Ma come fa la psicoanalisi ad abbattere il capitalismo?

In principio la dialettica servo padrone ovvero la logica schiavistica dell'interdipendenza tra l'uno e l'altro dell'unico discorso

Poi ci fu Hegel il genio della logica dialettica che analizzò in "Fenomenologia dello spirito " del 1807 la dialettica servo-padrone.



Poi ci furono i suoi due allievi Marx ed Engels il quale quest'ultimo intuì e abbozzò la tesi secondo cui quel discorso che poi si fa palese secondariamente nella storia già era presente primariamente nella stessa natura.

Morto un papa se ne fà un'altro e così nel 1895 nell'anno stesso in cui Engels muore nasce la psicoanalisi che proprio della relazione tra l'uno e l'altro dell'unico discorso si occupa.


Si sà che da cosa nasce cosa così Freud generò Jung e Jung a sua volta generò Silvia Monetfoschi ceh rifondò l'intero impianto epistemologico psicoanlistico coem scienza suprema della relazione in senso non solo intersogegttivo ma interosggettivo radicale.




Ma la psicoanalisi ovvero i magnifici tre (Sigmund Freud, Carl Gustav Jung & Silvia Montefoschi)
come fanno ad abbattere il capitalismo se non c'è riuscito nemmeno Lev Trotskiy che aveva a sua disposizione l'intera Armata Rossa?
La psicoanalisi di quanti gruppi armati può disporre?



Lo stato maggiore, i generali per così dire, del nuovo movimento rivoluzionario psicoanalitico, non vogliono assolutamente cancellare il capitalismo, non sono così presuntosi, loro si accontentano di far scomparire il mondo intero o meglio per la precisione, l'uni-verso intero.

Il movimento rivoluzionario psicoanalitico vuole risolvere questa annosa questione una volta per tutte e che non se ne riparli più, così proprio per fare i conti una volta per tutte con la vecchia logica schiavista (la dialettica servo-padrone) ha inteso andare alla radice della questione:

"Il conflitto lo si può risolvere veramente solo alla radice." (Silvia Montefoschi)


I militanti del movimento psicoanalitico sono operai professionisti che quindi lavorano allo stato dell'arte per non dover ripetere il lavoro e non come i vetero rivoluzionari che lavorando alla carlona essendo pressapochisti oggi ci si ritrova che si è fatto solo tanti morti ma la logica schiavista non è stata affatto scalfita se non addirittura resa ancora più efficiente nella sua scienza del burattinare il prossimo.

Si dirà: ma allora sono peggio dei generali argentini.
Ma come fanno a far scomparire, le montagne, il mare. gli oceani, tutta la vegetazione, tutti i pianeti, le stelle, le galassie  e insomma il mondo intero?


Ecco siamo arrivati al nodo centrale di tutta questa questione.
Occorre premettere per poter sbrogliare un tale malinteso che la psicoanalisi fondamentalmente è una ontologia e si occupa della questione dell'Essere prima ancora che di nevrosi e psicosi.
Queste stesse domande nascono da un equivoco e l'equivoco sta nel credere che il mondo è fatto di terre, montagne, fiumi, vegetazione mentre invece è fatto solo di memoria.
E' proprio così e mi rendo conto che è difficile rendersene conto e soprattutto crederci perchè ad un primo impatto sembra invece proprio una favola, magari una bella favola ma solo una favola e niente più ma invece è la verità e infatti siamo noi che con la nostra memoria riproduciamo tutti i giorni l'apparente e ingannevole consistenza materiale del mondo.

Il mondo è solo un ricordo, memoria.
Qui però occorre far ulteriore chiarezza poichè anche il termine di "memoria" può suscitare nuovi equivoci.
Non si tratta infatti di questa o quella memoria particolare, di questo o quel ricordo particolare ma si tratta della memoria di una logica, dell'albero quindi e non dei fiori o frutti dell'albero che sono solo secondari per cui una volta eliminato l'albero automaticamente senza nulla ferire scompaiono anche tutti i fiori  e i frutti di quell'albero.
Si tratta quindi del fatto che ricordiamo una logica, la logica della separazione, la logica relazionale interdipendente, sì che una volta dimenticata e quindi non più agita (acting out) una tale memoria, è il mondo stesso che scompare e scompare in un istante perchè la verità è che la materia stessa è fatta solo di memoria.
Lo so, è difficile crederci ma è così.

Per far scomparire non dico il capitalismo ma il mondo nella sua interezza non c'è bisogno dell'Armata Rossa ma è sufficiente l'analista e il suo paziente che però a sua volta anche quest'ultimo  si faccia analista dunque due psicoanalisti sono più che sufficiente.

Ma questo fatto della memoria in cui consiste la materia non è completamente una novità dato che l'aveva già capito almeno un famoso filosofo francese evoluzionista ma che pur essendo evoluzionista evidentemente non era affatto anche materialista come tanti altri evoluzionisti e mi riferisco a Henri Bergson.



Quel manifesto del 1848, considerato per più generazioni di rivoluzionari una vera bibbia della rivoluzione, oggi quindi a distanza di quasi 200 anni non soltanto di progresso ma anche di evoluzione, che non sono affatto sinonimi, andrebbe riscritto e adattato ai nuovi tempi apocalittici che ormai data l'accelerazione esponenziale del processo evolutivo tutt'uno con il processo rivoluzionario sono di fatto già anche  post-apocalittici.
Nel frattempo infatti il biologo e medico-psicoanalista Silvia Montefoschi, grazie proprio alla psicoanalisi che è un "farsi identici" tra gli uomini  e le donne, è riuscita infine a divenire una sola persona di tipo duale con la guida suprema della rivoluzione che già guidava il movimento rivoluzionario ancora prima di Hegel e di cui lo stesso Hegel si considerava un suo allievo come del resto lo stesso scienziato Isaac Newton del resto e mi riferisco a colui che parlò della luce, la vera luce altra dalla pseudo-luce del mondo  e intendiamo riferirci con il termine "luce vera" alla luce  ancora presente nelle tenebre e di questa luce parlò Giovanni Evangelista.


καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ φαίνει

καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ κατέλαβεν

Ormai lo stato maggiore è al completo: tempi duri quindi si profilano per il capitalismo. Onde del pensiero attraversano ormai 24 ore su 24 l'universo intero tese a consolidare l'unità dell'ORGANIZZAZIONE intergalattica.



«Rien dans l'univers ne saurait résister à un nombre suffisamment grand d'intelligences groupées et organisées»

«Niente nell'universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate.»

(Teilhard de Chardin - paloantropologo e specialista in scienze della natura)




"Uno spettro si aggira per l'universo:
è lo spettro della psicoanalisi.
Molti si agitano per esorcizzare un tale nuovo movimento rivoluzionario
ma è inutile
tempo perso
e il vecchio mondo ormai insignificante è già spacciato."


Che aggiungere ancora?
Tutto è bene quel che finisce bene.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.