Storia e Relazione (dall'inizio dei tempi fino ad oggi)

SOMMARIO: Questa è la storia dell'UNO e l'ALTRO del DISCORSO (logos, scienza) costretti al peso e alla forza gravitazionale della loro storia fino alla fine dei tempi quale esodo dall'uni-verso per cui una volta situatisi nell'Uno vero quale Uno-Duale e dimentichi della loro storia accadrà quanto profetizzato:

Che ne sarà allora della CROCE DELL'UNI-VERSO, l'albero biblico del vecchio e nuovo testamento ovvero dell'albero genealogico quale albero della conoscenza del bene e del male ma che era anche l'albero della vita? Che ne sarà dell'amore per la madre quale amore per le radici una volta portato a compimento la trasformazione della madre nella donna oltre il tabù universale dell'incesto simbolico, cioè l'infrazione non più una tantum ma stabile  e definitiva della LEGGE?

"E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni Evangelista)
"E le cose di prima non sono mai state" (Nuova apocalisse di Giovanni Silvia)

Cittadini di una nuovo mondo finalmente nella nuova città che è la città di Dio.

Questo è ciò che accade una volta che il femminile di Dio, l'aspetto ombroso e oscuro dell'unico Dio Vivente,  viene liberato per sempre dal suo ruolo materno.

Che ne sarà della donna? Quale l'avvenire della donna ancora umana (SRI)?

Sarà Dio-Donna: questo sarà ma già è.
Dopo il natale del Dio-Uomo è già il nuovo natale di Dio-Donna.

"Uno spettro si aggira per l'universo
è lo spettro del Dio-Donna
un terremoto di incalcolabili proporzioni scuote i centri religiosi del pianeta 
che disperano di porvi un rimedio.
Non c'è rimedio
nel momento che nasce Dio-Donna tutto ciò che è stato diviene obsoleto.
E' proprio la fine del mondo." 

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e Canzoni", 1a ediz. 2010)



LA STORIA DEL PENSIERO VIVENTE DAL PENSARSI AL SENTIRSI

  • Evento Big Bang
  1. Reazione termonucleare 
  2. Sintesi molecolare
  3. Sessualità
  4. Comunicazione
  5. Nuova percezione (sesto senso)  
  • Evento Big Crash

In principio prima del principio

Punto singolare detto anche "singolarità"originaria.
- Precede lo stesso momento "alfa" della storia dell'uni-verso. 
- Si tratta dell'UNO ma dell'Uno originario e non ancora dell'Uno finale poichè in questo Uno originario i due termini della relazione ovvero i due termini del principio Dialogico sono si in relazione ma in una relazione simbiotica ma questa simbiosi è diversa dalla simbiosi prodotta all'interno della storia dell'universo dove al simbiosi è prodotta dalla £rimozione di un sapere quale sapere di essere due, qui invece tale sapere non c'è ancora per cui la simbiosi è assoluta.
L'inconscio infatti anche se la preistoria della psicoanalisi andava a rovistare nei segreti degli individui, in verità è solo la rimozione di un sapere che è il sapere del due se si ha una nevrosi o psicosi di tipo isterico o il sapere dell'uno se si ha invece una nevrosi o psicosi di tipo ossessivo.
L'inconscio stesso quale inconscio universale e non meramente personale o collettivo più che un non-sapere è la rimozione di un sapere. Ciò che infatti si è rimosso è il sapere dell'irreversibilità di essere uno e dell'irreversibilità dell'essere due, dove la parola "irreversibilità" è ciò che mette in atto quel meccanismo di difesa dell'Io quale identità individuale e quindi storica che si chiama rimozione.




IL PRINCIPIO

- Evento Big Bang della Grande Frammentazione (13,7 miliardi di anni fa).

"E i due si cercano per ripristinare l'unità originaria" (Platone)


LO STADIO EVOLUTIVO FUSIONALE: DAL BIG BANG ALL'ATOMO




LO SPAZIO-TEMPO-MASSA

Con la grande frammentazione il Pensiero Vivente si oggettivizza e oggettivizzandosi si massifica tutta l'energia pensante manifestandosi così più solo con le quattro forze universali e come spazio-tempo-massa.

Le quattro forze universali:


  1. Forza gravitazionale (Newton e poi Einstein)
  2. Forza elettromagnetica
  3. Interazione forte (attrattiva)
  4. interazione debole (repulsiva)

Ma cosè il tempo?
E' una realtà ontologica o solo una realtà storica e quindi  solo una impressione dovuta proprio all'evento della grande frammentazione dell'intero?




DARK AGE


- Le particelle instabili di materia e antimateria (prima coscienza: coscienza virtuale)

- Le particelle stabili di materia polarizzate positive e negative (seconda coscienza: coscienza semplice)


DALL'ELETTRONE (il sistema conoscitivo atomico) AL SUPER-ELETTRONE (GiovanniSilvia)


- L'elettrone ovvero l'atomo (primo soggetto riflessivo individuale)

- Evoluzione stellare



- Evento dell'esplosione di quella stella della tipologia "supernova" ovvero avente una massa almeno otto volte più della nostra stella Sole che ha dato così nascita al pianeta Terra e poi alla vita sul pianeta Terra.



LO STADIO EVOLUTIVO RELAZIONALE: LA SINTESI MOLECOLARE


LITOSFERA (le forme materiali del Pensiero)

Quasi 5 miliardi di anni fa nasce il pianeta Terra.





LO STADIO EVOLUTIVO DEL VIVENTE: DALLA MACROMOLECOLA DEL DNA ALL'UMANITA'




BIOSFERA (la sessualità e lo psichismo)


MICROBIOLOGIA
  • Virus
  • Batteri (cellula procariota senza nucleo, organismi monocellulari)
  • Cellula eucariota con nucleo (è questo nuovo tipo di cellula con nucleo che permette la nascita di organismi pluricellulari)
  • Alghe azzurre (realizzando la fotosintesi clorofilliana hanno permesso il costituirsi di una atmosfera terrestre di ossigeno)
  • organismi pluricellulari (500 milioni di anni fa)




- IL REGNO VEGETALE







- IL REGNO ANIMALE


  • Invertebrati
  • Vertebrati
  • Pesci (500 milioni di anni fa)
  • Anfibi
  • Rettili (---->grandi rettili: Dinosauri)
  • Uccelli
  • Mammiferi


- Evento K-T (cretaceo-terziario) avvenuto 65 milioni di anni fa (un grande meteorite precipitato nel golfo del Messico) che sterminando i dinosauri che in quel momento dell'evoluzione animale erano divenuti i più grandi predatori del regno animale e che ha permesso in positivo l'evoluzione ulteriore di una nuova e più recente tipologia di animali, i mammiferi (100 milioni di anni fa), da cui infine nascono le scimmie antropomorfe, gli ominidi ovvero le venti specie circa di homo erectus (2 milioni di anni fa nella regione africana intorno al Lago Vittoria nell'attuale Kenia)) e infine l'homo sapiens sapiens (100-150 mila anni fa in Sud-africa) .






LO STADIO EVOLUTIVO DEL VIVENTE UMANO E L'EVOLUZIONE VERSO UN OLTRE-UMANO


- UN EVENTO MACRO-EVOLUTIVO: L'ANIMALE-UMANO
- Il processo di ominizzazione


  • Proscimmie
  • Scimmie (35 milioni di anni fa)
  • Scimmie antropomorfe (20 milioni)
  • Homo Erectus (4 milioni)
  • Homo Habilis (2 milioni) (il primo  strumento di lavoro che è anche il primo simbolo che danno inizio alla storia del lavoro umano e al processo di simbolizzazione progressivo. A questo livello dell'evoluzione umana la funzione riflessiva si limita a riflettere ancora solo il mondo esterno.


Titolo del video: "Dalla scimmia all'australopiteco (scimmia antropomorfa o ominide)"










NOOSFERA
(verso il superamento dello psichismo: la cultura o le forme immateriali del Pensiero)

Il nuovo processo di umanizzazione dopo il processo di ominizzazione

- Dalla pietra rozza alla pietra levigata fino alla pietra bifacciale e poi ancora fino alla prima rivoluzione industriale (1769): la storia della tecnica quale primo modo e quindi più primitivo di utilizzare la funzione riflessiva applicata al solo mondo esterno.

100/150 mila anni fa in Sud-Africa fa nasce una ventesima specie umana, l'homo sapiens sapiens che è l'uomo attuale e termina definitivamente l'evoluzione hardware umana ma non l'evoluzione umana che continua per così dire solo come evoluzione software ovvero solo culturale ma il corpo materiale non subisce più modifiche.
Una caratteristica molto significativa di questa specie oltre ad aver dato origine all'arte (60 mila anni fa) ma fin dall'inizio pratica la sepoltura dei defunti, una vera novità per la specie umana in due milioni di anni, segno questo evidente che la funzione riflessiva non è più solo tecnica ma già comincia a curvarsi e a riflettere il mondo anche interno: non siamo evidentemente ai livelli della psicoanalisi che chiude la storia dell'uni-verso ma è qui che ha i suoi inizi l'approfondimento della visione interiore.

30 mila anni fa circa l'homo sapiens sapiens risulta unica specie umana sopravvissuta delle venti specie umane che la natura aveva prodotto in quei due milioni di anni dal primo uomo.



9 mila anni av. C. inizia la rivoluzione agricola e l'inizio del passaggio dal nomadismo al sedentarismo ovvero al conseguente processo di urbanizzazione che raggiungerà il suo apice con le megalopoli moderne.


La nascita e lo sviluppo del pensiero religioso e filosofico

- Civilità dell'antico Egitto: monoteismo concretistico del Dio Aton del faraone Akhenaton e della regina Nefertiti. Per meglio rendersi conto, la nostra stella Sole che dava vita e prosperità alla civiltà dell'antico Egitto pur essendo solo una stella media e non grande può contenere un milione di pianeti grandi come il pianeta Terra.



- Mosè aristocratico egiziano e il monoteismo più astratto del monoteismo della stella Sole: il monoteismo dell'Ebraismo.



Quando Mosè chiede a Yavhè:
"Dimmi il tuo nome così posa riferire al mio popolo"
Yavhè rispose:
"Io sarò ciò che sarò"


La prima incarnazione di Dio l'infinitamente vivente: la coscienza della consustazialità tra Dio e l'Antropos



- i due rabbini madre e figlio (Jeshuà e Myriam) fautori di una riforma dell'ebraismo tradizionale.



- Ieshuà di Nazareth il messia o redentore

Il progetto del trapasso dalla consustanzialità con Dio alla stessa piena identicità con Dio

- Giovanni Evangelista l'ebreo-greco (il redentore del redentore)
- L'incarnazione del Logos che era in principio: "et verbum carum factum est"



1 Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν, 
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.

2 οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν.

3 πάντα δι' αὐτοῦ ἐγένετο,
καὶ χωρὶς αὐτοῦ ἐγένετο
οὐδὲ ἕν. ὃ γέγονεν

4 ἐν αὐτῷ ζωὴ ἦν,
καὶ ἡ ζωὴ ἦν τὸ φῶς τῶν ἀνθρώπων·

5 καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ φαίνει, 
καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ κατέλαβεν.

(Giovanni 1,1-5)



1 In principio erano l'uno e l'altro del discorso

(λόγος: discorso, scienza, la dinamica o dynamis dell'Essere, i due termini del Principio Dialogico, la relazione che era in principio)


2 e questa relazione che era in principio,
in principio era ancora presso Il Dio

(cioè non si era ancora autonomizzata ovvero separata dal Dio)

e il Dio era questa relazione che era in principio.


3 Tutto ciò che è venuto ad Essere
è venuto a Essere per mezzo di questa relazione che era in principio
e senza questa relazione che era in principio
nulla sarebbe venuto a essere di ciò che è venuto a essere


4 In questa relazione era la vita, 
e questa vita era la vera luce degli uomini


5 e questa luce della vita della relazione tra l'uno e l'altro del discorso (Logos, Scienza) che era in principio 
splende ancora nelle tenebre, 
poichè le tenebre non sono mai riuscite in nessun modo
a offuscarla (opacizzarla) in maniera definitiva.

(Giovanni 1,1-5)


- Hegel (teologo cristiano giovanneo)



- Il dopo Hegel: la critica a Hegel quale reazione degli esistenti (le ragioni dell'individuo singolare all'astrattezza dell'hegelismo che culmina da una parte con la nascita del femminismo e dell'esistenzialismo e dall'altra con lo sviluppo del positivismo e del capitalismo che si  trasforma infine nel più feroce imperialismo predatore)


IL RITORNO DEL FEMMINILE DI DIO DALL'INFERNO DOVE ERA STATA CACCIATA DAL MASCHILE LUMINOSO

Ecco: vengo presto  [...] io sono l'Alfa e e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che poss[ono] [...] entrare attraverso le porte nella città. Fuori restano [...] chiunque ama agire secondo menzogna.

"Vieni o Signore Gesù."
[...]
Io sono la radice, la stirpe di David, la stella lucente del mattino.
E lo Spirito e la Sposa dicono: "Vieni!"
Così chi ascolta dica : "Vieni!"
[...]
"Si, vengo presto!"

Amen. Vieni , o Signore Gesù!

(Apocalisse di Giovanni 22, 13-20)


L'intuizione di una dialettica ovvero di un "discorso" presente anche nella natura (Friedrich Engels) e non soltanto nella storia (Hegel-Marx)




OLTRE HEGEL (dal soggetto singolare hegeliano al nuovo soggetto duale psicoanalitico)

1895: nasce la psicoanalisi ad opera di Sigmund Freud e questa intuizione di una dialettica presente nella natura, la psicoanalisi la chiamerà "dialettica dell'inconscio".

"E' nell'inconscio che si forgia il simbolo" (Silvia Montefoschi)

Simbolo che poi quale dialettica del solo spirito o dialettica della sola coscienza farà la dialettica della storia.

"Hegel non conosceva l'evoluzione" (Silvia Montefoschi)


- La psicoanalisi quale ascolto del femminile di Dio  ovvero l'incoscio universale, ultima filosofia e ultimo brano della storia dell'universo: lo sprint finale della storia dell'uni-verso verso il suo capolinea.



Nell'immagine la prima cellula psicoanalitica di uomini e donne medici filosofi e letterati o internazionale della psicoanalisi che va dalla Russia agli Stati Uniti. Al centro della cellula l'ebreo discendente di rabbini, il neurologo Sigmund Freud di Vienna e il cristiano figlio di un prete  lo psichiatra Carl Gustav Jung di Zurigo.



- La follia comprensibile femminista e la follia incomprensibile dell'ultimo capitalismo quale apocalisse finale che però dà inizio al nuovo processo di transumanizzazione: il superamento dell'antroporiferimento quale narcisismo non più individuale ma di specie e il compimento della rivoluzione copernicana dopo lo stesso Copernico, poi Darwin e infine Freud.

L'ultimo conflitto edipico (Freud e Jung)




e la nascita dell'ultimo psicoanalista che non poteva essere evidentemente che una donna: la biologa specializzata in genetica e medico-psicoanalista Silvia Montefoschi 



Dopo il natale di Dio-Uomo, un secondo natale: Dio-Donna


Nell'immagine Mary Daly docente di teologia al Boston College, università cattolica dell'ordine dei gesuiti

«Una donna che chiedesse la parità nella Chiesa potrebbe essere paragonata a un nero che chiedesse la parità nel Ku Klux Klan»
(Mary Daly, La Chiesa e il secondo sesso, prefazione alla 2ª edizione, 1975)

Mary Daly (1928-2010) teologa statunitense di origini irlandese e docente di teologia presso una università cattolica americana dell'ordine dei gesuiti. Nel 1965 partecipa come osservatrice ad alcune sedute del concilio vaticano II di cui osserva:

 «C'era un esuberante senso di speranza. La maggior parte di noi pensava ciò significasse che c'era speranza per la chiesa». A San Pietro, seduta nel settore riservato alla stampa, osservò a distanza il gran numero di cardinali e vescovi, «uomini anziani in vesti color cremisi» e, in un altro settore, gli uditori, tra i quali «alcune donne cattoliche, per lo più suore con lunghe vesti nere e il capo velato. Il contrasto tra il portamento arrogante e l'abbigliamento vistoso di quei "principi della chiesa" e l'atteggiamento umile, dimesso e le vesti scure di quelle pochissime donne suscitava sgomento». Solo discorsi di uomini, «voci senili, fesse, lagnose»: le poche donne «sedevano docilmente, ascoltando la lettura in latino di documenti che né loro né i lettori sembravano comprendere». Il messaggio di quella scena «s'impresse profondamente nella mia coscienza a caratteri di fuoco. Nessun film di Fellini avrebbe potuto superare quell'involontaria autoparodia del cattolicesimo.»

Dopo la pubblicazione del suo libro "La chiesa e il secondo sesso" nel 1969 venne licenziata dall'università cattolica dove insegnava teologia ma per le proteste studentesche e dei media venne riammessa all'insegnamento ma nel 1999 venne licenziata nuovamente e definitivamente.


«i giudici del mio libro non avevano mai scritto un libro né capito il mio. Sedendo in giudizio per condannare il mio insegnamento, avevano però paura del corpo studentesco che non sapeva che farsene del loro insegnamento [...] mi apparivano sempre più chiari gli stretti legami tra le strutture oppressive di una società patriarcale e la dinamica distruttiva che esse generano nelle loro vittime»

(Mary Daly)

In "La chiesa e il secondo sesso" del 1969, titolo che rimanda alle analisi di Simone de Beauvoir in "Il secondo sesso del 1948, Mary Daly sostiene che il cristianesimo ha contribuito a mantenere l'oppressione delle donne, e afferma la necessità che la Chiesa cattolica si rinnovi profondamente per superare la sua visione conservatrice della società e delle relazioni umane.
In una successiva edizione del libro, ha espresso la sua completa sfiducia nella possibilità che la Chiesa riveda sostanzialmente le sue posizioni. Il suo libro successivo, Beyond God the Father. Toward a Philosophy of Women's Liberation (1973) rappresenta la fondazione di una teologia femminista che interpreta l'androcentrismo dell'ebraismo e del cristianesimo, affermando la tesi che la visione sessista della Chiesa sia connaturata alle sue premesse teologiche fondamentali: «Se Dio è maschio, allora il maschio è Dio».
I miti della creazione e della caduta narrati nel Genesi rappresentano l'espressione riflessa della subordinazione e dell'oppressione della donna vigente nella società patriarcale: che la donna Eva possa essere creata dall'uomo Adamo sarebbe in sé un puro controsenso logico, se non avesse la sua giustificazione ideologica nella volontà di affermare la priorità maschile, tanto quanto la responsabilità del peccato originale fatta ricadere primariamente su Eva è la volontà di indicare nella donna il «capro espiatorio primordiale», che legittima il disprezzo maschile nei confronti della donna e l'autosvalutazione di sé della donna a causa dell'introiezione del senso di colpa derivato.
Cacciate nella società patriarcale nel ruolo subordinato di serve dell'uomo, «le donne sono state condizionate a considerare riprovevole ogni atto che affermi il valore dell'ego femminile. L'ambizione femminile può passare solo quando viene diluita nell'ambizione vicaria tramite il maschio o per conto di valori patriarcali». [6] In quest'ultimo caso la donna è «buona», esprime valori positivi poiché mette al centro della propria vita il marito e i figli: altrimenti torna ad essere una scomoda figlia di Eva, un nemico, una donna ambigua e perversa che pretende di affermare la propria immagine uscendo dal suo ruolo di subordinazione.
Evadere dalla condizione di essere subordinato significa affermare il proprio potere: «le streghe furono persone realmente esistenti condannate dalla gerarchia ecclesiastica che si sentiva minacciata dal loro potere. Infatti potere è una parola chiave per capire perché furono scelte per questo orribile fato certe donne e non altre. Gli autori del Malleus Maleficarum asserirono che, tra le donne, le levatrici sorpassavano in malvagità tutte le altre. Come evidenzia Michelet, c'è ragione di credere che le levatrici e le guaritrici fossero grandemente temute dalla Chiesa perché il loro potere minacciava la supremazia del clero». 

Mary Daly non semplicemente femminista ma femminista teologa e teologa critica sembrava dunque destinata lei avendone tutti i requisiti, scrive Silvia Montefoschi,  a divenire il prototipo di Dio-Donna ma purtroppo così non è andata e questo destino cadde in sorte non a una teologa ma proprio all'ultima psicoanalista ovvero a Silvia Montefoschi stessa.


Mary Daly e Silvia Montefoschi: pensatrici e teologhe

La mancata nascita di Dio-Donna
La mia impressione è che Silvia Montefoschi abbia molto amato Mary Daly che definisce "ardita pensatrice" ma amava molto di più la verità tantè che imputa proprio a lei che invece più ci si era avvicinata, anche la mancata nascita di Dio Donna.

Dalla lettura femminista delle sacre scritture alla polemica religiosa femminista con le sacre scritture
Mary Daly docente universitaria di teologia presso un collegio di gesuiti si colloca nella linea del femminismo cristiano dando avvio ad un nuovo femminismo post-cristiano ossia non più legato al tentativo di ritradurre in termini femministi le sacre scritture ma polemizzando apertamente con le stesse sacre scritture pur mantenendosi in una visione religiosa.
Il suo obiettivo principale che prende di mira è la stessa figura del "divino patriarca", Dio Padre.

L'analisi della violenza in Silvia Montefoschi e Mary Daly
Silvia Montefoschi però ritiene che il suo pensiero ha semplicemente rovesciato al femminista il discorso maschilista ma così facendo "l'opera di questa ardita pensatrice; opera che mirava proprio a recuperare la soggettività della donna" giunge invece al fallimento".
In particolare Silvia Montefoschi critica Mary Daly per la sua analisi del fenomeno della violenza che la Daly usa chiamare "stupro collettivo sia delle menti che dei corpi".
Silvia Montefoschi a proposito della riflessione della Daly sulla violenza dice chiaramente che questa pensatrice purtroppo non si lascia nemmeno sfiorare "dal pensiero che la violenza possa far parte del dramma universale quale necessità inerente alla evoluzione storica dell'esserci dell'essere, ne esime il soggetto umano di sesso femminile e riconosce soltanto alle donne il diritto e il dovere di ribellarsi all'idolatrato padrone, unendosi fra di loro in una sorta di collettivo delle oppresse che è la "sorellanza" o "sororità"."
La Daly invece "posseduta dallo spirito di rivolta contro la millenaria oppressione delle donne, attribuisce al soggetto umano soltanto maschile la responsabilità" di questo scenario di violenza.

Da Mary Daly teologa a Silvia Montefoschi Dio-Donna
Concludiamo dicendo che là dove Mary Daly ha fallito non prima però di aver messo all'ordine del giorno la nascita di Dio Donna, qualcun'altro è riuscito sia pur solo molto tempo dopo perchè in teoria Mary Daly avrebbe potuto essere lei, se non fosse stata così unilaterale, il prototipo di Dio donna.
Nel 1987 nasce comunque dopo tante tribolazione Dio Donna, il prototipo, ed è Silvia Montefoschi.


IN FINE

Il super-elettrone oltre la comunicazione (oltre la noosfera, l'infosfera e la cultura)

"E il pensiero infine cessa di pensarsi per più solo sentirsi"

 (Silvia Montefoschi)



IL NUOVO REGNO (SPECIFICAMENTE) UMANO: LA NUOVA E VERA UMANITA' NON PIU' PARANOICA

In questa ultimo scenario storico già post-apocalittico nasce e comincia a vivere il nuovo soggetto super-riflessivo che segue al'obsoleto SRI: la nuova e vera umanità che segue la obsoleta vecchia umanità guerrafondaia e paranoica: dalla città degli uomini alla città di Dio.




IL NUOVO SESTO SENSO DEL PENSIERO CHE PERCEPISCE IL PENSIERO COME REALTA' CONCRETA E VIVENTE E LA FINE DELLA COMUNICAZIONE 



- Il nuovo scenario già post-apocalittico: dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica (la nascita del prototipo della nuova persona duale: i gemelli GiovanniSilvia a cui seguono tutti gli altri prototipi)

Le conseguenze radicali e irreversibili della nascita del nuovo SSR si manifestano come l'inizio di quel processo di destabilizzazione dell'obsoleto SRI fino alla sua scomparsa.

"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare scompare in assoluto  per non più ritornare" (Silvia Montefoschi)




IN CONCLUSIONE E PER FARLA BREVE SENZA TROPPO PERDERSI NEI PARTICOLARI STORICI


Ciò che va messo in evidenza e compreso di questa lunag storia durata ormai 13,7 milardi di anni è che l'unico vero grande evento storico è la nascita dell'atomo che è i primo soggetto riflessivo individuale dopo di chè l'altro evento storico di una simile grande portata è la nascita del nuovo soggetto super-riflessivo mentre tutto ciò che sta tra questi due macro.eventi anche se ai nostri occhi sono anch'essi importanti sono solo più o meno solo normale amministrazione del soggetto riflessivo individuale che fa la sua vita e il suo corso vitale.
Tutto qui.
Attenzione quindi a non farsi impapocchiare dai particolari, paragonabili, ma forse stiamo esagerando per farci meglio comprendere, a pettegolezzi che nulla aggiungono alla grande storia nelle sue linee essenziali.

0 - Big Bang
1 - SRI
2 - SSR cioè Big Cranch e conseguente fine del mondo

o se vogliamo per essere ancora più chiari:

0 - Big Bang
1 - Atomo di idrogeno (che è il primo atomo e il primo SRI)
2 - GiovanniSilvia (che sono il prototipo del SSR e primo esemplare della nuova e vera umanità)

La vita è una sola e non c'è ne sono altre di vite

La vita è una sola perchè è la vita dell'unico individuo e questo unico individuo è un individuo-duale e siccome "individuo" significa "indivisibile" possiamo legittimamente chiamare "individuo" solo il vero individuo che è solo l'Intero.

"Vero è solo l'Intero"

(Hegel)


"E infine saremo ciò che veramente siamo"

(Silvia Montefoschi soprannominata dall'inconscio universale nel suo linguaggio onirico anche come "la figlia di Hegel")

Di vita c'è n'è una sola ma questa unica vita è infinita ed è infinita perche è la vita dell'infinitamente vivente che è infinitamente vivente perchè infinitamente pensante.

L'infinitamente pensante non è una astrazione ma è una persona, una persona-duale, essendo il pensiero sia la potenza del pensiero che l'atto del pensiero i quali costituiscono insieme i due momenti inseparabili ovvero il continuum di quella unità processuale che è il Pensiero Vivente.
Ed è proprio la visone discreta di questo continuum che frammenta e separa la realtà del pensiero vivente creando la massa sia materiale che immateriale che ha fatto la storia dell'uni-verso. Ma ormai il più è passato e si volta pagina oltre che cambiare musica.


L'autore di questo articolo



(ARTICOLO IN COSTRUZIONE  -  WORK IN PROGRESS)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.