loro modo sono dei medici ma i medici veri sono neanche i veterinari di cui abbiamo un grande rispetto non foss'altro perchè quando il nostro corpo umano che è ancora animale soffre, è a loro che ci rivolgiamo e ai quali siamo e dobbiamo essere riconoscenti evidentemente malgrado sappiamo che per quanto ci curino prima o dopo, se non oggi sarà domani, dobbiamo comunque morire ma i medici per antonomasia sono proprio gli psicoanalisti e i teologi che lavorano per darci la vita eterna che è la vita degna di una vero essere umano.

C'è chi preferisce la giustizia sociale e noi certamente non siamo contro la giustizia sociale, tutt'altro ma ciò che noi aspiriamo e desideriamo di più e lavoriamo per ottenerla è la vita eterna.

L'uomo, la donna e la vita eterna.

Niente vita eterna fino a che ci sarà la divisone del lavoro tra uomini  e donne che è la vera radice del nichilismo.

Volete continuare con questo vecchio andazzo basato sulla divisione del lavoro ovvero sulla divisione dei ruoli attivo/passivo?
Benissimo e allora scordatevi la vita eterna e piuttosto datevi alla tecnica.
E in effetti prigione per prigione, se non si può avere altro che una prigione tanto vale avere almeno una prigione dorata.
Fatevi furbi e chiedete almeno una prigione dorata visto che di più non potete ottenere da questa vita fondata sulla divisione del lavoro.
Coloro che nutrono uno spirito rivendicativo, uno spirito sindacale più che politico, chiamiamolo così per comprenderci, devono sapere che non ci può essere una prigione dorata per tutti.

«Soffriamo e ci preoccupiamo constatando che i tentativi moderni di collettivizzazione umana, in contrasto con le previsioni della teoria e con la nostra stessa attesa, non conducono che ad un abbassamento e ad un asservimento delle coscienze. Ma quale strada abbiamo sinora seguita per unificarci? Una situazione materiale da difendere. Un nuovo settore industriale da aprire. Migliori condizioni di vita per una categoria sociale o per nazioni sottosviluppate...Ecco i soli e mediocri terreni sui quali abbiamo a tutt'oggi tentato di avvicinarci.»
(Teilhard de Chardin "Il Fenomeno umano")

Volete veramente la prigione dorata?
E allora la via per ottenerla è una sola: la lotta armata ma neanche così la otterrete.
Non ci può essere una prigione dorata per tutti.
e foss'anche sarebbe comunque una prigione sia pur dorata.


Per un nuovo realismo oltre le vecchie utopie d'altri tempi

Vogliamo essere invece realisti?
E allora è meglio puntare sulla vita eterna.

Paradossale a dirsi ma volere una prigione dorata è utopia mentre volere la viat eterna è più realistico.

Vogliamo tutto!
Vogliamo la vita eterna!
Dunque addio alla divisione del lavoro tra uomini e donne: basta con il vecchio apartheid!
Abbattiamo il nuovo Muro di Berlino: quello tra Aldiquà e Aldilà.

Rivoluzionari di tutti i pianeti uniamoci!

Jamas serà vencido!

L'organizzazione dell'eros: l'ecclesia




Il Partito della Rivoluzione e la Città Nuova coincidono e la seconda non è la meta ma il partito e la meta coincidono: la Comune Rivoluzionaria è anche la Città Nuova.

«Rien dans l'univers ne saurait résister à un nombre suffisamment grand d'intelligences groupées et organisées»

«Niente nell'universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate.»

(Teilhard de Chardin -  specialista in scienze della natura)

«È più facile che la Terra smetta di girare che l'umanità, presa nel suo insieme, di organizzarsi e di unificarsi.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")

«Non bisogna orientarsi in direzione di individui anatomicamente super-cerebralizzati, ma in quella di gruppi super-socializzati, se si vuole intravedere il volto della Super-Umanità.»
(Teilhard de Chardin "Super-Umanità, Super-Cristo, Super-Carità", 1943)

«...nel lontano avvenire si delinea uno stato finale in cui (più ancora delle cellule di un cervello) noi formeremo un unico sistema, ultra-complesso, e, di conseguenza, ultra-accentrato.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")

«Continuare a riporre le nostre speranze in un ordine sociale ottenuto con la violenza equivarrebbe semplicemente per noi ad abbandonare ogni probabilità di portare a compimento lo Spirito della Terra»
(Teilhard de Chardin "L'Energia umana")
«Lo spirito è più della vita; ora certi organismi religiosi condannano il malthusianesimo nel dominio della vita, ma lo praticano nel dominio del pensiero»

(Teilhard de Chardin -  specialista in scienze della natura)



«Un giorno o l'altro, dopo l'etere, i venti, le maree, noi capteremo per Dio le energie dell'amore. Allora, per la seconda volta, l'Uomo avrà scoperto il Fuoco.»
(Teilhard de Chardin "L'evoluzione della Castità")

«L'Uomo e la Donna per il figlio - ancora e per molto tempo, sinché la vita terrestre non sarà giunta a maturità. Ma l'uomo e la donna l'uno per l'altro, sempre di più e definitivamente.»
«E alla fine, è il Centro totale stesso che, ben maggiormente del figlio, appare come necessario al consolidamento dell'amore. L'amore è una funzione a tre termini: l'uomo, la donna e Dio.»
(Teilhard de Chardin "Esquisse d'un Univers personnel")

«Le menti "realistiche" possono pur deridere i sognatori che parlano di un'Umanità cementata e bardata non già di brutalità ma d'amore. [...] Questo scetticismo e quelle critiche non potrebbero impedire che la teoria e l'esperienza dell'Energia spirituale siano d'accordo per avvertirci che "siamo giunti ad un punto decisivo dell'evoluzione umana" in cui l'unica via di uscita in avanti si trova nella direzione d'una comune passione e d'una "cospirazione".»
(Teilhard de Chardin, L'energia umana, Nuova Pratiche Editrice, Milano, 1997)

Un gruppo zoologico alla conquista del cielo


«E allora rivolgendomi ai professionisti della psicoanalisi direi questo: fino ad oggi, e per buonissime ragioni, la vostra scienza si è occupata di far percepire all'individuo, nel profondo di sé stesso, impressioni dimenticate, complessi che una volta smascherati ed accettati, svaniscono alla luce del Sole. Tutto ciò va benissimo. Ma una volta compiuto questo lavoro di pulizia e di liquidazione, non è che ce ne sia da fare un altro più costruttivo e quindi più importante? Voglio dire, aiutare il soggetto a decodificare nelle zone ancora poco esplorate e chiarite di se stesso quelle grandi aspirazioni che sono: il senso di irreversibilità, di Cosmicità, il senso della Terra, il senso dell'Umanità. Operazione inversa alla precedente. Psicoanalizzare non per liberare ma per impegnare. Permettere l'introspezione non per dissipare i fantasmi, ma per dare consistenza, direzione e soddisfazione a certi grandi bisogni o chiamate che soffocano dentro di noi (e per le quali noi soffochiamo) se non tradotte e capite. In verità si tratta di una delicata e complicata opera di scoperta poiché in questo campo professore e studente, colui che dirige e chi è diretto, avanzano entrambi a tentoni: lavoro però molto fecondo poiché impegnato a discernere non più ciò che ci lega e ci appesantisce, ma le molle più segrete e più generose del dinamismo psichico che ci anima. Insomma fino ad oggi la psicoanalisi ha mostrato un interesse essenzialmente medico nel trattamento di forze e casi individuali. Al massimo si è occupata, in relazione a gruppi limitati (soprattutto a famiglie)... Non sarebbe venuto il momento per la psicoanalisi, attraverso lo studio in ogni uomo delle sue aspirazioni transindividuali, di impegnarsi nell'elaborazione di un'Energetica (una Psico-Energia) umana proporzionata e ad uso di un gruppo zoologico in via di totalizzazione planetaria?»
(Pierre Teilhard de Chardin L'attivazione dell'Energia umana, 1953)

Io sono te e tu sei me anche se tu sei tu e io sono io

«Dapprima, mi hanno considerato un ottimista o un utopista beato, un sognatore di uno stato d'euforia umana in un qualche futuro. Poi, cosa più grave ancora, si va ripetendo che sono il profeta di un universo che distrugge i valori individuali. In verità, la mia più grande preoccupazione è stata quella di affermare che l'unione fra l'uomo e Dio, fra l'uomo e l'altro uomo, fra l'uomo e il cosmo non annulla mai la differenza. Io mi trovo agli antipodi sia di un "totalitarismo sociale" che porta al termitaio sia di un "panteismo induizzante" che conduce ad una fusione e un'identificazione fra gli esseri.»

(Pierre Teilhard de Chardin)

L'utopia nietzschiana al capolinea della storia della tecnica tutt'uno con il trionfo del nichilismo

"Un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

Populisti?


Il popolo, 
si il popolo
ma un popolo di medici.



Non si tratta di avere la medicina

ma di essere la medicina



la nuova e vera umanità

ovvero il Pharmakon.

Il popolo dell'esodo
dell'ultimo esodo
non può che essere altro che un popolo di medici. 



Un sogno che indica la direzione oltre la comunicazione




(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985)



E' il testo dove viene teorizzata la psicoanalisi di gruppo accanto a quella duale nella forma di gruppi psicoanalitici evolutivi. Teorizzazioni che poi troveranno attuazione proprio nei gruppi psicoanalitici costituenti il "Laboratorio Ricerche Evolutive Silvia Montefoschi" di Genova a partire dal 1986 e che proseguiranno fino alla nascita del prototipo della nuova e vera umanità GiovanniSilvia il primo esemplare di Persona Duale a cui seguiranno tutti gli altri già nati ma ancora non consapevoli di esserlo e quindi ancora, si con una nuova identità puramente relazionale ma ancora instabile a causa proprio di questo non-sapere della mutazione già avvenuta.





Siccome questo discorso si può prestare ad equivoci lasciamo la parola all'inconscio nel suo linguaggio onirico a dissipare ogni fraintendimento dato che la psicoanalisi di gruppo non è una novità nella storia della psicoanalisi che tradizionalmente fin dalle sue origini è sempre stata sempre e solo duale.


La via che porta alla comunione dei singoli individui consiste nel rivolgere tutti insieme lo sguardo oltre se stessi.



IL SOGNO: "L'umanità è già nell'era successiva a quella che ha raggiunto il massimo sviluppo della tecnica; la superfice della terra è assolutamente vuota, vuota dei prodotti della cultura, e occupata soltanto dalle presenze umane, ma le persone non devono comunicare tra loro in via diretta: devono tutte rivolgere lo sguardo verso un grande sole, un nuovo sole dalla luce intensissima."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.217)


Sogno che così commenta la biologa e medico-psicoanalista:

"L'intero corpo sociale si è rovesciato come un guanto, racchiudendo al suo interno tutta la creazione dell'umanità, e l'occhio umano, fattosi esterno, lo abbraccia nella sua totalità, purchè però i singoli individui evitino il cortocircuito dell'interrelazione diretta, per convogliare la tensione visiva in un'unica sorgente luminosa.
Sembra dunque che la via per raggiungere il grande specchio che riflette le singole coscienze riflessive non sia quella che mette in comunicazione i singoli uomini tra loro, comunicazione in cui ciascuno manterrebbe il suo interesse limitato all'altro nell'immediato e nel particolare.
La via che porta alla comunione dei singoli individui consiste nel rivolgere tutti insieme lo sguardo oltre se stessi."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.217 parte quarta "Verso l'infinito" capitolo "La via")

"Il dialogo infatti è sempre a due, tra chi parla e chi ascolta alternativamente; altrimenti si ha il coro o il silenzio, ma non certo il discorso.
Allora, se è soltanto il rapporto duale l'ambito in cui l'individuo dalla coscienza cristica può ampliare la sfera della sua visione dell'essere, questa coriflessione a due si presenta come un passo obbligato verso la coriflessione di tutte le coscienze."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.224)

L’ultimo Esodo


Il termine “esodo” letteralmente significa uscita e anche se il termine rimanda con l’immaginario alle note vicende antiche e più recenti del “popolo del libro” quì si vuole alludere invece all’uscita intesa anche come fuga dalla prigione e oppressione del mondo inteso quest’ultimo come mondo della logica interdipendente che è la logica della separazione divenuta attualmente e infine insignificante con l’avvento della nuova logica unitaria.

DOMANI A GERUSALEMME! 

TOMORROW IN JERUSALEM!


Oltre la storia verso nuove identità esclusivamente relazionali

“[...] io già da tempo
in cielo
non sono più l’evangelista
come tu
in terra
non sei più la psicoanalista
essere l’evangelista
o la psicoanalista
comporta
portarsi dietro la memoria
del ruolo che si esercita
che è poi tutt’uno
con la memoria
dei contenuti di conoscenza
a cui si riferisce
la propria identità
noi
non abbiamo memoria
di ciò
che un tempo siamo stati
ed è perciò
che io in cielo
non sono più quel Giovanni
come tu in terra
non sei più quella Silvia
non avendo noi
altra identità
se non
tu e io
io e tu
e niente più.”
” Chi siamo Giovanni?
Siamo tu e io
io e tu
e niente più.”
“Dove siamo Giovanni?
Siamo
oltre la terra
e oltre il cielo
la dove
ciò che è
è noi
e infinitamente noi.”

(Brani tratti da Silvia Montefoschi, “L’essere vero – Il pensiero consapevole di sé quale unico esistente”, 1996, cit. pag. 458-459)



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