I tre momenti principali della storia dell'universo:
1. dall'evento Big Bang fino alla costruzione dell'atomo (sistema conoscitivo atomico) che è il primo SRI
2. una volta raggiunto il livello del SRI la storia dell'universo è pressochè piatta per così dire perchè dall'atomo propriamente detto all'atomo umano il sistema conoscitivo non cambia ma rimane sempre il SRI pur nelle differenze di evoluzione delle forme del Pensiero Vivente (il Pensiero Uno) e infatti se tutte le forme del pensiero pensano incluso le particelle subnucleari fino alle piante e poi gli animali che però sono pensiero agito solo la specie umana (che noi chiamiamo oggi "vecchia umanità") oltre a pensare come tutti gli altri animali in più sa anche di pensare e questo fa sì che sia l'unica animale a fare storia.
3. Con l'avvento della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO questa ultima forma del pensiero giunge a identificarsi e a essere tutt'uno con il Pensiero stesso per cui oltre a pensare (piante e animali), oltre a sapere di pensare (animale-umano) sa di essere il Pensiero stesso.
Detto in altri termini: non si è più al livello dell'essere "consustanziali al Dio" ma di essere "identici al Dio" cioè Dio stesso, il Pensiero Vivente ovvero il Pensiero Uno che è sempre stato l'Uno-Duale.
Tipica tessera di un agente del KGB - i servizi segreti dell'URSS
Mi sono accorto che recentemente una delle pagine da me create in questi anni da che sono su facebook ha scalato la classifica in maniera impressionante in quanto a follower.
Non che sia la prima in classifica: ormai da molto le prime in classifica sono le pagine di Filosofia, Psicoanalisi e Storia dell'universo tuttavia questa a lungo è stata tra le ultime e adesso tutto d'un tratto in questi ultimi mesi ha acquisito un sacco di follower.
Quindi ci tengo a raccontare come è nata e come mi è venuto in mente di creare una pagina con un titolo simile anche se non è affatto semplice anche perchè la questione è molto articolata e non lineare ovvero ha molte sfaccettature la questione e non mi risulta che quelcuno l'abbia trattatta nel suo insieme ma c'è chi se ne è occupato di un solo aspetto e altri di un altro aspetto..
Quando mi sono iscritto su facebook io avevo esperienza solo di quel che più brevemente chiamavo "controrivolzuione".
Attenzione però a non equivocare perchè quando io uso il termine "controrivoluzione" non mi riferisco nè a un movimento anti-comunista in particolare nè a un movimento anti-capitalista più in generale ma a un movimento anti-psicoanalista.
La psicoanalisi infatti
Donald Trump accusato di essere il più maschilista dei presidenti USA ha pensato bene invece di mettere a capo dei servizi segreti USA una donna: segno che i vecchi schemi mentali dei nostri sedicenti progressisti non ci azzeccano più e quindi vanno riformati per stare al passo con i nuovi tempi apocalittici.
Alcune ipotesi
Fenomeni B.V. M.
Elohim o Antichi Astronauti (ingegneria genetica)
Interferenze aliene o fenomeni di abduction
Il "Progetto MKULTRA" (Mind Kontrolle Ultra)
Attivo dal 1953 al 1973 data quest'ultima in cui risulta ufficialmente terminato.
Parlandone al passato va detto comunque che in queste ricerche sul "controllo mentale" in competizione in piena guerra fredda con i russi e i cinesi furono coinvolte almeno 80 istituzioni americane tra cui 44 college ed università, 12 ospedali, 3 prigioni, e 185 ricercatori privati.
A suo tempo già lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung rischiando la sua reputazione di scienziato della mente ne trattò con gran disappunto di Sigmund Freud peraltro
PSICOANALISI e OCCULTISMO
PSICOANALISI e UFOLOGIA
La critica del principio di causa/effetto, prima/dopo
che aveva già avuto nel 1700 nel filosofo scozzese David Hume
un predecessore.
Il "Trattato sulla natura umana" del filosofo empirista David Hume
fu una prima e decisa critica del principio di causa/effetto
che è a fondamento non solo del pensiero cosiddetto scientifico
ma anche del senso comune di tutti noi.
Altri noti ricercatori che sostengono alcune tesi in merito con argomentazioni alquanto suggestive
La specie umana, la specie che da' avvio alla storia del lavoro quale storia della tecnica prima (estroversione del pensiero) e poi anche della storia della medicina (introversione del pensiero), che nella sua storia evolutiva complessiva risulta costituita da circa 25 specie umane, appare per la prima volta in Africa nella regione intorno al Lago Vittoria due milioni di anni fa. La nostra specie, la specie homo sapiens sapiens invece appare solo 100 mila anni fa in Sud-Africa caratterizzata da una forte immaginazione (pratica la sepoltura dei morti cioè sembrerebbe anche credere nell'Aldilà oltre a esprimere una grande capacità empatica e dà anche avvio alla storia dell'arte).
450 mila anni fa giungono sul pianeta Terra gli Annunaki dal pianeta Nibiru
(l'hanno detto i Sumeri 6000 anni fa)
La cosiddetta "teoria degli antichi astronauti"
ha avuto la sua prima formulazione come tale
con lo studioso dell'antica civiltà dei sumeri Zacharias Sitchim
Che ne penso io?
Secondo me trovo queste tesi alquanto verosimili anche perchè se non fossero almeno verosimili non le considerei di alcun interesse e invece almeno fino a osservazioni o deduzioni che ne neghino una loro possibile plausibilità intendo tenerle in considerazione almeno in parte. Tuttavia siccome trovo la scienza psicoanalitica quale suprema scienza della relazione ancora più vera mi trovo a dover cercare una sintesi che regga tra queste tesi almeno nella parte che trovo verosimili con:
PLATONE antesignano della concezione evoluzionistica detta evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico
HEGEL e l'alienazione del pensiero fuori di sè per poi recuperarsi
e la PSICOANALISI con il concetto centrale di transfert/proiezione o per dirla più sinteticamente: la concezione per cui il vero vivente è solo il pensiero vivente quale pensiero pensante.
l'ultima psicoanalisi ossia fermo restando i due concetti fondamentali dell'ultiam psicoanalisi che sono SRI e SSR il che significa che comquneu siano andate veramente da un punto di visat più coencreto e particolare le vicende storiche resta il fatto ceh due soli sono i garndi eventi della stroai dell'unvierso:
1. La produzione dell'elettrone cioè dell'atomo che è il primo SRI e che dall''atomo all'atomo umano non cambia fondamentalmente ma resta sempre la stessa struttura quaternaria del sistema conoscitivo del pensiero vivente
2. La produzione del nuovo SSR o super-elettrone cioè la nuova persona duale o quinto elemento del sistema conoscitivo che quale evento apocalittico pone termine alla storia dell'universo e decreta di fatto la fine del mondo.
Comunque una cosa ci terrei a ribadire che penso o credo che sia ciò che mi distingue da tutti gli altri complottisti che a mio parere rischiano di condurre alla paranoia.
Perchè io non mi reputo paranoico malgrado creda anchio a ciò che i complottisti sostengono?
La differenza credo stia nel fatto che i complottisti credono nei burattinai e su questo penso che abbiano ragione ma quello che loro invece non credono e che invece io credo fermamente, è che oltre ai burattinai esiste anche un grande burattinaio il quale burattina perfino gli stessi burattinai che è un modo per dire in modo diverso quel che il popolino con la sapienza popolare che gli è tipica ha già espresso con il noto detto che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi".
Purtroppo sembrerebbe invece che i complottisti credono solo alle pentole per cui questo li allarma alquanto rischiando di renderli paranoici in quanto venendo afferrati dall'archetipo dell'eroe in cui rischiano di identificarsi si convincono che se non pongono loro rimedio cioè se i coperchi non li fanno loro, non li fa nessuno. E così si danno un gran daffare per fare i coperchi.
Io chiamo questo Gran Burattinaio che però non interpreto come i vetero teologi come il Trascendente ma come il Trascendente-Immanente come ci ha insegnato la psicoanalisi.
Questo Dio della psicoanalisi lo chiamo con il nome che gli diedero gli antichi greci "Automaton" ma anche lo si può chiamare "principio di sincronicità", "Divina provvidenza" "processo di individuazione universale" o anche altri nomi.
Alcuni famosi "uditori di voci"
Leonardo da Vinci
Giovanna d'Arco - Generale dell'esercito francese di liberazione
Isaac Newton - scienziato
Lord Byron poeta e politico inglese
Emily Dickinson - poetessa statunitense
Brian Douglas Wilson (1942 - vivente) fondatore e principale autore dei Beach Boys.
" Se quotidianamente noi compiamo la fatica di prendere distanza dagli eventi nel momento stesso in cui li patiamo e, non vivendo più in balia di essi, li recuperiamo alla nostra coscienza come momenti significativi del nostro procedere, la meta già l’abbiamo raggiunta, perché essa sta nel senso che noi così diamo alla strada che percorriamo."
(Silvia Montefoschi)
Commentario
La meta del nostro andare non si raggiunge dopo e infine ma la si può già raggiungere ancor prima di raggiungere la meta.
Prendere distanza: è proprio questa la funzione soggettivante ovvero "trattare senza trattare tutto ciò che ancora tratta e fino a che tratta". in questo momento non saprei dire da quale opera è tratta la citazione che qui commento ma va comunque tenuto presente che c'è un prima e un dopo e un prima e un dopo riguarda l'incontro con Giovanni o meglio la nascita dell'archetipo dell'ultima coniunctio che è l'unico oggi che sia ancora vivente e poi c'è un altro prima/dopo discriminante anch'esso che riguarda le ultime opere dopo il manifestarsi di una contro-rivoluzione e mi riferisco alle opere del periodo 1995-2009. Con quest'ultimo periodo non c'è più da prendere distanza nel senso di coglierne il senso dei nuovi eventi in quanto i nuovi eventi non sono affatto nè eventi nè tanto meno nuovi in quanto si mette in atto il nuovo e ultimo processo di autodistruzione del SRI che si destabilizza e destabilizzandosi porta a compimento il processo di demassificazione dell'intero universo. Silvia stessa in uno dei nostri incontri mi disse chiaramente come ormai è tutto pura consumazione fino all'exitus finale. Consumazione, beninteso della memoria, delle tracce mnestiche ovvero di ciò che in noi ancora resta della vecchia e obsoleta modalità interdipendente di rapportarsi tra l'uno e l'altro dell'unico discorso. Attenzione: a differenza di Marx per il quale l'alienazione era solo alienazione per Hegel per esempio anche l'alienazione ha una sua valenza non solo negativa ma anche positiva e ugualmente la relazione schiavo-padrone cioè il sadomasochismo che caratterizza la preistoria dell'essere, prodotta dall'originaria divisione del lavoro tra soggetto attivo e oggetto passivo, anch'essa ha collaborato a portare avanti l'evoluzione e infatti va chiarito che c'è una bella differenza tra i vari momenti dello spettro del sadomasochismo che va da blando a feroce fino a ferocissimo. Oggi però la modalità di relazionarsi interdipendente non ha alcun senso ma è solo pura consumazione della stessa che a ogni ciclo di ripetizione sbiadisce sempre più come memoria e infine scompare essendo ormai più solo la spazzatura della storia anzi della preistoria della vita relazionale. "Il finito proprio perchè finito non può finire mai ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare scomparirà in assoluto per non più ritornare."
Un giorno Jung che al pari di Freud si riteneva uno scienziato un po' in collaborazione con gli altri scienziati condividendone la stessa tradizione e un po' in competizione con le altre scienze, si pose questa domanda: "Che cosa sto facendo?" e dall'interno una voce proveniente da non si sa dove gli rispose: "Arte".
Ai primi degli anni settanta del novecento un'altra psicoanalista si pose la stessa domanda e sia la domanda che la risposta produssero un libro pubblicato nel 1977, un'opera che è all'origine di un percorso psicoanalitico che ha costituito una rivoluzione epistemologica in psicoanalisi e che ormai sta a fondamento della "psicoanalisi intersoggettiva radicale" chiamata anche "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" o "psicoanalisi allo stato dell'arte" per significarne sia la continuità e assolutamente no la rottura con la centenaria storia della psicoanalisi sia l'abisso tra questa e quella in quanto quella era ancora una filosofia anche se l'ultima filosofia e questa è già la vita, la vita vera dell'Uno vero, che è solo l'Uno-Duale.
Queste tesi così radicali rispetto al senso comune sostenute dallo psicoanalista C. G. Jung, a mio parere le avrebbe potute tranquillamente sostenere anche il fisico quantistico Werner Heisemberg sostenitore della tesi della influenza reciproca e quindi non della neutralità tra sperimentatore e esperimento.
Il pensiero scientifico si rinnova? La scienza tra catastrofe e rinnovamento
Diceva lo scienziato e epistemologo René Thom autore della tesi inerente i cosiddetti "paradigmi scientifici tra catastrofe e rinnovamento" a proposito del convincere la comunità scientifica della bontà della nuova rivoluzione scientifica fondata sull'archetipo dell'intersoggettività, anche se lui non utilizzata il termine di "intersoggettività" ma il concetto era comunque questo, che è insensato voler convincere i vecchi scienziati, sarebbe un lavoro stupido ma più intelligentemente e anche più semplicemente bisogna solo saper attendere pazientemente che crepino.
“Attendere che crepino”
Proprio così osava dire senza infingimenti il grande epistemologo che conosceva bene la comunità scientifica.
E allora attendiamo: basta con il proselitismo! Il proselitismo è roba da illusi.
La pazienza è infatti la virtù dei forti.
Il concetto del "KAIROS" tramandatoci dalla sapienza dell'antica civiltà greca
Attendiamo quel momento che deve ancora venire e che gli antichi greci chiamavano "kairos" con il significato, di "momento giusto".
Principio di causa/effetto e principio di sincronicità
"Momento giusto" che non a caso ci rimanda a quella teoria elaborata insieme dallo psicoanalista Carl Gustav Jung e dal fisico quantistico Wolfgang Pauli: la teoria di una esistenza in natura e nella storia di un cosiddetto "principio di sincronicità" che faceva sostenere alla biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi, l'identicità di simbolico e reale sì che a differenza di Jung che riteneva che i fenomeni sincronistici fossero solo una eccezione, lei invece sostituiva a tutti gli eventi anche quelli ordinari il nuovo principio di sincronicità a quello di causa/effetto.
Anche gli scienziati sognano ma sognano scientificamente
La biologa e specialista in genetica oltre che medico-psicoanalista chiamava il pensiero scientifico utilitaristico e pragmatista sicuramente per i suoi successi dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, invece per quanto riguarda il discorso di verità chiamava la scienza " la metafora scientifica" come se fosse anch'esso un sogno, il sogno degli scienziati che pertanto facevano sogni scientifici e definiva le sue spiegazioni cosiddette scientifiche delle pure tautologie che non spiegavano un bel niente ma comunque utili per lo sviluppo tecnologico.
Discorso scientifico e discorso di verità
Quindi non è che non credeva alla scienza ma semplicemente riteneva che il discorso cosiddetto scientifico esulava il vero discorso di verità: una cosa è utile e un'altra cosa è vera e non gli si può darle torto conoscendo essa proprio in quanto psicoanalista e quindi ermeneuta dell'Automaton, la direzione della storia dell'universo grazie alla ermeneutica dei sogni e delle fantasie della gente in analisi.
Conclusioni
"E' ciò che è"
(Silvia Montefoschi - biologa specializzata in genetica, medico e psicoanalista)
"[...] così che il Verbo, che è poi il Soggetto, arriva infine a dire di se stesso, senza più declinarsi nell'oggetto."
(Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria", 1987, pag. 261)
L'unico individuo
"Verità è solo l'Intero" (Hegel)
STORIA e RELAZIONE: dall'Uno all'uni-verso e dall'uni-verso di nuovo all'Uno ma di un nuovo Uno questa volta si tratta: un Uno-Duale che a differenza dell'Uno (il soggetto conoscente quale altro dall'oggetto conosciuto) è invece proprio l'Uno vero, partorito infine dalla storia dell'universo dopo 13,7 miliardi di anni di gestazione, un po' più di nove mesi quindi.
Così sarà finalmente natale, il vero natale, il natale produttivo e non quello consumistico, un natale che coinciderà quindi anche con la pasqua di resurrezione.
SOMMARIO: CENTO E PASSA ANNI DI STORIA DELLA PSICOANALISI.
Il desiderio e la legge nell'ermeneutica psicoanalitica freudiana (1895), junghiana (1912) e il RECUPERO di queste ultime in perfetto stile hegeliano nella "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" di Silvia Montefoschi (1977).
Freud e Jung
Solo due sono le ermeneutiche principali del desiderio che hanno tessuto la storia della psicoanalisi e non tre: quella di Freud e quella di Jung. Se quindi la psicoanalisi di orientamento freudiano ne rappresenta la tesi e quella più di orientamento junghiano l'antitesi, Silvia Montefoschi invece con la sua "direzione della cura" come un "farsi identici" che negli esiti è sia freudiano che junghiana ne rappresenta la sintesi tra le due apparenti e contraddittorie ermeneutiche del rapporto tra il desiderio e la legge.
Freud e Silvia Montefoschi
Freud e Jung: due interpretazioni diverse di come funziona la realtà e quindi anche dell'evoluzione ma le interpretazioni di Freud e Silvia Montefoschi sono compiute mentre il pensiero di Jung è solo il punto di partenza da cui Silvia Montefoschi spicca il volo. Se infatti per Jung la vera coniunctio non è quella concreta, invece per Freud e Silvia Montefoschi la vera coniunctio è proprio quella concreta ma mentre Freud ritiene che la concretezza deve essere trascesa nel simbolico ritenuto da questi altro dal concreto, per Silvia Montefoschi è invece proprio il simbolico il vero concreto in quanto l'ultima psicoanalista si è fatta consapevole che il simbolico coincide con il reale e non è affatto altro dal vero reale. Per spiegare meglio questo concetto di solito io uso dire che la mappa del territorio coincide con il territorio e che quindi la mappa del territorio non è mera rappresentazione del reale che poi è un altro modo di dire che il pensiero non rappresenta affatto la realtà ma proprio la crea la realtà.
In principio dello sprint finale: la prima cellula psicoanalitica a Vienna poi Zurigo e infine Roma
All'inizio del mio impegno alla divulgazione su internet della "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" (in verità solo in minima parte sono interessato alla divulgazione se non addirittura per niente) non scrivevo ancora su questa piattaforma blogger ma il sito web storico della "psicoanalisi allo stato dell'arte" era sulla piattaforma wordpress.
Molti mie articoli su questi argomenti e correlati sono ancora lì non più rielaborati ulteriormente e aggiornati tenuto conto delle mie ultime consapevolezze ottenute proprio anche con lo sforzo di mettere in scritto il pensiero.
Comunque lì si possono trovare molta documentazione e ulteriori link al riguardo.
Questo primo sito web da me creato ormai tanti anni fa è ancora presente al seguente url:
(versioni: Italian - English - Francais - Espanol)
Nell'immagine il gruppo dei medici-pionieri della psicoanalisi al Congresso Internazionale del 1911. Al centro della prima cellula psiconalitica il dottor Sigmund Freud e il dottor Carl Gustav Jung.
Dalla scienza del sogno al Pensiero Uno
Anni dopo il loro lavoro pionieristico ha trovato un prosecutore di eccezione nella biologa e medico psicoanalista Silvia Montefoschi che in continuità e non in rottura con quegli inizi di una scienza del sogno si è mossa oltre la psicoanalisi nell'elaborazione del Pensiero Uno.
Nell'immagine il testo "Al di là del tabù dell'incesto - psicoanalisi e conoscenza" del 1984 in cui rielabora il nucleo centrale della teoria psicoanalitica che è la legge del tabù universale dell'incesto dato che tutti sanno che Freud partì nella sua ricerca proprio dall'analisi di un desiderio che poi non era un desiderio in astratto, lo preciso perchè ultimamente molti filosofi e psicoanalisti parlano di desiderio mentre invece Freud parlava chiaramente del desiderio incestuoso.
Molti pensano che è invece con Jung che quel desiderio si fa astratto ma questo lo racconta solo la vulgata junghiana mentre invece Jung la pensava esattamente come Freud solo che Jung precisava che "il paziente va verso la madre questo è vero, ha proprio ragione Freud ma va verso la madre per poter andare oltre la madre" in più Jung precisa che non potrebbe fare altrimenti perchè non si può andare oltre la madre se non andando verso la madre: di qui non si scappa.
E' proprio sulla interpretazione del desiderio che i due pionieri si scontrano elaborando due orientamenti diversi della teoria e della pratica psicoanalitica.
La teoria del desiderio (incestuoso) in Freud e Jung
Il primo, Freud, non crede affatto alla interpretazione che Jung dà del desiderio e ritiene che quel desiderio deve essere assoggettato alla legge per il bene dello stesso paziente altrimenti non potrà procedere lungo il processo di soggettivazione che coincide anche con il processo di socializzazione.
Jung invece che sapeva a differenza di Freud che quel desiderio andava oltre l'oggetto del desiderio riteneva invece che occorreva al contrario non interrompere affatto il movimento di quel desiderio che lui chiamava "processo di individuazione" perchè da sè stesso sarebbe andato in maniera tuttaffatto naturale oltre l'oggetto concreto del desiderio proseguendo nel processo di soggettivazione e quindi di socializzazione proprio come indicato da Freud per ciò che concerneva la "direzione della cura".
A ben vedere oggi però possiamo comprendere anche perchè Freud non poteva credere a quel che gli raccontava Jung proprio perchè la concezione di Jung era una mezza teoria ossia non ancora completa e quindi nei fatti non poteva andare veramente oltre Freud. Tuttavia a differenza di Freud, Jung si affidava ottimisticamente diremmo religiosamente alla sua intuizione ma Freud non poteva seguire Jung in questo affidarsi.
Oltre Freud e oltre Jung: Silvia Montefoschi ovvero una nuova e più completa lettura del desiderio incestuoso originario con l'ausilio di altre scienze come l'astrofisica, la chimica e la biologia ma tutte lette in chiave psicoanalitica
Oltre Freud si va veramente solo con Silvia Montefoschi prova ne sia che gli junghiani non sono veramente junghiani ma semmai junghiani part-time per cui tanto varrebbe essere freudiani ma a loro piace essere ottimisti come jung anche se la speranza di andare oltre la madre rimane solo teoria.
E rimane teoria proprio perchè Jung ha solo dato inizio al percorso oltre Freud ma non l'ha portato a compimento quel percorso che andava oltre Freud.
Silvia Monetfoschi se va oltre Jung non è perchè si inventa un nuovo percorso ma perchè quello stesso percorso intuito da Jung oltre Freud lei lo porta a compimento partendo proprio da dove Jung l'ha lasciato e del resto Jung nel suo testamento dice che sarebbe nato qualcuno con il suo stesso karma a portare a compimento il suo lavoro se questi non fosse stato soddisfacente.
Silvia Montefoschi ovvero un vero ritorno alla concretezza di Freud ma senza dimenticare la lezione salutare e correttiva di Jung
Potremmo però anche dire che è con Silvia Montefoschi e non con Lacan che si ha il vero "ritorno a Freud" perchè la coniunctio junghiana che invece per Freud non era vera coniunctio ma solo una astrazione invece in Silvia Montefoschi ritorna a a essere una coniunctio non solo reale ma anche concreta e del resto due parallele muovendosi all'infinito si incontrano.
Per Silvia Montefoschi non esiste la psicoanalisi e non esiste come un sapere separato dalla vita vera e reale per il semplice fatto che la psicoanalisi è la vita stessa, la vita tutta ossia proprio la vita vera. Del resto Jung avrebbe potuto convincere Freud alla sua interpretazione solo presupponendo un desiderio che va veramente oltre la madre, ossia includendo il concetto di infinito in psicoanalisi perchè nel momento in cui il desiderio si ferma, a sua volta la madre si oggettiva e quindi sembrerebbe che ha ragione proprio Freud pur avendo torto.
Dalla concezione junghiana dell'archetipo della coniunctio come "coniunctio oppositorum" a quella di Silvia Montefoschi intesa come "congiunzione degli identici"
Ecco spiegato perchè Silvia Montefoschi alla teoria junghiana della "coniunctio oppositorum" oppone la sua concezione dell'ultima coniunctio che non è una coniunctio degli opposti e quindi necessariamente una tantum ma è la coniunctio stabile.
L'ultima coniunctio è un farsi-simili, un divenir gemelli e non un fare-anima come predicava per esempio lo psicoanalista junghiano James Hilmann.
James Hilmann proprio come il post-moderno e il pensiero debole in un certo senso anch'essi, confondeva totalizzazione con totalitarismo, Uno con Dittatura, per cui lo spirito risultava cattivo e lo psichismo buono ma questo è un equivoco comprensibile dopo il nazismo e lo stalinismo novecentesco. Lo spirito quindi cattivo perchè associabile ai tipi umani psicopatici senz'anima, da qui ne derivava la conseguente parola d'ordine "fare-anima".
La psicoanalisi ha invece come mission storica proprio quella di dissolvere l'anima cioè lo psichismo (psiche = anima) e del resto il termine "anima-le" significa proprio chi ha anima.
Mission storica della psicoanalisi è proprio sciogliere gli ormeggi dell'animale-umano ancora ancorato alle sue origini animali per procedere oltre e realizzare così pienamente la sua vocazione umana che non ha più nulla a che fare con l'obsoleto, evolutivamente parlando, regno animale. L'umanità è la specie vivente dello spirito ossia del pensiero e non dell'anima. E' però comprensibile che Hilmann avesse di mira proprio le personalità psicopatiche ma non è il pensiero la causa delle psicopatie ma il pensiero autoritario che vuole assoggettare l'altro soggetto. E' lo stesso equivoco proprio in cui è caduto il pensiero debole e il post-moderno che hanno buttato via il bambino con l'acqua sporca: accade sempre così sicchè proprio per evitare un simile equivoco Silvia Montefoschi ha voluto essere chiara:
abbandonare l'anima (l'altro visto ancora non tanto come Altro da sè ma piuttosto come fuori di sè)
e poi dopo aver abbandonato l'anima abbandonare anche il corpo al suo destino inevitabile
Solo se i due del desiderio si fanno gemelli diventano quel monopolo-dipolare che non smette mai di congiungersi ma nel senso in cui permane sia la forza attrattiva dei diversi sia la forza repulsiva dei simili: questi due che sono uno, sono proprio non più di volta in volta simbiotici o separati ma sempre stabilmente uniti e sempre stabilmente distinti.
Ecco che Silvia Montefoschi oltre a questi concetti elabora il concetto di "inconscio universale" e non più solo di inconscio collettivo come aveva elaborato Jung rispetto all'incoscio personale elaborato quest'ultimo e presupposto da Freud.
Il monopolo-dipolare ovvero il super-elettrone è solo una ipotesi teorica?
A questo punto ci si può domandare: ma esiste nella realtà questo monopolo-dipolare intuito da Silvia Montefoschi oppure è solo una costruzione teorica elaborata a tavolino?
Rispetto all'originaria intuizione oggi esiste ed esiste almeno come prototipo a cui seguiranno tutti gli altri e questo prototipo che esiste dal 1987 ha un nome: GiovanniSilvia.
Qui a seguire una esemplificazione in uno schema grafico dei vari livelli di riflessione sempre più elevati raggiunti dal Soggetto Unico nel corso dell’evoluzione del Pensiero Uno.
Dopo GiovanniSilvia
E dopo GiovanniSilvia?
Dopo GiovanniSilvia seguono i 144.000 che pur avendo tanti altri nomi tutti diversi saranno tutti comunque sempre GiovanniSilvia ovvero il monopolo-dipolare detto anche super-elettrone.
Il problema pertanto di voler convincere le masse alla rivoluzione in questo caso non si pone affatto perchè "rivoluzionari si nasce e non si diventa" anche se Silvia Montefoschi ha precisato che "non basta nascere con il gene mutato poi però occorre anche lavorare alla mutazione", la potenzialità del pensiero cioè va attuata ma la potenzialità ci deve comunque essere.
La potenzialità comunque c'è oppure non c'è e in questo senso non ha alcun senso voler convincere chicchessia.
Per fare un esempio; chi ha letto questo mio articolo e l'ha capito non è che l'ha capito perchè l'ha letto ma se l'ha capito è perchè ciò che ha letto già lo sapeva già, e lo sapeva già anche se non aveva mai sentito nominare nemmeno il nome di Silvia Montefoschi.
Ecco perchè diciamo che l'ultima rivoluzione non è una rivoluzione politica ma biologica nel senso di antropologica.
Sono finiti i tempi che per fare una rivoluzione occorreva rivolgersi alle masse.
Il contributo di Silvia Montefoschi all'elaborazione della teoria psicoanalitica
"[...] Silvia Montefoschi introduce per la prima volta nella teoria psicoanalitica il concetto di soggetto riflessivo come altro dal concetto dell'io [...] che è l'unica chiave di lettura di tutti processi psichici siano essi sani o patologici; soggetto riflessivo che è la costante presenza del soggetto umano a se stesso e il punto di riferimento di tutti gli eventi dell'esistenza del soggetto umano grazie al quale quest'ultimo riconosce la propria identità storica."
(Silvia Montefoschi, 2009, pag. 18)
Vecchia identità ancora storica e nuova identità puramente relazionale: la super-riflessione
La super-riflessione consiste invece e infine quale trapasso da una vecchia identità ancora storica a una nuova identità non solo relazionale ma puramente relazionale, nel riconoscersi nella propria interità solo ed esclusivamente in questa funzione riflessiva.
E' proprio questa nuova identità che una volta stabilizzatasi innesca il processo di demassificazione dell'intero universo liberando infine tutta l'energia pensante in esso contenuta massificatasi nelle tante forme del pensiero formatisi nel corso della sua storia evolutiva.
In questo senso diciamo che è proprio questa nuova identità puramente relazionale che è la caratteristica dei mutanti e fondatori del vero Regno (specificamente) Umano che hanno messo in atto il nuovo e ultimo processo di transumanizzazione che traghetta la vita tutta step by step dal vecchio antropos la cui caratteristica di pensiero è ancora la vecchia logica di separazione tra il soggetto e l'oggetto, alla nuova e vera umanità la cui caratteristica di pensiero è invece la nuova logica unitaria.
Commentario
Attenzione quindi a non confondere "soggetto" con "soggetto riflessivo". Il soggetto è ancora il soggetto conoscente quale altro dall'oggetto conosciuto, dunque ancora l'Io, mentre il soggetto riflessivo è il conoscente del conoscente, che implica sempre, perchè si possa darsi, una pur minima distanza proprio dall'Io ovvero dalla identità egoica, distanza che chiamiamo appunto "distanza riflessiva" la quale non separa affatto i due della relazione ma semplicemente si limita a distinguerli consapevoli di essere entrambi i due termini inseparabili di una unità processuale: il nuovo soggetto duale. Evento questo che chiude un'era della storia dell'essere e annuncia la nascita di un'era nuova.
Si tratta della vecchia spontaneità egoriferita e quindi asociale propria dei bambini e dei balordi o psicopatici.
2.
Mediazione riflessiva
L'attitudine alla mediazione riflessiva è propria delle personalità più mature, adulte o dei pensatori ma che noi definiamo la vecchia umanità preistorica in quanto comunque antroporiferita o ancora 'tolemaica', giusto per capirci meglio.
3.
Immediatezza riflessiva
Non deve scandalizzare l'uso di questa terminologia che a dire il vero può sembrare un ossimoro ma è invece la nuova spontaneità che nasce solo dopo due milioni di anni di esercizio quotidiano alla mediazione ovvero al capolinea del processo di umanizzazione quale farsi umano dell'uomo e quale capolinea della stessa storia del lavoro che pertanto dà inizio al nuovo processo di transumanizzazione attualmente in corso perchè è vero che con il tempo si danno delle mutazioni nei batteri o nei virus ma con il tempo si danno delle mutazioni anche negli umani ma mentre nei batteri e nei virus si danno mutazioni orizzontali che non sono vere e proprie mutazioni ma versioni diverse di una stessa forma base che è il modo di funzionare di un virus o di un batterio che rimane lo stesso essendo una forma compiuta, negli umani che non hanno mai raggiunto la forma compiuta, le mutazioni sono verticali e infatti questa ultima mutazione dà nascita a una vera novità che non appartiene nè alla biosfera ma neanche alla noosfera essendo la prima forma vivente non più materiale ma oltre lo spazio-tempo-massa e quindi oltre la stessa modalità di coniunctio superiore che fino ad oggi è stata la comunicazione oltre la sessualità. In passato avevamo trovato un esempio per meglio rendere l'idea di che si tratta non trovando di meglio e quindi vale quel che vale, così dicevamo: "E' vero che Picasso disegna come i bambini ma i bambini non disegnano come Picasso. Quale è la differenza? La differenza è che Picasso per imparare a disegnare come i bambini ha dovuto fare anni e anni di accademia di belle arti ovvero disciplina, disciplina e ancora disciplina. Similmente l'Antropos, l'animale-umano ha impiegato due milioni di anni di evoluzione non più biologica questa volta ma culturale per potersi liberare infine della prigione culturale."
Conclusioni
"Barbarie o civiltà?" (Sigmund Freud) Queste due uniche opzioni erano contemplate dal pessimista Sigmund Freud che invece si riteneva realista e in effetti facendo astrazione del concetto di evoluzione verticale (che è altro dal progresso) lo era veramente un realista. Bye bye Freud!
Il "Pensiero Uno oltre la psicoanalisi" postula accanto alle tradizionali quattro forze universali riconosciute dalla scienza ufficiale:
interazione forte
interazione debole
forza elettromagnetica
forza gravitazionale
anche una "quinta forza" che verrebbe a far sentire i suoi effetti nel momento del processo evolutivo in cui nascerebbe un nuovo soggetto altro dal vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) che a partire dall'atomo fino alla vecchia umanità è stato l'artefice e vero protagonista del divenire storico nel bene come nel male.
Di quale nuova tipologia di soggettività si tratta?
Trattasi del nuovo Soggetto Super-Riflessivo (SSR) di cui GiovanniSilvia sono solo il prototipo.
Ritornando al discorso sulla cosiddetta "quinta forza", questa "quinta forza" avrebbe il potere di destrutturare la materia, demassificando tutte le altre forme di energia per riportarla a quella originaria del Pensiero, l'energia pensante, in cui tutte le forze differenziatesi da essa possono infine riunificarsi.
Riferimenti:
- Silvia Montefoschi, "Storia della preistoria del Verbo - Il principio cosmico", 1987
SOMMARIO: L'ultimo capitolo della storia dell'universo: il trapasso da una vecchia identità ancora storica e quindi individuale a una nuova identità puramente relazionale e quindi non più individuale.
"Verità è solo l'intero" (Hegel)
Il SRI è un intero perchè la coppia servo-padrone sono già un primo uno che riflettono la preistoria dell'Essere: l'UNI-verso.
Al termine della centenaria storia della psicoanalisi nasce il nuovo SSR, l'intero vero, il nuovo soggetto duale dopo l'obsoleto evolutivamente parlando soggetto singolare sempre bisognoso di un oggetto per poter riconoscersi come un soggetto: il padrone del significato.
"E infine saremo ciò che veramente siamo"
(Silvia Montefoschi)
Dopo l'elettrone nasce il super-elettrone che è l'elettrone di due sistemi conoscitivi atomici umani.
LA RELAZIONE SENZA CONTENUTO.
LA RELAZIONE.
LA PURA RELAZIONE.
"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"(Silvia Montefoschi)
ALLA RICERCA DELLE RADICI DELL'UNO
- il mistero degli eterni amanti"
vol.1 - "Storia e Relazione
vol.2 - "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni" (1a ediz. 2010)
L'uomo, la donna e la vita eterna
Che cos'è la vita eterna?
E' l'ultimo terzo, che funziona come un terzo ma che però essendo l'ultimo terzo è proprio l'Uno anzi l'Uno vero che unisce ma sempre nella distinzione anzichè separare l'uno e l'altro del discorso (la scienza anzi la scienza vera, la scienza della relazione) che era in principio.
La vita eterna è infatti l'eterno sì oltre il tabù universale dell'incesto simbolico che è stata la legge che i due dell'uno si sono imposti per 13,7 miliardi di anni per poter evolversi fino all'incontro finale e definitivo oltre i confini dell'universo il che significa sia oltre questo Aldiquà ma anche oltre quell'Aldilà, in definitiva oltre lo spazio-tempo-massa che costituisce la storia della relazione oggettivatasi nel tempo in tutte quelle forme storiche del PENSIERO UNO che noi chiamiamo uni-verso: stelle, pianeti, atomi, molecole, virus, batteri, piante, animali, l'antropos infine, ma anche gli artisti, i teologi, i filosofi, i politici, e tutte le altre figure storiche che hanno tessuto la storia evolutiva della specie umana ma che sono anch'esse terminata la loro "mission" ormai reperti archeologici della preistoria dell'essere.
E se tutto questo c'è ancora, nel momento in cui nasce la nuova e vera umanità è solo per forza d'inerzia.
Questa epoca già post-apocalittica è infatti l'epoca in cui i due termini dell'unico principio dialogico stanno smaltendo la loro memoria ovvero il ricordo di ciò che sono stati e che non sono più.
AndreaThérèse uniti trattano dall'alto della loro unione sia Andrea Morelli che Thérèse Martin ancora separati dallo spazio-tempo-massa cioè ancora separati dalla sola dimensione oggettuale, psichica e corporea dell'Essere Uno.
Dimensione questa che poi è la loro comune storia ossia la stessa storia dell'uni-verso che infine atomo dopo atomo, vivente dopo vivente infine li ha prodotti portando così a termine con questa ultima generazione la storia dell'universo.
Di fatto sono già uniti oltre l'universo ma in realtà rimane in loro ancora la memoria di quando si vivevano ancora separati.
Innamorato dalla nascita
In realtà sono sempre stati uniti e Andrea infatti ha ricevuto dall'Inconscio universale nel suo linguaggio onirico un nuovo nome "innamorato dalla nascita"
ma siccome
"L'ESSERE E' COSI' COME SI VEDE E SI VEDE COSI' COME E'" (Silvia Montefoschi)
essi vedendosi separati erano di fatto separati.
Il simbolico e il reale
E' un errore epistemologico infatti continuare a credere che il pensiero rappresenti la realtà: il pensiero non rappresenta affatto la realtà ma la crea proprio.
Il territorio e la mappa del territorio
Per usare la terminologia che è propria alla programmazione neurolinguistica potremmo dire che sbaglia chi crede che il "territorio" e la "mappa del territorio" sia due cose diverse perchè invece coincidono: "l'essere è così come si vede" che detto in altri termini significa che "il reale e il simbolico coincidono".
L'albero della vita e della conoscenza del bene e del male in fondo altro non è che l'albero genealogico degli antenati.
Degli antenati non solo umani ma è l'albero genealogico di tutti i viventi ovvero l'albero dell'evoluzione che è anche il libro dell'evoluzione scritto con solo quattro lettere dell'alfabeto della macromolecola del DNA che fa pensare proprio all'intuizione che si ebbe presso la civiltà ebraica dove il nome di Dio, il Tetragramma è appunto composto di solo quattro lettere.
Con queste quattro lettere come in un gioco d'azzardo lanciando i dadi sono stati creati tutti i viventi dal virus ai batteri fino alla attuale specie umana che si accinge a metamorfizzare in una ultima mutazione dall'obsoleto SRI, fondamentalmente paranoico e quindi guerrafondaio al nuovo SSR.
Dopo l'homo sapiens sapiens (SRI) il nuovo soggetto duale (SSR).
Ma per essere ancora più chiari diciamo: dall'elettrone di un singolo sistema atomico (SRI) al super-elettrone di due atomi umani.