La mia vita


Silvia e Andrea: quattro alpinisti alla conquista della vetta della labirintica storia dell'uni-verso

Silvia vedendo Andrea in difficoltà, invece di consolarlo come forse lui si aspettava, gli diceva:
"Andrea non riesco proprio a capire come tu faccia così tanta fatica a stare con Thèrèse Martin, io non faccio alcuna fatica a stare con Giovanni. Se io non potessi stare con Giovanni impazzirei."
Andrea allora rivolgendosi a Thérèse le diceva:
"Oh Teresina sono proprio contento che Silvia, almeno lei, non ha alcuna difficoltà a stare con Giovanni."
La verità è che Andrea avrebbe avuto almeno il 90% in meno di problemi a stare con Thérèse come del resto i primi tempi riusciva a stare di più e più intensamente con Thèrèse ma poi nel febbraio 1991 iniziò la controrivoluzione.
Io ho fissato questa data del 1991 per l'inizio del periodo della controrivoluzione ma in seguito, riflettendo, sono giunto alla conclusione che la controrivoluzione sia iniziata molto prima, solo che i controrivoluzionari non avevano dispiegato tutta la loro resistenza ("resistenza" è anche un concetto psicoanalitico) ma avevano voluto studiare meglio prima la situazione in modo da procedere a disturbare (nel senso di "sabotare") la rivoluzione ormai in atto dal giugno 1987 nel modo più efficacemente possibile a fermarla prima che sia troppo tardi ( qui stiamo parlando dell'ultima rivoluzione sia ben chiaro a non fare confusione). Quindi sono giunto alla conclusione che la controrivoluzione sia iniziata con il maggio 1988 quando Silvia comunicò al mondo in una conferenza pubblica che la rivoluzione ormai non solo era iniziata ma era anche terminata e che bisognava più solo aspettare che la "buona novella" raggiungesse gli angoli remoti dell'universo.
La buona novella dopo quella conferenza pubblica a Marina di Pietrasanta dal titolo "Psicoanalisi e Religione: Dio e l'Inconscio" con un ricco pubblico di operatori vari della salute mentale, psicoanalisti. psicologi,. psichiatri e anche uomini e donne di religione, raggiunse infatti costoro i quali reagirono invece in malo modo dando inizio a una controrivoluzione anche se ormai era troppo tardi ma si sa che la disperazione fa tentare anche l'impossibile.
Fortunatamente GiovanniSilvia hanno i "cosiddetti" a livello teorico essendo lei biologa, medico e psicoanalista e Giovanni sappiamo tutti che fu definito come teologo "sguardo di aquila", così in men che non si dica pubblicarono negli anni seguenti, dal 1995 al 2002, tutta una serie di libri che potremmo catalogarli come "i testi dell'ultima rivoluzione per fare i conti una volta per tutta con i servi della controrivoluzione" e poi ancora dal 2004 al 2009 un'altra serie di testi, nei quali GiovanniSilvia manco più la considerano la controrivoluzione non solo come se non esistesse più ma anche come se non ci fosse mai stata, quindi neanche più come un semplice evento di un passato remoto. Questo significa che quanto più ci si innalza dalle "bagatelle delle Terra" come le chiamava nel 1800 la mia amica Thérèse Martin, tanto più siamo come impermeabili agli eventi di questa terra d'esilio.
In verità per Silvia fu senz'altro così ma AndreaThérèse purtroppo sono ancora a fare i conti con la controrivoluzione.
"Andrea non capisco come tu faccia così tanta fatica a stare con Thèrèse Martin, io non faccio alcuna fatica a stare con Giovanni. Anzi per me è quanto più di naturale ci sia il mio stare H24 con Giovanni."
Ecco perchè certe volte mi dico e gli dico a GiovanniSilvia:
"Ma perchè avete fatto quella conferenza? Non era meglio tenere segreta e solo per noi la buona novella dell'ultima rivoluzione?! Così non sapendolo i controrivoluzionari non avrebbero fatto iniziare questa resistenza di cui non ne possiamo proprio più almeno io e Thérèse che non abbiamo le vostre stesse capacità teorico-pratiche. Comunque se è andata così si vede che doveva andare così. Andiamo avanti. Tanto vale ormai dirlo a tutti."
In effetti forse era meglio entrare subito in clandestinità. In effetti GiovanniSilvia entrarono in clandestinità, si ma dopo aver annunciato al mondo intero l'evento dell'ultima rivoluzione.
Una ingenuità?
O forse una necessità evolutiva anch'essa?


Occorre farsi furbi nella vita
soprattutto se si è dei rivoluzionari.
Il fatto è che GiovanniSilvia sono GiovanniSilvia
non sono scienziati che praticando il vecchio metodo scientifico positivista si nutrono di dubbi
dubbi che mostrano con orgoglio come il segno della loro intelligenza
quando l'uomo e la donna
che sono le ultime forme viventi e le più evolute
vanno oltre la vecchia logica della separazione
e fondano il loro relazionarsi
oltre la vecchia logica interdipendente e sadomasochista schiavo-padrone
cessano di avere dubbi
e accedono alla VERITA' ASSOLUTA
ecco perchè la strategia
è solo roba vecchia per chi sa di non essere nella verità
e pertanto vuole vincere
GiovanniSilvia invece non vogliono vincere
essi non hanno interessi particolari
non hanno interessi personali
hanno superato il narcisismo
l'egoriferimento
l'antroporiferimento
GiovanniSilvia in verità nel primo libro della nuova serie di libri costituenti nel loro insieme una resa dei conti finali con la controrivoluzione e precisamente nel testo del 1996 "La rivoluzione radicale del reale" giustificano questa loro ingenuità dicendo che pensavano che rivoluzionari infine sarebbero diventati tutti i sette miliardi di umani mentre invece si resero conto poi che solo una minoranza avrebbe compreso ovvero i "MUTANTI" come del resto è sempre stato nell'economia dell'evoluzione dagli atomi alle molecole, ai virus, batteri, insetti, mammiferi e poi la specie umana. Anzi perfino tra gli stessi rivoluzionari c'era chi era lì solo per un equivoco ma non centravano niente con i veri rivoluzionari.
RIVOLUZIONARI SI NASCE (DNA) E NON SI DIVENTA: SI NASCE E POI ANCHE SI DIVENTA
"Non basta nascere con il gene mutato, poi bisogna anche lavorare alla mutazione" (Silvia Montefoschi biologa e medico-psicoanalista)
GiovanniSilvia
non vogliono vincere
non sanno manco cosa significhi la parola "nemico"
essi sono oltre la vecchia dinamica proiettiva del transfert
ANDREA: "Dunque Silvia se ho ben capito tu ACCETTI il processo."
SILVIA: "Io non accetto il processo, IO SONO IL PROCESSO".
AndreaThèrèse sono sia la rivoluzione che la controrivoluzione.
AndreaThèrèse sono pertanto sia l'anelito infinito alla loro unione definitiva sia la resistenza a questa loro unione definitiva in una sola persona-duale.
Il fatto è che l'anelito all'unione non solo non si consuma ma si potenzia sempre più mentre la resistenza si consuma e poi infine scompare.

In conclusione

La mia vita non è affatto bella anzi non è neanche brutta ma è molto brutta e tuttavia è bella lo stesso per non dire che è bellissima.
Del resto eravamo già stati avvisati e non cadiamo dalle nuvole:
"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire
tuttavia quando scomparirà, scomparirà in assoluto per non più ritornare."
(Silvia Montefoschi)




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