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Quale inconscio? Personale, collettivo o universale?



Oltre l'inconscio personale


"Come oltre l'individuo esiste una società
così oltre la nostra psiche personale
esiste una psiche collettiva
l'inconscio collettivo
che cela parimenti in sè grandi attrattive"

(Carl Gustav Jung)





Oltre l'inconscio collettivo


Poi venne l'ultima psicoanalista dopo il primo psicoanalista Sigmund Freud e Jung l'innovatore e quest'ultima elaborò e introdusse nella terminologia psicoanalitica il nuovo concetto di inconscio universale e così possiamo completare il discorso di Jung che a sua volta completava (completava e non negava ma superava il discorso freudiano):

così come esiste una psiche collettiva
l'inconscio collettivo
esiste parimenti una psiche universale
l'inconscio universale
che la comprende e la trascende
e  che come una matrice
anch'essa ha in sè grandi attrattive.







Sabotaggio, controrivoluzione, controllo mentale e uditori di voci : il complottismo è paranoia o realtà?

Tipica tessera di un agente del KGB - i servizi segreti dell'URSS
















Mi sono accorto che recentemente una delle pagine da me create in questi anni da che sono su facebook ha scalato la classifica in maniera impressionante in quanto a follower.
Non che sia la prima in classifica: ormai da molto le prime in classifica sono le pagine di Filosofia, Psicoanalisi e Storia dell'universo  tuttavia questa a lungo è stata tra le ultime e adesso tutto d'un tratto in questi ultimi mesi ha acquisito un sacco di follower.
Quindi ci tengo a raccontare come è nata e come mi è venuto in mente di creare una pagina con un titolo simile anche se non è affatto semplice anche perchè la questione è molto articolata e non lineare ovvero ha molte sfaccettature la questione e non mi risulta che quelcuno l'abbia trattatta nel suo insieme ma c'è chi se ne è occupato di un solo aspetto e altri di un altro aspetto..
Quando mi sono iscritto su facebook io avevo esperienza solo di quel che più brevemente chiamavo "controrivolzuione".



Attenzione però a non equivocare perchè quando io uso il termine "controrivoluzione" non mi riferisco nè a un movimento anti-comunista in particolare nè a un movimento anti-capitalista più in generale ma a un movimento anti-psicoanalista.
La psicoanalisi infatti



Donald Trump accusato di essere il più maschilista dei presidenti USA ha pensato bene invece di mettere a capo dei servizi segreti USA una donna: segno che i vecchi schemi mentali dei nostri sedicenti progressisti non ci azzeccano più e quindi vanno riformati per stare al passo con i nuovi tempi apocalittici.


Alcune ipotesi


Fenomeni B.V. M.

 Elohim o Antichi Astronauti (ingegneria genetica)







Interferenze aliene o fenomeni di abduction






Il "Progetto MKULTRA" (Mind Kontrolle Ultra)


Attivo dal 1953 al 1973 data quest'ultima in cui risulta ufficialmente terminato.
Parlandone al passato va detto comunque che in queste ricerche sul "controllo mentale" in competizione in piena guerra fredda con i russi e i cinesi furono coinvolte almeno 80 istituzioni americane tra cui 44 college ed università, 12 ospedali, 3 prigioni, e 185 ricercatori privati.




A suo tempo già lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung rischiando la sua reputazione di scienziato della mente ne trattò con gran disappunto di Sigmund Freud peraltro



PSICOANALISI e OCCULTISMO



PSICOANALISI e UFOLOGIA

La critica del principio di causa/effetto, prima/dopo
 che aveva già avuto nel 1700 nel filosofo scozzese David Hume
un predecessore.


Il "Trattato sulla natura umana" del filosofo empirista David Hume
fu una prima e decisa critica del principio di causa/effetto
che è a fondamento non solo del pensiero cosiddetto scientifico
ma anche del senso comune di tutti noi.


Altri noti ricercatori che sostengono alcune tesi in merito con argomentazioni alquanto suggestive

La specie umana, la specie che da' avvio alla storia del lavoro quale storia della tecnica prima (estroversione del pensiero) e poi anche della storia della medicina (introversione del pensiero), che nella sua storia evolutiva complessiva risulta costituita da circa 25 specie umane, appare per la prima volta in Africa nella regione intorno al Lago Vittoria due milioni di anni fa. La nostra specie, la specie homo sapiens sapiens invece appare solo 100 mila anni fa in Sud-Africa caratterizzata da una forte immaginazione (pratica la sepoltura dei morti cioè sembrerebbe anche credere nell'Aldilà oltre a esprimere una grande capacità empatica e dà anche avvio alla storia dell'arte).

450 mila anni fa giungono sul pianeta Terra
 gli Annunaki dal pianeta Nibiru
(l'hanno detto i Sumeri 6000 anni fa)

La cosiddetta "teoria degli antichi astronauti"
 ha avuto la sua prima formulazione come tale
 con lo studioso dell'antica civiltà dei sumeri Zacharias Sitchim








Che ne penso io?
Secondo me trovo queste tesi alquanto verosimili anche perchè se non fossero almeno verosimili non le considerei di alcun interesse e invece almeno fino a osservazioni o deduzioni che ne neghino una loro possibile plausibilità intendo tenerle in considerazione almeno in parte. Tuttavia siccome trovo la scienza psicoanalitica quale suprema scienza della relazione ancora più vera mi trovo a dover cercare una sintesi che regga tra queste tesi almeno nella parte che trovo verosimili con:


  • PLATONE antesignano della concezione evoluzionistica detta evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico
  • HEGEL e l'alienazione del pensiero fuori di sè per poi recuperarsi
  • e la PSICOANALISI con il concetto centrale di transfert/proiezione o per dirla più sinteticamente: la concezione per cui il vero vivente è solo il pensiero vivente quale pensiero pensante.
  • l'ultima psicoanalisi ossia fermo restando i due concetti fondamentali dell'ultiam psicoanalisi che sono SRI e SSR il che significa che comquneu siano andate veramente da un punto di visat più coencreto e particolare le vicende storiche resta il fatto ceh due soli sono i garndi eventi della stroai dell'unvierso:
1. La produzione dell'elettrone cioè dell'atomo che è il primo SRI e che dall''atomo all'atomo umano non cambia fondamentalmente ma resta sempre la stessa struttura quaternaria del sistema conoscitivo del pensiero vivente

2. La produzione del nuovo SSR o super-elettrone cioè la nuova persona duale o quinto elemento del sistema conoscitivo che quale evento apocalittico pone termine alla storia dell'universo e decreta di fatto la fine del mondo.


Comunque una cosa ci terrei a ribadire che penso o credo che sia ciò che mi distingue da tutti gli altri complottisti che a mio parere rischiano di condurre alla paranoia.
Perchè io non mi reputo paranoico malgrado creda anchio a ciò che i complottisti sostengono?
La differenza credo stia nel fatto che i complottisti credono nei burattinai e su questo penso che abbiano ragione ma quello che loro invece non credono e che invece io credo fermamente, è che oltre ai burattinai esiste anche un grande burattinaio il quale burattina perfino gli stessi burattinai che è un modo per dire in modo diverso quel che il popolino con la sapienza popolare che gli è tipica ha già espresso con il noto detto che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". 
Purtroppo sembrerebbe invece che i complottisti credono solo alle pentole per cui questo li allarma alquanto rischiando di renderli paranoici in quanto venendo afferrati dall'archetipo dell'eroe in cui rischiano di identificarsi si convincono che se non pongono loro rimedio cioè se i coperchi non li fanno loro, non li fa nessuno. E così si danno un gran daffare per fare i coperchi.
Io chiamo questo Gran Burattinaio che però non interpreto come i vetero teologi come il Trascendente ma come il Trascendente-Immanente come ci ha insegnato la psicoanalisi.
Questo Dio della psicoanalisi lo chiamo con il nome che gli diedero gli antichi greci "Automaton" ma anche lo si può chiamare "principio di sincronicità", "Divina provvidenza" "processo di individuazione universale" o anche altri nomi.

Alcuni famosi "uditori di voci"



Leonardo da Vinci



Giovanna d'Arco - Generale dell'esercito francese di liberazione 


Isaac Newton - scienziato



Lord Byron poeta e politico inglese



Emily Dickinson - poetessa statunitense 




Brian Douglas Wilson (1942 - vivente) fondatore e principale autore dei Beach Boys.

Il controllo mentale al cinema











ARTICOLO IN COSTRUZIONE



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Che cos'è l'apocalisse? In cosa consiste veramente l'evento apocalittico che tutti stiamo aspettando ma che è già un evento del passato essendo la nostra un'epoca già post-apocalittica?

L'evento apocalittico altro non sarebbe che il tramonto del soggetto conoscente come altro dall'oggetto conosciuto.
Tutto qui.
Non c'è quindi da paventare terremoti, uragani, riattivazioni di vulcani dormienti, attentati terroristici,  gravi calamità mondiali come una carestia, una crisi economica di vaste proporzioni come nel 1929, una conseguente terza guerra mondiale  o quant'altro di questo genere.
L'apocalisse è il concludersi definitivo della preistoria dell'Essere quando l'Essere trattava ancora sè fuori di sè come altro da sè.
L'essere continuerà a  trattare sè come altro da sè ma non più fuori di sè.
In termini psicoanalitici questo evento si chiama "dissoluzione del transfert/proiezione".



Che fare?

Nel frattempo che il processo apocalittico giunga al suo compimento che fare?

"Trattare senza trattare
tutto ciò che ancora tratta
e fino a che tratta."
(Silvia Montefoschi)

L'evoluzionismo non è contrario al progressismo ma non è progressismo


Esodo!
Sento che è questa la strada. 
Che l'Esodo sia la strada giusta questo è indubbio.
Questo vale sempre se si sia interessati a stare sulla via dell'evoluzione che coincide con la via della conoscenza perchè se uno non è interessato all'evoluzione può fare quello che cazzo gli pare e non c'è nessun problema, se uno non ama l'evoluzione può sempre amare il progresso e va ben così: c'è ne sono tanti in giro di progressisti.
Non è questo o quel particolare della nostra esistenza nel mondo che  bisogna abbandonare ma è il mondo stesso nel suo complesso che bisogna abbandonare. Questo mondo che  ormai giunto al capolinea non può che o stagnare in un progresso fittizio oppure  procedere oltre il mondo stesso e la sua logica relazionale che ovviamente non può che coincidere con l'abbandono del mondo stesso e non si può fare i furbi volendo pappa e ciccia perchè molti cosiddetti rivoluzionari vorrebbero fare i furbetti e ottenere pappa e ciccia ma non si può perchè si impone un Aut Aut ed è per questo che c'è il noto detto della sapienza popolare che recita che costoro "vorrebbero la botte piena  e la moglie ubriaca" o al contrario ma il significato è lo stesso, che "vorrebbero la botte piena e il marito ubriaco" ma non si può. Non è così che funziona la vera realtà.
E' questo il vero problema e anche la strada della conoscenza che io ho sintetizzato con la parola "Esodo".
Questa è l'unica parola d'ordine veramente rivoluzionaria: Esodo, Esodo! Esodo!
Ma non c'è bisogno di invitare gli altri all'esodo. 
Occorre piuttosto dare il buon esempio, essere anche noi testimoni, martiri della rivoluzione, dell'ultima rivoluzione perchè questa che si impone in questo oggi non è più una rivoluzione meramente politica ma una rivoluzione biologica ovvero una rivoluzione veramente radicale in quanto coglie le cose alla radice: non il superamento del capitalismo è il nostro palazzo d'inverno ma il superamento dell'anthropos.
L'immane carneficina nazionalista tra gli stati europei nel corso della prima guerra mondiale e poi il ventennio nazi-fascista ma anche gli anni sessanta e settanta dei movimenti hippy, studenteschi, operaisti fino ai cosiddetti anni di piombo incluso gli esiti totalitari e liberticide delle rivoluzioni russe e cinesi in primis ci hanno vaccinato dal ritentare la stessa inutile strada: "homo hominis lupus" aveva ragione Hobbes e i suoi partigiani più o simili di idee simili ma questo non giustifica una scelta autoritaria anche perchè Hobbes non si riferiva alla vita ma all'anthropos e dunque è l'antropos che va superato e non amato come predicano i cosiddetti buonisti. E' invece la vita, il principio evolutivo presente nella vita dell'universo  che si deve amare e non il suo punto di arrivo che è l'anthropos.

Volontà di tramonto

"Nell'uomo è il suo essere un ponte tra la scimmia e l'oltre-uomo che va amato. La sua volontà di tramonto." (Friedrich Nietzsche)

Se l'ottocento e il novecento ha visto i rivoluzionari prendere come suo obiettivo il sistema sociale capitalistico guidati principalmente da Marx-Engels adesso nel terzo millennio l'obiettivo è l'anthropos o meglio e più precisamente l'antroporiferimento dato che l'anthropos non è tanto la forma umana biologica ma la sua bussola narcisistica che è proprio l'antroporiferimento quale narcisismo non individuale ma proprio di specie.
Non è chi ama sè che è un narcisista mentre i francescani sono altruisti ma al contrario coloro che amano l'umanità sono i veri narcisisti mentre coloro che amano il pensiero vivente in perenne metamorfizzazione non lo sono.
Il Pensiero Vivente non è il soggetto conoscente ma è solo il soggetto riflessivo: soggetto conoscente è il padrone del pensiero, il padrone del significato contro cui giustamente si sono scagliati sia pure solo in termini solo distruttivi e non anche costruttivi le correnti filosofiche del "post-moderno"  e anche quelle del "pensiero debole".
Noi non diciamo che non si debba amare gli schiavi ma che si debba amare i padroni anche perchè sono la stessa cosa: lo schiavo è l'altro aspetto del padrone. Lo schiavo non è ancora un vero essere umano totalmente compiuto ed evoluto: il suo pensiero è reattivo, è dominato dalla paranoia, dal pensiero del nemico e non ha tempo ne è libero di pensare veramente. Lo schiavo è ancora un sintomo e funziona come un sintomo, un sintomo salutare intendiamoci proprio come la febbre quando c'è in corso una infezione ma sempre un sintomo. Lo schiavo non parla ma è parlato.
Lo schiavo proprio come il suo padrone sono stati traumatizzati dal peso della vita materiale e corporea ovvero dalla pesantissima dimensione spaziotemporale della vita orizzontale e vivono ormai stabilmente in un pensiero dicotomico. 

Qui nessuno da giudizi: è l'evoluzione, dalla scimmia all'uomo reattivo e paranoide e poi ancora alla nuova e vera umanità degli ultimi tempi storici che è invece quest'ultima attiva e non più reattiva.
Il cervello umano da non confondere con la mente funziona come un circuito elettronico: input e output, stimolo e risposta  ovvero acting out cioè coazione a ripetere.
La vecchia umanità crede nei burattinai e non sbaglia, non è che è per questo che è paranoide, io stesso ci credo che la storia abbia i suoi burattinai ma ciò che rende gli umani paranoidi è non credere in Dio cioè nel Gran Burattinaio che burattina perfino i burattinai.
Aveva ragione il buon Jean-Paul Sartre quando negli anni del secondo dopoguerra scriveva "Materialismo e rivoluzione": il materialismo non è affatto l'alleato dei rivoluzionari ma piuttosto l'alleato dei padroni. Ma dico io! Si può essere più deficienti?!
Dio!
No, non il signore vecchio che assomiglia a papà natale ma il Pensiero Vivente, il logos che era in principio, i Due dell'Uno da cui tutto ebbe inizio e che tutto è stato fatto per loro mezzo ovvero l'unico uomo  e l'unica donna.
Oggi la rivoluzione, la rivoluzione più radicale che sia mai stata concepita non ha più bisogno delle masse.
Al processo evolutivo non glie ne po' fregà di meno di imbarcare sulla nuova arca di Noè oltre alle coppie-Dio anche tutta la storia dell'evoluzione, il passato dell'evoluzione cioè la storia di dio, il passato della relazione, la storia di colui che è, che è appunto una coppia, la coppia-dio.
La "coppia-Dio" una terminologia che utilizzavo quando ancora non conoscevo bene la scienza della rivoluzione ma oggi so che non si tratta affatto di coppia, la coppia è ancora un retaggio della preistoria della specie umana, non è una coppia ma una persona, sono cioè proprio saldati in un'unica persona ma di tipo duale i gemelli, coloro che si sono fatti simili anzi identici.
Il rischio per coloro che si attardano nel mondo a trattare ancora le bagatelle della terra che, intendiamoci  da evoluzionisti diciamo che solo oggi sono bagatelle ma un tempo erano cose serie,  è che l'astronave arca di Noé, che non è un centro sociale ma il vero luogo della vera socialità, parta senza di loro.
La città di dio, è una città sospesa in cielo, è una astronave che viaggia verso i confini estremi dell'universo e superando perfino la velocità dell luce infine supera tali confini con tutte le conseguenze di cui la nuova fisica quantistica in parte ci ha edotto.
L'Automaton, il Gran Burattinaio, ormai è chiaro, da me vuole solo che io stia con Colei a cui ho dedicato tutte le mie poesie poichè è Lei stessa l'astronave celeste.
La vera patria ci aspetta: Gerusalemme, Atene, Roma, Agrigento o  Siracusa come la si voglia chiamare la città del pensiero altra dalla città del mondo (forse non è senza significato che mia madre Giovanna e il fratello di mia madre che si chiamava Andrea come me siano nati in Sicilia a Gela).
Mia madre non era una persona colta anzi era una povera casalinga ignorante, una povera crista come c'è ne sono tante, ma aveva in sè nel codice del DNA le informazioni degli antenati e il suo compito evolutivo è stato solo quello di passare a una nuova forma di vita le informazioni degli antenati sperando che nella nuova forma di vita queste informazioni si attivassero altrimenti altro passaggio ad altra forma di vita di generazione in generazione ma fortunatamente in me dato "il disagio della civiltà" di freudiana memoria infine le informazioni degli antenati finalmente si sono attivate e pur distante nel tempo e nello spazio ho sentito subito dove abitava la mia simile, la gemella che doveva esserci per forza nel vasto universo, la figlia della rivoluzione francese con sangue militare nelle vene, la normanna discendente di Giovanna d'arco.
Esodo dunque: non a caso Lei sentendosi estranea al mondo si richiuse in monastero.


Un nuovo diluvio universale e la nuova arca di Noè


Ma perchè abbandonare il mondo? Ci si potrà domandare.

Chi c'è lo fa fare?

E' necessario ora più che mai abbandonare il mondo al suo inevitabile destino autodistruttivo perchè la coppia-prima, la coppia-Dio, l'hanno già abbandonato e non sono come tutti i defunti di nuovo nello spazio-tempo nell'Aldilà ma sono in un Oltre proprio da loro inaugurato, e l'Oltre  appunto è un oltre lo spazio e un oltre il tempo.

Quando tra l'uomo e la donna non c'è più distanza e nessun tempo che possa colmare questa distanza unendoli, in quanto sono già definitivamente uniti, allora costoro sono l'Oltre oltre l'Aldiqua ma anche oltre l'Aldilà, in una parola oltre la massa-spazio-tempo.

Nell'Oltre solo le coppie ci vanno e solo le coppie unite in ultime nozze, quando tra l'uno e l'altro della relazione non vi è più alcuno spazio e quindi anche alcun tempo necessario a colmare un tale spazio.

La vita continua più vita che mai anzi ma non più nel mondo che è solo più che un museo preistorico che descrive più solo  quello che è stata la storia della relazione dagli atomi ai batteri fino all'umanità.

E' tempo di andare oltre e di abbandonare il museo preistorico di storia della vita che è ormai divenuto il mondo.

So bene che invece parte di umanità è impegnata a salvare l'umanità ma è proprio questa la follia, tra l'altro una follia che accelererà la guerra.

Abbandonare l'umanità al suo destino conflittuale e non farsi coinvolgere in questa inevitabile guerra.

Inevitabile.

Ecco il senso dell'esodo.

Allontanarsi fino a che si è in tempo.

Allontanarsi dai luoghi di guerra fino a che si può, poi non si potrà più.

Allontanarsi quanto più lontano possibile poichè la grande deflagrazione coinvolgerà anche coloro che si sono allontanati dai luoghi del conflitto cosmico ma non si sono allontanati troppo: anch'essi verranno per forza di cose trascinati a prendere parte al grande e ultimo conflitto.


Una nuova epoca dopo il diluvio





Nel frattempo saluto la mia amica che è stata un destino per me, la mia amica saluto ma anche la fondatrice del monastero carmelitano di Lisieux: "Shalom!" 
Ma è mai possibile dico io che la chiesa che ha fatto santi perfino il papà della mia amica Luis Martin e anche la sua mamma Zelie Guerin non voglia fare santa anche la fondatrice del monastero carmelitano di Lisieux, mère Jenevieve al secolo Claire Bertrand che nel 1838 se ne partì giovanissima da Poitiers sua città natale insieme ad alcune sue amiche per andare a Lisieux e fondarvi questa comunità femminile di clausura tutta dedita alla preghiera, all'adorazione dell'uomo-Dio e al silenzio?
Claire Bertrand che bambina gli altri bambini, che non erano degli ingenui, la prendevano in giro cantandole ridendo "E' innamorata del prete! E' innamorata del prete!" e lei diventava tutta rossa perchè avevano scoperto il suo segreto.
Teresina la mia amica che ha vissuta con 25 monache dal 1889 fino al 1897 scriveva:
"Oh come vorrei un monastero per me sola!"
Solo una monaca, una sua vera simile l'ha aiutata, nessuno ha aiutato la mia amica nel suo calvario corporeo e mentale, neanche le sue sorelle di sangue l'hanno aiutata nè potevano aiutarla dato che non potevano capirla essendo Thèrèse troppo evoluta per loro. 
Così si limitarono a dirle creandole ancora più problemi invece di aiutarla:
"Non ci pensi, non ci pensi: è il diavolo."
Claire Bertrand diceva alla mia amica che viveva in un grande tormento spirituale:
"Shalom! Pace! Viva nella pace suor Teresina. Shalom!"
Solo per questo onore a te grande fondatrice 
tu che sei stata un cireneo per la mia amica Cristo-donna
aiutandola a portare la croce.
Onore a te Claire.
Sempre ti sarò riconoscente a nome della mia amica.
Shalom!

Cosa aspettano a farla santa?!
Cosa aspettano?!
Tanto ormai i protestanti l'hanno già accusata la chiesa cattolica di non essere una vera chiesa cristiana ma ormai una chiesa pagana con troppi dei e non credo proprio che adesso i figli di Lutero cambieranno idea.

Si
si tanti dei
e tante dee
tutte e tutti 
a immagine e somiglianza dell'unico Dio Vivente
i Pensiero Vivente
il Logos che era in principio
la relazione prima 
tra l'uomo-Dio e la donna-Dio

Viva la mia amica e anche l'amica della mia amica.



ESODO!


"Abbandonare l'anima e poi abbandonare anche il corpo"
(Silvia Montefoschi - biologa e psicoanalista)

Dopo Galileo, Newton e Einstein: una nuova e ultima rivoluzione scientifica innescata nel 1895 da Sigmund Freud

Il sognatore cioè lo scienziato e/è il criticone

Un giorno Jung che al pari di Freud si riteneva uno scienziato un po' in collaborazione con gli altri scienziati condividendone la stessa tradizione e un po' in competizione con le altre scienze,  si pose questa domanda: "Che cosa sto facendo?" e dall'interno una voce proveniente da non si sa dove gli rispose: "Arte".



Ai primi degli anni settanta del novecento un'altra psicoanalista si pose la stessa domanda e sia la domanda che la risposta produssero un libro pubblicato nel 1977, un'opera che è all'origine di un percorso psicoanalitico che ha costituito una rivoluzione epistemologica in psicoanalisi e che ormai sta a fondamento della "psicoanalisi intersoggettiva radicale" chiamata anche "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" o "psicoanalisi allo stato dell'arte" per significarne sia la continuità e assolutamente no la rottura con la centenaria storia della psicoanalisi sia l'abisso tra questa e quella in quanto quella era ancora una filosofia anche se l'ultima filosofia e questa è già la vita, la vita vera dell'Uno vero, che è solo l'Uno-Duale. 


Queste tesi così radicali rispetto al senso comune sostenute dallo psicoanalista C. G. Jung, a mio parere le avrebbe potute tranquillamente sostenere anche il fisico quantistico Werner Heisemberg sostenitore della tesi della influenza reciproca e quindi non della neutralità tra sperimentatore e esperimento. 

Il pensiero scientifico si rinnova? La scienza tra catastrofe e rinnovamento

Diceva lo scienziato e epistemologo René Thom autore della tesi inerente i cosiddetti  "paradigmi scientifici tra catastrofe e rinnovamento" a proposito del convincere la comunità scientifica della bontà della nuova rivoluzione scientifica fondata sull'archetipo dell'intersoggettività, anche se lui non utilizzata il termine di "intersoggettività" ma il concetto era comunque questo, che è insensato voler convincere i vecchi scienziati, sarebbe un lavoro stupido ma più intelligentemente e anche più semplicemente bisogna solo saper attendere pazientemente che crepino.

“Attendere che crepino”

Proprio così osava dire senza infingimenti il grande epistemologo che conosceva bene la comunità scientifica.
E allora attendiamo: basta con il proselitismo! Il proselitismo è roba da illusi.
La pazienza è infatti la virtù dei forti.

Il concetto del "KAIROS" tramandatoci dalla sapienza dell'antica civiltà greca

Attendiamo quel momento che deve ancora venire e che gli antichi greci chiamavano "kairos" con il significato, di "momento giusto".

Principio di causa/effetto e principio di sincronicità

"Momento giusto" che non a caso ci rimanda a quella teoria elaborata insieme dallo psicoanalista Carl Gustav Jung e dal fisico quantistico Wolfgang Pauli: la teoria di una esistenza in natura e nella storia di un cosiddetto "principio di sincronicità" che faceva sostenere alla biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi, l'identicità di simbolico e reale sì che a differenza di Jung che riteneva che i fenomeni sincronistici fossero solo una eccezione, lei invece sostituiva a tutti gli eventi anche quelli ordinari il nuovo principio di sincronicità a quello di causa/effetto.



Anche gli scienziati sognano ma sognano scientificamente

La biologa e specialista in genetica oltre che medico-psicoanalista chiamava il pensiero scientifico utilitaristico e pragmatista sicuramente per i suoi successi dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, invece per quanto riguarda il discorso di verità chiamava la scienza " la metafora scientifica" come se fosse anch'esso un sogno, il sogno degli scienziati che pertanto facevano sogni scientifici e definiva le sue spiegazioni cosiddette scientifiche delle pure tautologie che non spiegavano un bel niente ma comunque utili per lo sviluppo tecnologico. 

Discorso scientifico e discorso di verità


Quindi non è che non credeva alla scienza ma semplicemente riteneva che il discorso cosiddetto scientifico esulava il vero discorso di verità: una cosa è utile  e un'altra cosa è vera e non gli si può darle torto conoscendo essa proprio in quanto psicoanalista e quindi ermeneuta dell'Automaton, la direzione della storia dell'universo grazie alla ermeneutica dei sogni e delle fantasie della gente in analisi.

Conclusioni


"E' ciò che è"
(Silvia Montefoschi - biologa specializzata in genetica, medico e psicoanalista)

 "[...] così che il Verbo,
che è poi il Soggetto,
arriva infine a dire di se stesso,
senza più declinarsi nell'oggetto."
(Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria", 1987, pag. 261)


L'unico individuo


"Verità è solo l'Intero" (Hegel)

STORIA e RELAZIONE: dall'Uno all'uni-verso e dall'uni-verso di nuovo all'Uno ma di un nuovo Uno questa volta si tratta: un Uno-Duale che a differenza dell'Uno (il soggetto conoscente quale altro dall'oggetto conosciuto) è invece proprio l'Uno vero, partorito infine dalla storia dell'universo dopo 13,7 miliardi di anni di gestazione, un po' più di nove mesi quindi.
Così sarà finalmente natale, il vero natale, il natale produttivo e non quello consumistico, un natale che coinciderà quindi anche con la pasqua di resurrezione.




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La questione energetica: entropia e nichilismo

C'è una forza nell'universo che è presente fin dall'inizio dei tempi della sua storia ovvero già con l'evento Big Bang e che chiamiamo "entropia" e che una volta giunta questa storia a manifestarsi nella storia del pensiero umano abbiamo dato a questa forza presente in natura anche un nome nuovo, quello di "nichilismo" ma che è sempre la stessa forza che abbiamo chiamato "entropia" ovvero un precipitare della forma e quindi dell'ordine nel disordine energetico.


Rappresentato così può veramente far apparire l'entropia e il nichilismo come lo si voglia chiamare come veramente una forza di disordine dell'ordine ma in verità è anch'esso un ordine ma un ordine vecchio che avendo fatto il suo tempo cessa di essere une vero ordine, un ordine ancora vivente per cui dapprima si limita a stagnare e poi con il tempo marcisce.
Dovremmo quindi più propriamente parlare di "ordine vecchio" e "ordine nuovo".

Il principio di opposizione

Il "principio satanico" (da non confondere con la figura del "diavolo" o "seduttore") è invece proprio un ordine anch'esso ma un ordine che avendo fatto il suo tempo si contrappone a un ordine nuovo: trattasi quindi di un ordine che volge al tramonto e che non ha più altro da dire se non "non voglio morire, non voglio morire" e ancora "roba mia" cioè "conoscenza mia" "vientene via con me".

A satana, che salvo smentita non è una persona ma solo una forza presente in natura che gli astrofici e i filosofi conoscono bene sotto il nome di "entropia" e "nichilismo", per dirla in breve "non piacciono le cose storte", "si è sempre fatto così e così si deve continuare a fare", insomma Satana è un pigrone, non ama pensare e proprio perchè non ama pensare perchè costa fatica riflettere è necessariamente anche un amante delle convenzioni.

Lo scetticismo dell'empirista radicale David Hume

Amante delle convenzioni ma soprattutto di quella convenzione (David Hume c'è la spiegato e insegnato) che sono causa/effetto, prima/dopo e che invece fondano il pensiero cosiddetto scientifico ma che più che scientifico è utilitaristico in quanto ha fatto la fortuna dello sviluppo tecnologico.

Principio di causalità e principio di sincronicità

Non ci sarebbe nulla di male nell'utilitarismo e nel pragmatismo a parte questa pretesa di scientificità fuori luogo, ovvero questa pretesa di verità che invece è solo una usurpazione come invece ci hanno insegnato anche più recentemente il fisico quantistico Wolfgang Pauli e lo psicoanalista Carl Gustav Jung con la loro opera sul Principio di Sincronicità.

Scienza vera e tecnica

Una obiezione possibile dei fautori della coppia scienza-tecnica potrebbe essere: "ma allora se questa scienza non è la vera scienza come si spiegherebbe lo sviluppo tecnologico?".

Werner Heisemberg

Il fisico quantistico Werner Heisemberg ci ha spiegato che l'osservatore modifica nel senso che condiziona  l'oggetto osservato ovvero l'esperimento in quanto è anch'esso implicato nell'esperimento e non può considerarsi un elemento neutro rispetto all'evento esperienziale.
Cosa rilevabile anche quando qualcuno che accusa un disagio esistenziale entra nello studio medico di uno psichiatra ancora sano sia pur disagiato e ne esce malato e etichettato e stigmatizzato "nevrotico" o "psicotico" e comunque oggettivato con tanto di ricetta medica di psicofarmaci.
Questo principio di Heinsemberg ci fa inoltre pensare anche a una delle correnti del femminismo più contemporaneo che va sotto il nome di "filosofia della differenza sessuale" che ritiene che il concetto di Uno presente nella storia della filosofia, concetto che si pretende neutro è in verità una mistificazione "maschilista". Non è un caso infatti che nella psicoanalisi di Silvia Montefoschi si parli invece non di scienza dell'uno ma di scienza dell'uno-vero dando al concetto di uno-vero il significato di uno-duale.

La cura

Che cosa ci vuole insegnare questo esempio?
Che l'oggetto obbedisce al soggetto, il padrone infatti si prende cura del suo schiavo  e insomma trattasi sempre dei vari gradi ma sempre dalla notoria "sindrome di Stoccolma".
Noi parliamo di interdipendenza come altro di una relazione intersoggettiva ma parliamoci chiaro senza girarci intorno, che cos'è alla fin fine  l'interdipendenza se non sado-masochismo?
Sado-masochismo che si può manifestare a vari stadi a partire dallo stadio blando fino a  quello feroce e anche ferocissimo
La preistoria dell'essere è proprio il sado-masochismo che altri chiamano "amore" e infatti è amore, non dicono sbagliato, dato che l'oggetto pur di stare con il soggetto si farebbe fare qualsiasi cosa anche uccidere come accade veramente nella realtà in situazioni che sono venute maturando in  interdipendenza feroce dato che l'interdipendenza è come una droga che dando assuefazione richiede una sempre maggior dose per produrre lo stesso effetto di piacere.
Questo vale anche per il padrone dato che anche il padrone ama il suo schiavo perchè a sua volta ne dipende quale schiavo dello chiavo.
Lo schiavo in effetti non esiste e se esiste, esiste grazie al suo padrone che lo fa essere perchè lo schiavo viene a sapere di sè grazie al padrone e senza il quale non saprebbe di sè.
Questo ci spiega la grande verità espressa nell'Amleto di Shespire:
"Essere o non essere: questo è il problema".
E tutto il sapere ma proprio tutto si riassume in questa massima del grande drammaturgo inglese  sull'Essere che ha il potere di spiegare non solo la storia umana ma l'intera storia anche non-umana.
Essere sempre più essere: è questa infatti la direzione dell'essere.

ἀρχή

L'Essere ovvero il divenire in Grecia

Il divenire era l'Archè per Eraclito di Efeso.

Questa era dunque la sua risposta alla domanda e questo "Divenire"  Eraclito lo chiamava anche "Logos".



L'Essere ovvero il divenire in Israele

Chiedeva dunque Mosè al suo interlocutore: 


"Dimmi almeno il tuo nome affinchè io possa dire agli altri chi mi ha parlato."

E la voce rispose: "Io sarò quel che sarò."









IO SARO' QUEL CHE SARO'
( Ehyeh-Asher-Ehyeh )

  in ebraicoאֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה‎ 
  Esodo 3,13-15




io però preferisco questa versione

La quinta forza universale

Il "Pensiero Uno oltre la psicoanalisi" postula accanto alle tradizionali quattro forze universali riconosciute dalla scienza ufficiale:
  • interazione forte
  • interazione debole
  • forza elettromagnetica
  • forza gravitazionale
anche una "quinta forza" che verrebbe a far sentire i suoi effetti nel momento del processo evolutivo in cui nascerebbe un nuovo soggetto altro dal vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) che a partire dall'atomo fino alla vecchia umanità è stato l'artefice e vero protagonista del divenire storico nel bene come nel male. 
Di quale nuova tipologia di soggettività si tratta?
Trattasi del nuovo Soggetto Super-Riflessivo (SSR) di cui GiovanniSilvia sono solo il prototipo.

Ritornando al discorso sulla cosiddetta "quinta forza", questa "quinta forza" avrebbe il potere di destrutturare la materia, demassificando tutte le altre forme di energia per riportarla a quella originaria del Pensiero, l'energia pensante, in cui tutte le forze differenziatesi da essa possono infine riunificarsi.

Riferimenti:
- Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria del Verbo - Il principio cosmico", 1987


Oltre il principio di causa/effetto e altri pensieri


  • Il passato  e il futuro - Non è il passato che determina il futuro ma al contrario è il futuro che determina il passato: per meglio esplicitare ulteriormente e più chiaramente il concetto: per quanto possa sembrare impossibile al buon senso, è invece il passato che è stato causato dal futuro.
  • La realtà del solo presente - La verità è che non esiste nè il passato e nè il futuro ma solo il presente è reale e tutto il passato così come tutto il futuro vivono in questo presente.
  • Il presente che sembra essere solo il presente in verità non è solo il presente ma molto più del solo presente - Se così stanno le cose significa solo che ciò che non è ancora ovvero il futuro anzi tutto il futuro, pur non essendo ancora, se è anch'esso in questo presente significa solo che pur non essendo ancora invece è già qui presente in questo presente. Come dire che in questo presente ci giochiamo non solo il presente ma anche tutto il futuro, e anche non solo tutto il futuro ma anche tutto il passato perchè il passato sembra il passato e invece pur essendo passato sembrerebbe che invece non è affatto ancora passato proprio per niente ma è ancora da passare pur dando l'impressione che sia già passato mentre invece la realtà è che anche il passato è ancora quì in attesa di passare.

  • Per una storia del concetto di "Principio di Sincronicità" - Già negli anni trenta Jung rifletteva su un altro principio che fosse più vero del principio di causalità, principio questo di causalità già smantellato criticamente dal filosofo scozzese David Hume ma fu solo negli anni cinquanta del novecento che Jung insieme al fisico quantistico Wolfgang Pauli pubblicarono le loro tesi in un'opera sul nuovo Principio di Sincronicità ma mentre Jung considera il principio di sincronicità come un principio che riguarda solo alcuni fenomeni che non obbediscono e quindi non si possono spiegare facendo ricordo al principio di causalità, Silvia Montefoschi invece considera che tutti i fenomeni, nessuno escluso obbediscono al Principio di Sincronicità. Che cos'è il Principio di Sincronicità? E' la Necessità, il Fato, il Destino, la Divina Provvidenza o anche Automaton, così lo chiamavano gli antichi greci. Diceva già a suo tempo Friedrich Engels che tuttavia non parlava di principio di Sincronicità ma di Necessità: "Non esiste alcuna libertà ma se proprio vogliamo continuare a usare qeusto termine di libertà allora la libertà può essere solo la COSCIENZA DELLA NECESSITA" (Friedrich Engels)

Diceva Jung: "Rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino."

E tuttavia sempre Jung al paziente che gli chiedeva se la psicoanalisi lo avrebbe aiutato a guarire dalla nevrosi, gli rispondeva: "Non è la psicoanalisi che ti guarisce dalla nevrosi ma al contrario è la nevrosi stessa che ti guarisce".

Oggi che sappiamo grazie alle nuove elaborazioni sull'inconscio sviluppate da Silvia Montefoschi che questo misterioso inconscio altro non è che l'interdipendenza tra l'uno e l'altro dell'unico discorso o meglio è il non sapere di questa interdipendenza, alla luce di questa nuova visione dell'inconscio, quanto sosteneva suo tempo Jung diventa ancora più comprensibile nella sua veridicità.

Silvia Montefoschi aliena come nessuno da ogni concezione pragmatica e utilitaristica del sapere, a sua volta ai pazienti che gli chiedevano se una psicoanalisi li avrebbe potuto servire, rispondeva che la psicoanalisi non avrebbe potuto servirgli proprio a niente ma al contrario erano loro che invece potevano servire alla psicoanalisi manifestando così la sua concezione della psicoanalisi come una impresa rivoluzionaria collettiva e qui il concetto di "impresa" va inteso proprio nel senso anche imprenditoriale che assume il termine in alcuni contesti. La psicoanalisi infatti è un lavoro, una impresa collettiva ma si tratta di un lavoro che porta a compimento la stessa storia del lavoro umano  e non-umano e di questa storia del lavoro nè è anche lo sprint finale. 

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Il mistero dell'imprinting


Mi ha sempre commosso questa storia del grande etologo Kornrad Lorenz e le sue oche che a differenza di me che lo considero un grande scienziato per loro che erano oche non era affatto un grande e serio studioso del regno animale ma era solo "mamma oca", sicchè dovunque andasse queste lo seguivano e lo seguivano perfino in casa facendo quindi arrabbiare sua moglie.

Riflettevo cercando di amplificare una tale storia e mi è venuto da pensare a un fatto autobiografico che ho già raccontato.

Prima però per capire bene il racconto occorre premettere alcune osservazioni e tesi proprio dell'etologia.

Cosa dicono in proposito gli etologi?

Dicono che è vero che possa succedere quel che è successo a Konrad Lorenz con le sue oche ma questo può accadere fino a che non appare la vera mamma oca perchè quando poi appare la vera mamma oca se si tratta di oche oppure di altre specie animali se si tratta invece di altre specie animali, allora accade che queste lasciano in maniera del tutto naturale Konrad Lorenz per seguire invece il loro vero genitore, quello cioè della loro stessa specie.

Ho cominciato a dedicarmi alla elaborazioni di una "storia dell'universo" già se non a quattro anni sicuramente a cinque anni e non più tardi, questo lo so per certo. E non ho ancora terminato di scriverla questa benedetta storia dell'universo.
Tutto cominciò quando bambino mi posi questa domanda: "Chi sono i miei veri genitori?" non che mi sentissi adottato ma per me questa domanda aveva il senso di "quali sono le mie vere radici?'" dato che per me i nonni erano ancora più veri genitori e i bisnonni ancora di più e via di questo passo risalendo fino ai genitori verissimi.
In seguito, avrò avuto sette anni o forse otto ma credo sette. Era mattino prestissimo e attraversai il cortile qui nell'immagine e tutto d'un colpo ebbi una intuizione: "Esistiamo solo io e Dio" mio dissi. "Tutto ciò che vedo è come un teatrino. Io vedo il cortile, la strada e la gente? E' Dio che crea lo scenario. Poi cambia scena e il cortile, le strade e la gente scompaiono e Dio crea una nuova scenografia ma in definitiva è solo un teatrino e solo io e Dio esistiamo veramente."
Lo raccontai molti anni dopo in analisi a Silvia Montefoschi e dopo avergli raccontato questo evento autobiografico l'epistemologa e filosofa della scienza così commentò: "Già allora avevi capito tutto."
Mi capitò anche di imbattermi nel pensiero di George Berkeley e nel leggere la sua teoria della conoscenza che faceva perno sul motto "ESSE EST PERCIPI" mi dissi: "Ma allora io la pensavo come lui!". Mi fu quindi facile comprendere le ultime elaborazioni psicoanalitiche di Silvia Montefoschi che facevano perno sul nuovo concetto centrale di "NUOVA PERCEZIONE".


Ho pensato quindi a quando avevo dieci anni che terminata la quinta elementare alla scuola "Giuseppe Garibaldi" di Genova, di mia spontanea volontà decisi di andare in seminario.
Così dalla città di Genova mi trasferii lontano fin nel Veneto in provincia di Treviso in un paesino chiamato San Floriano di Castelfranco Veneto.
Accadde però che quasi subito sentii una forte nostalgia della mia famiglia e nei miei ricordi ricordo che piangevo sempre tutto il giorno, sì proprio così, dalla mattina alla sera piangevo.
Ispirato un giorno mi decisi di andare da quello che noi seminaristi chiamavamo "Padre Spirituale" il quale si occupava solo ed esclusivamente delle confessioni e della direzione spirituale e di niente altro e gli esposi il mio problema.
Questi per tutta risposta mi parlò della "madre celeste".
Quale fu la mia reazione?
"E chi se ne fotte della mia famiglia!"
Fu un attimo e avevo dimenticato totalmente la mia famiglia, di cui non me ne fregava proprio più niente. Smisi di piangere in un sol colpo e da allora non piansi più.

Uno psicoanalista più smaliziato dei preti per quanto riguarda le cose della psiche potrebbe commentare invece senza ricorrere alla religione, al paranormale o alla parapsicologia:

"E' naturale. Si tratta solo e più semplicemente del potere del simbolo che ha su noi umani. Il prete senza nemmeno rendersene conto, inconsapevolmente ha semplicemente favorito in te la sostituzione dell'oggetto  simbolico all'oggetto concreto e sappiamo tutti ormai come il simbolo sia un gradiente della libido molto più efficiente del concreto. Per spiegare un tale evento non c'è bisogno di ricorrere al sovrannaturale."

E anche questa spiegazione è plausibile.

San Floriano di Castelfranco Veneto: al centro la chiesa del paesino e a destra il seminario agostiniano dove ho frequentato dopo le elementari le tre medie. Una grande famiglia di circa 120 persone ma con la seconda media divenuta scuola statale e non più privata al mattino si popolava ancora maggiormente con alunni e insegnanti statali, i cosiddetti "esterni" che venivano dai paesi vicini si che l'ingresso del seminario era pieno di biciclette. Sicuramente io sono stato chiamato da Gesù fin da bambino ma poi sono stato chiamato anche da Freud. Ma chi è Freud? E' sempre Gesù e non è un caso ceh anche Freud sie ebreo. Se Freud non fosse stato Cristo non avrebbe potuto dare inizio al movimento psicoanalitico del grande ascolto della voce dell'inconscio universale per poterlo infine decriptare e così riportare in chiaro il discorso della Necessità, Automaton, Principio di Sincronicità, Fato, Destino  o Divina Provvidenza come lo si voglia chiamare. Che cos'è infatti la psicoanalisi? E' un cristianesimo per adulti. 

Conclusioni

In questo mondo, di veramente sacro c'è solo una cosa: i genitori.
I genitori: l'uomo e la donna.
L'uomo e la donna cioè la vita eterna.
In una parola: Dio il Trascendente-Immanente o Processo del Pensiero come lo si voglia chiamare il Pensiero Vivente, l'Infinitamente Pensante che è Infinitamente Pensante proprio perchè Infinitamente Amante.