«Niente nell'universo potrebbe resistere a un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate.»
(Teilhard de Chardin - teologo e scienziato della natura)
Teilhard è convinto che la sua visione della nascita della Super-Umanità sia già in qualche modo destinata a realizzarsi poiché
«È più facile che la Terra smetta di girare che l'umanità, presa nel suo insieme, di organizzarsi e di unificarsi.»
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(Teilhard de Chardin "L'avvenire dell'Uomo") |
«Non bisogna orientarsi in direzione di individui anatomicamente super-cerebralizzati, ma in quella di gruppi super-socializzati, se si vuole intravedere il volto della Super-Umanità.»
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(Teilhard de Chardin "Super-Umanità, Super-Cristo, Super-Carità", 1943)
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Premesso che a differenza del teologo e scienziato della natura TdC che parla di "super-umanità" mentre la psicoanalista e anch'essa scienziata della natura Silvia Montefoschi parla più moderatamente di "nuova e vera umanità" anche se il significato è lo stesso di TdC, va precisato però che qui in questo contesto sempre teologico o più precisamente ontologico ma che tiene più conto degli apporti della scienza psicoanalitica, stiamo parlando non di una rivoluzione meramente politica ma dell'ultima rivoluzione che è una rivoluzione ontologica: la rivoluzione innescata da quella scintilla scaturita dalla mente del neurologo viennese Sigmund Freud nel 1895 e propagatasi a livello mondiale come "storia della teoria e del movimento psicoanalitico".
L'ottimismo evoluzionista
Niente poteva scalfire l'ottimismo evoluzionista del teologo Teilhard de Chardin come in seguito anche della psicoanalista Silvia Montefoschi ma a mio parere perchè non erano ancora incappati nella inevitabile contro-rivoluzione e questo li lasciava ancora nella loro ingenuità di uomini e donne di buona volontà.
Questo non significa che con il dispiegarsi di una contro-rivoluzione condotta in maniera scientifica sarebbero diventati pessimisti ma piuttosto intendiamo dire che non era così semplice come loro pensavano all'inizio mossi dal loro ingenuo entusiasmo rivoluzionario.
Non divennero affatto pessimisti ma per esempio nel caso di Silvia Montefoschi non ebbe alcun problema a fare un'auto-critica e denunciò il suo errore nella sua opera "La rivoluzione radicale del reale" del 1995 in cui ammetteva che all'inizio pensava che tutti gli umani avrebbero partecipato prima o dopo alla rivoluzione mentre poi si rese conto che perfino tra le file rivoluzionarie c'erano coloro che non avevano capito o comunque avevano equivocato il vero senso del discorso e che quindi la rivoluzione riguardava più solo una minoranza degli otto miliardi attuali di umani, il che era in accordo anche con l'economia del processo evolutivo.
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TdC nelle vesti di paleontologo in Cina negli anni trenta con altri ricercatori della preistoria della specie umana |
«Le menti "realistiche" possono pur deridere i sognatori che parlano di un'Umanità cementata e bardata non già di brutalità ma d'amore. [...] Questo scetticismo e quelle critiche non potrebbero impedire che la teoria e l'esperienza dell'Energia spirituale siano d'accordo per avvertirci che "siamo giunti ad un punto decisivo dell'evoluzione umana" in cui l'unica via di uscita in avanti si trova nella direzione d'una comune passione e d'una "cospirazione".»
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(Teilhard de Chardin, L'energia umana, ) Qui Teilhard intende dire che la voce dell'amore universale che due millenni fa ha parlato con tono pacato: "amatevi gli uni gli altri" e che era stata assunta dall'umanità più religiosa come un codice di perfezione morale e dai più laici comunque come un metodo pratico per ridurre quanto più è possibile gli attriti e le sofferenze della vita terrestre, a detta di Teilhard sembra allo stato attuale dell'evoluzione farsi minacciosa introducendo l'elemento dell'annichilimento tipico della nuova era della guerra atomica. |
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