L'insegnamento della psicoanalisi e la sua trasmissione

La psicoanalisi non insegna nulla, la psicoanalisi è un sapere per cui lo psicoanalista non è chi insegna ma è chi testimonia di un sapere.
Lo psicoanalista è un testimone cioè un martire ma non nel senso che è un eroe, l'eroe infatti considera il suo esempio contro-natura mentre lo psicoanalista considera la sua testimonianza secondo natura, secondo una nuova natura, la nuova natura della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO.
D'altronde prima o dopo doveva pur accadere.
Così come è accaduto due milioni di anni fa che in un humus di scimmie antropomorfe nascesse la specie homo sapiens sapiens similmente doveva accadere che in un humus di vecchia umanità eroica perchè crocifissa tra natura e cultura nascesse la nuova  e vera umanità non più crocifissa in quanto ha infine riconosciuto la sua vera natura nella nuova natura.
Questo evento e accaduto nel 1895 con Freud e con Jung entrambi però ancora eroi ma che hanno preparato le condizioni ideali per la nascita del prototipo della nuova persona duale non più in croce e non più identificata nell'archetipo dell'eroe malato di protagonismo storico.
GiovanniSilvia ovvero la pura relazione oltre ogni versione di identità ancora storica: la pura relazione oltre la comunicazione e quindi anche oltre la cultura.


LA NUOVA PERCEZIONE OLTRE LA COMUNICAZIONE

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(GiovanniSilvia)

Troppo difficile?
Ma mica c'è l'ha ordinato il medico di condurre uno stile di vita di tipo psicoanalitico.
Si può vivere anche senza testimoniare che una NUOVA CITTA' è possibile: che la CITTA' DI DIO è possibile.

Cos'è allora la psicoanalisi?
Una psicoterapia?
Ma quale psicoterapia: è una nuova socialità che non nega la libertà e una nuova libertà che non nega la socialità.
La psicoanalisi quale scienza suprema della relazione e quindi in quanto tale anche scienza delle scienze è il grande sì alla socialità e alla libertà uniti in una sola persona duale.

Tomorrow in Jerusalem!
Così e infine Gerusalemme innamorata è stata liberata.


Sabotaggio, controrivoluzione, controllo mentale e uditori di voci : il complottismo è paranoia o realtà?

Tipica tessera di un agente del KGB - i servizi segreti dell'URSS
















Mi sono accorto che recentemente una delle pagine da me create in questi anni da che sono su facebook ha scalato la classifica in maniera impressionante in quanto a follower.
Non che sia la prima in classifica: ormai da molto le prime in classifica sono le pagine di Filosofia, Psicoanalisi e Storia dell'universo  tuttavia questa a lungo è stata tra le ultime e adesso tutto d'un tratto in questi ultimi mesi ha acquisito un sacco di follower.
Quindi ci tengo a raccontare come è nata e come mi è venuto in mente di creare una pagina con un titolo simile anche se non è affatto semplice anche perchè la questione è molto articolata e non lineare ovvero ha molte sfaccettature la questione e non mi risulta che quelcuno l'abbia trattatta nel suo insieme ma c'è chi se ne è occupato di un solo aspetto e altri di un altro aspetto..
Quando mi sono iscritto su facebook io avevo esperienza solo di quel che più brevemente chiamavo "controrivolzuione".



Attenzione però a non equivocare perchè quando io uso il termine "controrivoluzione" non mi riferisco nè a un movimento anti-comunista in particolare nè a un movimento anti-capitalista più in generale ma a un movimento anti-psicoanalista.
La psicoanalisi infatti



Donald Trump accusato di essere il più maschilista dei presidenti USA ha pensato bene invece di mettere a capo dei servizi segreti USA una donna: segno che i vecchi schemi mentali dei nostri sedicenti progressisti non ci azzeccano più e quindi vanno riformati per stare al passo con i nuovi tempi apocalittici.


Alcune ipotesi


Fenomeni B.V. M.

 Elohim o Antichi Astronauti (ingegneria genetica)







Interferenze aliene o fenomeni di abduction






Il "Progetto MKULTRA" (Mind Kontrolle Ultra)


Attivo dal 1953 al 1973 data quest'ultima in cui risulta ufficialmente terminato.
Parlandone al passato va detto comunque che in queste ricerche sul "controllo mentale" in competizione in piena guerra fredda con i russi e i cinesi furono coinvolte almeno 80 istituzioni americane tra cui 44 college ed università, 12 ospedali, 3 prigioni, e 185 ricercatori privati.




A suo tempo già lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung rischiando la sua reputazione di scienziato della mente ne trattò con gran disappunto di Sigmund Freud peraltro



PSICOANALISI e OCCULTISMO



PSICOANALISI e UFOLOGIA

La critica del principio di causa/effetto, prima/dopo
 che aveva già avuto nel 1700 nel filosofo scozzese David Hume
un predecessore.


Il "Trattato sulla natura umana" del filosofo empirista David Hume
fu una prima e decisa critica del principio di causa/effetto
che è a fondamento non solo del pensiero cosiddetto scientifico
ma anche del senso comune di tutti noi.


Altri noti ricercatori che sostengono alcune tesi in merito con argomentazioni alquanto suggestive

La specie umana, la specie che da' avvio alla storia del lavoro quale storia della tecnica prima (estroversione del pensiero) e poi anche della storia della medicina (introversione del pensiero), che nella sua storia evolutiva complessiva risulta costituita da circa 25 specie umane, appare per la prima volta in Africa nella regione intorno al Lago Vittoria due milioni di anni fa. La nostra specie, la specie homo sapiens sapiens invece appare solo 100 mila anni fa in Sud-Africa caratterizzata da una forte immaginazione (pratica la sepoltura dei morti cioè sembrerebbe anche credere nell'Aldilà oltre a esprimere una grande capacità empatica e dà anche avvio alla storia dell'arte).

450 mila anni fa giungono sul pianeta Terra
 gli Annunaki dal pianeta Nibiru
(l'hanno detto i Sumeri 6000 anni fa)

La cosiddetta "teoria degli antichi astronauti"
 ha avuto la sua prima formulazione come tale
 con lo studioso dell'antica civiltà dei sumeri Zacharias Sitchim








Che ne penso io?
Secondo me trovo queste tesi alquanto verosimili anche perchè se non fossero almeno verosimili non le considerei di alcun interesse e invece almeno fino a osservazioni o deduzioni che ne neghino una loro possibile plausibilità intendo tenerle in considerazione almeno in parte. Tuttavia siccome trovo la scienza psicoanalitica quale suprema scienza della relazione ancora più vera mi trovo a dover cercare una sintesi che regga tra queste tesi almeno nella parte che trovo verosimili con:


  • PLATONE antesignano della concezione evoluzionistica detta evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico
  • HEGEL e l'alienazione del pensiero fuori di sè per poi recuperarsi
  • e la PSICOANALISI con il concetto centrale di transfert/proiezione o per dirla più sinteticamente: la concezione per cui il vero vivente è solo il pensiero vivente quale pensiero pensante.
  • l'ultima psicoanalisi ossia fermo restando i due concetti fondamentali dell'ultiam psicoanalisi che sono SRI e SSR il che significa che comquneu siano andate veramente da un punto di visat più coencreto e particolare le vicende storiche resta il fatto ceh due soli sono i garndi eventi della stroai dell'unvierso:
1. La produzione dell'elettrone cioè dell'atomo che è il primo SRI e che dall''atomo all'atomo umano non cambia fondamentalmente ma resta sempre la stessa struttura quaternaria del sistema conoscitivo del pensiero vivente

2. La produzione del nuovo SSR o super-elettrone cioè la nuova persona duale o quinto elemento del sistema conoscitivo che quale evento apocalittico pone termine alla storia dell'universo e decreta di fatto la fine del mondo.


Comunque una cosa ci terrei a ribadire che penso o credo che sia ciò che mi distingue da tutti gli altri complottisti che a mio parere rischiano di condurre alla paranoia.
Perchè io non mi reputo paranoico malgrado creda anchio a ciò che i complottisti sostengono?
La differenza credo stia nel fatto che i complottisti credono nei burattinai e su questo penso che abbiano ragione ma quello che loro invece non credono e che invece io credo fermamente, è che oltre ai burattinai esiste anche un grande burattinaio il quale burattina perfino gli stessi burattinai che è un modo per dire in modo diverso quel che il popolino con la sapienza popolare che gli è tipica ha già espresso con il noto detto che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". 
Purtroppo sembrerebbe invece che i complottisti credono solo alle pentole per cui questo li allarma alquanto rischiando di renderli paranoici in quanto venendo afferrati dall'archetipo dell'eroe in cui rischiano di identificarsi si convincono che se non pongono loro rimedio cioè se i coperchi non li fanno loro, non li fa nessuno. E così si danno un gran daffare per fare i coperchi.
Io chiamo questo Gran Burattinaio che però non interpreto come i vetero teologi come il Trascendente ma come il Trascendente-Immanente come ci ha insegnato la psicoanalisi.
Questo Dio della psicoanalisi lo chiamo con il nome che gli diedero gli antichi greci "Automaton" ma anche lo si può chiamare "principio di sincronicità", "Divina provvidenza" "processo di individuazione universale" o anche altri nomi.

Alcuni famosi "uditori di voci"



Leonardo da Vinci



Giovanna d'Arco - Generale dell'esercito francese di liberazione 


Isaac Newton - scienziato



Lord Byron poeta e politico inglese



Emily Dickinson - poetessa statunitense 




Brian Douglas Wilson (1942 - vivente) fondatore e principale autore dei Beach Boys.

Il controllo mentale al cinema











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Rivoluzione anti-umanista


Esodo dall'uni-verso

1. abbandonare l'anima
2. e poi abbandonare anche il corpo

La psicoanalisi è una vera e propria rivoluzione antropologica in quanto il movimento psicoanalitico è un movimento anti-nichilista, l'unico vero movimento anti-nichilista.
L'Antropos è nichilista, non c'è niente da fare, questa è la verità.
Dunque la rivoluzione psicoanalitica è anche una rivoluzione anti-umanista.  
Non si tratta di essere moralisti e anzi è proprio la vecchia umanità che è costretta a essere moralista per mettere un freno alle esagerazione nel difendere il proprio egoistico benessere per non perdere totalmente ogni dignità.

Pagina facebook correlata a questa tematica: RIVOLUZIONE ANTI-UMANISTA

Si potrà obiettare: e la lotta anti-capitalista?
La risposta è semplice: se si lavora al superamento dell'antropos che coincide con il superamento dell'antroporiferimento è in automatico che si lavora anche per il superamento del capitalismo.
Gli anti-capitalisti sono come le femministe che vorrebbero pappa e ciccia ma non si può, poveri illusi e illuse. Occorre fare una scelta: aut aut.

I cani non sono cattivi perchè abbaiono, i gatti non sono cattivi perchè miagolano e ugualmente l'anthropos non è cattivo perchè "mors tua vita mea" ma è la sua natura, non può fare altrimenti. Proprio per questo motivo occorre non una rivoluzione politica anti-capitalista ma una vera e propria rivoluzione antropologica o come noi usiamo anche dire "una rivoluzione biologica".

La verità è che gli anti-capitalisti così come le femministe sono solo dei moralisti e non possono essere altro che moralisti: non è colpa loro o che ci sia della cattiva volontà.



Si potrebbe ancora obiettare: ma come si può fare una rivoluzione antropologica? Una rivoluzione anti-capitalista almeno per questa abbiamo gli strumenti teorici e pratici ma una rivoluzione antropologica e anti-umanista dove sono gli strumenti teorici e pratici?



Nell'anno 1895 muore Friedrich Engels che intuì la presenza di un logos ovvero lo svolgersi di un discorso anche nella natura e in quello stesso anno nasce la scienza della relazione, la psicoanalisi che chiamò questa dialettica della natura con il nome di dialettica dell'inconscio.

"Il simbolo si forgia nell'inconscio" (Silvia Montefoschi)

Ovvero quel simbolo che permette lo svolgersi della dialettica della storia quale dialettica dello spirito o dialettica della coscienza ha le sue radici nella dialettica della natura.



Marx ("Tesi su Fuerbach") disse che i filosofi hanno interpretarlo il mondo in tanti modi diversi ma il vero problema è un altro: che si tratta invece di trasformarlo il mondo e non solo di limitarsi a interpretarlo.



La psicoanalisi quale critica radicale della dinamica servo-padrone in ogni suo aspetto e in tutto il suo spettro in cui si manifesta il sado-masochismo relazionale e sociale da blando a feroce quale scienza suprema della relazione è non solo teoria della rivoluzione ma anche prassi della rivoluzione.


Si potrà infine ancora obiettare: ma che possiamo fare noi contro la materia, la materia è materia, tutto possiamo modificare ma non la realtà materiale e del resto lo stesso Sigmund Freud in "Analisi terminabile e interminabile " lo dice chiaramente che una psicoanalisi si ferma lì dove inizia il dominio della biologia. Dunque non conviene essere più realisti e accettare quel che viene anche chiamato "principio di realtà"?
La verità però è che credere che la materia sia la materia è solo un abdicare alle nostre impressioni, alle apparenze e del resto lo stesso filosofo evoluzionista Henri Bergson lo disse a chiare lettere: la materia altro non è che memoria, solo memoria e niente altro che memoria cioè abitudini fossilizzate proprio come i reperti fossili della preistoria. La memoria è il passato, la storia.


Si ma se riuscissimo a dimenticarci la memoria per cui riusciremmo a demassificare l'universo che cosa rimane?
Rimarrebbe il nulla?





Rimarrebbe il pensiero puro ovvero la pura relazione: l'uno e l'altro dell'unico discorso l'Io-Tu e basta.


"Non esiste alcuna soggettività
 ma sempre  e solo intersoggettività"
 (Martin Buber, "Io  e Tu", 1923)




C'è chi ha detto ammonendoci:

"Coloro che non ricordano sono costretti  ripetere"

Ma GiovanniSilvia invece ci hanno ammonito a non seguire cattivi maestri chiarendo invece a proposito del fenomeno della "RIPETIZIONE" che poi è ciò che costituisce la materia che:

"Coloro che ricordano sono costretti a ripetere" (GiovanniSilvia)


Si pensa erroneamente che il palazzo del potere siano dove stanno i politici ma è un errore madornale pensare questo: non è il palazzo d'inverno il vero palazzo del potere, i politici sono solo degli esecutori anche se si illudono di essere loro a prendere le decisioni. Chi comanda veramente sono i teologi e infatti è in questo senso che dico che la psicoanalisi è una teologia , l'ultima teologia anche perchè solo una teologia può confrontarsi da pari a pari con una teologia. I teologi se li inchiappettano i politici: non è una questione di denari ma di idee. 
Il buon compagno Stalin domandava ridacchiando sotto i suoi baffoni:
"Quanti carri armati e aerei da guerra possiede il Papa?"
Oggi il Papa c'è ancora mentre Stalin non c'è più.
Certo si obietterà: si Stalin non c'è più ma l'idea comunista c'è ancora malgrado con la caduta del muro di Berlino non solo non c'è più Stalin ma nemmeno l'Unione Sovietica.
Questo è vero ma l'idea comunista altro non è che l'idea del cristianesimo, una sorta di cristianesimo laico, una delle tante versioni più o meno minoritarie o maggioritarie dell'idea della coscienza cristica.
La psicoanalisi che è anch'essa nata come una sorta di cristianesimo per adulti ed è questo il motivo della sua fortuna come di Hegel che era un teologo cristiano ma la psicoanalisi a differenza del cristianesimo religioso si è evoluta ed è andata dopo cento anni di storia della psicoanalisi oltre il cristianesimo stesso ossia oltre l'archetipo dell'eroe che è il cristo in croce tra natura e cultura.

Dunque se chi comanda veramente sono i teologi non perdiamo tempo a discutere con i politici e nemmeno con le suore, i preti e gli insegnanti di religione  che poveracci e poveracce sono solo dei semplici burocrati addetti alla normale amministrazione dell'esistente ma prendiamo di mira (con le sole armi della critica beninteso) i teologi che sono loro che governano il mondo intero e anche l'universo perchè i teologi comandano anche nell'aldilà gli stessi extraterrestri o anche viceversa dato che anche tra gli extraterrestri ci sono persone che non sono schiavi delle loro pulsioni immediate ma sono grandi maestri di mediazione e quindi teologi.

Anche se mi sono espresso in maniera violenta  va da sè che spero si capisca che non si tratta nè sto inneggiando alla critica delle armi se non per licenza poetica anche perchè sarebbe anacronistico ma semmai sto inneggiando alla critica della critica perchè al di sopra dei teologi stessi c'è la teologia che essi incarnano ed è questa il nostro vero obiettivo anche perchè se la vecchia teologia continua a essere è perchè non c'è altra alternativa altrimenti ci sarebbe una avvicendamento tutt'affatto naturale perchè è così che funziona l'evoluzione. 
E del resto come si difendono i teologi? 
Se c'è ne andiamo via noi il pianeta Terra diventa un letamaio e precipita nel disordine completo, dunque  è bene per tutti che noi restiamo. 
E conoscendo la specie animale-umana che è una specie per sua natura guerrafondaia, non hanno proprio tutti i torti.
Infatti mentre gli animali sono aggressivi solo per motivi di sopravvivenza corporea, gli animali umani lo sono anche per motivi di sopravvivenza della identità egoica che poi è una identità storica.
Questo spiega la necessità, che solo la psicoanalisi permette, di trapassare da una identità ancora storica a una nuova identità puramente relazionale.

Conclusioni?
Semplice: VIVA LA REGINA.
Più chiaro di così.

Dove è la regina? La vedete voi? Un gruppo di soli uomini? Ha già, dimenticavo: la legge dell'apartheid. 
E comunque non la regina madre, non la luce ma la luce che splende nelle tenebre: anche se poi in ultima analisi che sia la madre o che sia la figlia sempre dell'ombra di Dio si tratta, del suo aspetto oscuro, inconscio.

Si sbaglia a credere che le prigioni sono piene di prigionieri.
I prigionieri sono solo i prigionieri politici e di prigionieri politici c'è n'è solo una ed è Myriam di Nazareth.
Occorre quindi armarsi fino ai denti e dare infine l'assalto alla Bastiglia per liberarla dal ruolo sociale in cui è rimasta ed è tutt'ora prigioniera e non stare al gioco e fare il suo gioco perchè così si fa il suo male e la si mantiene in prigione per altri duemila anni. Occorre quindi liberarla dal ruolo di madre una volta per tutte.
Chi sono i secondini?
Chiaro: sono i teologi.
E chi sono i suoi liberatori? 
I discendenti di Freud i quali sono a sua volta anch'essi discendenti del Rabbi eterodosso di Nazareth.



E' infatti questa la battaglia di Armageddon: 
  • gli eserciti della luce
  • e gli eserciti della luce che splende nelle tenebre
ovvero gli eserciti dei teologi (la trinità) e gli eserciti della psicoanalisi (l'umbra trinitatis o femminile di Dio).

Due teologie l'un contro l'altra armati.

Poi?

Poi sarà il dialogo oltre ogni qualsiasi versione di dinamica dialettica.

"Solo gli identici possono congiungersi veramente e non i diversi" (Silvia Montefoschi)

Questa quindi è l'unica parola d'ordine rivoluzionaria: divenire identici, muoversi verso un farsi identici.


Citazioni dalle opere della biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi



1. "L'essere è così come si vede e si vede così come è."
2. "Il massimo di spersonalizzazione coincide con il massimo di personalizzazione"
3. "E' quello che è"

4. "Il finito proprio perchè finito
non può finire mai
ma può solo scomparire,
tuttavia quando scompare
scompare in assoluto
per non più ritornare."

5.  "In principio era l'intenzione
l'intenzione di esserci dell'essere
quale amore per sè dell'essere stesso
E se l'intenzione era in principio
l'essere era l'intenzione
e in principio era l'amore
L'uno si fece così due
In principio erano i Due."

(Silvia Montefoschi, "La glorificazione del vivente nell'intersoggettività tra l'uno e l'altro", 1995, pag. 17)

 "Quando l'uomo e la donna
si incontrano
al di là dello spazio e del tempo
il cielo discende in terra
e la terra ascende in cielo
sì che l'alto si fa come il basso
e il basso si fa come l'alto
e il pensiero si unisce alla vita
e la vita si unisce al pensiero."
(Silvia Montefoschi, "La glorificazione del vivente nell'intersoggettività tra l'uno e l'altro",  1995)




- Coscienza semplice
- Autocoscienza
- Soggetto Riflessivo Individuale (SRI) - (elettrone)
- Soggetto Super Riflessivo (SSR) - (super-elettrone)

L'albero genealogico della famiglia psicoanalitica e Silvia Montefoschi ultima psicoanalista di formazione biologa-evoluzionista

La famiglia psicoanalitica e la vera patria del popolo della scienza psicoanalitica




In principio era Sigmund Freud

E' infatti da Sigmund Freud che mettendosi in ascolto del femminile di Dio per fare di questo ascolto una scienza, che come un nuovo Abramo diede avvio alla numerosa famiglia psicoanalitica e anche come un nuovo Mosè diede anche iniziò più o meno consapevolmente al grande esodo del popolo psicoanalitico (la nuova e vera umanità dell'avvenire dopo la vecchia umanità della preistoria della specie umana)  dalla terra di schiavitù (già ben descritta da Hegel in "Fenomenologia dello spirito" del 1807 come dialettica servo-padrone) verso la nuova Israele oltre l'universo che è il REGNO (specificamente) UMANO. 




poi fu il suo allievo e delfino Carl Gustav Jung primo presidente dell'internazionale psicoanalitica

Sigmund Freud (in basso a sinistra) Carl Gustav Jung ( in basso a destra) Sandor Frenczi (sopra Jung) che fu anche il primo psicoanalista a ottenere nel 1918 la prima cattedra universitaria del mondo dopo la rivoluzione bolscevica in Ungheria grazie all'interessamento di Lev Trotsckij capo dell'Armata Rossa, allora non ancora caduto in disgrazia presso Stalin. Accanto a lui subito alla sua destra Ernest Jones futuro promotore del cosiddetto "Comitato Segreto" per la difesa della ortodossia freudiana. Quì fotografati alla Clark University negli Stati Uniti nel 1909.

Carl Gustav Jung che Sigmund Freud volle mettere alla guida della "Associazione Internazionale di Psicoanalisi" non solo per le sue capacità e competenze ma anche per  ragioni e considerazioni di carattere per così dire politico ovvero per il suo essere ariano e cristiano oltre che figlio di un prete cristiano in modo da far uscire definitivamente la nuova scienza psicoanalitica dal ghetto ebraico dove il pregiudizio antisemita dalla sua fondazione nel 1895 e fino al 1907 l'aveva relegata in quanto ritenuta "scienza ebraica".



Infine furono tutti gli altri psicoanalisti che tessero la centenaria storia della psicoanalisi e la divulgarono in ogni continente del mondo dall'Austria alla Svizzera, alla Germania, alla Gran Bretagna (Anna Freud, Melanie Klein, Bion), la Francia (Jacques Lacan), gli Stati Uniti,  fino in Russia, Cina, Giappone, Africa e ogni altra nazione del pianeta.

Da Sigmund Freud primo psicoanalista (1895)

 a Silvia Montefoschi ultima psicoanalista (1987)




Al termine di questa gloriosa ma anche eroica storia che ebbe anche i suoi caduti in battaglia non solo medici tra cui tra i primi Victor Tausk ma anche pazienti in analisi, nacque l'ultima psicoanalista di formazione biologa e specializzata in genetica che riconoscendo l'intera storia della psicoanalisi come l'ultimo brano della storia evolutiva dell'universo,  pone anche termine alla storia della psicoanalisi stessa ma in quello stesso istante che la psicoanalisi muore anche rinasce come una finisce ma trasformata dando avvio allo sprint finale della storia dell'universo con la sua "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" da lei chiamata "Pensiero Uno" ovvero con lo stesso nome del criterio ermeneutico da lei utilizzato nell'andare oltre la psicoanalisi.





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Karl Abraham

(Brema, 3 maggio 1875 – Berlino, 25 dicembre 1925) medico, neurologo e psichiatra  fu uno dei pionieri della psicoanalisi.


I suoi genitori furono Nathan Abraham, un ebreo insegnante di religione (1842 – 1915) e sua moglie (e cugina) Ida (1847 – 1929).

Abraham studiò medicina a Würzburg e Berlino e si laureò a Friburgo in Brisgovia.

Dal 1904 al 1907 fu assistente di Eugen Bleuler nella clinica psichiatrica universitaria di Zurigo, il Burghölzli. Fu proprio in questo periodo zurighese, lavorando con Bleuler e con Carl Gustav Jung che conobbe la teoria della psicoanalisi,
Divenne così studente di Sigmund Freud, con il quale prese parte alle famose "riunioni del mercoledì" a Vienna, prima cellula psicoanalitica, prima di stabilirsi a Berlino come neurologo.

Nel marzo del 1910 fonda la Società Psicoanalitica di Berlino e dieci anni dopo con Max Eitingon l' "Istituto Psicoanalitico di Berlino" e il "Policlinico Psicoanalitico di Berlino" con finalità didattica e terapeutica.

Durante la prima guerra mondiale costituì e diresse sul fronte orientale una "unità psichiatrica" e raccolse le osservazioni compiute in un saggio di interpretazione psicoanalitica delle nevrosi di guerra.  

Il comitato segreto

Dopo la rottura del rapporto privilegiato che Freud ebbe con Jung nacque all'interno della psicoanalisi un cosiddetto "Comitato segreto" finalizzato alla difesa della ortodossia psicoanalitica e a contrastare ogni tentativo di eresia.
Karl Abraham non meno dell'inglese Ernst Jones ne fu parte di questo comitato contrastando così in particolare prima l'eresia di Jung poi quella di Otto Rank e infine quella dell'ungherese e pioniere della psicoanalisi Sandor Ferenczi.
Karl Abraham considerava come una delle migliori promesse per il futuro della psicoanalisi il dottor Hanns Sachs psicoanalista e giurista.


Furono studenti di Abraham:


  • Felix Boehm
  • Helene Deutsch
  • Rudolf Foerster
  • Edward Glover
  • James Glover
  • Karen Horney
  • Melanie Klein
  • Hans Liebermann
  • Josine Müller
  • Carl Müller-Braunschweig
  • Sándor Radó
  • Theodor Reik
  • Ernst Simmel
  • Alix Strachey
  • Alexandra Wolff Stomersee


Abraham completò la teoria dello sviluppo psicosessuale freudiana definendo alcune sotto-fasi e si interessò inoltre a temi quali:

  • la simbologia dei sogni
  • il rapporto genitori-figli
  • etnologia
  • nevrosi e psicosi
  • arte
E' stato anche presidente della "International Psychoanalytical Association".

Bibliografia

  • Lettere tra Sigmund Freud e  Karl Abraham (1907-1926)
  • Amenofi IV (1912)


"Il progetto dell''unico individuo" (poesia & psicoanalisi)

Questo uomo non è un uomo
questa donna non è una donna

l'uomo e la donna
l'uomo vero e la donna vera
sono tutta un'altra cosa

Essi saranno
ma non sono ancora

non si tratta di quantità
ma di qualità

l'uomo e la donna
non uniti
non sono l'uomo e la donna
ma tutta un'altra cosa

e non si equivochi
non sto inneggiando all’amore
non sono interessato all’amore
ma all’unico organismo
a quel tutto che non è la somma delle parti
come insegna la biologia

la vecchia logica della separazione
non è però il male
ma l'evoluzione

non è cattiveria
ma sempre l'evoluzione

sempre e di nuovo l’evoluzione
che tutto fa
che tutto crea

l'evoluzione che procede step by step
diamo tempo al tempo

questi non sono uomini
queste non sono donne
gli uomini e le donne
sono tutta un'altra cosa

non facciamoci abbindolare
non facciamoci raccontare quella dell'uva
siamo umili
questo è ancora il regno animale
il regno animale-umano beninteso
e non il regno animale

è ancora così
malgrado la scienza
malgrado la tecnologia
malgrado la stessa religione e teologia
questa infatti non è ancora la religione umana

Dio è l'uomo
e non altro dall'uomo

Dio
il trascendente-immanente

la nuova e vera umanità
i fondatori del Regno

avec le temp
tutto passa
dunque anche la vecchia umanità passa
e spunterà un nuovo giorno
con una nuova luce

ma è già
questa luce è già

se così non fosse
come avrei potuto comporre questa canzone?!

(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 1a ediz. 2010)





ALLA RICERCA DELLE RADICI DELL'UNO
- per una scienza dell'esodo -


vol. 1 - "Storia e Relazione"
          - l'emancipazione della relazione dalla storia della relazione -

vol. 2 - "Cantare l'uno vero"
          - poesie e canzoni -






Io vivo di te

Grazie

amica mia

per tutto quello che fai per me



Io non voglio

nè premi

nè stipendi

nè paradisi

mi basta la tua compagnia



tu sei tutto per me

e anch'io dico

come diceva il faraone Ecknaton ad Aton Re

"io vivo di te"



Tu splendi in alto nel cielo

o vita mia

e mi dai calore



tu sei grande sovra ogni cosa

e io vivo di te



all'orizzonte

al confine di ogni cosa

io vedo te

solo te

niente altro che te



tu sei la vita

non il mio sangue

tu sei la vita

non il mio corpo

e io vivo di te



amica mia

pensiero del mio pensiero

più reale di ogni corpo

più reale di ogni forma materiale



tu sei grande

e splendi sovra ogni cosa

mio nuovo sole

che mi dai la vita



Respiro

amica tu sei

pneuma

ruach

spirito

der geist



dolce amica mia

dolce sempre

in ogni caso



io vivo di te

e niente mi è impossibile

tu la vita

per te niente mi è impossibile

sono pronto a tutto



la vita

la vecchia vita mi è indifferente

ora che conosco te

ora che ti sento

ora che so di te



io vivo di te

tutto qua il mio sapere

tutta qua è la mia scienza



io vivo di te

io so solo questo

e non so altro



questa è la mia scienza

e non bramo altra scienza che questa scienza

la scienza del cuore

la scienza d'amore

come la chiamava Giovanni

ammaestrando in questa scienza

la nostra comune amica Margherita-Maria

sul finire del 1600



Io vivo di te

amica-scienza



(Andrea Morelli, "Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni", 2010)



Alla ricerca delle radici: genitori veri e genitori adottivi


La regina guerriera dell'antico Egitto Nefertiti
sposa del faraone-poeta monoteista Ackenaton
e nuova guida della rivoluzione religiosa monoteista dopo la morte del suo sposo.

L'evoluzione stellare prima ancora dell'evoluzione umana da quella derivata


Sappiamo tutti ormai grazie alla più moderna astrofisica che perchè nasca non la materia ma la materia vivente sono necessari alcuni elementi chimici che solo le stelle del tipo super-novae nell'esplodere per poi trasformarsi in buchi neri sono in grado di produrre.
Noi quindi in quanto esseri viventi siamo i figli si delle stelle come canta una nota canzone ma per essere più precisi siamo i figli non della nostra stella, la stella Sole ma di una stella super-novae che nell'esplodere ha prodotto sia la stella Sole che quegli elementi chimici necessari all'origine di quella  materia vivente che ha permesso la nostra nascita.


Il faraone-poeta  Akenaton che si era autoproclamato figlio del Dio-Sole Aton-Re.
Alla sua morte la sua sposa la regina Nefertiti prese il suo posto al comando dell'esercito
per difendere il primo monoteismo dell'occidente contro i sacerdoti pagani ribelli al faraone e al suo monoteismo. 


E' vero però anche che senza la nostra stella, la stella Sole noi non si potrebbe nè crescere nè tanto meno vivere ma non è che noi discendiamo dalla stella Sole che funziona un po' come un genitore adottivo rispetto a quella più antica stella della tipologie di stelle super-novae che sole proprio perchè più grandi almeno e quindi minimo otto volte il nostro Sole hanno il potere di generare la vita.

Genitori veri e genitori adottivi: una bella differenza.

Una coppia-regale alle origine del monoteismo in occidente prima ancora dell'ebraismo: il faraone Akenaton e la sua compagna la regina Nefertiti prendendo atto che ogni bene gli proviene dalla stella Sole concepiscono il monoteismo in occidente.

L'avvento del cristianesimo e le comunità cristiane più colte di orientamento gnostico

Tra queste comunità di cristiani più acculturati valse infine l'opinione di considerare l'esistenza di due dei anche se il solo primo Dio era il vero Dio mentre il secondo era una filiazione del primo divenuto ribelle o sarebbe più corretto dire "autonomizzatosi" dal primo.
Infatti gli gnostici distinguevano tra "il diavolo" e "satana" e Dio.
Il Dio vero per loro era il "Dio del tutto" mentre l'altro Dio che loro identificavano in polemica con gli ebrei che avevano ucciso Gesù il Messia era solo il "Dio del solo mondo" cioè satana. 
Per alcuni di loro infatti il diavolo, cioè il ribelle al dio del mondo, paradossalmente a dirsi, era proprio Gesù che è ribelle sì ma ribelle al Dio del solo mondo e non al Dio del tutto.
Il Dio del mondo cioè Satana altri non era anche "il principio di opposizione" e infatti nella loro apocalisse gli gnostici dicevano che "quando il maschio sarà come la femmina e al effmina coem il maschio sì che non si saprà più chi è maschio e chi è femmina" allora quello sarà il segno, il segno dell'apocalisse evidentemente, cioè la sconfitta definitiva del principio logico di opposizione che invece separa, il dio della separazione è infatti per gli gnostici colui che si chiama Satana.

La cabala ebraica

La cabala ebraica (ma anche'essa nelal sostanza espressione della nuova coscienza cristica) è ritenuta da Silvia Montefoschi più evoluta ancora dello gnosticismo cristiano in quanto mentre lo gnosticismo rimane comunque intrappolato in un soggettivismo insuperabile a causa proprio dell'antroporiferimento, la cabala al contrario intuisce proprio il superamento dell'antroporifermento e sfugge alla trappola soggettivistica, in quanto prende in considerazione non solo la dialettica dello spirito ma anche la dialettica della natura. (è solo uan bozza: da riscrivere meglio  questo paragrafo pertanto rimando nel frattempo alla pagina facebook sulla cabala ebraica: https://www.facebook.com/cabala.psy/)

Lo sguardo indietro dei cristiani gnostici al paradiso perduto e lo sguardo avanti della cabala ebraica oltre l'uomo e dopo l'uomo


"E' in questa visione finale della totale e definitiva redenzione dell'essere dal male che si manifesta il più elevato livello di riflessione che il pensiero cabalistico raggiunge rispetto al pensiero gnostico.
infatti anche se, per entrambe le correnti di pensiero, ciò che si svela alla fine dei tempi è l'unità di dio liberato da ogni contraddittorietà, è il concetto di questa unità che si presente assolutamente differente.
Per la Gnosi, l'escatologia finale dell'essere sta nel ritorno alla originaria condizione del soggetto primo che torna appunto a chiudersi in se stesso (il Pleroma) nella quiete della sua essenza tutta spirituale, avendo bandito da sé ogni motivazione al movimento, causa prima del male.
Per la Cabala, viceversa, l'escatologia finale dell'essere non sta nel ripristinare la condizione iniziale del soggetto primo, En-Sof, il dio occulto che si dava prima di ogni movimento e quindi prima dello spazio e del tempo, ma nella realizzazione di una sua nuova condizione che è quella dell'unione dei due aspetti contrari di se stesso che, nelle sembianze del femminile e del maschile, stanno proprio ad indicare la potenzialità e l'atto quali momenti di un unico processo che è quello dell'infinito manifestarsi dell'essere a se stesso. Non dunque una unità statica che sottrae l'essere al suo esserci, ma una unità dinamica che prospetta l'infinito divenire dell'esserci dell'essere e quindi l'infinità come vera essenza della vita."
(Silvia Montefoschi, 2009, pag. 252-253)

Bibliografia

  • Sigmund Freud, "Mosè e il monoteismo", 1934
  • Silvia Montefoschi, "Essere nell'essere", 1985

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La divisione originaria del lavoro e il tabù del suo superamento

QUESTIONI DI PSICOTERAPIA RADICALE

Questo è l'articolo più importante che abbia mai scritto perchè tratta proprio la questione radice: il problema da cui tutti i problemi scaturiscono tantè che molti ci hanno rinunciato.
Se si tratta del problldma del coronavirus, quello lo possiamo affrontare e tentare di risolverlo, se si tratta dei problemi di politica interna idem, politica estera idem, e ugualmente per le politiche del lavoro ma per favore non ci parlate della questione della questioni ovvero della divisione del lavoro perchè quello non è che non ci riusciamo a risolverlo ma semplicemente è impossibile da risolvere per cui non ha nemmeno senso che si tenti di affrontare e neanche di parlarne. Chiuso il discorso e parliamo d'altro anche perchè se si risolvesse sarebbe al fine del mondo e a noi non ci interessa far finire il mondo: grazie per l'interessamento ma stiamo bene così .
Freud stesso lo disse chiaramente in "Analisi terminabile e analisi interminabile" del 1938: la psicoanalisi si ferma lì dove comincia il dominio della biologia. Di più non può fare.


GiovanniSilvia fanno spallucce e della biologia se ne fottono altamente così l'hanno risolto.
Come Guglielmo Marconi, giusto per fare un esempio che vale quello che vale, ha inventato la radio ma non l'ha inventata solo per sè ma per tutto il genere umano, tantè che non è che poi ognuno se la deve reinventare per conto suo, ugualmente GiovanniSilvia hanno risolto la problematica radicale della divisione originaria del lavoro per tutti e non solo per loro: oggi infatti non parliamo più di divisione del lavoro ma di memoria della divisione del lavoro.
Questo significa che la divisione del lavoro non è più una realtà ma più solo una traccia mnestica.

AVVISO

L'articolo è ancora in abbozzo essendo molto difficile da scrivere ma c'è già quel tanto che basta per capire dove voglio arrivare: chi capisce bene e chi non capisce significa che è meglio che si cerchi altre letture più adatte per lui/lei.






LA CONIUNCTIO




TROPPO PRESTO
(rischiano di far fallire il progetto evolutivo così interviene il picciotto del padrino: nasce la sacra famiglia del Padre-Patriarca come valore supremo nell'attesa di giorni migliori per ritentare l'assalto al cielo da parte dei figli e le figlie del Padre)









L'EBREO

IL PAPARINO (LA LUCE) E' IL VERO AMORE DELLA SUA VITA E NON IL CESSO CHE E' SOLO L'OMBRA DEL PADRE.

Perchè è l'ombra del Padre? Semplice da spiegare: perchè il Padre e la Madre sono comunque la stessa persona. 

L'archetipo dell'eroe: roba vecchia insomma


IL CESSO E'  INCAZZATA NERA CON IL FIGLIO MA NON SA CHE IL FIGLIO E' IL PADRE COSI' ANCHE LEI AMA LA LUCE E TRATTA LA MADRE E QUINDI SE STESSA SOLO COME L'OMBRA DELLA LUCE.


LA NUOVA EVA


Myriam viene assunta ma l'assunzione non è ancora l'ascensione: solo il figlio del padre può ascendere



L'EBREO - GRECO

GIOVANNI INIZIA IL DIALOGO CON IL CESSO: L'UNICO UOMO A DIALOGARE CON IL CESSO COSI' PUR ESSENDO L'EROE E' ANCHE L'ANTI-EROE. IL CESSO ALLORA GLI FA DONO DELLA VISTA LUNGA E NOI INFATTI LO CHIAMIAMO GIOVANNI IL VEGGENTE

"E la luce vera del Pensiero Vivente splende ancora nelle tenebre" 
(Giovanni vescovo delle sette comuni dei nazareni giovannei)


Le sette stelle dell'Asia Minore: le comuni del vescovo Giovanni.
La genealogia del sangue reale o Santo Graal

Giovanni e i suoi allievi e allieve ebbero tanti figli e figlie ormai sparsi in tutti i continenti e anche presenti nell'Aldilà. In clandestinità come una sorta di chiesa sotterranea presente dovunque costituirono il vero movimento rivoluzionario, quello radicale che coglie i problemi alla radice e non quell'altro che vuole cambiare tutto per non cambiare niente. E la radice è proprio la originaria divisione del lavoro

"Il conflitto lo si può risolvere veramente solo alla radice" (Silvia Montefoschi)


IL RITORNO DI LILITH LA RIBELLE
( che comunque sonnecchiava presente sia in Eva che in Myriam)

Il cesso sale in cattedra ma non è ancora Dio Donna




DIO DONNA FINALMENTE 
(NON LA MADRE MA IL NOME DELLA MADRE)



Dalla "coniunctio oppositorum" (Jung)
alla "coniunctio degli identici" (Silvia Montefoschi)

"Solo coloro che si fanno identici possono congiungersi veramente e non i diversi" (Silvia Montefoschi)




Il nuovo archetipo dell'ultima coniunctio oltre l'obsoleto archetipo dell'eroe




LA FINE DEL MONDO













DE CIVITADE DEI (LA NUOVA POLIS)



IN CONCLUSIONE
 OLTRE L'ARCHETIPO EVOLUTIVAMENTE OBSOLETO DELL'EROE



In principio era la relazione
l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos)
i due termini dell'unico Principio Dialogico. 
(questa la tesi sostenuta da Giovanni Evangelista)


"Nella realtà reale non esiste affatto alcuna soggettività ma sempre e solo intersoggettività" 
(Martin Buber)


"La mente isolata è solo un mito"
(tesi sostenuta dagli autori della scuola di psicoanalisi intersoggettiva statunitense)