Cosa c'era prima del Big Bang ovvero prima dell'evento della Grande Frammentazione?

Prima del Big Bang c'era già il pensante duale ma ancora inconsapevole di sè cioè della sua dualità ma siccome per sapere dell'unità bisogna sapere della dualità, non sapendo ancora della dualità di conseguenza non sapeva nemmeno dell'unità.
Noi chiamiamo questo stato iniziale "simbiosi assoluta".





La "simbiosi assoluta" è diversa, giusto per fare un esempio, dalla simbiosi che si rinviene in certe relazioni umane dove la simbiosi in questo caso nasce da un sapere che viene rimosso per poter entrare in simbiosi.
Nel transfert della coppia simbiotica per esempio, i due dell'uno sanno di essere due e lo sanno in quanto una tale informazione è già presente ormai fin dalla nascita come patrimonio di conoscenza collettivo nella stessa macromolecola del DNA ovvero nel codice genetico che informa il soggetto pensante di questa dualità, soggetto che avendo una identità ancor individuale (SRI: dall'atomo all'antropos) tuttavia cerca di rimuovere più o meno questo sapere per quanto è possibile proprio perchè disturberebbe l'armonia di coppia; questo la dice lunga su quei pensatori che inneggiano all'armonia ma in verità sono solo degli apologeti della simbiosi ovvero della rimozione.
Queste armonie non sono vere armonie come quella invece che predicava invece il dialettico e pensatore del divenire Eraclito di Efeso, queste sono armonie fasulle, armonie farlocche e pertanto è per questo che poi lasciano il tempo che trovano impoverendo entrambi l'uno e l'altro della relazione.
Occorre farsene una ragione che si è due, irreversibilmente due.
Occorre anche però farsene una ragione che si è uno, irreversibilmente uno e chi nega ciò è il Dio della menzogna.
Occorre farsene una ragione  e questa ragione si chiama psicoanalisi, che non è la scienza dell'uno, quello è il buddismo e le filosofie orientaleggianti, la psicoanalisi è invece la scienza dell'uno vero che è solo l'uno-duale. 
Negare il due è simbiosi ma negare l'uno è ossessività.
Negare il due è roba da pelandroni e pelandrone che non hanno voglia di lavorare, gente sfaticata, dormiglioni ma negare l'uno è roba da stronzi e stronze, i servi di Satana, il dio della menzogna, narcisisti, antroporiferiti, gente che non conosce nemmeno il nome del grande Copernico.
Prima del Big Bang invece l'Essere non aveva ancora alcuna coscienza di essere, era come una madre senza flgli nè marito; una femmina sola che pertanto non poteva nemmeno sapere di essere femmina perchè per poter essere femmina ci vuole un maschio che  ti riconosca femmina.
L'essere prima del principio non rimuoveva affatto la sua dualità per il fatto che non ne aveva ancor fatto l'esperienza perchè l'esperienza è fondante la conoscenza; niente esperienza e niente conoscenza. Infatti io certe volte sono tentato per dare un nome alla corrente di pensiero di cui mi professo seguace con il nome già utilizzato da William James di "empirismo radicale" che a differenza dell'esperienza galileiana che fonda il cosiddetto metodo scientifica comprende tutta l'esperienza, l'esperienza a 360° e quindi non solo l'esperienza che si può fare con i vecchi cinque sensi e le protesi tecnologiche dei vecchi cinque sensi ma anche tutta l'esperienza che si data o si può fare anche con il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.
Giovanni evangelista infatti nella sua "Prima lettera di Giovanni" a mio parere fa professione proprio di "empirismo radicale" quando dice "ciò che raccontiamo a voi noi lo abbiamo visto con i nostri occhi, toccato con le nostre mani" riferendosi al racconto della sua esperienza con la comune dei nazareni in Gerusalemme sotto la guida della madre (la rabbina eterodossa Myriam di Nazareth)  e del figlio (il rabbino eterodosso Jeshuà di Nazareth): Giovanni racconta e si limita a raccontare l'esperienza, la pura esperienza.
Ecco, prima del Big Bang l'Essere non aveva ancora esperienza del sua dualità e con il Big Bang venendo a conoscenza della sua dualità viene anche a conoscenza della sua unità.

Questo però significa che non c'era più bisogno della storia dell'universo poichè con il Big Bang si è venuto a sapere tutto perchè tutta la scienza consiste proprio in questo sapere dell'uno-duale e questo sapere era già stato conquistato fin dall'inizio e non è che era ancora da conquistare.
Allora se l'Essere già sapeva tutto perchè invece ha avuto necessità della storia dell'universo?
Perchè il maschile di Dio, il figlio, si è montato la testa e credeva di essere lui il solo conoscente inteso come l'elemento attivo, indipendente e autonomo della relazione mentre proprio nel farsi conosciuto anche il conosciuto manifestava la sua attività proprio come il fisico quantistico Werner Heisemberg che dice che l'osservatore falsa l'esperimento cioè falsa l'esperienza, la condiziona; quanti pazienti in analisi da uno psicoanalista o in psicoterapia con uno psichiatra si prestano a far contento l'analista o lo psichiatra confermandogli la sua interpretazione. Non c'è alcuna differenza tra una particella subatomica o un paziente in analisi o in psicoterapia.
Poi ovviamente l'analista o lo psichiatra tra sè e sè vedendo che finalmente tutto gli quadra dice: "Cazzo che intelligentone che sono: ho azzeccato l'interpretazione giusta."
Questo ha fatto dire ai cristiani delle comunità dei primi tempi dell'origine del cristianesimo ma più di orientamento gnostico che Yavhè, il dio ebraico del vecchio testamento andava chiamato "il dio ignorante" e ignorante perchè ignorava che cosa? Ignorava di averci anche una madre.
La scienza psicoanalitica fin dai sui inizi nel 1895 si è sempre occupata di questa storia relazionale madre-figlio e infatti non a caso ha scoperto il tabù universale dell'incesto simbolico che è fondante il metodo psicoanalitico e possiamo dire che oggi dopo cento e passa anni psicoanalisi quotidiana sia nella teoria che nella prassi, oggi finalmente la psicoanalisi è andata oltre il metodo interpretativo degli inizi della sua preistoria: oggi la psicoanalisi termina o meglio inizia veramente, ma questa volta come stile di vita, quando il paziente in analisi capisce che l'analista ne sa meno di lui e quindi è inutile continuare a chiedergli una interpretazione.

Ecco quello che accade prima del Big Bang.

Poi ci fu la storia dell'universo.

L'universo per tutta la sua storia fu sotto il dominio del Dio del mondo, ovvero il Dio della menzogna ma sotto le ceneri il fuoco della scienza della relazione è rimasto acceso per 13,7 miliardi di anni e al momento giusto è emerso in tutta la sua potenza.

"E la luce che era in principio
splende ancora nelle tenebre
poichè le tenebre non sono mai, mai, mai e poi mai riuscite
a offuscare in maniera definitiva questa luce che era in principio" (Giovanni Evangelista)

E' infatti solo la luce che era in principio prodottasi da quella prima esperienza
che era la luce vera e non la falsa luce del mondo
era quella scienza vera, la scienza gratuita  e non la scienza strumentale, pragmatica ma cieca
e perciò anche competitiva
la luce del mondo infatti, ora lo sappiamo, non è la scienza vera ma un nuovo oscurantismo
che ci ha fatto ripiombare nel medioevo dei secoli bui.

Ecco cosa accade prima del Big Bang vero e proprio.

Noi chiamiamo questa lettura anche con il nome di "evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico".

Di vite c'è n'è una sola ma questa unica vita è infinita proprio perchè è la vita dell'infinitamente vivente che è infinitamente vivente proprio perchè infinitamente pensante e pertanto non muore mai sulla parola detta.

L'infinitamente vivente infatti non soffre di nevrosi/psicosi ossessiva e non soffre di nevrosi/psicosi ossessiva proprio perchè non ha alcun bisogno di difendersi da una nevrosi/psicosi isterica sempre incipiente.

L'infinitamente vivente infatti non necessita di dispiegare meccanismi di difesa per difendersi dall'esperienza nè di dispiegare meccanismi di difesa per difendersi dalla conoscenza essendo l'Essere vero sia l'esperienza dell'essere che la conoscenza dell'essere.

1. Prima del Big Bang
2. Big Bang
3. Uni-verso ("E i due si cercano per ricostituirsi in unità" Platone)

Chi sono questi due che si cercano?
Come si chiamano?
Sono l'Io-Tu, i due termini dell'unico Principio Dialogico, sono l'uno e l'altro dell'unico discorso.

Il discorso: il Logos, la Scienza.

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