Intersoggettività e infinito


"L'infinito infatti
si da solamente
nell'intersoggettività
dove
il soggetto che pensa
non ha più bisogno
per esserci
quale pensante
di conoscersi nella finitudine
del suo pensato
perchè si riconosce
nel pensare infinito
dell'altro soggetto che pensa."

("Il canto d'amore del Vivente" sta a pag. 144 di Silvia Montefoschi, "L'Essere vero", 1996)


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