L'amore è una scienza e non come si è creduto e si crede un pio sentimento che ci qualifica come i buoni rispetto ai cattivi

Noi e l'altro, noi è l'altro


Se il rapporto con noi stessi è intersoggettivo anche il rapporto con l'altro sarà automaticamente interosoggettivo ma se il rapporto con noi stessi è invece già interdipendente non è che ci si deve aspettare che invece il rapporto con l'altro sia intersoggettivo ma sarà invece anch'esso automaticamente interdipendente il che sta a dimostrare che non è vero che l'amore è un sentimento, una emozione ma che invece è una scienza, una disciplina.


Cosa si trasferisce nel transfert?

Ciò che si trasferisce nel transfert non è questo o quel fantasma di cui parlava la vetero-psicoanalisi e come tramanda ancora la vulgata psicoanalitica: ciò che si trasferisce nel transfert è solo un modello relazionale.


La concezione dell''anima e la nuova psicoanalisi allo stato dell'arte

Non esiste un rapporto con noi stessi perchè quel "noi stessi" è l'altro.
L'anima non è come dice Jung e i suoi discepoli una immagine interiore ma è una donna vera e reale in carne ed ossa.
Quando noi diciamo che si deve "abbandonare l'anima" intendiamo dire che si devono abbandonare i cinque sensi come strumenti per relazionarsi con l'anima poichè ciò che si percepisce con i cinque sensi non è la vera anima cioè l'altro soggetto ma è l'oggetto, il percepito come altro dal percipente, un pensato e non l'latro pensante che invece è percepibile solo tramite il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

La solitudine è solo un mito

Non può esistere la solitudine poichè anche se andassimo a nasconderci al mondo in cima alla montagna più alta o nelle profondità della terra in una grotta buia ebbene anche lì ci raggiungerebbero le onde del pensiero cioè gli altri.
E' impossibile non essere in relazione semplicemente perchè la vita è relazione.
Recentemente alcuni speleologi e speleologhe hanno fatto degli esperimenti e sono rimasti nelle profondità della terra in grotte per più di 365 giorni credo.
Alcuni e alcune di questi esperimentatori hanno cominciato a dare i numeri e ha sviluppato una psicosi altri sono giunti anche a suicidarsi.
Alcuni diranno: è la solitudine.

Mai frequentare cattive compagnie 

Io invece propenderei per un'altra risposta: chissà chi hanno frequentato, cioè con quali onde del pensiero nelle profondità della terra sono entrati in relazione.



Non esistono cattive compagnie

Nello stesso tempo occorre anche dire che non esistono persone buone e persone cattive ma piuttosto trattazioni che si muovono verso l'intersoggettività e trattazioni che rafforzano l'interdipendenza.


Oltre l'identità storica per una nuova identità puramente relazionale

Inoltre se tali sperimentatori hanno sviluppato una psicosi può anche essere che le persone con cui sono entrati in relazioni nella profondità della terra hanno messo in crisi l'ego su cui si reggeva il loro precedente equilibrio.
E noi sappiamo che mettere in crisi l'ego ossia una vecchia identità già stabilizzata può significare solo due cose: catastrofe o rinnovamento.
Nel loro caso è stata una catastrofe ma avrebbe potuto anche essere un rinnovamento.

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