Discorso sull'immortalità


Non solo i credenti, qualsiasi sia la loro religione, cristiani, cattolici, protestanti, ecc... ecc... oggi dicono che non si muore, che nessuno muore più ma anche atei, studiosi di parapsicologia e del paranormale, di esoterismo o ufologia sostengono tesi simili ma la fanno facile.
I cattolici e i cristiani obietteranno: non è vero che la facciamo facile, perchè invece noi sosteniamo che se uno muore in peccato o addirittura peccato mortale può essere certo che in paradiso non ci va ma semmai va, se gli va bene in purgatorio e se gli va male va direttamente all’inferno.
Eppure anche loro la fanno facile: non è così.


Maschere e ruoli


Non si tratta di peccato o non peccato ma di identificazione al ruolo: l’immortalità è qualcosa che è solo appannaggio dell’uomo e della donna: coloro che dicono “lei non sa chi sono io” certamente non possono accedere all’immortalità ma non c’è neanche bisogno di dire qualcosa di simile perchè è sufficiente essere convinti di essere un insegnante per non dire “maestro” (non so se mi spiego: Giovanni Evangelista non voleva in nessun modo essere chiamato “maestro” ma solo “testimone”) oppure essere convinti di essere un ragioniere, un geometra, un meccanico, un informatico o anche un semplice proprietario ma non c’è bisogno di essere proprietario di ricchezze ma anche proprietario delle proprie miserie, perchè anche questa è proprietà, e ugualmente non si può accedere all’immortalità.

Tutto infatti appartiene alla specie, tutto appartiene alla storia e niente può essere nostra proprietà inclusa al miseria che anch’essa appartiene legittimamente solo alla storia che è la storia dell’evoluzione.
Non sono i buoni che potranno accedere all’immortalità, come invece sostengono i preti, ma sono solo l’uomo e la donna poichè è loro l’immortalità.
L’Oltre non è un teatrino come lo è il mondo (sia l’Aldiquà che l’Aldilà) dove si recita il teatro delle maschere: nell’Oltre con ci sono maschere ma solo l’uomo e la donna, ossia l’ultima forma della vita, l’ultima forma vivente prodotta dall’evoluzione del Pensiero Vivente.
Per gli altri c’è solo il cimitero e con ciò si chiude il sipario del teatro del mondo: il cimitero ossia il trionfo del nichilismo.
Non si tratta quindi di peccare o non peccare, come predicano sbagliato i preti ma semmai di non identificarsi al ruolo.
Nell’Oltre infatti nè preti ne suore potranno accedere ma neanche gli psicoanalisti, di qualsiasi scuola, neanche coloro che recitano la parte degli psicoanalisti junghiani nel teatrino del mondo.
Nell’Oltre c’è come un posto di blocco dove chiedono i documenti e se leggono “psicoanalista junghiano” non fanno passare e non fanno passare non perchè sono junghiani, fossero freudiani sarebbe la stessa cosa ma perchè fanno passare solo l’uomo e la donna.
E sì che basta essere buoni per poter accedere all’immortalità! Ah fessi! La fate troppo facile!


Il processo di spersonalizzazione è anche un processo di disappropriazione











(ARTICOLO IN COSTRUZIONE)

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