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Perchè accade che si comunichi ancora quando invece l'evoluzione è già andata oltre il fatto comunicativo?

SOMMARIO: "LA NUOVA PERCEZIONE (SESTO SENSO) OLTRE LA COMUNICAZIONE"

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(Silvia Montefoschi, biologa , medico e psicoanalista) 

Silvia Montefoschi che dopo Freud e Jung porta al capolinea non solo la storia della psicoanalisi quale ultima filosofia o megasintesi (la seconda dopo la megasintesi hegeliana parziale perchè ignorava la dialettica della natura cioè Darwin e Lamark) dell'intera storia della filosofia ma porta a compimento l'intera storia della medicina in quanto la storia del lavoro prima si manifesta come storia della tecnica (la funzione riflessiva rivolta al mondo esterno) e poi lentamente come storia della medicina (la funzione riflessiva comincia a rivolgersi sempre più dapprima anche verso il mondo cosiddetto interno e poi solo verso il mondo interno).
Così la storia del lavoro infine coincide nella sua essenza con la storia della medicina.

"Prendersi cura dell'Essere" (Martin Heidegger)
"E un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrih Nietzsche)

In definitiva un essere umano che non sia anche un guaritore non è degno del nome di essere umano ma attenzione a un possibile e madornale equivoco: non è che si deve curare tizio caio o sempronio (per quello c'è appositamente la scienza veterinaria) ma è l'Essere che si deve curare da quella malattia terminale che è il nichilismo.






Commentario


"[...] questa visione resta per lui un fatto solo soggettivo.
 Sicchè
[proprio perchè solo soggettivo] egli deve comunicarla [...]" 
(Silvia Montefoschi)

"Sicchè egli deve comunicarla all'altro soggetto umano, percepito necessariamente come altro da lui, stante che l'identità di ciascuno è ancora riferita alla individualità della forma corporea, come se dovesse trasmettere all'altro una conoscenza soltanto personale,  [...]" 
(Silvia Montefoschi)

Queste le tappe del processo evolutivo universale che si svolge sia a livello noumenico primariamente che fenomenico secondariamente, il che significa che i veri eventi storici si svolgono dapprima al livello energetico e di pensiero nel noumenico e solo secondariamente si manifestano anche nel fenomenico.
Per fare un esempio: il Pensiero Uno quale potenzialmente Unico Individuo (duale) concepisce l'idea del sistema conoscitivo atomico e immediatamente l'idea dell'atomo una volta concepita solo a livello del noumenico si manifesta anche concretamente cioè come oggetto concreto nel fenomenico cioè l'idea che era da presso il Pensante si autonomizza proprio come una sorta di "complesso autonomo" e si massifica e poi si materializza come oggetto concreto del soggetto unico duale (Dio il Pensiero Vivente o Unico Individuo che ancora non sà pienamente di sè e che quindi è inconscio poichè si vede ancora come soggetto singolare e non ancora come soggetto duale quindi pensa ma non può vedersi come pensante e in questo senso si dice che "nessuno ha mai visto Dio" e questo perchè Dio si può vedere solo in un'altro Dio. Ossia  Dio il Pensante unico si manifesta nei suoi pensati, le tante forme del pensiero, ma non può vedersi cioè percepirsi in quanto Dio cioè in quanto pensante che in un altro pensante ossia in un altro soggetto e non certamente in un oggetto perchè solo il soggetto è della sua stessa sostanza divina e non l'oggetto ma l'oggetto in verità è l'aspetto femminile ombroso di Dio ma Dio, in quanto soggetto ancora singolare ancora non lo sa perchè si riconosce solo nel suo aspetto luminoso.
Poi però nacque la psicoanalisi, la scienza suprema del fatto  relazionale, la più grande rivoluzione teologica mai accaduta e nacque il nuovo soggetto duale, il vero Dio.


  • evento Big Bang
  • reazione termonucleare
  • sintesi molecolare
  • sessualità
  • comunicazione
  • nuova percezione (il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente)



"In principio era il Logos
e questo  Logos che era in principio
in principio non si era ancora autonomizzato dal Dio
come una sorta di complesso autonomo: pseudologos
ma in principio il Logos che era in principio stava ancora PRESSO il Dio
ovvero il DIO DEL TUTTO
in quanto era ancora il PRINCIPIO DIALOGICO
e non era ancora divenuto il PRINCIPIO DI OPPOSIZIONE 
ovvero  IL DIO DEL SOLO MONDO"

(Commentario di Andrea Morelli all'INNO AL LOGOS scritto da Giovanni Evangelista in co-riflessione con le sette comunità giovannee dell'Asia Minore) 





Questo il testo originale da me commentato:


Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,

καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,

καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.

οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν.

L'insegnamento della psicoanalisi e la sua trasmissione

La psicoanalisi non insegna nulla, la psicoanalisi è un sapere per cui lo psicoanalista non è chi insegna ma è chi testimonia di un sapere.
Lo psicoanalista è un testimone cioè un martire ma non nel senso che è un eroe, l'eroe infatti considera il suo esempio contro-natura mentre lo psicoanalista considera la sua testimonianza secondo natura, secondo una nuova natura, la nuova natura della nuova e vera umanità, i fondatori del REGNO (specificamente) UMANO.
D'altronde prima o dopo doveva pur accadere.
Così come è accaduto due milioni di anni fa che in un humus di scimmie antropomorfe nascesse la specie homo sapiens sapiens similmente doveva accadere che in un humus di vecchia umanità eroica perchè crocifissa tra natura e cultura nascesse la nuova  e vera umanità non più crocifissa in quanto ha infine riconosciuto la sua vera natura nella nuova natura.
Questo evento e accaduto nel 1895 con Freud e con Jung entrambi però ancora eroi ma che hanno preparato le condizioni ideali per la nascita del prototipo della nuova persona duale non più in croce e non più identificata nell'archetipo dell'eroe malato di protagonismo storico.
GiovanniSilvia ovvero la pura relazione oltre ogni versione di identità ancora storica: la pura relazione oltre la comunicazione e quindi anche oltre la cultura.


LA NUOVA PERCEZIONE OLTRE LA COMUNICAZIONE

"E infine il Pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi"
(GiovanniSilvia)

Troppo difficile?
Ma mica c'è l'ha ordinato il medico di condurre uno stile di vita di tipo psicoanalitico.
Si può vivere anche senza testimoniare che una NUOVA CITTA' è possibile: che la CITTA' DI DIO è possibile.

Cos'è allora la psicoanalisi?
Una psicoterapia?
Ma quale psicoterapia: è una nuova socialità che non nega la libertà e una nuova libertà che non nega la socialità.
La psicoanalisi quale scienza suprema della relazione e quindi in quanto tale anche scienza delle scienze è il grande sì alla socialità e alla libertà uniti in una sola persona duale.

Tomorrow in Jerusalem!
Così e infine Gerusalemme innamorata è stata liberata.


Il nominante e il nominato nella logica dell'uno

SOMMARIO: La nuova parola: il nominante e il nominato nella logica dell'uno della nuova e vera umanità super-riflessiva

 (Solo questo titolo è del redattore mentre il testo che segue è di Silvia Montefoschi)


"Nasce così
la nuova parola
la parola del nuovo soggetto umano
il quale
nel nominare
la parola precedente
come quella che separa
arbitrariamente
il nominante dal nominato
svela la logica dell'Uno
tutt'uno
con l'Uno
che arriva infine
sempre nel nuovo uomo
a nominare
soltanto sé
nel dire di se stesso
in sé
"è ciò che é"
(Silvia Montefoschi, "Il bacio di Dio", 2000)

Commentario 


"[...] che separa arbitrariamente il nominante dal nominato [...]








Oltre la comunicazione 


Commentario

"[...] questa visione resta per lui un fatto solo soggettivo.
 Sicchè [proprio perchè solo soggettivo] egli deve comunicarla [...]" 

(Silvia Montefoschi)

  • evento Big Bang
  • reazione termonucleare
  • sintesi molecolare
  • sessualità
  • comunicazione
  • nuova percezione (il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente)






Ciò che è

"Ciò che è è l'esserci della presenza al cospetto d'altra presenza quale è infinito della vita."
(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno", 2006)


Commentario 


Prima (la preistoria dell'Essere):

-  l'essere tratta sè fuori di sè come altro da sè.


Dopo (l'Essere vero):

- l'essere tratta sè come altro da sè ma non più fuori di sè.




"Trattare senza trattare tutto ciò che ancora tratta e fino a che tratta."
(Silvia Montefoschi)

Storia dell'universo

Questa è una bozza dell'opera, un work in progress e quindi necessariamente frammentato ma in via di sintetizzazione  progressiva.

Lo schema generale comunque è questo e tutto il resto sono solo particolari storici


  1. Reazione termonucleare
  2. Sintesi molecolare
  3. Sessualità
  4. Comunicazione
  5. Nuova percezione (sesto senso)

Per quanto riguarda invece la storia storia umana, queste sono le fasi principali in cui i due step dell'evoluzione universale (comunicazione e nuova percezione) si sono e si stanno manifestando:

  1. Processo di OMINIZZAZIONE
  2. Processo di UMANIZZAZIONE
  3. Processo di TRANSUMANIZZAZIONE

Se poi volessimo sintetizzare il tutto con solo due parole potemmo dire:

  1. Esplosione
  2. Implosione
Ciò avrebbe alcune somiglianze sia con:

  1. Sistole
  2. Diastole
ma anche con:
  1. Maschile (Ying)
  2. Femminile (Yang)
Sbaglieremmo però se ne concludessimo che "il nuovo inizio" altro non sarebbe che un "eterno ritorno".

"E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni Evangelista)
"E le cose di prima non sono mai state" (Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)

Infatti alla luce di questa ulteriore affermazione tutto si chiarifica ulteriormente di come le cose procederanno veramente dato che si tratta sempre della storia del pensiero (la realtà al livello del noumenico) e che solo al livello del fenomenico si manifesta come storia dell'universo:

"E il pensiero infine cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (GiovanniSilvia)

Cosa questa che giustifica il termine di "nuova percezione" per la fase che segue la fase della "comunicazione".

Affermazione quest'ultima di GiovanniSilvia che a noi ci ricorda anche quell'altra affermazione del vescovo anglicano irlandese e filosofo George Bekeley in materia ontologica: "Esse est percipi".

Se infatti l'essere è percepire non è la comunicazione dell'uno con l'altro che ci fa essere ma è la percezione dell'altro da parte dell'uno che fa essere.
Quindi ne deriva che pensare, l'essenza vera del pensiero non è affatto pensare ma è percepire.


Il popolo dell'esodo

Processo di individuazione universale e via della perfezione

Il concetto di "processo di individuazione" non attiene alla teologia e più in generale alla via della religione ma è un concetto proprio della via psicoanalitica, concetto introdotto dallo psichiatra svizzero e poi psicoanalista Carl  Gustav Jung già a suo tempo delfino del padre della psicoanalisi poi grande ribelle al dogma freudiano della libido come sessualità.

Un concetto questo di "individuazione" che Silvia Montefoschi ha precisato e da allora parliamo non più di processo di individuazione ma di "processo di individuazione universale" dove è sottinteso con questa aggiunta che chi si individua non è il singolo individuo ma è invece proprio l'universo intero che trova infine e finalmente la sua vera identità.
Individuo infatti significa indivisibile per cui il vero individuo non può che essere uno solo che poi è quell'intero di cui parlava Hegel a proposito del "risultato" quale risultato finale del processo dialettico beninteso.

"Vero è solo l'intero" (Hegel)

Tuttavia possiamo trovare un suo corrispettivo di "processo individuativo" nella vasta letteratura religiosa nel concetto di "via alla perfezione" declinata anche come "via alla santità". Tanti sono gli autori religiosi che in questi termini ne trattano.

In religione proprio per percorrere una tale via alla perfezione si fanno i voti solenni che non sono richiesti a tutti, non solo ai laici non sono richiesti ma nemmeno a tutti i preti ma sia laici che presbiteri possono entrambi fare i voti solenni.

Verso la via della perfezione

I voti solenni sarebbero tre, una sorta di giuramento di rispettare i voti di obbedienza, povertà e castità.

Ora con queste mie riflessioni intendo soffermarmi in particole sui voti di povertà e castità nei rapporti di questi all'Automaton che sappiamo essere il vero Dio e che chiamiamo anche Necessità mentre altri lo chiamano Divina Provvidenza in ambito teologico o anche Principio di Sincronicità nell'ambito della più mederna fisica quantistica.

Il processo di disappropriazione quale critica radicale della proprietà


Il voto di povertà è in effetti richiesto dalla Necessità in quanto corrisponde proprio al processo di disappropriazione in atto nel processo evolutivo.

Cosa vuole dire che è richiesto?

Vuole dire o così o pomì il che significa che c'è poco da fare i voti trattandosi piuttosto di un Diktat del Dio-Divenire (il Logos) che si tratta quindi di una necessità della vita perchè la vita divenga più vita.

Il fatto è che il Dio-Logos nel mettere in atto il processo di disappropriazione non intende il voto di povertà in termini concretistici ossia non è che non devo appropriarmi di una automobile piuttosto che di un appartamento o di altri beni concreti ma non mi devo nemmeno appropriarmi dei miei talenti così come nemmeno delle mie deficienze poichè tutto appartiene al processo evolutivo ovvero al Pensiero Uno e niente è mio, dunque nemmeno i miei "peccati  mi appartengono se così si vuol chiamare ciò che la nostra coscienza o forse il nostro ego ci dice contraddica quella che riteniamo essere la nostra identità .

Molti, una gran parte dell'umanità si sono spaventati allorchè nel 1848 con il "Manifesto dei comunisti" si attaccava il diritto alla proprietà ma Marx era un moderato rispetto a Dio; Dio è molto ma molto più estremista e neanche della nostre emozioni o sentimenti vuole che ci si appropri e non solo dei beni materiali.
Molti umani con l'attitudine ad appropriarsi ne concluderanno certamente che allora trq Dio è Marx è molto meglio Marx. Marx andava bene per iniziare ma ormai anche Marx va messo in soffitta perchè troppo moderato da questo punto di vista più radicale.

Un genio religioso: di nuovo sull'antinarcisistico processo di disappropriazione 

La mia amica Teresina invece era una vera genialona nel campo religioso e teologico, sicuarmente per usare la tipologia junghiana doveva essere del tipo umano "intuitivo" e quindi non mi meraviglio che il filosofo Henri Bergson l'abbia definita "la perfetta eroina bergsoniana". Ebbene la mia amica aveva notato come alcune religiose sue consorelle  che facevano penitenze su penitenze per espiare i propri peccati erano invece proprio quelle più superbe.
Come si spiega che tutte queste penitenze invece di farle bene spiritualmente al contrario le facevano male?
Si spiega perchè costoro peccavano contro la proprietà ovvero si appropriavano delle proprie mancanze o difetti o peccati per usare un linguaggio chiesastico. Ma la verità è che nulla ci appartiene, di nulla siamo proprietari e perfino le nostre emozioni e perfino i nostri sentimenti non ci appartengono in quanto tutto cio che è, è un prodotto storico, tutto ciò che è, è figlio del tempo. Certamente ne siamo responsabili ma non sono nostre proprietà ma tutto appartiene all'unico processo evolutivo che è anche un processo individuativo quale farsi di un discorso che è nella storia ma che va oltre la storia.
Teresina infatti non faceva alcuna penitenza: un vero genio teologico la  mia amica, non c'è che dire.

L'ultima generazione e il processo di transumanizzazione capolinea della storia del lavoro

La sessualità è già stata superata dall'Anthropos e adesso i mutanti, è invece la comunicazione che  devono superare
E veniamo al voto di castità.
Il voto di castità non è nè un bene nè un male: se a loro piace così, facciano pure così, male certamente non fa ma il concetto che io invece vorrei ribadire è l'anacronismo di una tale voto.
In che senso è anacronistico?
Ricapitoliamo allora brevemente le varie tappe percorse fino a questo oggi dal processo evolutivo, la Necessità:


  1. Reazione termonucleare (atomi)
  2. Sintesi molecolare (molecole)
  3. Sessualità (biosfera)
  4. Comunicazione (Anthropos)
  5. Nuova percezione (il sesto senso, la telepatia) - (la nuova e vera umanità: i fondatori del REGNO e costruttori della CITTA' DI DIO)

L'anacronismo del voto di castità e l'attualità del superamento della comunicazione

Già a una prima osservazione da questo schema appare immediatamente il perchè dell'anacronismo di una tale voto di castità e infatti se prima nel corso del processo di umanizzazione ovvero del farsi umano dell'uomo, si trattava non tanto di conquistare la comunicazione ovvero il simbolico quale atto della mediazione ma piuttosto di stabilizzarlo in quanto già conquistata la comunicazione con i primi uomini fin da quando l'antropos era stanziato in africa orientale, adesso che invece all'ordine del giorno c'è il processo di transumanizzazione ciò che invece urge non è superare la sessualità ma la comunicazione.
A scanso di equivoci che sia ben chiaro che qui non intendiamo riferirsi alla "comunicazione necessaria" ovvero alla "comunicazione per motivi tecnici" che al momento è ancora inevitabile in quanto finalizzata alla riproduzione della stessa vita corporea-materiale  e in questo senso dunque necessaria. Resta il fatto che comunque non tutto il traffico enorme di onde del pensiero ovvero di comunicazioni è necessario.


Uomini e donne senza moglie o marito ma che non si fanno mancare il loro bla bla bla quotidiano

E invece che fanno i preti e le suore e i laici che anch'essi hanno fatto tali voti: fanno che sicuramente sono dei cristiani e delle cristiane veramente santi e sante e noi di questo non dubitiamo affatto a differenza di certa umanità cinica, ma l'altro volto di una tale medaglia di una tale umanità santificata è il bla bla bla  di tanti religiosi e religiose che non smettono di dissipare l'energia finalizzata a portare a compimento al storia del lavoro in uno sterile bla bla bla.


Il valore rivoluzionario del silenzio

Oggi se c'è un valore non è certo l'obbedienza, non è certo la castità, la povertà sicuramente ma nel senso radicale in cui abbiamo detto ma il vero valore oggi è solo IL SILENZIO.

Anche in questo caso penso ala mai amica, la monaca di clausura Thérèse Martin a cui al superiora, la priora del monastero aveva ordinato di iniziare una corrispondenza con due seminaristi al fine di incitarli e seguirli sulla via del sacerdozio. Teresina subito ne fu entusiasta di questa nuova incombenza ma subito riflettendo pensò ai pericoli:

"Il rischio è che io mi creda di fare chissà chè e invece potrebbe risultare solo una dissipazione."

"Dissipazione", un concetto della teoria energetica, questo termine utilizzò questa che io ritengo essere una proto-psicoanalista anche basandomi su come Lei svolgeva il compito affidatole di "maestra delle novizie": un vero genio nel gestire la dinamica transfert-controtransfert che certi psicoanalisti di professione neanche sono in grado di paragonarsi alla sua professionalità.


Il Dio-Necessità: verso il superamento di ogni concezione di libero arbitrio

Inoltre va anche detto che Dio non è il libero arbitrio, il libero arbitrio è una povera illusione della vecchia umanità ma noi che vogliamo obbedire a Dio e che non c'è ne può fregà di meno di essere liberi ritenendo il DIO-NECESSITA' il sommo bene sappiamo anche che non è che siamo liberi di fare o non fare silenzio, non è che siamo liberi di continuare nel nostro bla bla bla o di contenerci nel nostro bla bla bla perchè il silenzio si imporrà prima o dopo essendo un diktat e non una possibile scelta.

Paradossalmente se esistesse il libero arbitrio noi saremmo pessimisti ma sappiamo che fortunatamente non esiste alcun libero arbitrio per cui tutto andrà a  buon fine prima o dopo per cui infine tutti faremo silenzio.
Noi stessi che facciamo fatica a fare silenzio ci tiriamo su di morale pensando che tanto prima o dopo il Dio Vivente che è il Pensiero Vivente ci silenzierà con le buone o anche con le cattive.
Certo sarebbe meglio con le buone ma tutto è bene ciò che serve al bene.

Macchè destra e sinistra: il Partito dei Tecnici e il Partito dei Medici

Vorrei citare una autore che non ha niente da spartire con la chiesa essendo di un'altra parrocchia molto vicino all'Automia Operaia la quale se ha un merito è certamente quello di aver preso le distanze dalle ideologie lavoriste della vecchia tradizione socialista ottocentesca e se e vero come noi riteniamo che la storia umana altro non è che la STORIA DELLA TECNICA e la STORIA DELLA MEDICINA a nostro modo di vedere qeusta opzione anti-lavorista significa che tra il PARTITO DEI TECNICI e il PARTITO DEI MEDICI ha optato per il partito dei medici non so però definire quanto in maniera conseguente o invece in maniera contraddittoria se ci sia stato qualche flirt anche con gli ingegneri.
Ebbene questo autore a mio parere inconsapevolmente era di una religiosità che certi preti  e anche suore se la sognano. Purtroppo negli ambienti rivoluzionari ci sono uomini e donne di grande religiosità solo che ne sono inconsapevoli e questa loro inconsapevolezza rischia di farli deviare dalla strada maestra e infatti questo autore purtroppo al termine del suo percorso di vita si è avvicinato ad ambienti ecologisti e ambientalisti insomma voleva salvare il pianeta terra poveraccio. Tuttavia in un suo scritto disse qualcosa di una religiosità che più religiosi non si può essere.

Cos'è che scrisse lo psichiatra e psicoanalista Felix Guattari?

"Siamo di una ottimismo euforico perchè anche se non ci dovessero essere più rivoluzionari la rivoluzione ci sarà comunque."

Certo una frase non è proprio "giovannea" visto che il dogma indiscutibile, irrinunciabile e sul qual e non si può cedere, dogma proprio a Giovanni e alle sue sette comuni giovannee era proprio il dogma dell'incarnazione del Logos e infatti noi non ci esprimeremmo mai come il pensatore francese che chiamava "Desiderio" ciò che noi chiamiamo "Automaton" e che riteniamo essere il vero Dio, noi infatti sappiamo che non esiste alcuna astrazione che può chiamarsi rivoluzione ma sappiamo che la rivoluzione sono proprio i rivoluzionari quali incarnazione del processo rivoluzionario.
Detto questo però aveva ragione in certo senso l'anti-psicoanalista francese in quanto la rivoluzione ci sarà comunque dato che non esiste alcun libero arbitrio e la rivoluzione essendo una necessità del processo stesso per procedere ulteriormente.

Conclusioni

La comunicazione?
Roba da vecchia umanità d'altri tempi.
Non guardiamo gli altri, lasciamo che facciano quello che vogliono: noi obbediamo al diktat del processo evolutivo.
Una sola parola d'ordine: esodo! Esodo!
Nulla da perdere se non le proprie catene e tutto un mondo da guadagnare.

La città! La città!
Cittadini di una nuova città.

La battaglia di Armageddon: progressisti e evoluzionisti

La questione è molto semplice: oggi si fa un gran parlare che non c'è più nè destra nè sinistra ma a mio parere oggi è stata superata la diatriba materialisti e spiritualisti perchè oggi la battaglia di Armageddon si gioca tra progressisti che si credono dei rivoluzionari ma sono invece dei conservatori se non reazionari e evoluzionisti che sono invece i veri rivoluzionari degli ultimi tempi.
I progressisti se vivessero ancora nell'ottocento o anche nei primi del novecento sarebbero certamente loro i veri rivoluzionari ma è lo scenario storico che modificandosi modifica anche le carte in tavola per cui io non li chiamo più rivoluzionari ma vetero-rivoluzionari e anzi auguro loro di timbrare il cartellino e di andare in pensione una buona volta.
Certamente hanno fatto un buon lavoro ma adesso basta, lasciate il campo della rivoluzione agli evoluzionisti.
Basta con i progressisti! Basta!

1769 e 1895

E' dal 1769, dai tempi di Ned Lud  che propagandate la rivoluzione e tutto va sempre peggio.
Viva la medicina e la sua storia; viva la psicoanalisi la scienza suprema della relazione.

In principio era la relazione.
La relazione che era
che è
e che sempre sarà.
La relazione: l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos).

Qui nessuno dice di sputare sui tecnici perchè anche i tecnici a loro modo sono dei medici ma i medici veri sono neanche i veterinari di cui abbiamo un grande rispetto non foss'altro perchè quando il nostro corpo umano che è ancora animale soffre, è a loro che ci rivolgiamo e ai quali siamo e dobbiamo essere riconoscenti evidentemente malgrado sappiamo che per quanto ci curino prima o dopo, se non oggi sarà domani, dobbiamo comunque morire ma i medici per antonomasia sono proprio gli psicoanalisti e i teologi che lavorano per darci la vita eterna che è la vita degna di una vero essere umano.

C'è chi preferisce la giustizia sociale e noi certamente non siamo contro la giustizia sociale, tutt'altro ma ciò che noi aspiriamo e desideriamo di più e lavoriamo per ottenerla è la vita eterna.

L'uomo, la donna e la vita eterna.

Niente vita eterna fino a che ci sarà la divisone del lavoro tra uomini  e donne che è la vera radice del nichilismo.

Volete continuare con questo vecchio andazzo basato sulla divisione del lavoro ovvero sulla divisione dei ruoli attivo/passivo?
Benissimo e allora scordatevi la vita eterna e piuttosto datevi alla tecnica.
E in effetti prigione per prigione, se non si può avere altro che una prigione tanto vale avere almeno una prigione dorata.
Fatevi furbi e chiedete almeno una prigione dorata visto che di più non potete ottenere da questa vita fondata sulla divisione del lavoro.
Coloro che nutrono uno spirito rivendicativo, uno spirito sindacale più che politico, chiamiamolo così per comprenderci, devono sapere che non ci può essere una prigione dorata per tutti.

«Soffriamo e ci preoccupiamo constatando che i tentativi moderni di collettivizzazione umana, in contrasto con le previsioni della teoria e con la nostra stessa attesa, non conducono che ad un abbassamento e ad un asservimento delle coscienze. Ma quale strada abbiamo sinora seguita per unificarci? Una situazione materiale da difendere. Un nuovo settore industriale da aprire. Migliori condizioni di vita per una categoria sociale o per nazioni sottosviluppate...Ecco i soli e mediocri terreni sui quali abbiamo a tutt'oggi tentato di avvicinarci.»
(Teilhard de Chardin "Il Fenomeno umano")

Volete veramente la prigione dorata?
E allora la via per ottenerla è una sola: la lotta armata ma neanche così la otterrete.
Non ci può essere una prigione dorata per tutti.
e foss'anche sarebbe comunque una prigione sia pur dorata.


Per un nuovo realismo oltre le vecchie utopie d'altri tempi

Vogliamo essere invece realisti?
E allora è meglio puntare sulla vita eterna.

Paradossale a dirsi ma volere una prigione dorata è utopia mentre volere la viat eterna è più realistico.

Vogliamo tutto!
Vogliamo la vita eterna!
Dunque addio alla divisione del lavoro tra uomini e donne: basta con il vecchio apartheid!
Abbattiamo il nuovo Muro di Berlino: quello tra Aldiquà e Aldilà.

Rivoluzionari di tutti i pianeti uniamoci!

Jamas serà vencido!

L'organizzazione dell'eros: l'ecclesia




Il Partito della Rivoluzione e la Città Nuova coincidono e la seconda non è la meta ma il partito e la meta coincidono: la Comune Rivoluzionaria è anche la Città Nuova.

«Rien dans l'univers ne saurait résister à un nombre suffisamment grand d'intelligences groupées et organisées»

«Niente nell'universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate.»

(Teilhard de Chardin -  specialista in scienze della natura)

«È più facile che la Terra smetta di girare che l'umanità, presa nel suo insieme, di organizzarsi e di unificarsi.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")

«Non bisogna orientarsi in direzione di individui anatomicamente super-cerebralizzati, ma in quella di gruppi super-socializzati, se si vuole intravedere il volto della Super-Umanità.»
(Teilhard de Chardin "Super-Umanità, Super-Cristo, Super-Carità", 1943)

«...nel lontano avvenire si delinea uno stato finale in cui (più ancora delle cellule di un cervello) noi formeremo un unico sistema, ultra-complesso, e, di conseguenza, ultra-accentrato.»
(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo")

«Continuare a riporre le nostre speranze in un ordine sociale ottenuto con la violenza equivarrebbe semplicemente per noi ad abbandonare ogni probabilità di portare a compimento lo Spirito della Terra»
(Teilhard de Chardin "L'Energia umana")
«Lo spirito è più della vita; ora certi organismi religiosi condannano il malthusianesimo nel dominio della vita, ma lo praticano nel dominio del pensiero»

(Teilhard de Chardin -  specialista in scienze della natura)



«Un giorno o l'altro, dopo l'etere, i venti, le maree, noi capteremo per Dio le energie dell'amore. Allora, per la seconda volta, l'Uomo avrà scoperto il Fuoco.»
(Teilhard de Chardin "L'evoluzione della Castità")

«L'Uomo e la Donna per il figlio - ancora e per molto tempo, sinché la vita terrestre non sarà giunta a maturità. Ma l'uomo e la donna l'uno per l'altro, sempre di più e definitivamente.»
«E alla fine, è il Centro totale stesso che, ben maggiormente del figlio, appare come necessario al consolidamento dell'amore. L'amore è una funzione a tre termini: l'uomo, la donna e Dio.»
(Teilhard de Chardin "Esquisse d'un Univers personnel")

«Le menti "realistiche" possono pur deridere i sognatori che parlano di un'Umanità cementata e bardata non già di brutalità ma d'amore. [...] Questo scetticismo e quelle critiche non potrebbero impedire che la teoria e l'esperienza dell'Energia spirituale siano d'accordo per avvertirci che "siamo giunti ad un punto decisivo dell'evoluzione umana" in cui l'unica via di uscita in avanti si trova nella direzione d'una comune passione e d'una "cospirazione".»
(Teilhard de Chardin, L'energia umana, Nuova Pratiche Editrice, Milano, 1997)

Un gruppo zoologico alla conquista del cielo


«E allora rivolgendomi ai professionisti della psicoanalisi direi questo: fino ad oggi, e per buonissime ragioni, la vostra scienza si è occupata di far percepire all'individuo, nel profondo di sé stesso, impressioni dimenticate, complessi che una volta smascherati ed accettati, svaniscono alla luce del Sole. Tutto ciò va benissimo. Ma una volta compiuto questo lavoro di pulizia e di liquidazione, non è che ce ne sia da fare un altro più costruttivo e quindi più importante? Voglio dire, aiutare il soggetto a decodificare nelle zone ancora poco esplorate e chiarite di se stesso quelle grandi aspirazioni che sono: il senso di irreversibilità, di Cosmicità, il senso della Terra, il senso dell'Umanità. Operazione inversa alla precedente. Psicoanalizzare non per liberare ma per impegnare. Permettere l'introspezione non per dissipare i fantasmi, ma per dare consistenza, direzione e soddisfazione a certi grandi bisogni o chiamate che soffocano dentro di noi (e per le quali noi soffochiamo) se non tradotte e capite. In verità si tratta di una delicata e complicata opera di scoperta poiché in questo campo professore e studente, colui che dirige e chi è diretto, avanzano entrambi a tentoni: lavoro però molto fecondo poiché impegnato a discernere non più ciò che ci lega e ci appesantisce, ma le molle più segrete e più generose del dinamismo psichico che ci anima. Insomma fino ad oggi la psicoanalisi ha mostrato un interesse essenzialmente medico nel trattamento di forze e casi individuali. Al massimo si è occupata, in relazione a gruppi limitati (soprattutto a famiglie)... Non sarebbe venuto il momento per la psicoanalisi, attraverso lo studio in ogni uomo delle sue aspirazioni transindividuali, di impegnarsi nell'elaborazione di un'Energetica (una Psico-Energia) umana proporzionata e ad uso di un gruppo zoologico in via di totalizzazione planetaria?»
(Pierre Teilhard de Chardin L'attivazione dell'Energia umana, 1953)

Io sono te e tu sei me anche se tu sei tu e io sono io

«Dapprima, mi hanno considerato un ottimista o un utopista beato, un sognatore di uno stato d'euforia umana in un qualche futuro. Poi, cosa più grave ancora, si va ripetendo che sono il profeta di un universo che distrugge i valori individuali. In verità, la mia più grande preoccupazione è stata quella di affermare che l'unione fra l'uomo e Dio, fra l'uomo e l'altro uomo, fra l'uomo e il cosmo non annulla mai la differenza. Io mi trovo agli antipodi sia di un "totalitarismo sociale" che porta al termitaio sia di un "panteismo induizzante" che conduce ad una fusione e un'identificazione fra gli esseri.»

(Pierre Teilhard de Chardin)

L'utopia nietzschiana al capolinea della storia della tecnica tutt'uno con il trionfo del nichilismo

"Un giorno la terra diverrà luogo di guarigione" (Friedrich Nietzsche)

Populisti?


Il popolo, 
si il popolo
ma un popolo di medici.



Non si tratta di avere la medicina

ma di essere la medicina



la nuova e vera umanità

ovvero il Pharmakon.

Il popolo dell'esodo
dell'ultimo esodo
non può che essere altro che un popolo di medici. 



Un sogno che indica la direzione oltre la comunicazione




(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985)



E' il testo dove viene teorizzata la psicoanalisi di gruppo accanto a quella duale nella forma di gruppi psicoanalitici evolutivi. Teorizzazioni che poi troveranno attuazione proprio nei gruppi psicoanalitici costituenti il "Laboratorio Ricerche Evolutive Silvia Montefoschi" di Genova a partire dal 1986 e che proseguiranno fino alla nascita del prototipo della nuova e vera umanità GiovanniSilvia il primo esemplare di Persona Duale a cui seguiranno tutti gli altri già nati ma ancora non consapevoli di esserlo e quindi ancora, si con una nuova identità puramente relazionale ma ancora instabile a causa proprio di questo non-sapere della mutazione già avvenuta.





Siccome questo discorso si può prestare ad equivoci lasciamo la parola all'inconscio nel suo linguaggio onirico a dissipare ogni fraintendimento dato che la psicoanalisi di gruppo non è una novità nella storia della psicoanalisi che tradizionalmente fin dalle sue origini è sempre stata sempre e solo duale.


La via che porta alla comunione dei singoli individui consiste nel rivolgere tutti insieme lo sguardo oltre se stessi.



IL SOGNO: "L'umanità è già nell'era successiva a quella che ha raggiunto il massimo sviluppo della tecnica; la superfice della terra è assolutamente vuota, vuota dei prodotti della cultura, e occupata soltanto dalle presenze umane, ma le persone non devono comunicare tra loro in via diretta: devono tutte rivolgere lo sguardo verso un grande sole, un nuovo sole dalla luce intensissima."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.217)


Sogno che così commenta la biologa e medico-psicoanalista:

"L'intero corpo sociale si è rovesciato come un guanto, racchiudendo al suo interno tutta la creazione dell'umanità, e l'occhio umano, fattosi esterno, lo abbraccia nella sua totalità, purchè però i singoli individui evitino il cortocircuito dell'interrelazione diretta, per convogliare la tensione visiva in un'unica sorgente luminosa.
Sembra dunque che la via per raggiungere il grande specchio che riflette le singole coscienze riflessive non sia quella che mette in comunicazione i singoli uomini tra loro, comunicazione in cui ciascuno manterrebbe il suo interesse limitato all'altro nell'immediato e nel particolare.
La via che porta alla comunione dei singoli individui consiste nel rivolgere tutti insieme lo sguardo oltre se stessi."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.217 parte quarta "Verso l'infinito" capitolo "La via")

"Il dialogo infatti è sempre a due, tra chi parla e chi ascolta alternativamente; altrimenti si ha il coro o il silenzio, ma non certo il discorso.
Allora, se è soltanto il rapporto duale l'ambito in cui l'individuo dalla coscienza cristica può ampliare la sfera della sua visione dell'essere, questa coriflessione a due si presenta come un passo obbligato verso la coriflessione di tutte le coscienze."

(Silvia Montefoschi, "Il sistema uomo - Catastrofe e rinnovamento", 1985, cit. pag.224)

L’ultimo Esodo


Il termine “esodo” letteralmente significa uscita e anche se il termine rimanda con l’immaginario alle note vicende antiche e più recenti del “popolo del libro” quì si vuole alludere invece all’uscita intesa anche come fuga dalla prigione e oppressione del mondo inteso quest’ultimo come mondo della logica interdipendente che è la logica della separazione divenuta attualmente e infine insignificante con l’avvento della nuova logica unitaria.

DOMANI A GERUSALEMME! 

TOMORROW IN JERUSALEM!


Oltre la storia verso nuove identità esclusivamente relazionali

“[...] io già da tempo
in cielo
non sono più l’evangelista
come tu
in terra
non sei più la psicoanalista
essere l’evangelista
o la psicoanalista
comporta
portarsi dietro la memoria
del ruolo che si esercita
che è poi tutt’uno
con la memoria
dei contenuti di conoscenza
a cui si riferisce
la propria identità
noi
non abbiamo memoria
di ciò
che un tempo siamo stati
ed è perciò
che io in cielo
non sono più quel Giovanni
come tu in terra
non sei più quella Silvia
non avendo noi
altra identità
se non
tu e io
io e tu
e niente più.”
” Chi siamo Giovanni?
Siamo tu e io
io e tu
e niente più.”
“Dove siamo Giovanni?
Siamo
oltre la terra
e oltre il cielo
la dove
ciò che è
è noi
e infinitamente noi.”

(Brani tratti da Silvia Montefoschi, “L’essere vero – Il pensiero consapevole di sé quale unico esistente”, 1996, cit. pag. 458-459)



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Tra Dio e Cesare io volerei da te


Non si può non essere riconoscenti alla religione cattolica e allo Stato perchè nel bene e nel male hanno comunque portato avanti l'evoluzione della specie umana tuttavia non ci si può accontentare,  non ci si può fermare ma bisogna andare avanti.
Dal Dio alienazione, il trascendente al trascendente-immanente, da figli di Dio a Dio stesso, dalla consustanzialità con il Dio all'identicità con il Dio ma facendo attenzione a non fare l'errore che invece fanno molti di abbassare Dio all'anthropos ma si tratta invece di innalzare l'antrhopos al dio: tutti uguali sì ma uguaglianza al più alto livello, non tutti poveri ma tutti ricchi.

E poi lo Stato, Cesare una conquista tecnica della tecnica politica ma bisogna andare anche oltre lo Stato: prendiamo dunque l'esempio dagli atomi. Che cosa hanno fatto gli atomi? Invece di rimanere atomizzati si sono organizzati in società e così hanno costituito delle reti prima ancora della nascita di internet ovvero gruppi atomici, società atomiche. Hanno fatto bene? Certo che hanno fatto bene attuando così il loro istinto a socializzare anche perchè si comincia sempre dall'alfabeto prima di giungere all'università dell'istinto sociale e lo Stato è proprio questo, la scuola elementare o il liceo a seconda delle forme-Stato.
Unirsi in orizzontale è la forma più primitiva di estrinsecare l'istinto sociale ovvero l'istinto alla coniunctio.



Ma ad un certo punto della loro evoluzione sempre gli atomi che sono maestri i questo campo che cosa hanno pensato di fare?
Hanno pensato di continuare a potenziare l'istinto a socializzare ma questa volta socializzando in verticale e così è nata la biosfera cioè la macromolecola del DNA.



In principio fu il virus, poi i batteri e poi tutte le altre forme viventi dal monocellulare fino al pluricellulare, dagli invertebrati ai vertebrati e ora siamo giunti al livello del nuovo atomo umano: capolinea, fine della storia. Scendere signori! Si cambia!
Che fare?
Occorre cambiare mezzo di locomozione: l'astronave-arca è pronta 
Alcuni invece continuano anacronisticamente in questo fine della storia a proporre ancora Dio altri invece Cesare, altri ancora varie formule con ingredienti in varie percentuali dell'uno e dell'altro.
Ma non è forse giunto il momento adesso che siamo arrivati al capolinea della storia di creare come gli atomi nostri progenitori la nuova macromolecola del DNA questa volta veramente veramente Umana, cioè la nuova polis, la città di Dio dove i tutti pur essendo i tutti sono comunque l'Uno?
L'uno di Dio e l'uno dello Stato in ogni caso si è sempre trattato dell''individuo singolare cioè l'uomo individualista che nè religione nè stato è riuscito a dissolvere nè nel capitalismo liberale nè nel capitalismo di stato.
Cos'è allora l'unione in verticale e non più in orizzontale questa volta non più degli atomi progenitori ma dei nuovi atomi umani?
E' il nuovo individuo duale, che poi è il vero individuo, l'intero dato ceh l'etimologia di individuo significa "indivisibile".


  1. Reazione termonucleare
  2. sintesi molecolare
  3. sessualità
  4. comunicazione
  5. nuova percezione (il nuovo sesto senso oltre i vecchi cinque sensi)
"E infine il pensiero cessa di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

La sessualità l'hanno già superata i nostri genitori e nonni che hanno creato la cultura (proprio quella noosfera che gli astrofisici non riescono a trovare neanche con i telescopi più potenti ma che costituisce il 90 per cento dell'universo chiamato 'materia oscura" cioè la massa immateriale dei pensati) a partire dall'epoca storica cosiddetta del paleolitico, ora nostro compito è invece quello di superare la comunicazione.
Oltre la comunicazione dunque.

Già Herbert Marcuse freudo-marxista della scuola di Francoforte e autore di "Eros e Civiltà" infine deluso dai movimenti contestatori e rivoluzionario di fine anni sessanta, prima di morire espresse l'opinione che non si trattava più di stare con la Russia o con la Cina, con Lenin o con Trotskij ma che si trattava di passare da un progetto di rivoluzione politica  a un nuovo progetto di rivoluzione biologica

Dunque viva la RIVOLUZIONE BIOLOGICA.

Cavallo vincente non si cambia e così come gli atomi hanno vinto trapassando dalle società molecolari all'individuo DNA, ugualmente s'ha da trapassare da Dio e Cesare dei tanti individui singolari con istinto di socialità, al nuovo individuo duale dove i tanti gemelli pur essendo tanti sono sempre l'uno-duale.

"Solo coloro che si fanno identici possono congiungersi veramente" (Silvia Montefoschi)



Altrimenti fatevi una scopata e poi una bella lectio magistralis all'università e và bene così
poi un'altra scopata e un'altra lectio magistralis, scopetta e libretto rosso e avanti così fino alla morte, Amen
E poi tanti figli che tra una messa e una scopata lotteranno anch'essi affinchè anche i preti possano sposarsi ma non concluderanno nulla poichè ormai la strada è un'altra e oggi la conosciamo.
Non scopetta e crocefisso ma oltre la noosfera e oltre la cultura.

Qui nessuno vuol fare del moralismo: la memoria del vecchio modo di congiungersi si dissolve da sè in automatico. Non comandano i moralisti ma la Necessità.


Abbattere il muro di Berlino: oltre l'apartheid il nuovo processo di transumanizzazione

Occorre abbattere il muro dell'apartheid non più bianchi-neri ma uomini-donne perchè se con una testa si pensa bene con due teste si pensa meglio anzi non si pensa affatto alcunchè ma si è pensanti.
Questa infatti è la direzione: dai pensati che hanno prodotto la cultura, la noosfera e l'infosfera al puro pensante duale che non pensa più niente ma si limita a percepire la sua dualità  simultaneamente alla sua unità. nuova percezione questa che step by step  consuma e infine dissolve la dimensione spaziale, temporale e infine la massa stessa, sia la massa materiale  e sia la massa immateriale creando così un nuovo ordine sempre più ordine, l'ordine nuovo della vita vera, la vita alla più alta potenza come non è mai stata in tutto il corso della storia dell'universo.

Al termine del processo di umanizzazione lavorare quindi al nuovo processo di transumanizzazione.

Dopo le tante rivoluzioni politiche (praticamente rivoluzioni di mera ingegneria sociale per mettere d'accordo i tanti individui singolari che rimangono singolari anche se si sposano in chiesa o in municipio) finalmente la nuova RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA che risolve la questione del male alla radice.

"Il conflitto lo si può risolvere solo alla radice." (Silvia Montefoschi)


Dai che c'è la facciamo forza, non perdersi d'animo, siamo in tanti pur se solo una minoranza dei 100 miliardi di atomi umani che popolano i tanti pianeti colonizzati  dell'universo in questi due milioni di anni dalla specie umana nata solo sul pianeta terra ("le tante dimore del Padre" di Giovanni evangelista) vuole dire che mentre noi ci trasferiremo in un'altra dimora, l'Oltre oltre l'Aldilà, gli altri rimarranno nell'Aldilà nei loro paradisi politici, religiosi, tecnologici, festaioli con "saudate" nichilistica allegata, tutti paradisi ma tutti paradisi entropici dal punto di vista energetico che poi è questo che fa la differenza.

Disordine (e l'ordine vecchio in verità è disordine che diventa sempre più disordine mentre più ristagna) e ordine nuovo.

Tutto infatti si risolve a livello energetico poichè la libido è tutto e la libido non sopporta ostacoli ma vuole procedere oltre verso un nuovo divenire che non farà più storia ovvero che non si oggettiverà e massificherà più.


C'est n'est qu'en debut, continuons le combat!


"In principio era il legame tra l'uno  e l'altro dell'unico discorso" (Giovanni Evangelista)

"E questo legame che era in principio era il Dio" (Giovanni evangelista)

Poi l'uno e l'altro si sono autonomizzati
ora si tratta di invertire la rotta e l'uno e l'altro si devono riconoscere come l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos)  irreversibilmente due (la psicoanalisi) e irreversibilmente uno (la psicosintesi).

La mia lettura di Giovanni evangelista in lingua francese

In effetti avrei potuto scrivere ciò che ho scritto anche in italiano e risulterebbe lo stesso significato ma non è così.
Non so se il mio lettore lo sente ma leggere lo stesso contenuto in italiano e in francese risultano due significati diversi: è la musica che cambia e in questo caso la musica è bellissima.
In verità Giovanni scriveva in greco antico eppure sentite come suona bene questo contenuto in lingua francese.



Ci sono cose che è meglio dirle in italiano perchè in italiano suonano meglio 
ma altre cose suonano meglio in altre lingue: in francese, in veneto, in romanesco, in siciliano, in napoletano.


LE SUJET QUI EST DEUX ET QUI EST UN 



La pensée: celui qui est vivant.

La pensée: le vrai nom de Dieu.


"Au commencement était la Pensée,
et la Pensée était avec Dieu,
et la Pensèe était Dieu.
Elle était au commencement avec Dieu."

(Jean evangeliste)

L'avenir de la nature?
Une nouvelle humanité, 

la vraie humanité,
le Royaume Humain après la biosphère et la noosphère.


Le sujet qui est Deux et qui est Un n'a pas besoin d'un objet.




Nota: spero di aver scritto in corretto francese dato che è molto tempo che non lo pratico e quindi sono fuori esercizio ma credo di aver scritto giusto.

Riassumendo

La storia dell'universo è la storia del nichilismo.
Questa che segue è la storia della salvezza ovvero la storia della redenzione definitiva e una volta per tutte dal nichilismo:

  1. le particelle di materia polarizzata in cui si frammentò l'Essere si salvarono sia pure temporaneamente dal nichilismo organizzandosi nell'atomo 
  2. gli atomi a loro volto si salvarono organizzandosi in molecole
  3. le molecole nella macromolecola del DNA
  4. la vecchia umanità infine a sua volta destinata al nichilismo al capolinea della sua storia evolutiva si salvò anch'essa nei mutanti ovvero nella nuova e vera umanità


Riassunto 1

Preistoria dell'essere

  1. materia e antimateria
  2. materia polarizzata

Oltre la preistoria dell'essere

    3. monopolo dipolare
Nicolò Copernico





Riassunto 2

  1. reazione termonucleare
  2. sintesi molecolare
  3. sessualità
  4. comunicazione
  5. nuova percezione (il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente)
Darwin-1859


Riassunto 3
  1. coscienza virtuale (materia-antimateria)
  2. coscienza semplice (soggetto/oggetto)
  3. soggetto riflessivo individuale (SRI o elettrone cioè l'atomo)
  4. soggetto riflessivo super-individuale primo (artisti, poeti. letterati, filosofi, teologi, psicoanalisti)
  5. soggetto riflessivo super-individuale secondo (Giovanni Evangelista)
  6. soggetto super-riflessivo primo (Silvia Montefoschi e Giovanni Evangelista)
  7. soggetto super-riflessivo secondo (GiovanniSilvia il prototipo)
  8. soggetto super-riflessivo ultimo (il coro o "gruppo-individuo duale" dei "144 mila" umani mutanti che saranno comunque sempre GiovanniSilvia che a loro volta non saranno più neanche GiovanniSilvia ma anch'essi solo l'uno e l'altro dell'unico discorso)
Sigmund Freud- 1895


Riassunto 4
  1. Elettrone
  2. Super-elettrone
Silvia Montefoschi 1977/1988 - 1995/2009


Riassunto 5
  1. Litosfera
  2. biosfera
  3. noosfera
  4. oltre la cultura


Riassunto 6
  1. Processo di ominizzazione
  2. Processo di umanizzazione
  3. Processo di transumanizzazione

Riassunto 7


  1. Gli animali pensano.
  2. Gli umani pensano e oltre a ciò sanno anche di pensare
  3. Gli dei (la nuova e vera umanità) pensano come gli animali, sanno di pensare come gli umani appartenenti alla vecchia umanità ma in più sanno anche di essere solo pensiero.

Riassunto 8

  1. In principio era l'amore
  2. poi fu la relazione
  3. infine fu la pura relazione

Riassunto 9

  1.  Dialettica della natura
  2.  Dialettica della storia
  3.  Il dialogo oltre la dialettica

Riassunto 10


  1.  la storia della tecnica
  2.  la storia della medicina