La scienza fisica letta in chiave psicoanalitica



La storia a partire dalle particelle di materia e antimateria fino all'atomo

"La fisica tratta la prima visione che l'essere ha della sua dinamica evolutiva, in quanto ri-pensa nell'uomo le prime tappe della dinamica stessa, trattando così di energia, di frequenze, di particelle di materia e antimateria, sino alla formazione dell'atomo."
(Silvia Montefoschi, 2009, pag. 119)


Commentario

Giusto e infatti in analisi il paziente come da tradizione racconta all'analista la propria infanzia così come il paziente in analisi  l'ha vissuta o crede di averla vissuta dato che un tale racconto è sempre infarcito di falsi ricordi, fantasie, equivoci, fatti reali ma su cui il paziente ci ha con il tempo ricamato sopra confondendo magari i fatti originari con le sue interpretazioni successive.
Una cosa è infatti la verità reale e un'altra cosa la  verità storica tant'è che oggi le nuove correnti filosofiche cosiddette post-moderne snobbano come false o meglio pure "costruzioni" le cosiddette "grandi narrazioni" che siano bibliche, hegeliane o anche marxiste, trattate pertanto non più come verità ma appunto solo come narrazioni, racconti e in una parole favole.
Pensiamo ai cosiddetti "libri sacri" che in origine erano tramandati per via orale e non per iscritto e quindi come certi pettegolezzi di paese, mano a mano che si passano di bocca in bocca ognuno dei riceventi della "lettera" ci aggiunge qualcosa di suo e anche una volta tramandati attraverso gli scritti con l'invenzione della scrittura presso i sumeri e gli egizi, sappiamo che gli scribi, non essendo ancora inventata la stampa, facevano molteplici errori di scrittura e anche questi errori si tramandavano insieme ai racconti sacri o profani per cui alla fine si avevano varie versioni più o meno diverse dello stesso testo.
La stessa cosa accade in biologia con la molecola del DNA che nella trascrizione del codice genetico ogni tanto fa degli errori modificando così la forma vivente creando così per errore una nuova forma vivente che chiamiamo pertanto "mutante" ma che non è un vero e proprio errore in quanto sono proprio queste forme mutate che hanno fatto l'evoluzione e la storia della vita.
Del resto anche la specie umana è nata da un errore di trascrizione  del DNA così invece di avere un nuova scimmia antropomorfa si è prodotta la specie umana anche se taluni hanno avanzato l'ipotesi di una intenzionale operazione di ingegneria genetica e anche questa è una ipotesi suffragata da una accelerazione esponenziale e improvvisa dell'evoluzione della specie umana. Tesi quest'ultima avanzata sotto il nome di "ipotesi degli antichi astronauti".
Comunque siano andati i fatti nella realtà reale che non esiste stante che come insegna anche la "programmazione neuro-linguistica" o PNL: la mappa del territorio coincide con il territorio stesso.
Per ultimo ancora diciamo: cosa ci ha insegnato il grande filologo, grecista e latinista? L'ermeneuta di fine ottocento?
Non ci ha forse avvertito Friedrich Nietzsche pensatore del tramonto della vecchia specie umana e dell'alba di una nuova forma vivente più evoluta ancora, che non esiste alcun testo ma solo interpretazioni e interpretazioni di interpretazioni? E quindi non fatti ma solo interpretazioni?
Ma se allora tutto è interpretazione che cosa è la realtà?

Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.
(Giovanni evangelista) 

E' il pensiero la realtà e il pensiero è il Dio
il Dio Vivente, l'infinito pensante
la relazione che era in principio
che era
che è
e che sempre sarà
l'immortale
l'infinitamente vivente
l'Uno-Duale.




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