L'insegnamento della psicoanalisi (poesia)

Ero io quel Gesù che Lei baciava

figlia mia!
figlia mia!

mia identica
non sapevo che tu eri me




qui non si insegnano queste cose
tu lo sai che qui sul pianeta Terra non si insegnano queste cose
e che abbiamo dovuto aspettare la psicoanalisi per poter  sapere

lo sentivo, questo sì
ma non sapevo
lo sentivo che tu eri me
lo sentivo proprio
accidenti se lo sentivo
ma non sapevo

non sapevo amica
non sapevo

non basta sentire
occorre anche sapere
sapere chiaro
quel sapere chiaro
che è anche un nuovo sentire
e che noi chiamiamo  NUOVA PERCEZIONE
così che infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi
una volta che si sà questo sapere in maniera stabile

una volta che si sà in maniera stabile
sia della irreversibilità della distinzione o dualità
che impedisce le nevrosi-psicosi della tipologia isterica
o meccanismo di difesa dall'atto conoscitivo (Atto infinito del Pensiero Vivente)

una volta che si sà in maniera stabile
sia della irreversibilità anche dell'unione
che impedisce le nevrosi-psicosi della tipologia ossessiva
o meccanismo di difesa dall'esperienza vivente (Potenzialità infinita del Pensiero Vivente)


l'eterno sì

non il ripetitivo altalenarsi della simbiosi e della inevitabile conseguente separazione
ma la sempre nuova infinita unione nella infinita distinzione
perchè ogni volta che io dico che ti amo
anche se è sempre uguale
è sempre un nuovo ti amo
e mai una ripetizione
mai una ripetizione


l'eterno sì

l'uomo, la donna e la vita eterna.


L'albero della vita e della conoscenza o croce dell'uni-verso
 con il suo unico tronco verticale e i molteplici rami orizzontali,
al di là dei particolari è il vero e unico protagonista della storia evolutiva dell'uni-verso.

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