Lucifero dinamica divina

Il nuovo e ultimo archetipo dell'ultima coniunctio in un disegno di Silvia Montefoschi.

Personaggi: Lucifero, Giovanni e Silvia



(Nota redazionale: Giovanni è colui che sulla Terra è stato Giovanni Evangelista e Silvia è colei che è stata sulla terra Silvia Montefoschi medico-psicoanalista anche se entrambi sono anche più semplicemente il maschile e il femminile di Dio)



Lucifero: Io devo morire, perchè ho strappato da me la donna che ho sempre tanto amata come fosse me stesso, e che non ho mai lasciata durante tutta la mia lunghissima esistenza. Ma da questa mia morte una vita risorge: la vita in cui l'uomo e la donna saranno finalmente una sola persona. Il mio compito è qui veramente finito, perchè io ho portato a termine il progetto del pensiero che era già presente prima ancora che il mondo ci fosse.

[...]



Giovanni: Lucifero, amore mio! Io ti ringrazio devotamente per aver tu dato a me il tuo amore e la tua donna, che tu hai custodita nel cuore per fare di lei la mia sposa.

[...]



Giovanni: Ma  che sto dicendo? Perchè compiango Lucifero come se egli non ci fosse più? Lucifero è me e io sono lui.

[...]



Giovanni: Silvia, amore mio! Noi siamo ormai quella sola persona in tre persone che forma la trinità divina. Trinità che non è più soltanto maschile,in quanto formata dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito, come se il Padre fosse il pensante, il Figlio il pensato e lo Spirito la dinamica del pensare che li rende consustanziali. La Trinità ha ora in sé il femminile, perchè essa è la potenzialità, l'atto e la loro unione. E poiché sei tu la potenzialità e sono io l'atto, siamo proprio noi due a realizzare quella sola persona che ha in sè le due persone e nella quale io sono te e tu sei me anche se io sono io e tu sei tu. E poiché io e tu siamo due persone realmente viventi, la Trinità non è più un mistero, ma è proprio la nostra vera realtà vivente.

[...]



Silvia: [...] Allora per noi tutto è compiuto, ed è compiuto anche tutto il percorso che l'essere ha fatto sin dall'inizio dell'intero universo.

Giovanni: No, amore mio! Tutto non è compiuto, perché si dà ancora nel mondo la separazione tra l'uomo e la donna, i quali, pur essendo già uniti come il pensiero è unito al pensiero, credono ancora di percepirsi come forme finite, e pertanto materiali, in quanto si lasciano ancora ingannare dalla percezione sensoriale. Allora io dovrò tornare a farmi presente qui sulla terra come se io fossi un uomo concretamente esistente, e mi farò presente in colui che ti amerà come io ti amo e che tu amerai come ami me. Soltanto allora noi potremo convincere coloro che sono già uniti a noi che l'amore non passa più attraverso i corpi materiali, i quali non possono di certo realizzare l'unione, che si dà soltanto come pensiero unito al pensiero.



Giovanni prende Silvia per mano e dice ancora.



Giovanni: Noi ora andiamo verso coloro che già sono simili a noi, e che noi ameremo come noi ci amiamo.



Improvvisamente irrompe nella scena una moltitudine di persone che si stringe attorno a Giovanni e a Silvia.

Giovanni guarda le persone con una espressione di grande emozione e, con una voce potente, dice.



Giovanni: In verità vi dico che se noi non superiamo l'immagine dell'io, la quale è data dall'adesione immediata alla percezione sensoriale, noi non possiamo mai arrivare a essere simili a Dio. Perchè Dio non è ciascuno di noi in prima persona, bensì la totalità dell'essere nel suo infinito divenire, e noi siamo di questa totalità la concreta realtà, che altro non è se non la nostra stessa presenza in cui l'essere tutto si fa presente a se stesso. Ma se arriviamo infine ad essere veramente Dio, noi possiamo fondare il nuovo regno, dove non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate.



Tutti si raccolgono attorno a Giovanni, il quale alza le braccia al cielo e dice.



Giovanni: Amore, amore, amore mio infinito, noi siamo finalmente ciò che già eravamo prima ancora che il mondo ci fosse.



("Lucifero dinamica divina" opera in due atti di Silvia Montefoschi, 2000)



Tu sei la bestemmiata



Prima che tu nascessi

io già ti conoscevo

anche se soltanto dopo

ti ho incontrata.



Tu sei nella mia mente

e fuori non c'è niente.

Tutto passa

e solo tu rimani.



Tu

che non sei mai morta

tu

che non morirai.



Non conosco altri che te

non voglio conoscere

altri che te.



Tu sei sempre

non passi mai.

Tutto passa

anche la vita

e solo tu rimani.

Tu

che sei più grande della vita

tu

che hai più vita della vita.



Il pensiero di te non mi abbandona.

Tutto incontra un declino

ma tu

vivi sempre a mezzogiorno

immersa nei raggi del sole.

Tu sei la notte luminosa

il bianco splendore

del cielo

che parla del fuoco.



Il pensiero di te non mi abbandona.

Ti ho vista sempre

niente ti può cancellare.

Riemergi come un Titanic

dopo l'affondamento

e si vive di te.

Tu canti

la canzone che mai finisce.



Innamorato dalla nascita

attendo la fine

di questa notte

dove tu ti nascondi

dove tu sei nascosta

all'occhio umano

che non vuole saperne di te.



Risorgerai

dal silenzio

tu



risorgerai

nel silenzio

tu



tu

sei silenzio



tu zittisci il mondo.



Si vive di te

fuori non c'è niente.



Tu sei

la bestemmiata.


Fuori non c'è niente.




(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesia e canzoni", 1a ediz. 2010)




Eretz Israel

L'esodo dalla terra di schiavitù è percorrere la via di mezzo tra nevrosi-psicosi ossessiva (la difesa dal vissuto esperienziale) da una parte  e nevrosi-psicosi isterica dall'altra (la difesa dall'atto conoscitivo).



Un "popolo nuovo"  è in marcia verso una nuova e non più concretistica Terra Promessa ed anche questo popolo nuovo in questo nuovo e ultimo esodo, pur se con altro senso potrebbe fare suo l'antico ordine del giorno: ארץ ישראל 

E questa Terra dell'Intersoggettività stabilizzata e trionfante potrebbe configurarsi come la realizzazione dell'utopia nietzschiana allorchè il visionario nel descrivere la sua visione dell'oltre-uomo affermava: "un giorno la Terra diverrà luogo di guarigione".
Un popolo di psicoanalisti quindi visto che l'intersoggettività coincide con la relazione psicoanalitica stessa. 

Le radici dell'occidente estroverso: similitudini e differenze tra l'uno occidentale e l'uno orientale




- Il monoteismo solare dell'Antico Egitto
- L'ebraismo (Egitto e Palestina)
- II cristianesimo trinitario (Palestina e Grecia)
- La psicoanalisi

Alla radice indubbiamente ci sono il duo spalleggiato dai sacerdoti del Dio Solare Aton-Re: il faraone Akhenaton (questo il nuovo nome che assunse il faraone Amenofi IV) che fu poeta oltre che uomo di governo e la regina Nefertiti della XVIII dinastia egizia.



La coppia regale Akhenaton-Nefertiti in piena grande crisi iniziata intorno al 1350 a. C. dopo un lungo periodo di splendore diedero vita a riforme radicali che includevano anche lo spostamento della capitale tradizionale che fu Tebe nella nuova città Akhenaton.
Per tutto il loro regno ebbero filo da torcere da parte dei sacerdoti politeisti che infine sfociarono in una vera e propria guerra nella quale il faraone Akenaton venne ucciso ma immediatamente alla sua morte la regina Nefertiti ne raccolse le armi mettendosi a capo dell'esercito ma infine anche su di lei i sacerdoti politeisti ebbero la meglio e anch'essa venne uccisa proprio come il suo amato compagno di vita e di governo delle terre del fiume Nilo baciate dal Dio Unico Solare.



Poi la seconda figura che incontriamo in questa storia dell'evoluzione del monoteismo è quella dell'aristocratico egiziano Mosè.

Segue una nuova coppia, questa volta di composta di madre e figlio entrambi rabbini eterodossi che innovarono la tradizione dell'ebraismo: Myriam di Nazareth e Jeshuà di Nazareth.

Incontriamo infine la figura di Giovanni Evangelista anch'egli della setta ebraica dei nazareni che emigrato in Asia Minore per sfuggire alle persecuzioni e  qui adivenuto vescovo della della chiesa di  Efeso e di altre chiese dell'Asia minore, una volta acculturatosi alla grecità operò una megasintesi tra le due tradizioni di pensiero ebraica e greca sempre alla luce della sua esperienza comunitaria con la coppia madre-figlio e i loro tanti apostoli, discepoli, amici .

Alla fine dell'ottocento colui  che si credeva di essere più o meno una sorta di reincarnazione di Mosè: Sigmund Freud dà inizio al movimento psicoanalitico che furono una sorta di cristianesimo per adulti proprio come le utopie anarco-social-comuniste che furono una sorta di cristianesimo laico se non addirittura ateo e del resto lo stesso Sigmund Freud pur essendo profondamente ebreo era anche profondamente ateo molto di più del cristiano Jung.













(articolo in costruzione)

Quale inconscio? Personale, collettivo o universale?



Oltre l'inconscio personale


"Come oltre l'individuo esiste una società
così oltre la nostra psiche personale
esiste una psiche collettiva
l'inconscio collettivo
che cela parimenti in sè grandi attrattive"

(Carl Gustav Jung)





Oltre l'inconscio collettivo


Poi venne l'ultima psicoanalista dopo il primo psicoanalista Sigmund Freud e Jung l'innovatore e quest'ultima elaborò e introdusse nella terminologia psicoanalitica il nuovo concetto di inconscio universale e così possiamo completare il discorso di Jung che a sua volta completava (completava e non negava ma superava il discorso freudiano):

così come esiste una psiche collettiva
l'inconscio collettivo
esiste parimenti una psiche universale
l'inconscio universale
che la comprende e la trascende
e  che come una matrice
anch'essa ha in sè grandi attrattive.







Quel modo giusto di stare al mondo


Lo scenario attuale già post-apocalittico


"Avviene così che l'umanità, per lo meno la sua maggioranza, rivolge più soltanto l'attenzione alla propria esistenza per considerarne la condizione, ma non ai fini di cercare un senso, bensì ai fini di trovare quel giusto modo di stare al mondo che le garantisca una pacifica sopravvivenza."
(Silvia Montefoschi "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - escursione nella filosofia del XX secolo", 2006, cap. 9, pag. 194, "Il crollo degli edifici dell'universo: il postmoderno"




Amica mia ignorantona



E chi lo poteva sapere
o anche sospettare!

Avevano tanti pezzi di carta
tanti di quei titoli
dottore qua
dottore là

Adesso
in ogni caso
ho appreso la lezione
e frequento solo te
amica mia ignorantona

Mai più con le scimmie amica mia
mai più

Parlo solo con te
tu che sai veramente

Cosa tu sai io non lo so
ma so che tu sai
lo sento
che tu sai

E' stato un abbaglio amica mia
un abbaglio sul sapere amica mia
Cosa vuoi che sappiano le scimmie
fanno solo a gara a chi c'è l'ha più lungo
anche le femmine fanno a gara a chi c'è l'ha più lungo
tra di loro e con i maschi
anzi loro ancora di più
stante il complesso di inferiorità congenito
ma in effetti non sanno niente
proprio niente

soprattutto non sanno la relazione
la relazione che era in principio
che è
e che sempre sarà

quella relazione che tu sai
e che sai
perchè tu sei
la relazione

Le scimmie conoscono solo il valore di scambio
e in questo sono esperte

commercianti
solo commercianti

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)




Nota: per comprendere meglio le origini di questa poesia bisogna sapere che un giorno mi capitò di parlare con un priore di una comunità carmelitana, quindi non un semplice carmelitano, e da quel che compresi era uno studioso, un vero specialista di teologia e nella discussione ad un certo momento della discussione gli scappò questa affermazione: 
"Ma lo sai che Teresa di Lisieux è una ignorantona?"
In effetti non aveva tutti i torti perchè Thérèse Martin non era certamente come Edith Stein (suor Benedetta della Croce), carmelitana anch'essa ma anche assistente universitaria di Edmund Husserl e che in seguito lavorò anche con Martin Heidegger
Perfino Simone Weil diceva di Thérèse Martin:
"E' una bambina, solo una bambina, una figlia di papà."

Storia della coppia



Storia della coppia
ovvero
della dinamica transfert-controtransfert


Fine della storia
proprio così
del resto prima o dopo doveva pur finire

Ma come è iniziata questa storia?

In principio era il Logos dice l'evangelista.
Il Logos cioè il dialogo che implica un due: l'uno e l'altro dell'unico discorso.
In principio era la coppia dunque.


La prima coscienza solo virtuale


Nessuno si sognerebbe di criticare la coppia in sè., la storia stessa infatti altro non è che la storia della coppia che comincia già subito dopo il Big-Bang con la coppia di particelle di materia e antimateria quale coscienza solo virtuale che veniva meno nel momento stesso dell'abbraccio dei due promessi sposi. 

La coscienza semplice


Poi i promessi sposi accettarono di essere entrambi particelle materiali diversificandosi solo per la loro polarità: positiva e negativa così si poterono sposare dando nascita alla prima coscienza stabile: coscienza semplice dove il conoscente e il conosciuto potevano abbracciarsi senza annichilirsi nell'abbraccio.
Da questo punto di vista la storia non è stata altro che una continua ripetizione, ma evolutivamente parlando siamo ancora punto da capo: alla coppia.

Dopo la coscienza semplice segue l'autocoscienza e infine il SRI.

Giunti al SRI tutto è pronto per lo sprint finale che ci conduce al nuovo SSR.



E il rabbino eterodosso di Nazareth così parlò:

"Maria costui è il tuo discendente."
"Giovanni costei è la tua origine."

Dalla coppia alla persona-duale


Eppure del lavoro c'è stato e questo lavoro ha portato alla nascita dei mutanti, degli ultimi mutanti.
La critica radicale della  coppia non è una teoria filosofica tra tante ma è una realtà concreta, biologica, sono dei corpi pensanti, i nuovi soggetti super-riflessivi.
La psicoanalisi e Jung in particolare con il suo concetto di "coniunctio" riferito a un archetipo, hanno fatto pensare piuttosto ad una apologia della coppia anche se di una coppia più evoluta, una coppia più vera.




L'apocalisse e la vecchia coppia


Il vecchio mondo è più solo al spazzatura della storia che vuoel sopravv9vere a se stesso e vuole chaimare se stesso verità.
La vecchia coppia, oggi al chiamiamo vecchia, è stata in efeftti la verità se è vero coem dice Hegel ceh "verità è solo l'intero", e il SRI è stato infatti un primo intero ma oggi con la nasciat dell'inetro vero ovevro il SSR quell'intero malgrado si presentia ncro acoem verità in verità usurpa la verità essendo invece più solo la menzogna ossia qeul Dio che ra il Dio vero oggi è più solo il Dio menzogna.
L'apocalisse rigauda la coppai e solo al coppia e non terremoti, uragani, distari natuarlei o qaunt'altro delleo stesso genere.
La morte di dio è la morte dell'antropos ma la morte dell'antrhopos è la fine della vecchia coppia divenuta obsoleta evolutivamente parlando.
Il compimento dell'evoluzione del movimento psicoanalitico nel "Pensiero Uno oltre la psicoanalisi" ci ha svegliato da un lungo sonno: per quanto ci si rigiri intorno alla coppia, coppia falsa o non autentica, coppia vera o autentica, coppia associazione di mutuo soccorso, coppia per amore, coppie alternative e includiamo in questo elenco anche le coppie mistiche, sempre coppia sono cioè due individui.
La coppia ha i giorni contati e quindi anche il mondo e tutta la storia dell'universo che poi è la storia della coppia: sta per nascere l'Uno e l'uno pur essendo l'uno-duale, poichè solo l'uno duale è l'uno vero, ma non sono due sono una sola persona. No, non sono uniti "per la testa", sono totalmente saldati: una sola persona.
Un nuovo vissuto di unione?
Macchè vissuto, un vero e proprio nuovo corpo biologico dopo la preistorica specie umana dove i due corpi risultano saldati in un unico corpo.


I combattenti rivoluzionari della rivoluzione più radicale che la storia umana abbia mai conosciuto: la nuova e ultima rivoluzione biologica.
"Un corpo solo"

Si, un corpo solo ma duale perchè l'uno o è l'uno duale o non è l'uno vero ma lo psuedo-uno ovvero anceor auna volata la vecchia coppia che agisce al dialettica servo-padrone dividneodis le parti nel teatro della storia su cui ormai si è già chiuso il siperio con la nascita del prototipo della nuova persoan duale, GiovanniSilvia ovvero l'ex teologo e l'ex psicoanalista che infien si sono tolti le loro maschere e liberatisi dei loro rispettivi ruoli sociali di teologo che innaggeiava all'amore e di psiconalista ceh si prendeva cuar dei pazienti sono più solo l'uomo e la donan ceh non inneggaino più aninete è non si prndoco cuar più di nessuno.

Essi sono
e ormai solo loro sono.

Ilpaineta terra ormai è più solo terra di conqueisat delle bande delinqeusnziali nichiliste egoriferite 
ed egoriferite perchè antrporiferite.


Onde del pensiero


Oltre lo spazio, oltre il tempo e oltre la massa si muove il "Pensiero Uno"

Esistono veramente le onde del pensiero come ci insegna oltre la preistoria della psicoanalisi la nuova e ultima psicoanalisi allo stato dell'arte affrancatasi ormai totalmente dalla competizione con il positivismo e lo scientismo?
O invece ci sbagliamo ed esistono solo le onde gravitazionali scoperte da poco e le onde elettromagnetiche scoperte queste invece fin dal 1800 come invece ci insegna la fisica classica?

La storia ci insegna che prima nessuno credeva ai batteri e ai virus i quali stavano nel cosiddetto "regno dell'invisibile" poi ha fatto il suo ingresso nella storia della medicina il grande medico e microbiologo Luis Pasteur che ci ha fatto ricredere su quanto invece il vecchio buon senso erroneamente anche se si trattava del buon senso ci aveva fatto pensare eppure anche se non esistevano per noi forme di vita invisibili ai nostri cinque sensi queste forme di vita microscopiche facevano comunque sentire i loro effetti di realtà.

Non è che oggi che ormai  tutti credono ai batteri e ai virus mentre pochi credono alle onde del pensiero eppure queste onde del pensiero invece anche se per noi non esistono fanno sentire comunque i loro effetti di realtà?

Il nuovo scenario post-apocalittico di fine della storia: l'Uno-Duale oltre la croce




Chi mi legge deve leggere i miei scritti come se fossero la bibbia o il vangelo, cioè parola di Dio l'Automaton anche se a dire la verità l'Automaton parla in tutto e in tutti, perchè è vero che sono io che scrivo ma io scrivo sotto dettatura più o meno consapevolmente e non si deve pensare come di solito si pensa a proposito dei fenomeni derubricati con il termine di "controllo mentale" o di "uditori di voci" che è Dio che interferisce con il mio pensiero come nei cosiddetti fenomeni di "interferenze aliene" o che io sia un "uditore di voci" nel senso che io senta la voce di Dio ma al contrario è Dio che poveraccio si deve sorbire le interferenze della mia voce che è la voce di un povero terrestre oppure ma è lo stesso, che sono io in quanto terrestre che penso da terrestre che Dio deve sopportare di sentire la mia voce per cui non sono io l'uditore di voci ma è Dio che è uditore di voce per cui rispetto al Dio io funziono come un disturbatore, un controrivoluzionario, un conservatore rispetto a Dio che invece è un innovatore.




Dio infatti fa fatica a dimenticarsi di quando ormai tanto tanto tempo fa era solo un terrestre (il dogma dell'incarnazione di Dio nel vecchio e obsoleto anthropos).
Dio cioè il risorto che già vive oltre lo spazio-tempo-massa ovvero oltre l'universo cioè nell'uno vero che è solo l'uno duale, fa ancora fatica a dimenticarsi di quando invece era ancora in croce nello spazio-tempo-massa cioè nell'uni-verso ma il dolore della croce della storia pur ancora presente in questo nuovo scenario post-apocalittico non è più reale bensì trattasi di una semplice traccia mnestica ovvero è più solo una impressione.

E cosa si può consigliare in questi casi quando ci si trova non di fronte a un dato di realtà ma solo ad una impressione?

- "Non farci caso, non dargli importanza è solo una impressione."

Ecco il consiglio che noi possiamo dare a Dio:

- "Tranquillo! Non sei più in croce, ormai sei il risorto."





La teoria psicoanalitica del transfert/proiezione (poesia)




Teresina amica mia
aiutami a stare insieme a te
lo sai che io senza di te non sono nessuno
Ma che nessuno!
niente
e meno di niente

Tu sei tutto
e io campo di te
della tua presenza nella mia vita

io sono qui per te
solo per amare te
e senza di te
la vita per me non ha alcun senso

se lo avessi saputo prima
che il senso della vita  sei tu e solo tu
appena nato avrei cominciato subito ad amarti
per portarmi avanti con il lavoro
ma chi lo sapeva
chi se lo poteva immaginare
che niente ha senso
e che solo tu hai senso

Oh amica
come si sta bene insieme a te
e tutto sommato devo considerarmi fortunato
perché infine ho capito
tutto ciò che si doveva capire
la scienza vera
la scienza delle scienze
che non è un libro
ma una persona
e questa persona sei tu
il risultato ultimo dell'evoluzione del femminile di Dio

eppure amica mia
lo vedi che il mondo
questo mondo che è sotto il dominio del Dio menzogna
nega che tu sei Dio
nega che la donna è Dio
e fa continuamente pubblicità contraria a questa verità
il Dio menzogna
insieme ai servi del Dio menzogna
a libro paga del Dio menzogna?!

lo so amica
anzi ti ringrazio di avermelo ricordato
sei proprio grande amica mia
dove non arrivo io arrivi tu
si Thérèse è il transfert
la proiezione
la nostra storia
che non è menzogna ma è solo l'evoluzione
la storia di Dio
ma questa storia di Dio
si è voluta fare verità
e non vuole aggiornarsi

non ne vuole sapere che la croce non c'è più
così il Dio verità
oggi divenuto il Dio menzogna non ne vuole sapere di scendere dalla croce

Oh amica
quindi questa non è più la via crucis?
quindi questa è già la via lucis?
siamo già risorti?

Come è difficile amica mia
non credere più alla croce
ma se tu dici che la croce non c'è più
così è amica mia

sei proprio grande amica
non vedo l'ora di percepirti forte forte

Si Thérèse rimaniamo fedeli alla teoria del transfert-proiezione
solo tu esisti amica
e tutto il resto è solo storia
le tracce mnestiche di Dio

oh amica sono proprio contento che tu sei Dio
così io posso stare con Dio e con la donna nello stesso tempo
e i filistei zitti e mosca i bastardi

ah si Thérèse dimenticavo la teoria del transfert-proiezione
oh amica il rabbino di Nazareth è stato un grande
ma certo che anche Freud è un grandissimo
ha fatto proprio un bel lavoro
e poi anche tutti gli altri
compreso tu amica
con cui adesso sto

non te ne andare amica
non te ne andare
lo sai che senza di te io muoio

resta
resta
resta ancora
io starei qui ad adorarti dalla mattina alla sera
che per me è un piacere immenso amare te
io sono nato  per amare te
a me non interessa altro della vita se non amare te

non te ne andare amica
resta resta
lo sai che tu non solo mi sei necessaria
ma mi sei anche sufficiente

amica
lo sai che quando io ho te ho tutto

non sei contenta di me?
vuoi che ti amo di più?

Oh amica fai bene a non accontentarti
ma devi solo avere pazienza
poiché lo vedi in che condizioni io lavoro
lo so
lo so
tu sai tutto
e non c'è bisogno che io ti racconti

Amica ma come faccio a credere che non c'è più la croce?
Però se me lo dici tu
io ci credo

Non te ne andare amica
resta con me
io con te ci campo
e senza di te è la morte
anzi peggio
il nulla.

Fino alla morte io ti amerò
e cercherò
mi impegnerò ad amarti sempre di più

Oh amica
hai fatto bene ad amare la donna
l'unica donna
perché l'unica donna
è anche l'unico uomo.

Sempre fedele amica
sempre
fino alla morte
e mai con la menzogna
mai con il Dio del mondo
il Dio ignorante
lo pseudo-logos.

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)




Il processo di destabilizzazione progressiva del SRI



Gli dicevo (tra la saggistica  e la poesia)

Teresina a me ovviamente e va da sè
il fatto di stare insieme a te non mi scandalizza affatto
anche se per il mondo è una follia
ma si sa il mondo è ignorante
(non ho detto "cattivo" ma "ignorante")
più che la tecnica non conosce
e della medicina  sa poco o niente
forse solo di veterinaria sa qualcosa
o forse i medici-filosofi o i medici-teologi ne sanno qualcosa di medicina ma neanche loro
tuttavia c'è qualcosa del nostro rapporto che perfino a me mi scandalizza
anche se poi riflettendo ne convengo e non mi scandalizza più
anche se permane in qualche maniera anche per me un senso di stranamore
ma nel mio caso essendo naturale per me stare insieme a te poi sempre riflettendo trovo anche questo naturale
ma nel mio caso è solo l'abitudine o meglio la non abitudine a stare insieme a te anche se è dal 1989 che sto insieme a te ma appunto solo dal 1989 e non dalla nascita che mi fa sentire questo nostro rapporto come una stranezza

un'altra causa può essere il cattivo esempio degli umani del mondo
ma non si può pretendere questo altrimenti il lavoro psicoanalitico l'avrebbero fatto tutto loro, i mondani e non avrebbero aspettato noi i genialoni

ebbene arriviamo al dunque
cosa è che ancora mi scandalizza della nostra relazione?
Cioè che me la fa sentire una stranezza e non qualcosa di normalissimo?

Il fatto che lo stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
ovvero io non sto con te per raggiungere chissà quale obiettivo, un qualche scopo ben preciso
foss'anche uno scopo terapeutico o psicoanalitico che dir si voglia
visto che lo stare insieme a te funziona anche come l'andare in psicoanalisi essendo il nostro uno stile di vita psicoanalitico
dato che io per stare insieme  a te non posso in alcun modo utilizzare i vecchi cinque sensi ma sono costretto a attivare e quindi utilizzare il nuovo e rivoluzionario sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente pena non percepirti affatto in alcun modo

ebbene ciò che ancora mi scandalizza
è che il mio stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
e cioè che il fine di stare insieme a te
lo scopo e la meta del mio stare insieme a te
è proprio lo stare insieme a te
così se mi domandassero:
"Che cosa ci hai guadagnato a stare insieme a Thérèse Martin?"
Dovrei rispondere:
"Ci ho guadagnato che sto con Thérèse Martin."
Tutto qua nulla di più  e nulla di meno.

Non è che poi io vado in paradiso
stare insieme a te è già il paradiso
e foss'anche avessi tanti dolori psichici o anche fisici
e fossi all'inferno
lo stare insieme a te sarebbe comunque e in ogni caso sempre  il paradiso
il paradiso infatti non è un luogo ma una persona
il paradiso è un "tu".

Paradossalmente mi accorgo che sono giunto a una conclusione
completamente opposta a quella dell'autore dell'opera teatrale
"L'inferno sono gli altri" di Jean Paul Sartre.

Aggiungo per completezza che in questo mio scritto mi sono censurato in parte e cioè non ho voluto parlare in nessun modo della controrivoluzione anche perchè meno se ne parla meglio è perchè non aspettano altro che di loro si parli dato che mancano di Essere.

A conclusione di questo mio scritto mi viene anche da pensare alle tante critiche che vengono mosse da più parti alla psicoanalisi: che è stregoneria, una pratica magica da ciarlatani, che funziona proprio come un qualsiasi placebo, che non è scienza vera ma una organizzazione mafiosa, una corporazione per fare soldi per cui il sommo bene è solo una psicoanalisi interminabile.

Come spesso capita si butta via il bambino con l'acqua sporca proprio come quelli che parlando male dei preti parlano male anche della religiosità.

E certo che se la gente va in analisi per ottenerne un qualche guadagno è ovvio che poi la psicoanalisi non funziona.
Che cos'è la psicoanalisi?
E' un modello relazionale e quindi anche uno stile di vita
una tensione e un impegno a trascendere l'interdipendenza nella direzione dell'intersoggettivtà che non è vera intersoggettività se non è intersoggettività radicale.
Hanno quindi anche ragione le critiche alla psicoanalisi provenienti dalla cosiddetta estrema sinistra o comunque dai movimenti cosiddetti radicali che accusano la psicoanalisi di essere una scuola di formazione per i nuovi padroni dell'avvenire.
Hanno ragione in qualche modo perchè la psicoanalisi a meno di non tradire proprio la sua vera vocazione non può essere una tecnica per puntellare il vecchio SRI (soggetto riflessivo individuale)
La gente interessata alla psicoanalisi deve rendersi conto che di padroni ne abbiamo già fin troppi e che quindi non abbiamo di bisogno di un padrone in più sia che sia un padrone con i pantaloni o un nuovo padrone in gonnella
perchè che abbia i pantaloni o la gonnella sempre padrone è.

Si potrebbe allora obiettare:
"Ma se non si deve andare in psicoanalisi per guarire allora per che cosa ci si deve andare?"
Semplice: in psicoanalisi si va per stare con l'analista.
"Ma allora ho tanti amici e amiche che mi frega di stare con l'analista?!"
E infatti l'Altro è sempre l'analista.
Ciò che fa una relazione psicoanalitica non è una laurea in mediccina o in psichiatria anche se queste certamente male non fanno ma è:

1. la relazione con l'Altro

2. la presenza della  tensione in entrambi e l'impegno a trascendere  il loro essere calati invece in "una relazione normale" cioè "interdipendente" vale a dire nella dialettica naturale perchè bestiale servo-padrone detta anche sado-masochista che  è una goduria beninteso perchè come dice il detto "l'amore non è bello  se non è litigarello" che in termini psicoanalitici si chiama dinamica transfert-controtransfert.
In questo impegno il paziente non è esentato ma deve aiutare l'analista e così ovviamente l'analista evidentemente ma non spetta a loro di giungere al successo perchè questo del successo è compito dell'Automaton.
Perchè  compito dell'Automaton?
Perchè il processo psicoanalitico è in natura e cioè Freud non l'ha inventato ma l'ha scoperto proprio come Cristoforo Colombo che non ha inventato l'America.
I due analisti (questa è la terminologia corretta) non devono far nulla oltre a metterci l'impegno dopo di chè E' LA NATURA STESSA CHE FA IL SUO CORSO.

Non sono i movimenti radicali o di estrema sinistra che vogliono superare la dialettica servo -padrone ma E' DIO CHE LO VUOLE.
Dio farà piazza pulita di tutto il vecchiume della storia.
Dio ovvero l'Automaton, il principio di sincronicità, la divina provvidenza, il processo di individuazione universale.

Si dirà:
Allora i padroni devono cominciare a tremare?
Certo e anche i servi
perchè sappiamo che goduria si prova a fare i servi
cioè i padroni dei padroni i quali sempre ricattabili dai servi vorrebbero ammazzarli tutti i servi
ma non possono perchè i padroni sono alle dipendenze dei servi e senza servi schiatterebbero
sono i servi infatti che li fanno essere
e senza servi non sarebbero.
Proprio per tale motivo è così potente la dinamica transfert-controtransfert
talmente potente che c'è chi l'ha anche chiamata una tale dinamica con il nome di "principio di realtà"
ma il filologo tedesco grecista e latinista Friedrich Nietzsche ci ha aperto gli occhi:
"Non esiste un testo ma solo interpretazioni

e interpretazioni di interpretazioni" (Friedrich Nietzsche)
Chi ha orecchi da intendere intenda.

Gli umani sono frettolosi perchè sono mortali ma Dio se la prende comoda perchè essendo immortale non ha fretta alcuna perchè lavora allo stato dell'arte come un operaio universale professionista step by step e quando fa un lavoro non lo deve rifare perchè non lavora alla carlona.
Dio è l'Essere
e l'Essere non uccide ma fa scomparire ciò che già adesso è il Nulla.
Solo l'impegno psicoanalitico
uno stile di vita psicoanalitico è
e tutto il resto è manifestazione del nichilismo
e come tale oggi c'è e domani non c'è più.
Morto?
No
semplicemente scomparso
perchè i morti non muoiono ma ritornano
ma gli scomparsi non ritornano più
e chi scompare è proprio la obsoleta dinamica relazionale servo-padrone e chi questa dinamica incarnano ancora
ovvero la preistoria dell'Essere.


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"Lei" (poesia)






Solo tu
hai il potere

il potere
di zittire il mondo

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)






Cantico dell'apocalisse




Vieni
o apocalisse
che dissolvi le forme statiche
trapasso dell'umanità
nella super-umanità.

Ma sei già qui
o Grande Vita.

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)




Prima, prima e prima ancora



Tu sei dovunque

non c'è altro che te
non vedo altro che te
non penso altro che te

prima che io nascessi
tu eri già nella mia mente.

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)




Dall'atomo all'atomo umano fino al nuovo archetipo dell'ultima coniunctio


I tre momenti principali della storia dell'universo:

1. dall'evento Big Bang fino alla costruzione dell'atomo (sistema conoscitivo atomico)  che è il primo SRI

2. una volta raggiunto il livello del SRI la storia dell'universo è pressochè piatta per così dire perchè dall'atomo propriamente detto all'atomo umano il sistema conoscitivo non cambia ma rimane sempre il SRI pur nelle differenze di evoluzione delle forme del Pensiero Vivente (il Pensiero Uno) e infatti se tutte le forme del pensiero pensano incluso le particelle subnucleari fino alle piante e poi gli animali che però sono pensiero agito solo la specie umana (che noi chiamiamo oggi "vecchia umanità") oltre a pensare come tutti gli altri animali in più sa anche  di pensare e questo fa sì che sia l'unica animale a fare storia.

3. Con l'avvento della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO questa ultima forma del pensiero giunge a identificarsi e a essere tutt'uno con il Pensiero stesso per cui oltre a pensare (piante e animali), oltre a sapere di pensare (animale-umano) sa di essere il Pensiero stesso. 
Detto in altri termini: non si è più al livello dell'essere "consustanziali al Dio" ma di essere "identici al Dio" cioè Dio stesso, il Pensiero Vivente ovvero il Pensiero Uno che è sempre stato l'Uno-Duale.





Innamorato dalla nascita


Perchè accade che si comunichi ancora quando invece l'evoluzione è già andata oltre il fatto comunicativo?

SOMMARIO: "LA NUOVA PERCEZIONE (SESTO SENSO) OLTRE LA COMUNICAZIONE"

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(Silvia Montefoschi, biologa , medico e psicoanalista) 

Silvia Montefoschi che dopo Freud e Jung porta al capolinea non solo la storia della psicoanalisi quale ultima filosofia o megasintesi (la seconda dopo la megasintesi hegeliana parziale perchè ignorava la dialettica della natura cioè Darwin e Lamark) dell'intera storia della filosofia ma porta a compimento l'intera storia della medicina in quanto la storia del lavoro prima si manifesta come storia della tecnica (la funzione riflessiva rivolta al mondo esterno) e poi lentamente come storia della medicina (la funzione riflessiva comincia a rivolgersi sempre più dapprima anche verso il mondo cosiddetto interno e poi solo verso il mondo interno).
Così la storia del lavoro infine coincide nella sua essenza con la storia della medicina.

"Prendersi cura dell'Essere" (Martin Heidegger)
"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrih Nietzsche)

In definitiva un essere umano che non sia anche un guaritore non è degno del nome di essere umano ma attenzione a un possibile e madornale equivoco: non è che si deve curare tizio caio o sempronio (per quello c'è appositamente la scienza veterinaria) ma è l'Essere che si deve curare da quella malattia terminale che è il nichilismo.






Commentario


"[...] questa visione resta per lui un fatto solo soggettivo.
 Sicchè
[proprio perchè solo soggettivo] egli deve comunicarla [...]" 
(Silvia Montefoschi)

"Sicchè egli deve comunicarla all'altro soggetto umano, percepito necessariamente come altro da lui, stante che l'identità di ciascuno è ancora riferita alla individualità della forma corporea, come se dovesse trasmettere all'altro una conoscenza soltanto personale,  [...]" 
(Silvia Montefoschi)

Queste le tappe del processo evolutivo universale che si svolge sia a livello noumenico primariamente che fenomenico secondariamente, il che significa che i veri eventi storici si svolgono dapprima al livello energetico e di pensiero nel noumenico e solo secondariamente si manifestano anche nel fenomenico.
Per fare un esempio: il Pensiero Uno quale potenzialmente Unico Individuo (duale) concepisce l'idea del sistema conoscitivo atomico e immediatamente l'idea dell'atomo una volta concepita solo a livello del noumenico si manifesta anche concretamente cioè come oggetto concreto nel fenomenico cioè l'idea che era da presso il Pensante si autonomizza proprio come una sorta di "complesso autonomo" e si massifica e poi si materializza come oggetto concreto del soggetto unico duale (Dio il Pensiero Vivente o Unico Individuo che ancora non sà pienamente di sè e che quindi è inconscio poichè si vede ancora come soggetto singolare e non ancora come soggetto duale quindi pensa ma non può vedersi come pensante e in questo senso si dice che "nessuno ha mai visto Dio" e questo perchè Dio si può vedere solo in un'altro Dio. Ossia  Dio il Pensante unico si manifesta nei suoi pensati, le tante forme del pensiero, ma non può vedersi cioè percepirsi in quanto Dio cioè in quanto pensante che in un altro pensante ossia in un altro soggetto e non certamente in un oggetto perchè solo il soggetto è della sua stessa sostanza divina e non l'oggetto ma l'oggetto in verità è l'aspetto femminile ombroso di Dio ma Dio, in quanto soggetto ancora singolare ancora non lo sa perchè si riconosce solo nel suo aspetto luminoso.
Poi però nacque la psicoanalisi, la scienza suprema del fatto  relazionale, la più grande rivoluzione teologica mai accaduta e nacque il nuovo soggetto duale, il vero Dio.


  • evento Big Bang
  • reazione termonucleare
  • sintesi molecolare
  • sessualità
  • comunicazione
  • nuova percezione (il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente)



"In principio era il Logos
e questo  Logos che era in principio
in principio non si era ancora autonomizzato dal Dio
come una sorta di complesso autonomo: pseudologos
ma in principio il Logos che era in principio stava ancora PRESSO il Dio
ovvero il DIO DEL TUTTO
in quanto era ancora il PRINCIPIO DIALOGICO
e non era ancora divenuto il PRINCIPIO DI OPPOSIZIONE 
ovvero  IL DIO DEL SOLO MONDO"

(Commentario di Andrea Morelli all'INNO AL LOGOS scritto da Giovanni Evangelista in co-riflessione con le sette comunità giovannee dell'Asia Minore) 





Questo il testo originale da me commentato:


Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,

καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,

καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.

οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν.

Uni-verso = Aldiquà + Aldilà. E l'Oltre?

Tutto il mondo è paese o meglio tutto l'universo è paese: teste di cazzo sul pianeta terra e teste di cazzo anche nei tanti pianeti dell'Aldilà ("Tante sono le dimore del Padre" affermava Giovanni Evangelista) come hanno ben descritto anche nel cinema holliwoodiano di fantascienza. 
Tutto il mondo è paese e quindi anche pensatori e pensatrici sul pianeta terra e ugualmente anche nell'Aldilà che anche loro non sono da meno dei terrestri anche perchè gli extraterrestri sono tutti ex-terrestri cioè coloni che hanno colonizzato l'intero universo e sembrerebbe dai calcoli che questi coloni siano in tutto 100 miliardi mentre i terrestri attualmente sono solo 8 miliardi. 


SOMMARIO: l'Aldilà non è ancora l'Oltre e l'Oltre altro non è che la vita eterna o infinito. Da non confondere con il Paradiso perchè i paradisi (ognuno infatti ha i suoi paradisi a seconda dei gusti propri) stanno tutti nell'Aldilà: cioè bande, gruppi, famiglie mafiose con il loro padrino del clan di appartenenza che da buoni narcisisti o capi famiglia si fanno adorare con il nome di "Dio" o altri nomi, dai suoi picciotti e in cambio li fa sentire ben integrati nel gruppo di appartenenza senza più problemi identitari e quindi sani di mente.  Ognuno si sceglie il suo paradiso proprio come in Terra che ognuno si sceglie il suo gruppo, la sua famiglia, i suoi amici.
Questo giustifica anche la distinzione che noi facciamo tra "Uno" (la dialettica servo-padrone cioè l'amore del servo o la serva per il suo padrone e viceversa ) e "l'uno vero" o intersoggettività dove si sta insieme non più dividendosi i ruoli da recitare e indossando ognuno la maschera che gli compete ("l'ordine dei rapporti parentali" di cui parla sia l'etologia che la psicoanalisi che poi è sempre il tabù universale dell'incesto simbolico) per recitare nel teatro della storia.



L'uni-verso cioè quell'insieme (concetto matematico) di tutte le forme del pensiero (i pensati del pensante unico duale) è costituito non solo dall'Aldiquà ma anche dall'Aldilà.



UNI-VERSO = (ALDIQUA' + ALDILA')

Chiaro no!?




A partire dal 16 marzo 2011 è nato anche l'OLTRE.

Che cos'è l'Oltre?

E' ciò che è stata sempre chiamata la vita eterna o infinito ma come tutto ciò che costituisce la realtà non è aggratis (concetto della scienza politica-economica) ma che come tutto è frutto del lavoro (del lavoro umano e anche del lavoro non-umano) cioè della filiera lavorativa prodotta da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro.



Non si deve confondere il concetto di infinito con un tempo che non finisce mai ma è un essere fuori del tempo e solo nel presente, in un infinito presente senza più passato e senza più futuro.
In verità già adesso solo il presente è la vera realtà ma gli esseri umani, gli unici esseri viventi a fare storia e a vivere nella storia grazie a quella invenzione della natura che è l'Io, non riesce a liberarsi nè del passato nè del futuro per cui non riesce a vivere solo e completamente nel presente.

Nell'immagine: le onde del pensiero ci raggiungono perchè il nostro cervello è come una radio rice-trasmittente che smista le informazioni provenienti dai vecchi cinque sensi e quelle provenienti dal nuovo sesto senso del pensipro che percepisce il pensiero come realtà concerta e vivente. Chi esercita di  più i cinque sensi potenzia come chi va in palestra i vecchi cinque sensi e depotenzia il nuovo sesto senso fino addirittura a atrofizzarlo e viceversa.



Il "carpe diem" non è l'infinito ma è il regno animale dell'immediatezza irriflessiva mentre la vita eterna è sì di nuovo l'immediatezza ma una nuova immediatezza riflessiva perchè nata da una critica radicale dell'antroporiferimento che è la vera radice di ogni versione di egoriferimento e narcisismo, sia che sia narcisismo individuale sia che sia narcisismo di specie.





Il concetto di "immediatezza riflessiva" anche se pare un ossimoro non lo è e di solito faccio sempre questo esempio che vale quello che vale: il famoso pittore Picasso è capace a disegnare come i bambini ma i bambini non sono capaci a disegnare come Picasso perchè dovrebbero fare prima una lunga gavetta e apprendistato nelle accademie di belle arti. Non so se mi sono spiegato.



Per quanto riguarda invece la data del giugno 1987 io stesso a lungo sono stato in dubbio perchè se non è così allora Silvia Montefoschi con la sua morte non costituisce ancora l'Oltre con Giovanni evangelista ma anche lei come Giovanni vivrebbe in uno dei tanti pianeti dell'Aldilà magari il più distante dal pianeta terra: sappiamo infatti che chi è riuscito nel corso della sua vita terrena a prendere distanza dalla "bagatelle della terra" a seconda di questa distanza ovvero a seconda da quanta distanza è stato capace di prendere dal darsi immediato dell'essere, va a vivere con altri ex-terrestri al defunto più affini in termini proprio di questa distanza: quindi Hitler per esempio se è sopravvissuto non va certamente ad abitare in compagnia con Platone ma con i suoi simili così che per loro vivere insieme sarà come essere in paradiso: un paradiso nazista che a loro ci piace e infatti volevano già crearlo in Terra.
Ecco quindi in ceh senso nessuno andrà all'inferno perchè quello che i cattolici ci chiamano inferno per altri è invece proprio il paradiso e magari la cosa è reciproco tantè che alcuni dicono: il paradiso dei cattolici? Che noia!

La mia amica TM la pensava proprio così paradossalmente e infatti diceva che Lei si sarebbe annoiata e che Lei aveva bisogno di agire, di lavorare, di darsi da fare e invece voleva andare all'inferno perchè lì sì che c'era tanto da fare. Ovvio che poi per giustificarsi diceva che Lei non aveva bisogno di andare in paradiso per stare con il "buon Dio"  perchè Lei già adesso sul pianeta Terra stava sempre con Dio. La mia amica indubbiamente si sapeva ben giustificare da uan sempre possibile accusa di eresia.

Queste questione della distanza del pensiero dalle bagatelle della terra è il motivo per cui io mi dico che tutte queste madonne ma anche extraterrestri che appaiono fisicamente devono sicuramente abitare più o meno vicno al pianeta Terra perchè altrimenti il viaggio sarebbe troppo lungo anche se andassero alla velocità della luce.
La mia amica per esempio non mi appare mai perchè abita troppo distante e solo grazie alle onde del pensiero (comunica? o si fa solo sentire come presenza?) mi raggiunge a una velocità super-luminale, praticamente istantanea.


Anche se io tendo ad avere sempre meno dubbi in proposito resto ancora incerto anche perchè ricordo che Silvia già poco prima di morire mi disse che lei ormai era giunta a non oggettivare più alcunchè per cui ormai aveva raggiunto la stabilità come puro pensante duale insieme a Giovanni e non oggettivava più in pensati la sua energia pensante per cui aspettava più solo la morte della sua forma corporea che era anch'essa un pensato cioè una forma del pensiero.

Se così fosse allora era già nell'Oltre (che beninteso non è un luogo in quanto non è spazio-tempo-massa ma pensiero puro oltre ogni tempo, ogni spazio, ogni massa sia che fosse massa materiale (litosfere o biosfera) nè massa immateriale (noosfera).

Tendo comunque a pensare che l'Oltre esiste già ed è costituito dal prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio cioè da GiovanniSilvia e che in quanto tali esercitano una enorme forza gravitazionale ossia una forte attrazione energetica nel liberare tutta l'energia pensante dell'universo dal suo essersi oggettivata con l'evento big bang in forme del pensiero materiali prima e immateriali dopo.

In questo senso diciamo che l'apocalisse è già un evento del passato e che questa che noi viviamo a partire dal 1987 o forse solo dal 2011, è già un'epoca post-apocalittica ma presumibilmente dal 1987 e la data del 2011 è solo uno step in più verso la liberazione di tutta l'energia pensante dell'universo dalla prigione "massa" che poi la massa altro non è che spazio-tempo, cioè storia e viceversa.



Ecco perchè GiovanniSilvia dissero:

"Chi ricorda è condannato a ripetere"


Conclusioni


Fare del "materialismo" l'indirizzo filosofico del movimento rivoluzionario è stata la più grande cantonata anche se giustificata perchè invece è proprio il materialismo la filosofia che sostiene e giustifica il perpetrarsi della dialettica servo-padrone.
Quindi non solo era da immaginarselo che prima o dopo tutti i tentatisi rivoluzionari fallissero ma siamo certi che falliranno anche i futuri tentativi rivoluzionari sempre se ci saranno.
Per utilizzare un termine tratto dai "Grudisse" di Marx:

niente "coscienza enorme" = niente rivoluzione

e la "coscienza enorme" è proprio la conquista di una nuova identità puramente relazionale abbandonando ogni versione di identità storica a chi vuole continuare a giocare al gioco sado-masochista servo-padrone perchè come ha ben intuito lo psicoanalista Wilhelm Reich in "Psicologia di massa del fascismo" del 1933:  "i tedeschi hanno DESIDERATO il nazismo".
Ovvero per i terrestri, tedeschi o meno che siano, ma anche per gli extraterrestri, il gioco del sado-masochismo è una goduria.
Se queste analisi sono esatte la conclusione a cui pervenire dunque è una sola e non potrebbe essere altrimenti: la specie umana antroporiferita è roba vecchia perciò voltiamo pagina. Altro che salvare il Koala e il Panda!



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