Appunti da me presi nel corso della mia psicoanalisi con Silvia Montefoschi
- La mia storia è il travaglio dell'essere alla coscienza di sè: non è sufficiente essere consapevoli di ciò, bisogna essere consapevoli di essere consapevoli.
- L'esercizio della Presenza.
- Il pensiero forte è il pensiero apocalittico.
- Silvia ha citato Charon e parlato dell'uomo che quando apparve sul pianeta Terra per la prima volta, rispetto alle scimmie era come un idiota. E come sempre ha fatto l'apologia della Presenza e della Presenza Vigilante. Poi abbiamo parlato anche della memoria e della sua funzione negativa, ripetitiva e gravitazionale. Io ho parlato del conoscere come diverso dal riconoscere.
- Io sono l'incarnazione potenziale della Grande Sintesi possibile.
- Gli altri sono le voci dell'Essere che io ho il compito di trasformare/unificare nell'unica voce.
- Fino a che io personalizzo l'altro, personalizzo me stesso ma se personalizzo me stesso vuol dire che io sto ancora appropriandomi della mia visione.
- La linea evolutiva si prolunga, quindi non si guarisce ma si realizza.
- Sono le dinamiche interdipendenti che stancano terribilmente, sono energia sprecata, insensata, non-lavoro che è l'opposto del lavoro vero in quanto contrasta il lavoro vero.
- Vedersi in divenire per rimanere soggetti.
- Il narcisismo è fermare la visione di sè nella visione del momento.
- Il linguaggio non è inessenziale ma è indice del punto di vista da cui si parla e si vede.
- La spazzatura da buttare via sono i pensieri trattanti l'interdipendenza.
- Non uscire mai da se stessi.
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