Daje! Fatece ride!

Visto che c'è state a intossicà...almeno fatece ride!

Mi sfilo dal coro della cronaca di questi giorni contro il Conte e in favore dei nostri artisti.
Il Conte forse l'ha detto senza riflettere, senza convinzione, forse è stato un lapsus non voluto eppure ha detto la verità. Forse la pensa proprio così nel suo inconscio. Il suo inconscio ha parlato e ha svelato cosa pensa veramente dei nostri artisti?
Eppure tutto un coro sdegnato si è levato in difesa dei nostri uomini e donne di cultura.
Ma scherziamo?
Ma vogliamo proprio scherzare?
Artisti?
Uomini e donne di cultura?
I nostri intellettuali?
Loro li chiamano così gli intossicatori: uomini e donne di cultura.
Proprio così: uomini e donne di cultura.
Almeno le industrie chimiche si limitano a intossicare  i nostri corpi ma questi puntano direttamente ai cervelli.



Lo so, mi sto facendo tanti nemici ma questa è la verità.
Non sto dicendo che è meglio che cambino mestiere ma almeno fatece ride che poi è la motivazione per cui vi ha così tanto elogiato il nostro presidente del consiglio.
Rallegrateci in questa fine del mondo, in modo che si sia in grado  d'accogliere l'apocalisse finale con allegria e senza paura alcuna.
Ecco perchè io considero benemeriti e degni di essere insigniti di una qualche onorificenza della repubblica italiana uomini e donne come Virginia Raffaele, Cristian de Sica, Massimo Boldi, Corrado Guzzanti,  Fabio de Luigi, Crozza, Montesano, Pozzetto e tanti altri che ci fanno sbellicare dalle risate incluso la mia comica preferita: Sabrina Impacciatore. 

Daje! Fateci sbellicare dalle risate!
Viva i comici, gli ultimi veri filosofi, gli ultimi veri intellettuali.



Diceva il buon Costanzo Preve accusato di aver cambiato casacca con la vecchiaia e da rosso che era di essere diventato un rossobruno:

"Mai come in nessun'altra epoca storica gli intellettuali di oggi sono più imbecilli delle persone senza o poca cultura. Oggi il ceto degli intellettuali è il ceto più stupido e imbecille della nazione."

Il buon torinese, forse l'ultimo degli hegeliani ma fuori tempo massimo, non riusciva proprio a capire questo fenomeno,  ma si spiega benissimo invece per chi ha dimestichezza con la storia dell'ultimo movimento rivoluzionario che è il movimento psicoanalitico: nel 1987 sono nati GiovanniSilvia, il prototipo del nuovo e ultimo archetipo dell'ultima coniunctio tra l'uno e l'altro dell'unico discorso, che era la vera meta della dialettica della natura prima e della dialettica della storia o della coscienza che dir si voglia, dopo, così cosa si fa in una azienda quando finisce l'orario di lavoro? 
Succede che gli operai timbrano il cartellino di fine lavoro e se ne ritornano alle loro famiglie mentre altri operai, gli ultimi operai, gli uomini e le donne delle pulizie, si danno da fare per eliminare la spazzatura, ciò che non è stato potuto utilizzare della materia prima ai fini lavorativi, insomma la spazzatura della storia.

Ecco quindi cosa sono oggi ma solo oggi beninteso gli uomini e le donne di cultura, artisti compresi: la spazzatura della storia.

Almeno Costanzo Preve vedeva ciò ovvero ne era divenuto cosciente di questo nuovo e ultimo scenario apocalittico anche se non riusciva a spiegarselo ma altri no e si danno un gran da fare ossia producono nuova spazzatura senza sapere che il lavoro anche artistico, intellettuale, culturale è già stato fatto tutto dalle generazioni precedenti dei veri artisti e dei veri uomini di cultura per cui oggi l'evoluzione dell'ultima specie, la più evoluta, arrivata alla sua meta dichiara  finita la storia! 
La storia è finita, non c'è più storia ma solo memoria: memoria e non creatività. Questa è la buona novella, il nuovo vangelo degli ultimi tempi, i tempi del trionfo finale del nichilismo.

Quindi anche se credono di produrre cultura producono più solo tossine che invece di acculturare il popolo lo intossicano ancora di più. Tossine utili solo a rafforzare la memoria di ciò che è stato e che non è più.

Oggi è il tempo del silenzio.

Almeno i post-moderni come Jacques Derrida e altri ancora a seguire, chi più e chi meno, irridono e si fanno beffe in maniera nichilistica di questa falsa cultura e di questa falsa arte: certo sono solo dei distruttori che non producono nulla di costruttivo questi post-moderni e tuttavia in questo modo di agire distruttivo rivelano la coscienza che quella non è più cultura ma più solo spazzatura, la spazzatura della storia.

Daje! Forza! Almeno fetece ride che buon riso fa buon sangue come si dice.
Meglio ride che piagne!
E in questo come dice il presidente del consiglio siete benemeriti e vi si deve rendere grazie e onore.
E chissà forse ridendo ci disintossichiamo anche.
Forse proprio grazie a voi che ci fate ridere si ridurranno i pazienti di arteriosclerosi negli ospedali potendo così utilizzare i soldi stanziati per le cure dell'alzheimer e l'arteriosclerosi invece per cose più utili per la società.
Se il destino della vecchia specie umana è di schiattà e non ci è dato avere più alcuna speranza, almeno fateci schiattà dalle risate.


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