Oggi è la festa di AndreaThérèse

Questo è il giorno della nascita dell'OLTRE che è oltre lo spazio-tempo-massa da non confondere con l'ALDILA' che invece è ancora nell'uni-verso (le giovannee "tante dimore del Padre"): 16 marzo 2011.

Il grande evento del 16 marzo 2011: anniversario dell'abbandono del Pianeta Terra (la biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi ) e del Pianeta Cielo (il vescovo di Efeso e delle sette chiese dell'Asia minore, teologo ed evangelista Giovanni) da parte dei produttori del nuovo soggetto duale.


Si potrebbe obiettare:
"Ma se oggi è la festa di GiovanniSilvia perchè festeggi AndreaThérèse invece?"
"Perchè GiovanniSilvia o AndreaThérèse sono sempre la stessa persona. In verità sarebbe più corretto dire che al di là dei nomi, GiovanniSilvia o AndreaThérèse, oggi festeggiamo una nuova soggettività: il nuovo soggetto duale."

Giovanni Evangelista

Progressismo o evoluzionismo?


Abbiamo detto che progresso e evoluzione non sono sinonimi dato che il primo termine si riferisce a una dimensione orizzontale e l'altro termine invece a una dimensione verticale.
Non è questa una distinzione di oggi dato che già a suo tempo il filosofo greco Platone che non era certamente un biologo darwinista distingueva comunque nel mondo delle idee che per lui era il mondo vero (non conoscendo ancora il "dogma giovanneo" non negoziabile dell'incarnazione del Logos), due tipologie di idee: le idee originali e le copie di queste.
Dunque da questo punto di vista possiamo dire che  l'evoluzione a differenza del progresso non è affrancarci dagli Stati Uniti d'America ma affrancarci dall'obsoleto evolutivamente parlando soggetto ancora singolare che continua a voler essere il padrone del significato, il padrone del senso ma questo padrone della direzione oggi è più solo memoria, storia, inconsistenza quindi.
Perchè inconsistenza?
Perchè come insegna il paleoantropologo e specialista in scienze della natura Teilhard de Chardin:

"Solo ciò che converge consiste"

Questa è la sua definizione di "consistenza".

Definizione questa assimilabile al concetto junghiano di "coniunctio" e al nuovo e ultimo archetipo di "ultima coniunctio".
L'avvenire non è dei giovani come il soggetto ancora singolare nel suo buon senso continua a favoleggiare: l'avvenire è più solo degli Dei, del nuovo soggetto duale, cioè di coloro che stando stabilmente in alto al di sopra delle bagatelle della Terra vedono ancora se stessi separati più in basso ancora trattare il vecchiume della storia che era e che già non è più.

Il dramma dei moderni: non poter andare avanti e nemmeno indietro

Può sembrare paradossale quel che sto per affermare ma gli uomini antichi e quindi più vicini al regno animale di noi uomini moderni erano più umani e meno animali di noi perchè loro per quanto avessero molto di più di noi moderni ancora qualcosa dell'uomo preistorico potevano comunque procedere nell'evoluzione, andare avanti e quindi rinunciare a ogni forma di nostalgia perchè impegnati a procedere lungo il cammino evolutivo mentre l'uomo moderno che non può più andare avanti perchè siamo già arrivati al capolinea della storia universale è più tentato dalla nostalgia ma una volta evoluti non si può tornare indietro.

E' proprio questo il dramma degli uomini moderni, dramma che gli antichi non avevano perchè non si era ancora giunti al capolinea.
D'altronde doveva succedere prima o dopo che si arrivasse al capolinea della storia del lavoro: aggiungi una nuova conoscenza oggi, aggiungi una conoscenza domani, è ovvio che dopo due milioni di anni di questo modo di procedere la conoscenza accumulata nel DNA degli umani raggiunge un punto critico, sì che dalla quantità si produca un salto evolutivo di tipo qualitativo ovvero macro-evolutivo che dà nascita a una nuova specie umana che noi chiamiamo la nuova e vera umanità mentre Nietzsche, Sri Aurobindo, Mirra Alfassa e lo stesso Teilhard de Chardin chiamavano "oltre uomo" o "super-umanità".

Esiste su youtube un video di un grande pensatore hegeliano Costanzo Preve che giunge a dire in questo video quanto egli aveva osservato in questi nuovi tempi: che "oggi gli intellettuali sono l'umanità più stupida che esiste".
Il fatto è che il pensatore Preve non sapeva che eravamo giunti al capolinea della storia dell'universo che è tutt'uno con il capolinea della storia del pensiero e che di conseguenza ormai c'è più ben poco da pensare, quindi a mio parere se l'osservazione era corretta comunque sbagliava a colpevolizzare gli intellettuali perchè una volta giunti al capolinea della storia del pensiero è il pensiero stesso che o trapassa dal pensarsi al sentirsi (ovvero da una vecchia soggettività ancora singolare a una nuova soggettività di tipo duale) oppure ristagna e poi marcisce.
Quindi io concordo con l'osservazione dell'ultimo degli hegeliani ma non sono d'accordo nel colpevolizzare gli intellettuali poveracci i quali sono come imprigionati tra due fuochi dato che avanti non possono andare perchè non sono interessati ad evolversi e divenire la nuova e vera umanità totalmente spersonalizzata e senza alcuna proprietà avendo abbandonato sia l'anima (lo psichismo)  che il corpo ovvero non sono proprio per niente interessati a quella che per loro è uan follia (il nuovo soggetto duale e non più singolare) ma nello stesso tempo non possono tornare indietro perchè una volta evoluti non è più possibile per loro ritornare al regno animale nemmeno se lo volessero.

Costoro infatti hanno appreso "la mediazione" tra natura e cultura ma oggi è finito il processo di mediazione per cui quella che loro chiamo "mediazione" oggi e solo oggi beninteso è più solo ossessività.

Il processo di mediazione infatti oggi è terminato e c'è più solo il nuovo processo di transumanizzazione.

Lo stesso Pier Paolo Pasolini sbagliava quando accusava gli intellettuali di aver perso la loro spontaneità umana che si ritrovava invece a suo parere tra gli intellettuali solo negli intellettuali ad alto livello.
Pasolini sbagliava perchè invece è proprio così che funziona l'evoluzione: crocifiggendo la spontaneità animale e solo al termine del processo di mediazione si ritrova una nuova spontaneità che può sembrare un ossimoro ma non lo è ma noi utilizziamo il termine di "IMMEDIATEZZA RIFLESSIVA".



Il lavoro è necessario, la crocifissione è necessaria ma giunti al capolinea non serve più perchè sarebbe come se uno studente universitario presa la laurea e magari il dottorato non vuole abbandonare l'università per proseguire con il lavoro.

La bestia umana ha fatto bene a darsi una disciplina anche feroce per due milione di anni ma una volta che quella che era disciplina si è trasformata in istinto (i nostri antenati camminavano a quattro zampe e soffrivano a stare in posizione eretta mentre per noi grazie ai loro sacrifici nell'esercitarsi alla posizione eretta non facciamo alcuna fatica ma anzi per noi al contrario è invece proprio stare a quattro zampe, ciò che per loro era naturale, per noi è innaturale si  che in noi è la stessa natura e non una contro-natura che si ribella a stare a quattro zampe.)

I moderni non vogliono sapere di evolversi perchè per loro è solo una follia ma nello stesso tempo neanche vogliono ritornare al regno animale: come ne usciranno da un tale dramma staremo a vedere.

Nel frattempo la psicoanalisi ha descritto già l'avvenire della vita:

"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

La "Nuova Percezione" oltre l'obsoleto principio del piacere: vecchio soggetto ancora singolare e nuovo soggetto duale


E' questa la grande rivoluzione operata dalla biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi: la produzione del nuovo soggetto duale.
Da quel momento non è più nè biologa nè psicoanalista ma più solo Silvia anzi GiovanniSilvia e infatti anche Giovanni cessa di essere teologo, evangelista per essere più solo Giovanni anzi GiovanniSilvia, l'uomo e la donna senza titoli e senza maschere.
Fino ad allora non è che il soggetto non esisteva: esisteva ma era ancora un soggetto singolare.
Quindi come si può ormai chiaramente comprendere: l'unione dell'uomo e della donna ha una finalità che oltrepassa quella della semplice produzione di nuova prole e ugualmente anche trascende il puro principio del piacere e neanche hanno come finalità di raggiungere chissà quali conoscenze ma la finalità di ciò che tradizionalmente è stato chiamato sia dallo stato che dalla chiesa "matrimonio" ha come finalità la produzione della Nuova Percezione.
Il tempo scompare, lo spazio scompare ed è tutto un altro mondo.
Si amano così tanto che si lasciano morire al mondo:
- Abbandonare l'anima (lo psichismo)
-  e poi abbandonare anche il corpo.
E questo è l'esodo, l'ultimo esodo.
E per chi rimane: buona terza guerra mondiale.
Va comunque anche detto che questo non è culto della personalità: Platone, Berkeley e Hegel, giusto tanto per citare solo alcuni esponenti della staffetta.

Esiste una ultimissima Silvia Montefoschi? (2009-2011)

E' una ipotesi ancora da precisare.
Tendo comunque a pensare che più che ad aver elaborato modifiche alla visione nei suoi scritti descritti, più che altro si sia ulteriormente consapevolizzata e quindi ulteriormente legittimata di chi è veramente Silvia Montefoschi.
Non che Silvia non sapesse chi era Silvia, lo sapeva benissimo, ma come uso dire molto spesso: "sapere è bene ma sapere meglio è meglio."

Pagina facebook dedicata a questo periodo della vita del biologo e medico-psicoanalista

https://www.facebook.com/Lultima-Silvia-Montefoschi-2009-2011-172776583105336/

Proprio in quei due anni, io ripresi a frequentare Silvia dopo circa nove anni che non ci si incontrava più personalmente pur rimanendo in contatto.
Adesso non voglio farla lunga e mi rendo conto che può sembrare un atto di superbia da parte mia ma osai praticamente dire a Silvia, non proprio in questi termini ma la sostanza del mio discorso era questo:
"Silvia ma che razza di persone frequenti?"
Non che io non le ritenessi evolute, certo che erano evolute ma non evolutissime e me ne avevano dato la dimostrazione lampante.
Silvia dapprima li difese poi vedendo che io non è che intendevo squalificarli in maniera assoluta ma semplicemente chiarire che tra costoro e GiovanniSilvia c'era non una distanza ma un vero e proprio abisso, Silvia che invece avrebbe potuto dire:
"Va bhè, Andrea, se non ti piacciono le persone che io frequento ritornatene pure a Genova e amici come prima. Finiamola lì."
Invece Silvia che era, come Giovanni del resto, una veggente dagli occhi di Aquila e cioè dalla visione profonda mi disse:
"Comunque Andrea, non sono io che seguo loro ma sono loro che seguono me."
Mi commosse e la amai tanto: era proprio questo che volevo sentirmi dire da Lei.
E anzi anche questi "altri" ne uscirono bene da questa storia perchè se veramente seguono GiovanniSilvia, vale a dire il nuovo soggetto duale, allora è vero che sono evoluti.
Vedete la grandezza di Silvia?
Alcuni potrebbero commentare: ma che superba Silvia ma chi si crede di essere che dice che non è lei che segue gli altri ma che sono gli altri che seguono lei!!
E ritorniamo allora all'inizio di questo mio discorso sul senso di questa nuova pagina facebook: alcuni diranno "superba", "narcisista" e invece io direi semplicemente che Silvia che si è sempre "legittimata" e in questi ultimi due anni 2009-2011 ancora di più si è legittimata, riconoscendo la sua grandezza anzichè separare (in questo caso me dagli altri suoi allievi) come avrebbe fatto invece Satana il dio della logica della separazione, colui che mette zizzania, ha invece unito, il che ancora una volta comprova nei fatti che l'ultimo terzo, cioè GiovanniSilvia sono il "SI" e non il "No" perchè ricordiamoci sempre quanto già professava Teilhard de Chardin: "è l'unione che differenzia" a differenza di quel che credono ancora i veteropsicoanalisti ma anche la storia e la società stessa.
Ma questo cosa ci insegna anche?
Ci insegna che il gruppo è una droga proprio come la cocaina, l'eroina e le anfetamine perchè bisogna stare guardinghi da coloro che fanno l'apologia dello stare insiema agli altri , soprattutto in questa epoca di social network.
Prima bisogna imparare a vivere soli e poi si può far parte di gruppi e associazioni poichè così si sarà sempre è comunque soli anche in mezzo ai tanti.
Ricordiamoci cosa diceva lo Zarathustra di Nietzsche ai suoi discepoli:
"Voi trovaste me perchè non trovaste voi.
Ecco adesso io mi allontanerò da voi e solo quando vi sarete trovati io ritornerò a voi e vi amerò di nuovo amore."
I maestri sono tutti dei culi, vecchi soggetti ancora singolari che vanno a caccia di culi cioè di oggetti sapendo che un soggetto senza oggetto si annichilisce.
Silvia era sola, sempre sola e non si faceva chiamare "maestro" ma semplicemente testimone proprio come Giovanni.
Silvia era sola ed è rimasta sola , sola insieme a Giovanni a costituire il nuovo soggetto duale.
Alcuni suoi allievi hanno tentato una biografia di Silvia nella "Enciclopedia delle donne", un bel lavoro ma purtroppo terminano dicendo che si è spostata da Milano a Sarzana e fanno intendere che stando insieme a sua figlia e agli altri suoi allievi si sentiva più compresa e meno isolata.
Il mio commento: "Ma cosa volete che capisca sua figlia della GRANDE SILVIA!?"
(Spero che sua figlia non me ne voglia: in fondo sto parlando bene di sua madre. Diciamo che è una licenza poetica allora.)

Io Andrea come Giovanni che ha posato il suo orecchio in ascolto del cuore del rabbi di Nazareth l'ho compresa: io e Therese l'abbiamo compresa e Silvia anzi GiovanniSilvia l'hanno riconosciuto in quella bella prefazione alle mie poesie e anche nella "lettera al webmaster".
Silvia aveva bisogno solo di Giovanni e Giovanni basta ed è più che sufficiente, il grande Giovanni.
Se a me basta Therese, eppure Thèrèse non è aquila come Giovanni pur essendo grande anche lei, figuriamoci se Giovanni non bastasse a Silvia: non avete idea della potenza di Giovanni.
In conclusione: chi è veramente Silvia?
E' una novità storica, l'unica novità storica, non esistono altre novità storiche ma più solo ripetizioni, ripetizioni che come diceva Marx in "il 18 brumanio di luigi Bouonaparte" la prima volta che accadono sono tragedie ma poi le ripetizioni sono solo farse.
E in cosa consiste questa novità storica che GiovanniSilvia sono?
Si tratta della nascita di una nuova soggettività che trasforma in favola ciò che prima invece era ancora la realtà vera: questo NOVUM STORICUM è "IL NUOVO SOGGETTO DUALE " che manda definitivamente in soffitta il vecchio soggetto ancora singolare.
Non c'è cattiveria alcuna ma più semplicemente il vecchio soggetto singolare è mancante, mancante dello schiavo, mancante dell'oggetto, mancante di un culo qualsiasi.
Non c'è cattiveria alcuna ma più semplicemente la vecchia umanità funziona così sia che sia cattiva, sia che sia buona poichè non è nè buona nè cattiva ma è semplicemte solo l'animale-umano.
E Hegel con la sua descrizione della dialettica schiavo-padrone docet.

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