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Il processo di destabilizzazione progressiva del SRI



Gli dicevo (tra la saggistica  e la poesia)

Teresina a me ovviamente e va da sè
il fatto di stare insieme a te non mi scandalizza affatto
anche se per il mondo è una follia
ma si sa il mondo è ignorante
(non ho detto "cattivo" ma "ignorante")
più che la tecnica non conosce
e della medicina  sa poco o niente
forse solo di veterinaria sa qualcosa
o forse i medici-filosofi o i medici-teologi ne sanno qualcosa di medicina ma neanche loro
tuttavia c'è qualcosa del nostro rapporto che perfino a me mi scandalizza
anche se poi riflettendo ne convengo e non mi scandalizza più
anche se permane in qualche maniera anche per me un senso di stranamore
ma nel mio caso essendo naturale per me stare insieme a te poi sempre riflettendo trovo anche questo naturale
ma nel mio caso è solo l'abitudine o meglio la non abitudine a stare insieme a te anche se è dal 1989 che sto insieme a te ma appunto solo dal 1989 e non dalla nascita che mi fa sentire questo nostro rapporto come una stranezza

un'altra causa può essere il cattivo esempio degli umani del mondo
ma non si può pretendere questo altrimenti il lavoro psicoanalitico l'avrebbero fatto tutto loro, i mondani e non avrebbero aspettato noi i genialoni

ebbene arriviamo al dunque
cosa è che ancora mi scandalizza della nostra relazione?
Cioè che me la fa sentire una stranezza e non qualcosa di normalissimo?

Il fatto che lo stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
ovvero io non sto con te per raggiungere chissà quale obiettivo, un qualche scopo ben preciso
foss'anche uno scopo terapeutico o psicoanalitico che dir si voglia
visto che lo stare insieme a te funziona anche come l'andare in psicoanalisi essendo il nostro uno stile di vita psicoanalitico
dato che io per stare insieme  a te non posso in alcun modo utilizzare i vecchi cinque sensi ma sono costretto a attivare e quindi utilizzare il nuovo e rivoluzionario sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente pena non percepirti affatto in alcun modo

ebbene ciò che ancora mi scandalizza
è che il mio stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
e cioè che il fine di stare insieme a te
lo scopo e la meta del mio stare insieme a te
è proprio lo stare insieme a te
così se mi domandassero:
"Che cosa ci hai guadagnato a stare insieme a Thérèse Martin?"
Dovrei rispondere:
"Ci ho guadagnato che sto con Thérèse Martin."
Tutto qua nulla di più  e nulla di meno.

Non è che poi io vado in paradiso
stare insieme a te è già il paradiso
e foss'anche avessi tanti dolori psichici o anche fisici
e fossi all'inferno
lo stare insieme a te sarebbe comunque e in ogni caso sempre  il paradiso
il paradiso infatti non è un luogo ma una persona
il paradiso è un "tu".

Paradossalmente mi accorgo che sono giunto a una conclusione
completamente opposta a quella dell'autore dell'opera teatrale
"L'inferno sono gli altri" di Jean Paul Sartre.

Aggiungo per completezza che in questo mio scritto mi sono censurato in parte e cioè non ho voluto parlare in nessun modo della controrivoluzione anche perchè meno se ne parla meglio è perchè non aspettano altro che di loro si parli dato che mancano di Essere.

A conclusione di questo mio scritto mi viene anche da pensare alle tante critiche che vengono mosse da più parti alla psicoanalisi: che è stregoneria, una pratica magica da ciarlatani, che funziona proprio come un qualsiasi placebo, che non è scienza vera ma una organizzazione mafiosa, una corporazione per fare soldi per cui il sommo bene è solo una psicoanalisi interminabile.

Come spesso capita si butta via il bambino con l'acqua sporca proprio come quelli che parlando male dei preti parlano male anche della religiosità.

E certo che se la gente va in analisi per ottenerne un qualche guadagno è ovvio che poi la psicoanalisi non funziona.
Che cos'è la psicoanalisi?
E' un modello relazionale e quindi anche uno stile di vita
una tensione e un impegno a trascendere l'interdipendenza nella direzione dell'intersoggettivtà che non è vera intersoggettività se non è intersoggettività radicale.
Hanno quindi anche ragione le critiche alla psicoanalisi provenienti dalla cosiddetta estrema sinistra o comunque dai movimenti cosiddetti radicali che accusano la psicoanalisi di essere una scuola di formazione per i nuovi padroni dell'avvenire.
Hanno ragione in qualche modo perchè la psicoanalisi a meno di non tradire proprio la sua vera vocazione non può essere una tecnica per puntellare il vecchio SRI (soggetto riflessivo individuale)
La gente interessata alla psicoanalisi deve rendersi conto che di padroni ne abbiamo già fin troppi e che quindi non abbiamo di bisogno di un padrone in più sia che sia un padrone con i pantaloni o un nuovo padrone in gonnella
perchè che abbia i pantaloni o la gonnella sempre padrone è.

Si potrebbe allora obiettare:
"Ma se non si deve andare in psicoanalisi per guarire allora per che cosa ci si deve andare?"
Semplice: in psicoanalisi si va per stare con l'analista.
"Ma allora ho tanti amici e amiche che mi frega di stare con l'analista?!"
E infatti l'Altro è sempre l'analista.
Ciò che fa una relazione psicoanalitica non è una laurea in mediccina o in psichiatria anche se queste certamente male non fanno ma è:

1. la relazione con l'Altro

2. la presenza della  tensione in entrambi e l'impegno a trascendere  il loro essere calati invece in "una relazione normale" cioè "interdipendente" vale a dire nella dialettica naturale perchè bestiale servo-padrone detta anche sado-masochista che  è una goduria beninteso perchè come dice il detto "l'amore non è bello  se non è litigarello" che in termini psicoanalitici si chiama dinamica transfert-controtransfert.
In questo impegno il paziente non è esentato ma deve aiutare l'analista e così ovviamente l'analista evidentemente ma non spetta a loro di giungere al successo perchè questo del successo è compito dell'Automaton.
Perchè  compito dell'Automaton?
Perchè il processo psicoanalitico è in natura e cioè Freud non l'ha inventato ma l'ha scoperto proprio come Cristoforo Colombo che non ha inventato l'America.
I due analisti (questa è la terminologia corretta) non devono far nulla oltre a metterci l'impegno dopo di chè E' LA NATURA STESSA CHE FA IL SUO CORSO.

Non sono i movimenti radicali o di estrema sinistra che vogliono superare la dialettica servo -padrone ma E' DIO CHE LO VUOLE.
Dio farà piazza pulita di tutto il vecchiume della storia.
Dio ovvero l'Automaton, il principio di sincronicità, la divina provvidenza, il processo di individuazione universale.

Si dirà:
Allora i padroni devono cominciare a tremare?
Certo e anche i servi
perchè sappiamo che goduria si prova a fare i servi
cioè i padroni dei padroni i quali sempre ricattabili dai servi vorrebbero ammazzarli tutti i servi
ma non possono perchè i padroni sono alle dipendenze dei servi e senza servi schiatterebbero
sono i servi infatti che li fanno essere
e senza servi non sarebbero.
Proprio per tale motivo è così potente la dinamica transfert-controtransfert
talmente potente che c'è chi l'ha anche chiamata una tale dinamica con il nome di "principio di realtà"
ma il filologo tedesco grecista e latinista Friedrich Nietzsche ci ha aperto gli occhi:
"Non esiste un testo ma solo interpretazioni

e interpretazioni di interpretazioni" (Friedrich Nietzsche)
Chi ha orecchi da intendere intenda.

Gli umani sono frettolosi perchè sono mortali ma Dio se la prende comoda perchè essendo immortale non ha fretta alcuna perchè lavora allo stato dell'arte come un operaio universale professionista step by step e quando fa un lavoro non lo deve rifare perchè non lavora alla carlona.
Dio è l'Essere
e l'Essere non uccide ma fa scomparire ciò che già adesso è il Nulla.
Solo l'impegno psicoanalitico
uno stile di vita psicoanalitico è
e tutto il resto è manifestazione del nichilismo
e come tale oggi c'è e domani non c'è più.
Morto?
No
semplicemente scomparso
perchè i morti non muoiono ma ritornano
ma gli scomparsi non ritornano più
e chi scompare è proprio la obsoleta dinamica relazionale servo-padrone e chi questa dinamica incarnano ancora
ovvero la preistoria dell'Essere.


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Uni-verso = Aldiquà + Aldilà. E l'Oltre?

Tutto il mondo è paese o meglio tutto l'universo è paese: teste di cazzo sul pianeta terra e teste di cazzo anche nei tanti pianeti dell'Aldilà ("Tante sono le dimore del Padre" affermava Giovanni Evangelista) come hanno ben descritto anche nel cinema holliwoodiano di fantascienza. 
Tutto il mondo è paese e quindi anche pensatori e pensatrici sul pianeta terra e ugualmente anche nell'Aldilà che anche loro non sono da meno dei terrestri anche perchè gli extraterrestri sono tutti ex-terrestri cioè coloni che hanno colonizzato l'intero universo e sembrerebbe dai calcoli che questi coloni siano in tutto 100 miliardi mentre i terrestri attualmente sono solo 8 miliardi. 


SOMMARIO: l'Aldilà non è ancora l'Oltre e l'Oltre altro non è che la vita eterna o infinito. Da non confondere con il Paradiso perchè i paradisi (ognuno infatti ha i suoi paradisi a seconda dei gusti propri) stanno tutti nell'Aldilà: cioè bande, gruppi, famiglie mafiose con il loro padrino del clan di appartenenza che da buoni narcisisti o capi famiglia si fanno adorare con il nome di "Dio" o altri nomi, dai suoi picciotti e in cambio li fa sentire ben integrati nel gruppo di appartenenza senza più problemi identitari e quindi sani di mente.  Ognuno si sceglie il suo paradiso proprio come in Terra che ognuno si sceglie il suo gruppo, la sua famiglia, i suoi amici.
Questo giustifica anche la distinzione che noi facciamo tra "Uno" (la dialettica servo-padrone cioè l'amore del servo o la serva per il suo padrone e viceversa ) e "l'uno vero" o intersoggettività dove si sta insieme non più dividendosi i ruoli da recitare e indossando ognuno la maschera che gli compete ("l'ordine dei rapporti parentali" di cui parla sia l'etologia che la psicoanalisi che poi è sempre il tabù universale dell'incesto simbolico) per recitare nel teatro della storia.



L'uni-verso cioè quell'insieme (concetto matematico) di tutte le forme del pensiero (i pensati del pensante unico duale) è costituito non solo dall'Aldiquà ma anche dall'Aldilà.



UNI-VERSO = (ALDIQUA' + ALDILA')

Chiaro no!?




A partire dal 16 marzo 2011 è nato anche l'OLTRE.

Che cos'è l'Oltre?

E' ciò che è stata sempre chiamata la vita eterna o infinito ma come tutto ciò che costituisce la realtà non è aggratis (concetto della scienza politica-economica) ma che come tutto è frutto del lavoro (del lavoro umano e anche del lavoro non-umano) cioè della filiera lavorativa prodotta da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro.



Non si deve confondere il concetto di infinito con un tempo che non finisce mai ma è un essere fuori del tempo e solo nel presente, in un infinito presente senza più passato e senza più futuro.
In verità già adesso solo il presente è la vera realtà ma gli esseri umani, gli unici esseri viventi a fare storia e a vivere nella storia grazie a quella invenzione della natura che è l'Io, non riesce a liberarsi nè del passato nè del futuro per cui non riesce a vivere solo e completamente nel presente.

Nell'immagine: le onde del pensiero ci raggiungono perchè il nostro cervello è come una radio rice-trasmittente che smista le informazioni provenienti dai vecchi cinque sensi e quelle provenienti dal nuovo sesto senso del pensipro che percepisce il pensiero come realtà concerta e vivente. Chi esercita di  più i cinque sensi potenzia come chi va in palestra i vecchi cinque sensi e depotenzia il nuovo sesto senso fino addirittura a atrofizzarlo e viceversa.



Il "carpe diem" non è l'infinito ma è il regno animale dell'immediatezza irriflessiva mentre la vita eterna è sì di nuovo l'immediatezza ma una nuova immediatezza riflessiva perchè nata da una critica radicale dell'antroporiferimento che è la vera radice di ogni versione di egoriferimento e narcisismo, sia che sia narcisismo individuale sia che sia narcisismo di specie.





Il concetto di "immediatezza riflessiva" anche se pare un ossimoro non lo è e di solito faccio sempre questo esempio che vale quello che vale: il famoso pittore Picasso è capace a disegnare come i bambini ma i bambini non sono capaci a disegnare come Picasso perchè dovrebbero fare prima una lunga gavetta e apprendistato nelle accademie di belle arti. Non so se mi sono spiegato.



Per quanto riguarda invece la data del giugno 1987 io stesso a lungo sono stato in dubbio perchè se non è così allora Silvia Montefoschi con la sua morte non costituisce ancora l'Oltre con Giovanni evangelista ma anche lei come Giovanni vivrebbe in uno dei tanti pianeti dell'Aldilà magari il più distante dal pianeta terra: sappiamo infatti che chi è riuscito nel corso della sua vita terrena a prendere distanza dalla "bagatelle della terra" a seconda di questa distanza ovvero a seconda da quanta distanza è stato capace di prendere dal darsi immediato dell'essere, va a vivere con altri ex-terrestri al defunto più affini in termini proprio di questa distanza: quindi Hitler per esempio se è sopravvissuto non va certamente ad abitare in compagnia con Platone ma con i suoi simili così che per loro vivere insieme sarà come essere in paradiso: un paradiso nazista che a loro ci piace e infatti volevano già crearlo in Terra.
Ecco quindi in ceh senso nessuno andrà all'inferno perchè quello che i cattolici ci chiamano inferno per altri è invece proprio il paradiso e magari la cosa è reciproco tantè che alcuni dicono: il paradiso dei cattolici? Che noia!

La mia amica TM la pensava proprio così paradossalmente e infatti diceva che Lei si sarebbe annoiata e che Lei aveva bisogno di agire, di lavorare, di darsi da fare e invece voleva andare all'inferno perchè lì sì che c'era tanto da fare. Ovvio che poi per giustificarsi diceva che Lei non aveva bisogno di andare in paradiso per stare con il "buon Dio"  perchè Lei già adesso sul pianeta Terra stava sempre con Dio. La mia amica indubbiamente si sapeva ben giustificare da uan sempre possibile accusa di eresia.

Queste questione della distanza del pensiero dalle bagatelle della terra è il motivo per cui io mi dico che tutte queste madonne ma anche extraterrestri che appaiono fisicamente devono sicuramente abitare più o meno vicno al pianeta Terra perchè altrimenti il viaggio sarebbe troppo lungo anche se andassero alla velocità della luce.
La mia amica per esempio non mi appare mai perchè abita troppo distante e solo grazie alle onde del pensiero (comunica? o si fa solo sentire come presenza?) mi raggiunge a una velocità super-luminale, praticamente istantanea.


Anche se io tendo ad avere sempre meno dubbi in proposito resto ancora incerto anche perchè ricordo che Silvia già poco prima di morire mi disse che lei ormai era giunta a non oggettivare più alcunchè per cui ormai aveva raggiunto la stabilità come puro pensante duale insieme a Giovanni e non oggettivava più in pensati la sua energia pensante per cui aspettava più solo la morte della sua forma corporea che era anch'essa un pensato cioè una forma del pensiero.

Se così fosse allora era già nell'Oltre (che beninteso non è un luogo in quanto non è spazio-tempo-massa ma pensiero puro oltre ogni tempo, ogni spazio, ogni massa sia che fosse massa materiale (litosfere o biosfera) nè massa immateriale (noosfera).

Tendo comunque a pensare che l'Oltre esiste già ed è costituito dal prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio cioè da GiovanniSilvia e che in quanto tali esercitano una enorme forza gravitazionale ossia una forte attrazione energetica nel liberare tutta l'energia pensante dell'universo dal suo essersi oggettivata con l'evento big bang in forme del pensiero materiali prima e immateriali dopo.

In questo senso diciamo che l'apocalisse è già un evento del passato e che questa che noi viviamo a partire dal 1987 o forse solo dal 2011, è già un'epoca post-apocalittica ma presumibilmente dal 1987 e la data del 2011 è solo uno step in più verso la liberazione di tutta l'energia pensante dell'universo dalla prigione "massa" che poi la massa altro non è che spazio-tempo, cioè storia e viceversa.



Ecco perchè GiovanniSilvia dissero:

"Chi ricorda è condannato a ripetere"


Conclusioni


Fare del "materialismo" l'indirizzo filosofico del movimento rivoluzionario è stata la più grande cantonata anche se giustificata perchè invece è proprio il materialismo la filosofia che sostiene e giustifica il perpetrarsi della dialettica servo-padrone.
Quindi non solo era da immaginarselo che prima o dopo tutti i tentatisi rivoluzionari fallissero ma siamo certi che falliranno anche i futuri tentativi rivoluzionari sempre se ci saranno.
Per utilizzare un termine tratto dai "Grudisse" di Marx:

niente "coscienza enorme" = niente rivoluzione

e la "coscienza enorme" è proprio la conquista di una nuova identità puramente relazionale abbandonando ogni versione di identità storica a chi vuole continuare a giocare al gioco sado-masochista servo-padrone perchè come ha ben intuito lo psicoanalista Wilhelm Reich in "Psicologia di massa del fascismo" del 1933:  "i tedeschi hanno DESIDERATO il nazismo".
Ovvero per i terrestri, tedeschi o meno che siano, ma anche per gli extraterrestri, il gioco del sado-masochismo è una goduria.
Se queste analisi sono esatte la conclusione a cui pervenire dunque è una sola e non potrebbe essere altrimenti: la specie umana antroporiferita è roba vecchia perciò voltiamo pagina. Altro che salvare il Koala e il Panda!



BOOKMARK









Il nucleo delle teoria della rivoluzione oggi è solo la questione della vita eterna

UNA DISCRIMINANTE TRA RIVOLUZIONARI E CONTRORIVOLUZIONARI: OGGI IL NUCLEO DELLA TEORIA DELLA RIVOLUZIONE E' SOLO LA VITA ETERNA

Noi rivoluzionari dovremmo frequentare solo persone che credono nella vita eterna perchè chi non crede nella vita eterna anche se non soggettivamente comunque oggettivamente non può che essere un controrivoluzionario.
Ma come si fa a sapere se qualcuno crede nella vita eterna?
Da che cosa lo si capisce?
Dal fatto che va in chiesa?
La cosa è molto complicata perchè ci sono persone che credono in Dio e nella chiesa ma non credono alla vita eterna mentre ci sono atei e magari anticlericali che addirittura esplicitamente dicono di non credere alla vita eterna eppure si capisce che invece magari inconsciamente ci credono.

TM non ha mai creduto all'esistenza reale del "tempo"
ma riteneva che il tempo fosse solo una illusione


IL NICHILISMO MALATTIA DEL PENSIERO VIVENTE

La mia amica TM alla vita eterna ci ha creduto solo fino a 22 anni e poi gli ultimi due anni a parole diceva di crederci ma non ci credeva, però nel suo caso era perchè sentiva una voce (da dove provenisse quella voce a distanza di 120 anni è ancora un mistero) che gli diceva:
"Ma brutta scema perchè non pensi a  goderti la vita fino a che sei giovane?! Ti credi di essere più furba degli altri e di meritarti così infine il paradiso?! Ma quando mai! Ma povera illusa! Morirai, andrai sotto terra e avrai solo dimostrato agli altri e a te stessa di come si fa a rovinarsi la vita."
Teresina oltre a queste voci aveva dolori fisici sempre più forti a causa dell'avanzata inarrestabile della tubercolosi che le consumava i polmoni, quindi doveva combattere in una lotta impari e senza tregua su due fronti simultaneamente:

1. sul piano spirituale contro la tentazione nichilistica ateo-materialistica

2. e sul piano corporeo contro il dolore fisico

3. e come se non bastasse quelle bastarde delle altre 25 monache del suo monastero di Lisieux per aiutarla le dicevano "non ci pensi non ci pensi che è peccato!" aggravando così la sua situazione invece di consolarla. Ma brutte merde che non siete altro!

Ho scritto "bastarde" ma è perchè sono troppo partigiano perchè la verità era che erano solo delle povere ignoranti che non potevano aiutarla perchè il sapere teologico in loro possesso non poteva dargli quegli strumenti atti ad aiutarla o comunque ad alleggerire le sue pene in quei 18 mesi del suo calvario ( altro che i soli tre giorni del rabbino eterodosso di Nazareth) e invece poi ho saputo del coraggio indomito di alcune di queste monache dopo il bombardamento anglo americano del 1944 a seguito del loro sbarco in Normandia per muovere l'attacco finale al Terzo Reich e così ho cambiato idea su di loro: non più bastarde ma solo ignoranti in teologia.
L'unica che avrebbe potuto aiutarla era Claire Bertrand la fondatrice del monastero nel 1838 venuta dalla lontana città di Poitiers ancora giovanissima con alter su e amiche per porre la prima pietra di questo "deserto tutto femminile" per dedicarsi H24 all'adorazione del DIO-MASCHIO. Non che avesse fatto alti studi in teologia ma lei conosceva dal di dentro di sè la "teologia del shalom" come chiamo io più sinteticamente il suo pensiero teologico prodotto dalla sua reale e concreta esperienza di vita e non alle dotte università vaticane.
Onore a te Claire Bertarnd quindi, ma era morta vecchissima già novantenne ai primi del 1890 e le altre monache in teologia erano un branco di somare.
Avrei dovuto esserci io in quella primavera del 1896 ma io ho conosciuto Thérèse Martin per uno starno gioco del destino solo nella primavera del 1968 e comunque anche nel 1968 non avevo quegli strumenti teorici che solo imbarcandomi sulla via della conoscenza psicoanalitica per un'altro strano gioco del destino. GiovanniSilvia mi hanno dato ma me li hanno dati questi strumenti proprio come Socrate con i suoi allievi praticando il metodo maieutico in quanto erano già presenti ma sepolti ancora nel mio inconscio che non è mio ma è l'inconscio universale quale patrimonio di conoscenza collettivo prodotto da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro umano  e non-umano. E' proprio in questo senso che io sostengo che "Rivoluzionari si nasce e non si diventa" e GiovanniSilvia aggiungono "Si nasce con il gene mutato ma poi bisogna anche lavorare alla mutazione".
Ma ritorniamo alla questione iniziale: la questione della vita eterna.
Io ci credo alla vita eterna?
Per me la vita eterna non sarà dopo la mia morte ma già adesso è la vita eterna: quando il mio interlocutore è TM sto già vivendo nella vita eterna perchè per me la sua compagnia è già la vita eterna ma mi capita purtroppo molto spesso di avere interlocutori che il mio sesto senso mi dice che non credono alla vita eterna: ecco è quello l'inferno.
E così sia la vita eterna che l'inferno non sono dopo ma già adesso entrambi.

LA STORIA DEL TEMPO


L'evoluzione dell'universo dall'Uno (SRI) all'Uno-Vero (SSR)

"Per sognarti devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza."


Gemelli ovvero Entanglement quantistico


1. "Chi vive nella storia per il fatto stesso di vivere nella storia, il che equivale a dire nello spazio-tempo, non può che essere necessariamente un/a paranoico/a". E' vera questa affermazione?

2. Si potrebbe obiettare che non si può vivere che nella storia cioè nel tempo ma questo significherebbe solo che non si può che essere per poter vivere necessariamente anche paranoici il che ancora significherebbe che la vita altro non è che una vita paranoica. Il che sembrerebbe confermato dalla vita reale e concreta. I poveri che sono poveri sono paranoici perchè si sentono minacciati dal perdere anche quel poco che hanno e i ricchi si sentono minacciati dal perdere quel tanto che hanno e poi esistono tante altre forme di paranoia anche più importanti per esempio gli animali si sentono minacciati solo nella propria incolumità fisica mentre gli umani si sentono minacciati doppiamente: nella incolumità fisica e anche nella incolumità dell'Io. l'informatica ci ha insegnato che non c'è antivirus che tenga perchè gli hacker sanno aggirare le difese dell'antivirus per cui ne consegue che il computer più sicuro è un computer spento. Dunque un essere umano psicologicamente sano cioè non paranoico è un essere umano morto? Diciamo piuttosto che l'Automaton sembra voglia insegnarci che il meticciato, la contaminazione è l'avvenire della vita, il che ancora significa che quell'invenzione della natura che chiamiamo "sistema immunitario", allo stato attuale è divenuto obsoleto cioè contro-natura. Il che ancora significa che ciò che un tempo era secondo natura oggi invece è contro-natura.

3. La storia non si può far finire ma si può solo consumare.

"Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"
(Antoine-Laurent de Lavoisier - chimico)

"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire. Tuttavia quando scompare, scompare IN ASSOLUTO per non più ritornare."
(Silvia Montefoschi - biologa)

4. Queste riflessioni ci confermano una volta di più che la strada maestra dell'evoluzione oggi è solo l'esodo e che la vecchia umanità cuocia nel suo brodo. Il che tradotto significa che oggi un rivoluzionario che combatte la controrivoluzione per ciò stesso si trasforma come per un incantesimo magico egli stesso in un controrivoluzionario proprio perchè fa il gioco della controrivoluzione.



CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA PRASSI

- andiamo avanti
- percorriamo la linea di fuga






ALTRI PENSIERI E RIFLESSIONI



5. Lo spazio-tempo


6. La direzione il significato


7. Aldiquà Aldilà e Oltre


8. Questioni di teologia



LE RADICI! LE RADICI!
NON LA PATRIA MA LE VERE RADICI

"La casa è dove è quella donna"
(Cesare Pavese)

L'INFINITAMENTE PENSANTE
COINCIDE CON L'INFINITAMENTE AMANTE

E se si sposta la donna
si sposta anche la casa.

Sabotaggio, controrivoluzione, controllo mentale e uditori di voci : il complottismo è paranoia o realtà?

Tipica tessera di un agente del KGB - i servizi segreti dell'URSS
















Mi sono accorto che recentemente una delle pagine da me create in questi anni da che sono su facebook ha scalato la classifica in maniera impressionante in quanto a follower.
Non che sia la prima in classifica: ormai da molto le prime in classifica sono le pagine di Filosofia, Psicoanalisi e Storia dell'universo  tuttavia questa a lungo è stata tra le ultime e adesso tutto d'un tratto in questi ultimi mesi ha acquisito un sacco di follower.
Quindi ci tengo a raccontare come è nata e come mi è venuto in mente di creare una pagina con un titolo simile anche se non è affatto semplice anche perchè la questione è molto articolata e non lineare ovvero ha molte sfaccettature la questione e non mi risulta che quelcuno l'abbia trattatta nel suo insieme ma c'è chi se ne è occupato di un solo aspetto e altri di un altro aspetto..
Quando mi sono iscritto su facebook io avevo esperienza solo di quel che più brevemente chiamavo "controrivolzuione".



Attenzione però a non equivocare perchè quando io uso il termine "controrivoluzione" non mi riferisco nè a un movimento anti-comunista in particolare nè a un movimento anti-capitalista più in generale ma a un movimento anti-psicoanalista.
La psicoanalisi infatti



Donald Trump accusato di essere il più maschilista dei presidenti USA ha pensato bene invece di mettere a capo dei servizi segreti USA una donna: segno che i vecchi schemi mentali dei nostri sedicenti progressisti non ci azzeccano più e quindi vanno riformati per stare al passo con i nuovi tempi apocalittici.


Alcune ipotesi


Fenomeni B.V. M.

 Elohim o Antichi Astronauti (ingegneria genetica)







Interferenze aliene o fenomeni di abduction






Il "Progetto MKULTRA" (Mind Kontrolle Ultra)


Attivo dal 1953 al 1973 data quest'ultima in cui risulta ufficialmente terminato.
Parlandone al passato va detto comunque che in queste ricerche sul "controllo mentale" in competizione in piena guerra fredda con i russi e i cinesi furono coinvolte almeno 80 istituzioni americane tra cui 44 college ed università, 12 ospedali, 3 prigioni, e 185 ricercatori privati.




A suo tempo già lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung rischiando la sua reputazione di scienziato della mente ne trattò con gran disappunto di Sigmund Freud peraltro



PSICOANALISI e OCCULTISMO



PSICOANALISI e UFOLOGIA

La critica del principio di causa/effetto, prima/dopo
 che aveva già avuto nel 1700 nel filosofo scozzese David Hume
un predecessore.


Il "Trattato sulla natura umana" del filosofo empirista David Hume
fu una prima e decisa critica del principio di causa/effetto
che è a fondamento non solo del pensiero cosiddetto scientifico
ma anche del senso comune di tutti noi.


Altri noti ricercatori che sostengono alcune tesi in merito con argomentazioni alquanto suggestive

La specie umana, la specie che da' avvio alla storia del lavoro quale storia della tecnica prima (estroversione del pensiero) e poi anche della storia della medicina (introversione del pensiero), che nella sua storia evolutiva complessiva risulta costituita da circa 25 specie umane, appare per la prima volta in Africa nella regione intorno al Lago Vittoria due milioni di anni fa. La nostra specie, la specie homo sapiens sapiens invece appare solo 100 mila anni fa in Sud-Africa caratterizzata da una forte immaginazione (pratica la sepoltura dei morti cioè sembrerebbe anche credere nell'Aldilà oltre a esprimere una grande capacità empatica e dà anche avvio alla storia dell'arte).

450 mila anni fa giungono sul pianeta Terra
 gli Annunaki dal pianeta Nibiru
(l'hanno detto i Sumeri 6000 anni fa)

La cosiddetta "teoria degli antichi astronauti"
 ha avuto la sua prima formulazione come tale
 con lo studioso dell'antica civiltà dei sumeri Zacharias Sitchim








Che ne penso io?
Secondo me trovo queste tesi alquanto verosimili anche perchè se non fossero almeno verosimili non le considerei di alcun interesse e invece almeno fino a osservazioni o deduzioni che ne neghino una loro possibile plausibilità intendo tenerle in considerazione almeno in parte. Tuttavia siccome trovo la scienza psicoanalitica quale suprema scienza della relazione ancora più vera mi trovo a dover cercare una sintesi che regga tra queste tesi almeno nella parte che trovo verosimili con:


  • PLATONE antesignano della concezione evoluzionistica detta evoluzionismo parallelo nel noumenico e nel fenomenico
  • HEGEL e l'alienazione del pensiero fuori di sè per poi recuperarsi
  • e la PSICOANALISI con il concetto centrale di transfert/proiezione o per dirla più sinteticamente: la concezione per cui il vero vivente è solo il pensiero vivente quale pensiero pensante.
  • l'ultima psicoanalisi ossia fermo restando i due concetti fondamentali dell'ultiam psicoanalisi che sono SRI e SSR il che significa che comquneu siano andate veramente da un punto di visat più coencreto e particolare le vicende storiche resta il fatto ceh due soli sono i garndi eventi della stroai dell'unvierso:
1. La produzione dell'elettrone cioè dell'atomo che è il primo SRI e che dall''atomo all'atomo umano non cambia fondamentalmente ma resta sempre la stessa struttura quaternaria del sistema conoscitivo del pensiero vivente

2. La produzione del nuovo SSR o super-elettrone cioè la nuova persona duale o quinto elemento del sistema conoscitivo che quale evento apocalittico pone termine alla storia dell'universo e decreta di fatto la fine del mondo.


Comunque una cosa ci terrei a ribadire che penso o credo che sia ciò che mi distingue da tutti gli altri complottisti che a mio parere rischiano di condurre alla paranoia.
Perchè io non mi reputo paranoico malgrado creda anchio a ciò che i complottisti sostengono?
La differenza credo stia nel fatto che i complottisti credono nei burattinai e su questo penso che abbiano ragione ma quello che loro invece non credono e che invece io credo fermamente, è che oltre ai burattinai esiste anche un grande burattinaio il quale burattina perfino gli stessi burattinai che è un modo per dire in modo diverso quel che il popolino con la sapienza popolare che gli è tipica ha già espresso con il noto detto che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". 
Purtroppo sembrerebbe invece che i complottisti credono solo alle pentole per cui questo li allarma alquanto rischiando di renderli paranoici in quanto venendo afferrati dall'archetipo dell'eroe in cui rischiano di identificarsi si convincono che se non pongono loro rimedio cioè se i coperchi non li fanno loro, non li fa nessuno. E così si danno un gran daffare per fare i coperchi.
Io chiamo questo Gran Burattinaio che però non interpreto come i vetero teologi come il Trascendente ma come il Trascendente-Immanente come ci ha insegnato la psicoanalisi.
Questo Dio della psicoanalisi lo chiamo con il nome che gli diedero gli antichi greci "Automaton" ma anche lo si può chiamare "principio di sincronicità", "Divina provvidenza" "processo di individuazione universale" o anche altri nomi.

Alcuni famosi "uditori di voci"



Leonardo da Vinci



Giovanna d'Arco - Generale dell'esercito francese di liberazione 


Isaac Newton - scienziato



Lord Byron poeta e politico inglese



Emily Dickinson - poetessa statunitense 




Brian Douglas Wilson (1942 - vivente) fondatore e principale autore dei Beach Boys.

Il controllo mentale al cinema











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Testimone e quindi anche incarnazione del logos che era in principio

il sapere originario rimosso
 l'inconscio universale
e il ritorno del rimosso



E' vero come sosteneva il greco Eraclito di Efeso prima ancora dell'ebreo Giovanni vescovo di Efeso che l'Archè è il Logos ma Giovanni ha precisato che l'archè, è vero che è il rapporto ma che tutti i rapporti ovvero tutte le relazioni sono derivati e sono state generati dalla relazione che era in principio e che quindi la molteplicità deriva dall'Uno ma da un Uno che a sua volta come tutto che è a sua immagine e somiglianza è un Due per cui in principio era l'Uno-Duale.


In questa nuova rivisitazione giovannea della teoria del Logos c'è presente anche tutta la concezione psicoanalitica dell'Essere che è stata necessaria per realizzare il "ritorno del rimosso" ma non di un rimosso personale nè collettivo ma proprio universale.
Giovanni inoltre è colui che ha colto come anche se tutto è incarnazione del Logos (perfino i dinosauri sono incarnazione del logos ovvero anch'essi discorso biologico scritto con l'alfabeto del DNA di solo quattro lettere, la cosiddetta dialettica della natura che poi prosegue anche come dialettica della storia) solo nel rabbino di Nazareth questa incarnazione del logos che era in principio si è fatta consapevole di sè e quindi lui ne dà testimonianza non al mondo (una vera e inutile perdita di tempo e energie) ma solo ai suoi (come infatti divenuto più adulto e quindi più maturo infine comprese anche se ormai era troppo tardi per salvare la pelle: vuole dire che Gesù la prossima volta che rinasce si farà più furbo. Mai dare le perle a cani e porci).

"Padre io non ti prego per il mondo ma solo per coloro che tu mi hai affidato." (Giovanni, 17)

Dove il Padre è proprio il Pensiero Vivente, il Logos che era in principio, che era, che è  e che sempre sarà  la vita alla più alta potenza energetica.
Il Logos che era in principio e che ancora splende nelle tenebre proprio come la chiesa giovannea che entrata in clandestinità è rimasta sempre presente nel mondo per duemila anni.

Tra le prime comuni dei nazareni vanno annoverate le sette stelle dell'Asia minore
 ovvero le sette chiese dell'Asia Minore che ebbero come vescovo e guida il teologo per antonomasia:
è stata questa fino al raggiungimento di cento e passa anni la diocesi di Giovanni apostolo ed evangelista
 oltre che autore della nota Apocalisse.

Giovanni infatti è il "testimone" cioè il "martire" a causa di questa testimonianza per cui non può in alcun modo far finta di non sapere: egli sa e non può rimuovere un tale sapere.
Giovanni infatti non si faceva chiamare "maestro" ma "testimone".
Una testimonianza questa che lo condanna a morte: egli infatti a causa di un tale sapere e per il fatto stesso che sa, è già morto al mondo.


La tomba dell'ebreo-greco Giovanni vescovo di Efeso in Asia Minore nell'odierna Turchia.

Giovanni il veggente

Giovanni il veggente e la nuova genealogia: il Santo Graal o sangue reale.
La rivoluzione, l'ultima rivoluzione beninteso che è solo logica e non politica, infatti non può essere che biologica ovvero non è questione di libri letti ma di genealogia, di una nuova informazione presente nel DNA fin dalla nascita ma malgrado ciò "non basta nascere con il gene mutato perchè poi bisogna anche lavorare alla mutazione" (Silvia Montefoschi) perchè tale mutazione presente solo come potenzialità infine si attui.
Da allora i giovannei hanno fatto tanti figli sparsi per il mondo e presenti in ogni continente oltre che essendo ormai molti di questi defunti tra cui lo stesso Giovanni, costoro sono tuttora  presenti anche nell'Aldilà come extraterrestri ovvero colonizzatori dei tanti pianeti dell'universo ("le tante dimore del Padre" di cui a suo tempo parlava Giovanni mettendo in guardia sai dalla morte seconda sia dal peccato contro lo spirito che non è una disubbidienza ma un rinnegamento della dimensione del noumenico a favore della dimensione del fenomenico riconosciuta come l'unica reale).



L'interpretazione della storia

La chiave interpretativa che sola può permettere di comprendere la storia,il suo senso, la sua direzione: l'ermeneutica della storia dell'universo.


IL REALE TUTTO ALTRO NON E' CHE IL DUE E LA CONSEGUENTE E DERIVATA STORIA DEL DUE

Poi la storia del Due con l'oblio scompare ma rimane il Due.
La vita infatti non è la storia della vita ma è proprio la vita cioè il Due.
Ecco spiegato perchè l'apocalisse non coincide anche con la fine della vita ma semmai e al contrario, venendo meno al Due la zavorra della sua storia (la storia del Due), coincide con l'inizio della vera vita alla più alta potenza (l'essere vero) come non è mai stata all'interno della storia evolutiva della vita (la preistoria dell'Essere).

Il due non è una astrazione ma è un vero essere vivente: lo chiamiamo "due" perchè pur essendo un soggetto e quindi una vera e propria persona vivente tuttavia non è una persona singolare come siamo noi o forse è meglio dire "come crediamo di essere noi" ancora fissati a una identità individuale, ma è un soggetto duale che solo alla fine della storia dell'universo e quindi solo al termine della "psicoanalisi universale" viene a sapere di essere "due" e per di più viene a sapere di essere IRREVERSIBILMENTE due proprio come è anche IRREVERSIBILMENTE uno.

Andrebbe detto che è più corretto dire che non è che al termine della storia dell'universo viene a sapere di essere due ma che al termine della storia dell'universo avviene quell'evento che la psicoanalisi ha sempre chiamato "RITORNO DEL RIMOSSO". L'inconscio, l'inconscio universale è infatti la rimozione di un sapere e il sapere che è stato rimosso è l'identità del due: ecco spiegato perchè gli umani attuali sono convinti di essere dei soggetti singolari, ma sarebbe più corretto parlare di "fissazione" a una identità ancora individuale.

Già in Giovanni Evangelista troviamo una prima intuizione di questo sapere che è veramente apocalittica stante che "apocalisse "significa" rivelazione.

Nel primo brano qui di seguito c'è l'intuizione chiara e nitida che l'origine è proprio il Due e che ciò che segue, la storia, altro non è che la storia del Due ma in entrambe le affermazioni giovannee c'è anche la consapevolezza che questo DUE è anche un UNO.

Questa consapevolezza viene raggiunta dall'umanità nella persona del solo Giovanni, il più evoluto di tutti gli umani, già duemila anni fa e da allora si inscrive nel DNA di coloro che sono la discendenza giovannea (sia per via carnale padre-figlio/a, sia per via della relazione maestro-allievo/a).
Così possiamo dire che le tre culle della storia della specie umana sono:

1. il Kenia (Africa) per ciò che concerne l'homo abilis (SRI: soggetto riflessivo individuale che riflette il mondo esterno)

2. il Sud-Africa per ciò che concerne l'homo sapiens-sapiens che noi oggi chiamiamo anche "vecchia umanità" (SRI: soggetto riflessivo individuale che comincia a riflettere oltre al mondo esterno come nella figura sociale del "tecnico" anche il mondo interno come nella nuova figura sociale del "filosofo")

3. Palestina (la nuova e vera umanità in cui avviene l'evento del ritorno del rimosso e nei quali un tale sapere si stabilizza sempre più: da Giovanni (SRsI: soggetto riflessivo super-individuale) a GiovanniSilvia (SSR: soggetto super-riflessivo)

Qui di seguito la grande intuizione giovannea quale rivelazione che costituisce l'inizio della fine del mondo.
Il mondo infatti coincide con la visione del mondo che il mondo ha di sè, pertanto se tale visione si trasforma è il vecchio mondo che scompare nel momento stesso che quella vecchia visione cessa di essere pensata ovvero non trovi più nessuno che la pensi. Questo accade proprio perchè il simbolico non è altro dal reale ma è il reale stesso.

1. IL DUE

In principio era il pensiero (Logos - Verbo - Dialogo - Relazione)
e il pensiero che era in principio
in principio era ancora PRESSO il Dio

(Giovanni Evangelista)

2. LA STORIA DEL DUE

Tutto ciò che è venuto ad essere
è venuto ad essere per mezzo di questo Logos che era in principio
che era PRESSO il Dio
e che era il Dio

(Giovanni Evangelista)



ATTENZIONE  ai sempre possibili equivoci


Il discorso qui svolto non vuoel essere un discorso ideologico ma biologico e proprio per questo ci pare molto più convincente  e reale la tesi del teologo cattolico Karl Ranher che ha elaborato il concetto di "cristiani anonimi": infatti ci vuol ben altro che un battesimo di acqua per appartenere a quella che Giovanni nelle sue due opere "Atti di Giovanni" e "Apocrifo di Giovanni" chiama "ultima generazione", "la generazione che non vacilla" e che riconosce il "Principio Di Opposizione" come il vero  Dio del solo mondo (pseudo-logos) altro dall'anch'egli vero Dio del tutto che è il "Principio Dialogico" (il logos che era in principio).

La gran rabbina di Nazareth Miryam e il Santo Graal: la nuova Eva e la nuova stirpe


Figlia di Gioachino e Anna, ebrei praticanti, i suoi genitori la misero a studiare teologia presso i dottori della legge al tempio di Gerusalemme.
Inevitabilmente si innamorò del suo maestro in cui vedeva Dio stesso, il suo aspetto maschile, così all'insegnamento teologico seguì l'8 dicembre ovvero l'amplesso totalmente disinteressato.
Divenuta ragazza madre, la grande teologa siccome non era scema ma oltre che colta era anche furba e per certi aspetti anche più di suo figlio ch'era invece troppo buono, così la nuova rabbina eterodossa riuscì a trovare un Giuseppe per salvare la faccia di fronte ai pregiudizi degli ebrei più tradizionalisti retrogradi e legati più alla lettera che allo spirito.
Il resto della storia la conosciamo tutti: era imparentata con Elisabetta figlia del sacerdote Zaccaria che la riconobbe come la madre del nuovo Messiah che il popolo dell'esodo aspettava. A sua volta Elisabetta  diede alla luce Giovanni il Battista che fu il primo a  riconoscere il figlio della rabbina di Nazareth a sua volta rabbino eterodosso come il nuovo Messiah e fu proprio Giovanni il Battista che aveva come allievo Giovanni futuro evangelista a invitarlo a seguire Jeshuà di Nazareth come nuovo maestro.



I due volti dell'unico Dio


"Giovanni questa è anche la tua origine" e Giovanni la tenne (l'origine della nuova coscienza) presso di sè a Efeso come l'aspetto femminile dell'unico Dio Vivente.


Dopo 2.000 anni il ritorno di Giovanni e la nuova Maria

Giovanni ebreo di cultura ebbe l'intelligenza dovuta al suo amore per lo spirito più che alla purezza della lettera, di fare propria anche la ricchezza sapienziale della grande e altrettanto antichissima civiltà greca ed è per questo che noi lo definiamo anche l'ebreo-greco.
Dopo la sua morte avvenuta a tarda età e ultracentenario, Giovanni rimase in contatto tramite la telepatia con i terrestri. Tanti sono infatti i terrestri e le terrestri che con lui dialogarono per portare avanti l'evoluzione del pensiero tra i quali ricordiamo tra i più famosi e più improbabili: lo scienziato Isaac Newton e il filosofo ma anche teologo Hegel.
Giovanni però e infine riuscì a realizzare l'ultima coniunctio (altra dalla coniunctio una tantum) con l'aspetto femminile di Dio di cui egli stesso incarnava il suo aspetto solo maschile dando così i natali a un nuovo archetipo, l'unico archetipo che oggi in questo ultimo scenario storico sia ancora vivente: l'archetipo dell'ultima coniunctio il cui prototipo sono proprio GiovanniSilvia.
Con la nascita di qeusto archetipo la stessa coscienza cristica si può riporre in soffitta essendo la coscienza cristica ancora l'aspetto sia pur il più evoluto dell'ormai vecchio archetipo dell'eroe. Cristo infatti è l'ultimo eroe.
Silvia, è così che si chiama l'ultima Eva ma malgrado i tanti nomi assunti nel corso della storia è sempre lei, l'unica donna dai tanti nomi.
Lilith, Eva, Miryam, Silvia: in ogni caso sempre dell'aspetto femminile dell'unico Dio Vivente si tratta.



Al di là della morte



“ [...] la redenzione dalla condizione mortale diventa possibile solo se ogni uomo accetta di morire, cioè accetta di sacrificare la propria identità di uomo, che sta nella coscienza individuale, e ciò non soltanto perché chi accetta di vedere la morte individuale può salvarsi come presenza dall’anonima e cieca morte collettiva, ma soprattutto perché chi salva così se stesso dalla morte cieca salva in se stesso la continuità della visione. 
Infatti, se la trasformazione del sistema conoscitivo che oggi si propone è il passaggio dal soggetto della coscienza individuale, che è l’unico soggetto autocosciente a tutt’oggi, al soggetto di una coscienza universale, come luogo e momento in cui l’universo rispecchi se stesso nella consapevolezza di questo suo rispecchiarsi, la trasformazione che si richiede non può che passare attraverso il sacrificio del soggetto della coscienza individuale. 
E solo chi raggiunge la consapevolezza della necessità di questo sacrificio, consapevolezza che lo salva come presenza, evita che la soggettività, come momento dell’autoriflessione dell’essere, si dissolva con il dissolversi totale della propria coscienza individuale. 
Sicché solo chi opera a questo passaggio opera all’avvento dell’autocoscienza universale, che infatti non si potrà mai dare se non quando tutti gli individui avranno raggiunto quella distanza riflessiva da cui vedere (ognuno in se stesso) l’ordinamento che li comprende. E ciò anche, s’intende, se i tutti saranno i pochi che riusciranno a compiere il trapasso. 
Così nel sogno di una donna: si pare uno scenario biblico: la sognatrice fa parte di una grande folla (non massa)  di individui che salgono in ordine sparso la vastissima gradinata di un tempio Maya nella versione a parallelepipedo  che ne fa contemporaneamente un immenso altare. Apparentemente tutti fanno gli stessi movimenti, come se fossero mossi da una voce cosmica: in effetti tutti sanno di essere individui e di avere un rapporto individuale e diretto con la voce, che li mantiene in continuo esercizio di trasformazione. Infatti tutti  sanno di essere vivi post mortem.  Giunge il comando: ma la voce risuona all’interno di ognuno  e tutti la sentono contemporaneamente. E’ una sola parola, un verbo all’imperativo: tutti si bloccano in un istante in una posizione plastica. Qui, per un effetto zoom, la sognatrice ha la visione panoramica che coglie se stessa fra gli altri, per poi rientrare, con una messa a fuoco ravvicinata, in sé. L’esercizio, essenziale alla sopravvivenza come  una esercitazione antiatomica, consiste ne mettere a fuoco il pensiero sul concetto-sensazione-esperita: vita-morte-vita = prendere coscienza di essere vivi nonostante si sia già morti. 
Perché l’universo umano si faccia un organismo consapevole di sé occorre che tutti gli elementi che lo compongono, e dal cui ordinamento esso trae il senso del suo esserci come totalità, abbiano in sé la consapevolezza di questa totalità, altrimenti l’ordinamento stesso, che rende l’organismo tale, non potrebbe darsi.”
(Silvia Montefoschi, “Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento”, 1985, pag. 171-173)

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