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Tesi sul complottismo e il gran burattinaio



L'astuzia della storia


L'astuzia della storia
l'astuzia della ragione
la volpe
il gran burattinaio
il burattinaio dei burattinai
l'Automaton
il grande vecchio
in una parola il Principio di Sincronicità
che oggi sappiamo dopo l'empirista David Hume
lo psicoanalista Carl Gustav Jung e il fisico quantistico Wolfgang Pauli
essere il vero principio scientifico
e non più il principio di causa/effetto, prima/dopo
ch'era solo pura convenzione

La volpe
ovvero l'intenzione primigenia
il progetto originale
nato immediatamente subito dopo l'evento Big Bang

la volpe
cioè Dio

La natura non si inganna.
la natura va per la sua strada
il tempo che ci vuole
senza fretta
tanto la natura non è un essere umano mortale
ma un essere immortale

la natura non si inganna
sa il fatto suo
lo sapeva prima dei tanti esperimenti biologici
e a maggior ragione lo sa adesso
dopo aver appreso dai suoi esperimenti
esperimenti che infine hanno prodotto GiovanniSilvia
la forma biologica suprema
l'uomo e la donna
il maschile e il femminile di Dio
saldati in una sola persona di un nuovo tipo
di tipo duale

non una coppia quindi
ma una persona
le coppie sono tutte la vecchia coppia
quindi sempre la vecchia umanità.



Perchè è la concezione evoluzionistica elaborata dalla biologa e medico-psicoanalista Silvia Montefoschi la vera concezione evoluzionistica?
Silvia Montefoschi ha capito una cosa che gli altri evoluzionisti non hanno capito
e cioè che arrivati alla specie umana
l'evoluzione non avrebbe più fatto un salto quantitativo ma proprio qualitativo
non si sarebbe più trattato di una micro-evoluzione ma proprio di una macro-evoluzione



Si dice che ci sono venti anni che valgono un giorno ma talvolta accade che un giorno da solo valga venti anni
ebbene questo è proprio il caso della specie umana
la nuova specie che noi chiamiamo nuova e vera umanità
traghetterà la vita tutta non più da una specie biologica a un'altra
bensì porrà fine a tutti i tre regni materiali: litosfera, biosfera e addirittura noosfera che altro non sarebbe che materia oscura cioè pensati, forme del pensiero e non ancora il pensiero pensante stesso,
per dare inizio al primo regno non più materiale

E' proprio questo che la biologa evoluzionista Silvia Montefoschi ha compreso
e che gli altri evoluzionisti basandosi solo sulla storia dell'evoluzione non hanno compreso
dimentichi che esiste anche l'eccezione alla regola
e se Silvia Montefoschi ha compreso questo è dovuto al fatto che oltre a essere biologa è anche psicoanalista e quindi ha letto e decifrato il discorso che l'inconscio universale faceva nei sogni, fantasie, immaginazione suoi e della gente che a lei giungeva in analisi
così ha potuto sapere che ciò che si stava preparando underground nelle profondità dell'inconscio, 
che il processo evolutivo che è anche un processo individuativo  progettava
era proprio l'eccezione alla regola



Il mondo è pieno di burattinai
lo è tutt'oggi e lo è stato anche in passato
piccoli burattinai che agiscono solo in piccoli ambienti sociali
e grandi burattinai che agiscono più in grande
ma tutti questi burattinai si illudono e lo stesso burattinaio supremo li lascia illudere
perchè costoro comunque e in ultima analisi sono manovrati dall'astuzia della storia
che noi chiamiamo anche Automaton

Tutto va da sè
tutto va per il meglio
il male non esiste
come non esiste il bene
ma tutto va come deve andare

questo però non deve indurre al fatalismo
e infatti il nostro compito non è prendere decisioni
ma liberare la strada da ogni resistenza alla DIREZIONE
perchè in questo modo si accelera il processo evolutivo
fino al suo exitus finale che è il REGNO.

tanto la volpe è un buldozer
e non c'è resistenza che tenga

Il nichilismo malattia dello spirito che consuma i suoi servi, si che il trionfo del nichilismo coincide anche con la scomparsa del nichilismo.


La rivoluzione è in marcia e niente e nessuno potrà fermarla
la rivoluzione che è irreversibile e irresistibile
non la rivoluzione comunistica che anch'essa non contempla quell'eccezione di cui abbiamo parlato
essendo ancora una concezione antroporiferita della rivoluzione
ma la rivoluzione psicoanalitica copernicana.

Molti la fanno facile e imputano tutte le colpe del fallimento della rivoluzione al povero Stalin
ma il fallimento è invece dovuto all'antropos
la vecchia umanità ancora tolemaica non può in nessun modo fondare la città nuova.

Stalin proprio come il Papa che è burattinato dai padri di famiglia maschilisti
solo fino a un certo punto può fare quello che vuole
perchè ci mettono poco i padri di famiglia ad assassinarlo come alcuni hanno ipotizzato per Papa Luciani che dopo aver detto che "Dio è madre" hanno capito che era più solo un rompicoglioni e che bisognava disfarsene al più presto.
Ugualmente anche Stalin era anch'esso burattinato dalla nomenclatura
e infatti nel 1953 la nomenclatura ha ritenuto che non gli serviva più
cioè tradotto, che non era più un buon burattino.

Il Papa non è cattivo così come non lo è Stalin ma i padri di famiglia così come la nomenclatura
non è che sia no feroci
sono invece ferocissimi
praticamente della bestie
anzi delle vere bestie
che non c'è paragone con le stesse bestie feroci.
Il fatto è che lo stesso Gran Burattinaio li ha utilizzati come suoi burattini per portare avanti il suo progetto.

In ogni modo tutto va come deve andare
e il nostro ottimismo è al massimo.

L'eccezione alla regola: l'avvento del REGNO (specificamente) UMANO

"Possono volerci altri venti anni così come solo cinque minuti o anche meno" (Silvia Montefoschi)

La coscienza della necessità


Burattinai, piccoli burattinai e Gran Burattinaio.
Tanti burattinai
tantissimi piccoli burattinai
e un solo Gran Burattinaio.
Io stesso, non me lo nascondo, sono burattinato e sono contento di esserlo
spero dal Grand Burattinaio cioè da Dio.
Non esiste il libero arbitrio
la libertà è solo un illusione per anime pie
ma esiste solo la necessità.

"Non esiste alcuna libertà ma se vogliamo proprio continuare a usare questo termine di libertà allora diciamo che libertà può essere solo la coscienza della necessità."

(Friedrich Engels)

Perchè accade che si comunichi ancora quando invece l'evoluzione è già andata oltre il fatto comunicativo?

SOMMARIO: "LA NUOVA PERCEZIONE (SESTO SENSO) OLTRE LA COMUNICAZIONE"

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(Silvia Montefoschi, biologa , medico e psicoanalista) 

Silvia Montefoschi che dopo Freud e Jung porta al capolinea non solo la storia della psicoanalisi quale ultima filosofia o megasintesi (la seconda dopo la megasintesi hegeliana parziale perchè ignorava la dialettica della natura cioè Darwin e Lamark) dell'intera storia della filosofia ma porta a compimento l'intera storia della medicina in quanto la storia del lavoro prima si manifesta come storia della tecnica (la funzione riflessiva rivolta al mondo esterno) e poi lentamente come storia della medicina (la funzione riflessiva comincia a rivolgersi sempre più dapprima anche verso il mondo cosiddetto interno e poi solo verso il mondo interno).
Così la storia del lavoro infine coincide nella sua essenza con la storia della medicina.

"Prendersi cura dell'Essere" (Martin Heidegger)
"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrih Nietzsche)

In definitiva un essere umano che non sia anche un guaritore non è degno del nome di essere umano ma attenzione a un possibile e madornale equivoco: non è che si deve curare tizio caio o sempronio (per quello c'è appositamente la scienza veterinaria) ma è l'Essere che si deve curare da quella malattia terminale che è il nichilismo.






Commentario


"[...] questa visione resta per lui un fatto solo soggettivo.
 Sicchè
[proprio perchè solo soggettivo] egli deve comunicarla [...]" 
(Silvia Montefoschi)

"Sicchè egli deve comunicarla all'altro soggetto umano, percepito necessariamente come altro da lui, stante che l'identità di ciascuno è ancora riferita alla individualità della forma corporea, come se dovesse trasmettere all'altro una conoscenza soltanto personale,  [...]" 
(Silvia Montefoschi)

Queste le tappe del processo evolutivo universale che si svolge sia a livello noumenico primariamente che fenomenico secondariamente, il che significa che i veri eventi storici si svolgono dapprima al livello energetico e di pensiero nel noumenico e solo secondariamente si manifestano anche nel fenomenico.
Per fare un esempio: il Pensiero Uno quale potenzialmente Unico Individuo (duale) concepisce l'idea del sistema conoscitivo atomico e immediatamente l'idea dell'atomo una volta concepita solo a livello del noumenico si manifesta anche concretamente cioè come oggetto concreto nel fenomenico cioè l'idea che era da presso il Pensante si autonomizza proprio come una sorta di "complesso autonomo" e si massifica e poi si materializza come oggetto concreto del soggetto unico duale (Dio il Pensiero Vivente o Unico Individuo che ancora non sà pienamente di sè e che quindi è inconscio poichè si vede ancora come soggetto singolare e non ancora come soggetto duale quindi pensa ma non può vedersi come pensante e in questo senso si dice che "nessuno ha mai visto Dio" e questo perchè Dio si può vedere solo in un'altro Dio. Ossia  Dio il Pensante unico si manifesta nei suoi pensati, le tante forme del pensiero, ma non può vedersi cioè percepirsi in quanto Dio cioè in quanto pensante che in un altro pensante ossia in un altro soggetto e non certamente in un oggetto perchè solo il soggetto è della sua stessa sostanza divina e non l'oggetto ma l'oggetto in verità è l'aspetto femminile ombroso di Dio ma Dio, in quanto soggetto ancora singolare ancora non lo sa perchè si riconosce solo nel suo aspetto luminoso.
Poi però nacque la psicoanalisi, la scienza suprema del fatto  relazionale, la più grande rivoluzione teologica mai accaduta e nacque il nuovo soggetto duale, il vero Dio.


  • evento Big Bang
  • reazione termonucleare
  • sintesi molecolare
  • sessualità
  • comunicazione
  • nuova percezione (il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente)



"In principio era il Logos
e questo  Logos che era in principio
in principio non si era ancora autonomizzato dal Dio
come una sorta di complesso autonomo: pseudologos
ma in principio il Logos che era in principio stava ancora PRESSO il Dio
ovvero il DIO DEL TUTTO
in quanto era ancora il PRINCIPIO DIALOGICO
e non era ancora divenuto il PRINCIPIO DI OPPOSIZIONE 
ovvero  IL DIO DEL SOLO MONDO"

(Commentario di Andrea Morelli all'INNO AL LOGOS scritto da Giovanni Evangelista in co-riflessione con le sette comunità giovannee dell'Asia Minore) 





Questo il testo originale da me commentato:


Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,

καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,

καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.

οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν.

Cattivi maestri vogliosi (bisognosi) di pecore e psicoanalisti

Zarathustra un giorno radunò i suoi discepoli e così parlò loro:

"Io adesso mi allontanerò da voi.
Mi allontanerò da voi ma non vi abbandonerò.

Voi infatti trovaste me per il solo motivo che non trovaste voi
ecco perchè vale così poco la fede di tutti i credenti
la cui fede poggia su piedi di argilla.

Mi allontanerò da voi ordunque
perchè voi trovaste me solo perchè non trovaste voi
e solo quando voi vi ritroverete io ritornerò a voi
e vi amerò di nuovo amore."

Così parlò Zarathustra il profeta iraniano
Zarathustra il genio del cuore
che "fa ammutolire ogni voce troppo sonora"
il genio del cuore dal cui contatto ciascuno se ne va magari più fragile
ma anche più ricco di desideri
che ancora devono ricevere un nome.


(Brani ispirati e tratti da "Così parlò Zarathustra" e "Al di là del bene e del male" di Friedrich Nietzsche rivisitati e riadattati da Andrea Morelli)




Il dogma non negoziabile dell'incarnazione del Logos (che era in principio)


Storia dell'energia e storia del pensiero

Tempo fa ho dedicato un articolo alquanto completo e ben documentato sulla figura dello scienziato della natura e teologo Teilhard de Chardin soprannominato "il gesuita proibito" per le sue idee eterodosse rispetto alla dottrina ufficiale della chiesa cattolica,
Non sto a farne di questo articolo anche un copia/incolla su questo mio sito in quanto risulta meglio impaginato nel mio wiki dove è tutt'ora presente a questo link:


Oltre a essere un articolo che chiarisce molte cose, sempre a mio parere, aiuta anche a orizzontarsi nel panorama della storia del pensiero universale.


L'archetipo della coniunctio

E per quanto riguarda l'archetipo della coniunctio, è interessante quanto ne dice dice proprio TdC, non solo teologo ma anche specialista in scienze della natura, pur non utilizzando questa terminologia che ha la sua origine nella psicoanalisi più di orientamento junghiano :

«Tutto ciò che sale converge» (Teilhard de Chardin)

Fin da bambino infatti il futuro scienziato e teologo si era posto questa domanda che poi guidò tutta la sua esistenza di ricercatore scientifico e religioso:

"In cosa consiste il fenomeno della consistenza?"

Così infine trovò proprio nel "convergere" la vera spiegazione di ciò che fa la "consistenza" di qualcosa.
Noi discendenti di Freud, Jung e Silvia Montefoschi potremmo così parafrasare la scoperta di TdC:

"Reale cioè consistente è solo la coniunctio tra l'uno  e l'altro dell'unico discorso e infatti tutto passa e solo la relazione che era in principio resta."

E tutto il resto?

Tutto il resto è servito a giungere infine al capolinea della storia del lavoro ma ora tutto il resto che permane ancora ma che non converge più, se si continua invece a dargli valore è solo vanità, vanità della vanità, niente altro che vanità, inconsistenza dunque perchè solo ciò che converge consiste.

La vita non ha alcun significato, non esiste alcun significato ma solo direzione e la direzione è una sola: la coniunctio, l'ultima coniunctio, il momento omega di massima convergenza per usare la terminologia teilhardiana

Chiaro il discorso: l'uomo, la donna e la vita eterna

Un ossimoro: il concetto di spontaneità riflessiva



Il sogno dell'evoluzione

L'evoluzione è un sogno e infatti parliamo anche di risveglio intendendo il risveglio proprio dla sogno dell'evoluzione.
A cosa è dovuto questo sogno?
E' causato dalla separazione tra i due livelli del reale in cui si svolge ciò che noi abbiamo denominato "evoluzionismo parallelo" nel noumenico e nel fenomenico.

Due tipologie di sindromi narcisistiche: narcisismo individuale  e narcisismo collettivo

A livello della storia evolutiva dell'anthropos tale separazione è dovuta proprio all'antroporiferimento che è un narcisismo che invece di essere un narcisismo della tipologia individuale è un narcisismo collettivo ovvero un narcisismo di specie.
Tale narcisismo collettivo produce proprio a livello di specie della nebbia impedendo di vedere chiaramente e inducendo il pensatore antroporiferito in errori di prospettiva.
Abbiamo ritenuto che tale narcisismo per quanto riguarda l'impostazione ontologica conduca naturalmente a un punto di vista ancora tolemaico auspicando quindi una rivoluzione copernicana come superamento di un tale antroporiferimento.

Una terapia universale in tre step by step: il racconto delle tre metamorfosi


"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

Potremmo in conseguenza periodizzare il percorso fatto dall'essere in quel lungo periodo in cui, malgrado le tante mutazioni succedutesi nel corso dell'evoluzione, ha comunque sempre mantenuto invariabilmente questa separazione tra noumenico e fenomenico, in tre step by step:


  1. immediatezza irriflessiva (il cammello costretto a portare su di sè il peso della storia)
  2. mediazione riflessiva (il leone ovvero la critica dei fardelli ma appunto per ciò anche uomo re-attivo o interdipendente per dirla in linguaggio psicoanalitico)
  3. immediatezza riflessiva (il fanciullo o la nuova umanità non più re-attiva ma attiva ovvero il dialogo oltre la dialettica, la nuova umanità dialogica e attiva dopo la vecchia umanità dialettica e re-attiva)

Il dialogo oltre la dialettica e la nuova percezione oltre la comunicazione

Certamente il concetto di "immediatezza riflessiva" può sembrare un ossimoro perchè l'immediatezza proprio perchè immediatezza non può essere anche riflessiva dato che o è una cosa o è l'altra.
Questo modo di pensare è valido per tutto il corso della storia dell'universo dall'atomo fino all'anthropos ma non vale più al termine della storia dell'universo.


Dopo la teoria la parola alla prassi

Lo so è difficile crederci ed è per questo giunti a  questo momento omega dell'evoluzione che solo la prassi cioè l'esperienza ci può venire in aiuto.

Provare per credere!
Più che questo non possiamo dire: ora non si tratta più di credere o non credere, ora è l'esperienza a decidere cosa è vero.

Quest'ultima fase della storia dell'universo infatti non a caso si chiama processo di transumanizzazione. Si chiama così proprio perchè segue ed è altro dal processo di umanizzazione con il suo ideale umanistico rinascimentale di armonia quale farsi umano dell'uomo. Il nuovo e attualissimo processo di transumanizzazione invece non è più un umanismo ma una vera e propria  rivoluzione anti-umanista che non adotta più gli ideali rinascimentali: noi amiamo l'artificio e non la natura proprio perchè solo l'artificio ci può traghettare oltre il finito. Detto in altri termini: per noi il simbolico non è altro dal reale bensì coincide con il reale o per usare il linguaggio proprio alla programmazione neurolinguistica, per noi la mappa del territorio non è altro dal territorio ma coincide con il territorio o ancora per usare il linguaggio dell'epistemologia, per noi il pensiero non è rappresentazione della realtà bensì è creazione della stessa realtà.
Chiaro no?!

Il risveglio dal sogno dell'evoluzione

Il superamento dell'antroporiferimento coincide anche con il risveglio dal sogno dell'evoluzione.
Ci hanno abituato a pensare all'apocalisse come a cataclismi o a una sorta di disastri naturali che falcidierà gran parte dell'umanità ma l'apocalisse, la cui etimologia è "rivelazione", invece è come svegliarsi dopo aver dormito e sognato per anni, secoli e millenni.
Ci si risveglia e si esclama: ma allora la realtà è tutta un'altra cosa! Dunque ho solo sognato!
Ecco cos'è l'apocalisse; la rivelazione di come stanno veramente le cose e non uragani, terremoti, alluvioni universali o quant'altro, anche se a livello emotivo può essere simile ad una catastrofe se non peggio perchè è la fine comunque di un vecchio mondo a cui abbiamo prestato fede come se fosse il mondo reale e non un sogno che stavamo sognando.

Che resterà dopo l'apocalisse?

Resteranno i robot.
Botta e risposta, imput e output. Acting out a gogò insomma.
Robot cioè psicopatici.

Non sarà più nemmeno la vecchia umanità preistorica ovvero i vecchi padroni del significato che praticavano lo schiavismo del significato ma sarà peggio, molto peggio: l'ignoranza assoluta che la vita è solo la vita relazionale.

Resteranno i robot.
Botta e risposta, imput e output. Acting out a gogò insomma.
Robot cioè psicopatici.

In una parola: resteranno solo le tracce mnestiche di ciò che la vita è stata e non è più essendo la vita vera che è solo la vita relazionale emigrata in un oltre  l'uni-verso.
Qui non ci sarà più la vita relazionale ma più solo la vecchia dinamica transfert-controtransfert spinta per di più all'eccesso per cui il nichilismo quale malattia mortale del pensiero celebrerà il suo trionfo finale.

Il soggetto e la maschera

Del resto la psicoanalisi o almeno la psicoanalisi allo stato dell'arte ha dato un nome a quel momento finale in cui il processo di individuazione universale giunge a compimento e allora si darà più solo il processo di autodistruzione del vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) che non sarà più nemmeno soggetto riflessivo individuale in quanto il soggetto in tutto l'universo è sempre stato uno solo per cui se un tale unico soggetto ormai si trova al livello energetico del soggetto super-riflessivo (SSR o nuovo soggetto duale) al livello inferiore invece non c'è più alcun soggetto ma più solo un ego che non riesce più in alcun modo a prendere distanza da sè, distanza dalle istanze egoiche  in cui consiste proprio l'esser soggetti rispetto al  ruolo sociale che si impersona.
Così sarà un carnevale generalizzato e tutti in maschera diranno: "Lei non sa chi sono io!" e via con la terza guerra mondiale più o meno locale. 

I "mutanti" e gli "uomini e donne di buona volontà"

In verità Silvia Montefoschi nei suoi scritti finali sembra in parte ritornare sui suoi passi affermando che oltre ai "mutanti" ci sono comunque o sembrano esserci anche e ancora uomini  e donne di buona volontà.
Può essere che questa osservazione della biologa e psicoanalista  abbia un senso ma noi ci chiediamo dato che comunque l'evoluzione ogni giorno che passa si radicalizza sempre più: fino a quando questi ultimi uomini e donne di buona volontà riusciranno a mantenersi tali dato che lo scenario storico già post-apocalittico spinge sempre più verso un aut-aut?
Può essere che ci siano ancora uomini e donne di buona volontà, può essere ma resta il fatto che chi trascina in senso sempre più radicale lo scenario storico, i muli da soma per intenderci, sono i mutanti per i quali un tale aut-aut si configura come una scelta tra la vita e la morte per cui per loro non si tratta nemmeno di scegliere: loro sono proprio costretti.

Storia dell'universo

Questa è una bozza dell'opera, un work in progress e quindi necessariamente frammentato ma in via di sintetizzazione  progressiva.

Lo schema generale comunque è questo e tutto il resto sono solo particolari storici


  1. Reazione termonucleare
  2. Sintesi molecolare
  3. Sessualità
  4. Comunicazione
  5. Nuova percezione (sesto senso)

Per quanto riguarda invece la storia storia umana, queste sono le fasi principali in cui i due step dell'evoluzione universale (comunicazione e nuova percezione) si sono e si stanno manifestando:

  1. Processo di OMINIZZAZIONE
  2. Processo di UMANIZZAZIONE
  3. Processo di TRANSUMANIZZAZIONE

Se poi volessimo sintetizzare il tutto con solo due parole potemmo dire:

  1. Esplosione
  2. Implosione
Ciò avrebbe alcune somiglianze sia con:

  1. Sistole
  2. Diastole
ma anche con:
  1. Maschile (Ying)
  2. Femminile (Yang)
Sbaglieremmo però se ne concludessimo che "il nuovo inizio" altro non sarebbe che un "eterno ritorno".

"E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni Evangelista)
"E le cose di prima non sono mai state" (Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)

Infatti alla luce di questa ulteriore affermazione tutto si chiarifica ulteriormente di come le cose procederanno veramente dato che si tratta sempre della storia del pensiero (la realtà al livello del noumenico) e che solo al livello del fenomenico si manifesta come storia dell'universo:

"E il pensiero infine cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (GiovanniSilvia)

Cosa questa che giustifica il termine di "nuova percezione" per la fase che segue la fase della "comunicazione".

Affermazione quest'ultima di GiovanniSilvia che a noi ci ricorda anche quell'altra affermazione del vescovo anglicano irlandese e filosofo George Bekeley in materia ontologica: "Esse est percipi".

Se infatti l'essere è percepire non è la comunicazione dell'uno con l'altro che ci fa essere ma è la percezione dell'altro da parte dell'uno che fa essere.
Quindi ne deriva che pensare, l'essenza vera del pensiero non è affatto pensare ma è percepire.


Archivio di documentazione per la pubblicazione dell'opus magnum


Documentazione






Il progetto


Alla ricerca delle radici dell'uno
- il mistero degli eterni amanti -

vol. 1  Storia e Relazione
vol. 2  Cantare l'uno vero - Poesie e canzoni




NOTE: "La storia vera di Thérèse Martin" sarà solo un capitolo integrato a "Storia e Relazione" dal titolo "La cicala di Alençon - Gli ultimi 18 mesi di Thérèse Martin"
La stessa cosa vale anche per: "Innamorato dalla nascita" che ha come sottotitolo "La storia vera di un alpinista alla conquista di una nuova identità puramente relazionale" che anch'essa sarà un capitolo di "Storia e Relazione", una sorta di presentazione dell'autore in quanto consisterebbe in una sorta di autobiografia psicoanalitica.
Perchè il titolo "Innamorato dalla nascita"?
Così come Silvia Montefoschi è stata soprannominata "La figlia di Hegel" dall'inconscio universale nel suo linguaggio onirico, a me invece sempre l'inconscio universale mi ha soprannominato "Innamorato dalla nascita".

La concezione evoluzionista psicoanalitica denominata evoluzionismo parallelo

La storia, non solo la storia umana ma la storia tutta, la storia dell'uni-verso è storia degli archetipi. 
Archetipo è infatti il virus, archetipo è infatti il batterio, archetipo è l'archetipo della cellula eucariota che sola, avendo un nucleo, ha permesso l'avvento della nuova vita pluricellulare dato che se non fosse nata questa nuova tipologia di cellula, la vita sarebbe rimasta ferma alla sola vita monocellulare. Archetipo è infine il nuovo soggetto duale dato che la soggettività a partire dall'atomo (che anch'esso è un archetipo) fino all'anthropos incluso, è la soggettività (ormai obsoleta evolutivamente parlando) del vecchio soggetto ancora singolare che noi chiamiamo SRI (soggetto riflessivo individuale).


L'albero è la croce

L'albero del Pensiero Vivente coincide anche con la croce dell'universo quale croce del Pensiero Vivente che non si può in nessun modo rimuovere per quanto si tenti di rimuovere più o meno efficacemente ma infine c'è sempre il momento del ritorno del rimosso.
Aveva quindi visto giusto il buon Platone allorchè parlava del mondo delle  idee; l'idea e poi le sue tante copie, una nuova idea e poi di nuovo le sue tante copie e via di questo passo che fa la storia dell'universo o anche l'albero genealogico con il suo unico tronco verticale dove vivono le idee creative con i loro tanti rami orizzontali che ripetono tali idee in tante versioni più o meno uguali.
Cos'è questo albero?
E' la croce universale.

Noumenico e fenomenico

Questo albero o croce vive però in due luoghi per così dire ma sarebbe più corretto dire che si articola su due livelli di pensiero o due livelli energetici che noi chiamiamo livello del noumenico e livello del fenomenico. Ecco quindi perchè parliamo di evoluzionismo parallelo.
Questo andazzo prosegue e prosegue e prosegue fino all'ultima idea che è anche l'ultimo archetipo.
Infatti il livello del noumenico e il livello del fenomenico si vivono separati pur non essendo affatto separati e questo spiega anche il perchè della guerra filosofica tra da una parte le varie versioni di materialismo  e dall'altra le varie versioni di idealismo.
La realtà non è affatto separata ma è un'unica realtà che è paragonabile a quanto ci insegnano i  fisici quantistici a proposito della realtà corpuscolare e la realtà ondulatoria ovvero forme del Pensiero e onde del Pensiero che a sua volta si manifestano come forme statiche del pensiero e forme dinamiche del pensiero o sarebbe più corretto dire forme più o meno statiche del Pensiero Vivente e forme più o meno dinamiche del Pensiero Vivente che è solo il Pensiero Uno che pur essendo Uno è irreversibilmente anche Duale e pur essendo Duale è anche sempre irreversibilmente il Pensiero  Uno. Dipende cioè dal punto di vista che si adotta nel guardare alla realtà per cui se la si vede come corpuscolare si perde il punto di vista ondulatorio e viceversa.

L'archetipo dell'ultima coniunctio oltre la croce dell'universo

Come abbiamo detto però questo andazzo prosegue e prosegue e prosegue fino all'ultima idea che è anche l'ultimo archetipo.



Tutti gli archetipi sono morti, cioè sono vecchi ovvero superati in quanto parlano più solo del passato.
Solo un archetipo è ancora vivente ed è l'ultimo l'archetipo: l'archetipo dell'ultima coniunctio che è l'archetipo della nuova soggettività: la soggettività del soggetto duale.
E' questa l'apocalisse.

L'apocalisse

L'apocalisse quindi non è affatto una calamità naturale come molti in passato se la sono immaginata ma è molto peggio.
L'apocalisse non ha a che fare con diluvi universali, terremoti, carestie, vulcani che esplodono  o quant'altro di simile ma invece un evento che colpisce la questione del significato, è una perdita di significatività per cui il vecchio mondo diventa insensato per cui non ha più ragion d'essere perdendo ragion d'essere non è che muore ma scompare.

L'universo (Aldiquà + Aldilà) e l'Oltre

Ciò che muore infatti va a continuare il proprio percorso evolutivo nell'Aldilà fino a che l'Aldilà c'è ancora ma chi scompare e quindi non muore ma proprio scompare non va più neanche nell'Aldilà poichè nell'Aldilà ci vanno solo quelle forme del pensiero che conservano ancora e quindi fin che c'è, una propria ragion d'essere.
La storia evolutiva dell'universo è quindi anche la storia di quella malattia dello spirito che ha nome "nichilismo".

L'antidoto al nichilismo

Oggi l'antidoto al nichilismo ha solo un nome: esodo, esodo dall'universo.
Poi ovviamente ci sono coloro che "fatta la legge trovato l'inganno" e si raccontano quella dell'uva giusto per poter continuare a tenere i piedi in due staffe, oggi però non si può più fare il doppio gioco per cui chi è già nell'Uno è già nell'Uno e chi invece continua ad andare verso l'Uno continua a stare nell'uni-verso.
Aveva ragione Marx: la religione è l'oppio dei popoli perchè se il paradiso non è già qui adesso allora non sarà mai se non una mera droga contro l'angoscia esistenziale solo per fuggire inutilmente la morte ma la morte non è un incidente di percorso ma una necessità evolutiva in quanto per metamorfizzare in una nuova forma del pensiero occorre che la vecchia forma si dissolva.

L'anthropos e i mutanti


Questa tesi però non è un incitamento al suicidio perchè sappiamo come ci insegna la stessa scienza ufficiale che "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" e infatti se non fosse nata la scimmia antropomorfa non sarebbe potuto nascere neanche l'anthropos poichè la nuova forma del Pensiero in cui il Pensiero Vivente si dà forma dapprima nel noumenico per poi manifestarsi anche nel fenomenico nasce come metamorfomizzazione di una forma che l'ha preceduta.
Noi, l'anthropos, non siamo la forma ultima della vita come i tolemaici egoriferiti e antroporiferiti credono a causa del loro narcisismo di specie ma siamo invece quella forma che precede la nascita dell'oltre-uomo ovvero della nuova e vera umanità che noi già siamo in potenza come mutanti ma occorre che questa potenzialità si attui anche in modo che la vita tutta dalla biosfera e poi dalla noosfera quale evoluzione culturale dopo l'evoluzione biologica trapassi infine nel nuovo e vero REGNO (specificamente) UMANO quale polis di Dio .

"Si nasce mutanti ma poi bisogna anche lavorare alla mutazione" (Silvia Montefoschi)

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ἀρχή

L'Essere ovvero il divenire in Grecia

Il divenire era l'Archè per Eraclito di Efeso.

Questa era dunque la sua risposta alla domanda e questo "Divenire"  Eraclito lo chiamava anche "Logos".



L'Essere ovvero il divenire in Israele

Chiedeva dunque Mosè al suo interlocutore: 


"Dimmi almeno il tuo nome affinchè io possa dire agli altri chi mi ha parlato."

E la voce rispose: "Io sarò quel che sarò."









IO SARO' QUEL CHE SARO'
( Ehyeh-Asher-Ehyeh )

  in ebraicoאֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה‎ 
  Esodo 3,13-15




io però preferisco questa versione

Le autorità sanitarie consigliano di stare in casa

SOMMARIO: Nuovi pensieri sul concetto rivoluzionario di "Presenza" proprio della nuova psicoanalisi oltre la psicoanalisi o psicoanalisi allo stato dell'arte oltre i concetti di coscienza/inconscio, luce/tenebra propri invece alla preistoria della psicoanalisi.



Oggi riflettevo su questa litania che si sente continuamente in questo periodo difficile per la forma corporea materiale dell'antropos che deve necessariamente fare i conti anche con altre forme viventi anch'esse corporee materiali che l'hanno preceduto come decani nel corso della storia biologica dell'Essere Uno e nella fattispecie, i virus.
Riflettevo quindi su questa nuova situazione di emergenza sanitaria  che tutti ci coinvolge, soprattutto gli anziani e i già malati, e mi dicevo in proposito giusto per rimanere sulla strada maestra della via psicoanalitica alla conoscenza intesa come ultimo step della rivoluzione copernicana oltre l'antroporiferimento:

"Io non devo stare nè in casa nè fuori casa"

Ecco che allora mi sono reso conto che inconsapevolmente avevo elaborato una bella definizione del concetto di "presenza" che è centrale nell'ambito del "Pensiero Uno oltre la Psicoanalisi", una definizione la più chiara possibile che non desse adito a equivoci e che da molto cercavo.

Inconscio e coscienza in fondo sono due faccia della stessa medaglia visto che a proposito della dicotomia luce/tenebre noi diciamo che è invece proprio al luce che produce la sua ombra perchè l'ombra non vive di vita propria ma è sempre l'ombra di una luce. La luce e la sua ombra sono infatti una coppia inseparabile e nessuna delle due istanze vive di vita propria.

Molti pensatori lavorano ed elaborano il loro pensiero alla luce della dicotomia coscienza/inconscio senza sapere o senza rendersi conto che c'è qualcosa oltre la dialettica interminabile coscienza/inconscio ed è proprio la presenza.

"La casa è dove è quella donna" (Cesare Pavese)


Hic et Nunc


"Qui e ora" ma la Presenza non è un "qui" ma è solo un "ora".


"Trattare senza trattare
tutto ciò che ancora tratta
e fino a che tratta"

 (Silvia Montefoschi)


Aldiquà Aldilà Oltre

Ecco spiegato anche perchè a differenza della vecchia parapsicologia e degli studiosi dei fenomeni paranormali di vecchia data noi concepiamo anche un oltre lo stesso Aldilà che chiamiamo Oltre e che a differenza dell'Aldilà che è in questo Aldiquà anch'esso ovvero nell'universo essendo costituito anche l'Aldilà di spazio-tempo-massa, l'Oltre invece è proprio Oltre l'Uni-verso ovvero oltre lo spazio-tempo-massa essendo quindi al di là dello spaio, del tempo e della massa.


Fallimentari soluzioni del passato e soluzioni vincenti del presente

In effetti già della lettera ai Tessalonicesi Paolo di Tarso rimproverava i cristiani di quelle comunità che avevano incrociato le braccia nell'attesa passiva dell'apocalisse da loro ritenuta ormai imminente.

Senza fare riferimento a tradizioni dell'oriente induista e buddista già nel medioevo cristiano i Catari e gli albigesi non volevano più avere a che fare ocn il mondo da loro ritenuto sotto il dominio di satana ma così facendo sia l'oriente buddista o induista che l'occidente cristiano non fanno altro che ribadire il PRINCIPIO DI OPPOSIZIONE che invece è proprio questo il PRINCIPIO SATANICO ovvero per dirla in termini più laici, la vecchia LOGICA DELLA SEPARAZIONE.
Fortunatamente al capolinea della storia dell'universo nel suo sprint finale ci è giunta in soccorso proprio la psicoanalisi che ci ha fatto consapevoli che separando luce e tenebra si entra di fatto in un vero e proprio circolo vizioso da cui non se ne esce più: la famosa dialettica interminabile.

Oggi sappiamo
finalmente oggi per la prima volta sappiamo
dunque si possono rimuovere quegli ostacoli che invece i tessalonicesi, i buddisti, gli induisti, i catari e gli albigesi hanno trovato sulla loro strada verso al conoscenza e procedere oltre.


"Trattare senza trattare
tutto ciò che ancora tratta
e fino a che tratta"

 (Silvia Montefoschi)


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I due attori e protagonisti principali della storia dell'universo: forza centripeta implosiva e forza centrifuga esplosiva

- IN PRINCIPIO

1. Il sonno eterno dell'Uno e l'Altro dell'unico discorso (il logos, la relazione, il dialogo, la scienza)
2. L'intenzione di sapersi Due ovvero di svegliarsi dal sonno eterno
3. Questa intenzione a sapersi Due ( ma che è anche un sapersi Uno) si carica di energia
4. l'intenzione si attua e i due si distinguono vedendosi Uno (il risveglio dal sonno eterno ovvero l'unione nella distinzione). 

- MISSIONE COMPIUTA

UN IMPREVISTO: IL SOGNO DELL'EVOLUZIONE


5. Huston abbiamo un problema: i due si separano, termina quindi pertanto di vedersi distinti e separandosi terminano anche di vedersi uniti. E' l'evento della grande frammentazione ovvero l'evento big bang, una nuova forma di sonno in cui si svolge il sogno dell'evoluzione.
Ma in questo sogno dell'evoluzione "i frammenti si cercano per ricostituirsi in unità" (Platone)
Si svolge pertanto in questo "sogno dell'evoluzione" quella dialettica (dialettica della natura prima e dialettica della storia  o della sola coscienza dopo, fino alla megasintesi finale, "il risultato" come lo chiamava Hegel che è la megasintesi o negazione della negazione. e che è la verità.

"Vero è solo l'intero" (Hegel)

"E infine saremo ciò che veramente siamo" (Silvia Montefoschi)

"Sarà solo un istante e l'infinito silenzio [...]" (Silvia Montefoschi)

13,7 miliardi di anni fa l'evento Big Bang


In principio lo spazio tempo-massa

Due forze


Malgrado io sappia che come ci insegnano le scienze fisiche e l'astrofisica che le forze dell'universo sono quattro: gravitazionale, elettromagnetica, interazione forte e interazione debole, mi viene intuitivamente chiaro che devono essere invece due sole e forse quattro è solo il loro modo di manifestarsi principale.

L'albero

In altri articoli abbiamo detto invece che l'attore e protagonista principale della storia dell'universo così anche come del racconto della bibbia ebraica è l'albero. Albero che è simultaneamente sia l'albero genealogico, che l'albero della conoscenza del bene e del male e anche l'albero della vita.
L'albero platonico delle idee originali e della copie.
L'albero con il suo unico tronco verticale e i suoi tanti armi orizzontali.



Storia dell'universo e storia dell'energia pensante: l'evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico


L'atomo e la sua evoluzione


1. La "Dark Age" e il "Fiat Lux"

Al livello temporale dell'evoluzione stellare ci troviamo di fronte due chiare periodizzazioni: la "dark age" ovvero i tempi della storia dell'universo in cui la potenza della forza centripeta e quindi implosiva della stella non ha ancora attivato una sua forza contraria esplosiva.

E' nel momento in cui la forza implosiva, che potremmo definire nichilistica della stella, sta per avere la meglio che iniziano immani esplosioni per tenere testa a una tale forza che sembra volere la morte della stella. In quel moneto l'universo si accende per la prima volta dall'evento Big Bang: Fiat Lux.

L'evoluzione molecolare

- molecole inorganiche 
- molecole organiche

La macromolecola del DNA


- macromolecola del DNA ma questa è già un'altra storia poichè questa nuova tipologia di molecola non è solo quantitativamente diversa dalle altre molecole ma proprio qualitativamente differente, si ha cioè non più un salto micro-evolutivo ma proprio macro-evolutivo e infatti con questa nuova molecola si chiude un capitolo della storia dell'universo e se apre un altro, il capitolo della biosfera dopo la litosfera.

- virus
- batteri

La cellula moderna: la cellula  eucariota rappresenta una grande rivoluzione al livello della biosfera in quanto essendo una nuova cellula la cui novità è rappresentata dall'avere anche un nucleo, permette il passaggio dalla vita monocellulare alla vita moderna che è la vita pluricellulare ovvero così come gli atomi infine decidono di non unirsi più a livello simbiotico che produceva la reazione termonucleare ma di unirsi più solo a livello relazionale, cioè facendo gruppo o società atomiche che produceva invece la molecola e la conseguente evoluzione non più atomica ma molecolare, ugualmente le cellule decidono di unirsi in gruppi di cellule ognuno svolgendo delle proprie funzioni per il bene della "nazione" cellulare dando nascita così ai primi organismi pluricellulari che non sono più virus o batteri ma:

- piante
- animali (pesci e poi anfibi)

Il vantaggio dall'avere una struttura ossea
- animali invertebrati e poi animali vertebrati

Il vantaggio dall'avere sangue caldo
- dai rettili ai mammiferi

L'evento K-T (65 milioni di anni fa un meteorite)

- Estinzione dei padroni (i grandi rettili) e conseguente evoluzione e differenziazione dei mammiferi.

Il simbolo o primo strumento di lavoro

Sommario: il simbolo (l'anthropos: due milioni di anni fa) e la storia del lavoro umano (dialettica della storia o dialettica della coscienza) quale staffetta del precedente lavoro non-umano (dialettica della natura o dialettica dell'inconscio).Questa storia del lavoro si svolge principalmente su due direzioni: storia della tecnica e storia della medicina


Dopo 13,7 miliardi di lavoro non-umano inizia il lavoro-umano su due direzioni:

- Storia della tecnica (Inizia due milioni di anni fa e rimane l'unica direzione della storia del lavoro fino a 100 mila anni fa) 

- Storia della medicina: riguarda la sola specie umana dell'homo sapiens sapiens e non le altre circa venti specie umane ormai estinte a partire da 30 mila anni fa quando anche l'altra unica specie umana sopravvissuta, l'uomo di Neandhertal, scompare anch'esso.



La storia della medicina comincia con la pratica della sepoltura dei morti che sta a indicare che si era prodotta nella specie homo una sufficientemente empatia tra i membri di un gruppo sociale per cui il prendersi cura dell'altro aveva già sviluppato il solo  prendersi cura del gruppo per mezzo della sola tecnica. Mentre infatti quando moriva un membro del gruppo, gli altri lo lasciavano per strada come fatto irrilevante per il gruppo, adesso che se ne cura la stessa sepoltura indica che molto probabilmente alcuni del gruppo si prendevano cura perfino del dolore dei singoli membri del gruppo, nasce così la medicina, ovvero al figura del medico che è tutt'uno con la figura dell'uomo religioso, il sacerdote.
In tali gruppi pertanto i membri più significativi per il gruppo sono i tecnici tra cui i guerrieri e lo stregone ovvero i sacerdoti.

L'Aldilà (che non va confuso con l'Oltre): va anche detto che con la nascita della medicina nasce simultaneamente anche l'Aldilà ovvero inizia la colonizzazione dei tanti pianeti dell'uni-verso ("le tante dimore del Padre" come si dice nel vangelo di Giovanni) in quanto solo i terrestri del pianeta Terra dove è nata la vita intelligente si trasformano in extraterrestri una volta defunti reincarnandosi si ma non sul pianeta Terra ma in altri pianeti da dove però rimangono in contatto telepaticamente attraverso il sesto senso con i terrestri promuovendo l'arte, la scienza e la filosofia ma anche la tecnica dando così una accelerazione al processo evolutivo. Ma il fatto che siano extraterrestri non significa che siano super-intelligenti ma neanche più evoluti dei terrestri ma semplicemente che proseguono la loro evoluzione, a partire da dove erano rimasti, su un altro pianeta.


L'evoluzione del cervello: dal cervello di rettile all'uomo reattivo 

L'evoluzione del cervello fondamentalmente è progredita fino al cervello di rettile dopo di chè si è fermata e il cervello umano fondamentalmente è identico al cervello di rettile.
Si tratta di un cervello che fondamentalmente si limita a rispondere agli stimoli: un cervello da acting out, stimolo-risposta.

Il nichilismo o volontà del nulla

Al livello della noosfera ovvero al livello dello spirito chiamiamo una di queste due forze  implosiva e esplosiva con il nome di nichilismo.


Un bisticcio tra preti: politeisti e monoteisti



Questo bisticcio si svolse nella terra dell'antica civiltà egiziana tra i sacerdoti che volevano che a loro fossero destinate le tasse per favorire il culto dei loro tanti Dei della loro cordata religiosa e i sacerdoti dell'unico Dio Aton-Re, il Dio Sole che avevano dalla loro parte il potere politico del faraone monoteista Akenaton e la sua compagna la regina Nefertiti che morto il faraone prese il comando dell'esercito. La controrivoluzione dei politeisti ebbe la meglio sul piano militare ma un aristocratico egiziano Mosè guidato da una voce iniziò il grande esodo verso Israele dove dal dio concreto "il Sole" il monoteismo nel corso dell'esodo trapassò in un Dio più astratto che alcuni chiamarono  "Yavhè" ma che in un primo momento alla richiesta di Mosè disse di chiamarsi "io sarò quel che sarò".

Così ebbe inizio il monoteismo occidentale ma già in oriente una concezione monoteista si era fatta strada nelle regioni intorno al fiume Indo producendo anche loro dei libri sacri quali i "Veda", i "Vedanta" e gli "Upanishad".
Tuttavia è dall'ebraismo o meglio da una sintesi tra ebraismo e l'orfismo della civiltà greca che nasce il cristianesimo o meglio la coscienza cristica quale coscienza solo relativamente estroversa dopo la coscienza assolutamente estroversa adamica.





Freiedrich Nietzsche e la nuova rivoluzione antropologica

L'uomo reattivo la cui teorizzazione esplicita ritroviamo nel testo "Nietzsche e  la filosofia" del 1961 di Gilles Deleuze che ha dato avvio negli anni sessanta alla cosiddetta "Renaissance Nietzschienne" chiarifica come l'uomo reattivo è proprio l'uomo nichilista, l'ultimo uomo che si limita a reagire agli stimoli e quindi assolutamente non creativo. L'uomo creativo è invece l'uomo attivo, creatore di nuovi mondi. L'uomo reattivo vive invece in questo mondo dove si limita a reagire agli stimoli provenienti da questo mondo.


VERSO IL RISVEGLIO DAL SOGNO DELL'EVOLUZIONE: L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI


La psicoanalisi ultimo capitolo della storia dell medicina e il nuovo soggetto super-riflessivo

SOMMARIO: la psicoanalisi ha prodotto il pharmakon per antonomasia che è il nuovo soggetto super-riflessivo.




La psicoanalisi ha invece il modello stimolo-mediazione riflessiva-risposta e ultimamente la psicoanalisi oltre la psicoanalisi distingue tra una mediazione riflessiva del tipo SRI e una super-mediazione riflessiva del tipo SSR.
Inoltre la psicoanalisi distingue due ambienti o habitat naturali per l'uomo reattivo o per l'uomo attivo: l'interdipendenza come abitat naturali per il dispiegarsi della dialettica servo-padrone e l'intersoggettività quale habitat naturale per il dispiegarsi della nuova e ultima forma vivente oltre lo stesso antrhopos: il nuovo soggetto duale o monopolo-dipolare.

L'ultimo conflitto edipico padre-figlio, autorità del conosciuto, ribellione del conoscente. La sessualità o la pura libido?



Il monopolo-dipolare ovvero il trionfo della storia della medicina sulla storia della tecnica



Così l'utopia nietzschiana di una rivoluzione antropologica essendo la nuova buona novella della morte di dio tutt'uno con al morte dell'antropos che realizza il trionfo definitivo del nichilismo nella modernità ma come sappiamo la morte del malato (l'antropos) è anche la simultanea morte della malattia (il nichilismo):



"Un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

L'uomo, la donna e la vita eterna (l'Essere vero)

dopo

i bambini, i balordi o psicopatici e lo Stato (la preistoria dell'Essere)

L'ultima psicoanalista non poteva essere che una rappresentante della dialettica della natura, una donna rispetto alla dialettica della sola coscienza, una donna ma anche una biologa ossia la natura che si è fatta infine anche scienza della natura e con Silvia Montefoschi, rappresentante della dialettica erotica madre-figlia, l'altra trinità, termina anche l'annoso bisticcio edipico padre-figlio, Freud-Jung, ovvero l'altra dialettica puramente maschile, puramente coscienziale o spirituale e si volta pagina con il trapasso dello stesso movimento dialettico a tre nel nuovo movimento dialogico a due  oltre la dialettica. Termina quindi anche il processo di mediazione riflessiva tutt'uno con il processo di umanizzazione già terminato che dando avvio al nuovo processo di transumanizzazione prende avvio anche una nuova immediatezza che non è più irriflessività ma è una immediatezza riflessiva ovvero una nuova forma di spontaneità che è la vera spontaneità poichè nel vecchio mondo la mediazione era rappresentata dallo Stato mentre la spontaneità era propria solo dei bambini e dei balordi o psicopatici.


Una sola parola d'ordine rivoluzionaria: Esodo! Esodo! Esodo!

E l'esodo dall'universo verso un oltre l'uni-verso così si attua:

1. abbandonare l'anima (lo psichismo)

2. e una volta abbandonata l'anima con l'analisi e quindi consumazione dello psichismo (psicoanalisi) abbandonare anche il corpo al suo destino mortale




Tra Dio e Cesare io volerei da te


Non si può non essere riconoscenti alla religione cattolica e allo Stato perchè nel bene e nel male hanno comunque portato avanti l'evoluzione della specie umana tuttavia non ci si può accontentare,  non ci si può fermare ma bisogna andare avanti.
Dal Dio alienazione, il trascendente al trascendente-immanente, da figli di Dio a Dio stesso, dalla consustanzialità con il Dio all'identicità con il Dio ma facendo attenzione a non fare l'errore che invece fanno molti di abbassare Dio all'anthropos ma si tratta invece di innalzare l'antrhopos al dio: tutti uguali sì ma uguaglianza al più alto livello, non tutti poveri ma tutti ricchi.

E poi lo Stato, Cesare una conquista tecnica della tecnica politica ma bisogna andare anche oltre lo Stato: prendiamo dunque l'esempio dagli atomi. Che cosa hanno fatto gli atomi? Invece di rimanere atomizzati si sono organizzati in società e così hanno costituito delle reti prima ancora della nascita di internet ovvero gruppi atomici, società atomiche. Hanno fatto bene? Certo che hanno fatto bene attuando così il loro istinto a socializzare anche perchè si comincia sempre dall'alfabeto prima di giungere all'università dell'istinto sociale e lo Stato è proprio questo, la scuola elementare o il liceo a seconda delle forme-Stato.
Unirsi in orizzontale è la forma più primitiva di estrinsecare l'istinto sociale ovvero l'istinto alla coniunctio.



Ma ad un certo punto della loro evoluzione sempre gli atomi che sono maestri i questo campo che cosa hanno pensato di fare?
Hanno pensato di continuare a potenziare l'istinto a socializzare ma questa volta socializzando in verticale e così è nata la biosfera cioè la macromolecola del DNA.



In principio fu il virus, poi i batteri e poi tutte le altre forme viventi dal monocellulare fino al pluricellulare, dagli invertebrati ai vertebrati e ora siamo giunti al livello del nuovo atomo umano: capolinea, fine della storia. Scendere signori! Si cambia!
Che fare?
Occorre cambiare mezzo di locomozione: l'astronave-arca è pronta 
Alcuni invece continuano anacronisticamente in questo fine della storia a proporre ancora Dio altri invece Cesare, altri ancora varie formule con ingredienti in varie percentuali dell'uno e dell'altro.
Ma non è forse giunto il momento adesso che siamo arrivati al capolinea della storia di creare come gli atomi nostri progenitori la nuova macromolecola del DNA questa volta veramente veramente Umana, cioè la nuova polis, la città di Dio dove i tutti pur essendo i tutti sono comunque l'Uno?
L'uno di Dio e l'uno dello Stato in ogni caso si è sempre trattato dell''individuo singolare cioè l'uomo individualista che nè religione nè stato è riuscito a dissolvere nè nel capitalismo liberale nè nel capitalismo di stato.
Cos'è allora l'unione in verticale e non più in orizzontale questa volta non più degli atomi progenitori ma dei nuovi atomi umani?
E' il nuovo individuo duale, che poi è il vero individuo, l'intero dato ceh l'etimologia di individuo significa "indivisibile".


  1. Reazione termonucleare
  2. sintesi molecolare
  3. sessualità
  4. comunicazione
  5. nuova percezione (il nuovo sesto senso oltre i vecchi cinque sensi)
"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

La sessualità l'hanno già superata i nostri genitori e nonni che hanno creato la cultura (proprio quella noosfera che gli astrofisici non riescono a trovare neanche con i telescopi più potenti ma che costituisce il 90 per cento dell'universo chiamato 'materia oscura" cioè la massa immateriale dei pensati) a partire dall'epoca storica cosiddetta del paleolitico, ora nostro compito è invece quello di superare la comunicazione.
Oltre la comunicazione dunque.

Già Herbert Marcuse freudo-marxista della scuola di Francoforte e autore di "Eros e Civiltà" infine deluso dai movimenti contestatori e rivoluzionario di fine anni sessanta, prima di morire espresse l'opinione che non si trattava più di stare con la Russia o con la Cina, con Lenin o con Trotskij ma che si trattava di passare da un progetto di rivoluzione politica  a un nuovo progetto di rivoluzione biologica

Dunque viva la RIVOLUZIONE BIOLOGICA.

Cavallo vincente non si cambia e così come gli atomi hanno vinto trapassando dalle società molecolari all'individuo DNA, ugualmente s'ha da trapassare da Dio e Cesare dei tanti individui singolari con istinto di socialità, al nuovo individuo duale dove i tanti gemelli pur essendo tanti sono sempre l'uno-duale.

"Solo coloro che si fanno identici possono congiungersi veramente" (Silvia Montefoschi)



Altrimenti fatevi una scopata e poi una bella lectio magistralis all'università e và bene così
poi un'altra scopata e un'altra lectio magistralis, scopetta e libretto rosso e avanti così fino alla morte, Amen
E poi tanti figli che tra una messa e una scopata lotteranno anch'essi affinchè anche i preti possano sposarsi ma non concluderanno nulla poichè ormai la strada è un'altra e oggi la conosciamo.
Non scopetta e crocefisso ma oltre la noosfera e oltre la cultura.

Qui nessuno vuol fare del moralismo: la memoria del vecchio modo di congiungersi si dissolve da sè in automatico. Non comandano i moralisti ma la Necessità.


Abbattere il muro di Berlino: oltre l'apartheid il nuovo processo di transumanizzazione

Occorre abbattere il muro dell'apartheid non più bianchi-neri ma uomini-donne perchè se con una testa si pensa bene con due teste si pensa meglio anzi non si pensa affatto alcunchè ma si è pensanti.
Questa infatti è la direzione: dai pensati che hanno prodotto la cultura, la noosfera e l'infosfera al puro pensante duale che non pensa più niente ma si limita a percepire la sua dualità  simultaneamente alla sua unità. nuova percezione questa che step by step  consuma e infine dissolve la dimensione spaziale, temporale e infine la massa stessa, sia la massa materiale  e sia la massa immateriale creando così un nuovo ordine sempre più ordine, l'ordine nuovo della vita vera, la vita alla più alta potenza come non è mai stata in tutto il corso della storia dell'universo.

Al termine del processo di umanizzazione lavorare quindi al nuovo processo di transumanizzazione.

Dopo le tante rivoluzioni politiche (praticamente rivoluzioni di mera ingegneria sociale per mettere d'accordo i tanti individui singolari che rimangono singolari anche se si sposano in chiesa o in municipio) finalmente la nuova RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA che risolve la questione del male alla radice.

"Il conflitto lo si può risolvere solo alla radice." (Silvia Montefoschi)


Dai che c'è la facciamo forza, non perdersi d'animo, siamo in tanti pur se solo una minoranza dei 100 miliardi di atomi umani che popolano i tanti pianeti colonizzati  dell'universo in questi due milioni di anni dalla specie umana nata solo sul pianeta terra ("le tante dimore del Padre" di Giovanni evangelista) vuole dire che mentre noi ci trasferiremo in un'altra dimora, l'Oltre oltre l'Aldilà, gli altri rimarranno nell'Aldilà nei loro paradisi politici, religiosi, tecnologici, festaioli con "saudate" nichilistica allegata, tutti paradisi ma tutti paradisi entropici dal punto di vista energetico che poi è questo che fa la differenza.

Disordine (e l'ordine vecchio in verità è disordine che diventa sempre più disordine mentre più ristagna) e ordine nuovo.

Tutto infatti si risolve a livello energetico poichè la libido è tutto e la libido non sopporta ostacoli ma vuole procedere oltre verso un nuovo divenire che non farà più storia ovvero che non si oggettiverà e massificherà più.


C'est n'est qu'en debut, continuons le combat!


"In principio era il legame tra l'uno  e l'altro dell'unico discorso" (Giovanni Evangelista)

"E questo legame che era in principio era il Dio" (Giovanni evangelista)

Poi l'uno e l'altro si sono autonomizzati
ora si tratta di invertire la rotta e l'uno e l'altro si devono riconoscere come l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos)  irreversibilmente due (la psicoanalisi) e irreversibilmente uno (la psicosintesi).