La rivoluzione biologica del nuovo sesto senso oltre i vecchi e obsoleti cinque sensi

"Esse est percipi" (George Berleley)
I sensi sono una bussola per il vivente.



Il significato o il discorso di verità

Il significato però oggi proviene solo dal nuovo sesto senso dove si svolge il discorso di verità mentre le informazioni proveniente dai vecchi cinque sensi sono totalmente insignificanti e utili solo da un punto di vista tecnico: ovvio che se devi attraversare la strada sei costretto ad affidarti alle informazioni provenienti dai vecchi cinque sensi che ti avvisano giusto per fare un esempio quando puoi attraversare la strada pena essere investito e andare all'ospedale o direttamente al cimitero ma hanno più solo questa funzione di tipo tecnico e non di bussola all'interno del discorso di verità.


Sesto senso e rivoluzione biologica

Dopo le tante rivoluzioni politiche la nuova rivoluzione biologica che pone termine una volta per tutte alla preistoria dell'Essere: il superamento dei vecchi e obsoleti cinque sensi grazie al nuovo sesto senso che è il senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta  e vivente.
Si chiude definitivamente un ciclo evolutivo e se ne apre un'altro oltre l'uni-verso.



Attenzione però a un possibile equivoco: non è che con il nuovo e rivoluzionario sesto senso si riesce a cogliere nuovi contenuti di pensiero da poter così poi comunicare all'altro. Non è questo che fa del nuovo sesto senso l'ultima, radicale  e definitiva rivoluzione biologica oltre la vecchia umanità.
I vecchi cinque sensi infatti separano ancora il percipente dal percepito ed è proprio questo che fa la preistoria dell'essere.



Se l'altro è fuori di te puoi dire fin che vuoi a parole "io sono soggetto e tu sei soggetto" ma l'altro resta comunque l'oggetto fino a che tu lo percepisci non altro da te ma fuori di te: non è l'alterità che va superata ma l'estraneità.

"Solo coloro che si fanno simili possono congiungersi veramente e non i diversi."
 (Silvia Montefoschi)



In conclusione e per riassumere l'intero discorso fin qui fatto


Noi siamo le nostre relazioni

Che detto in altri termini con un vocabolario più epistemologico significa che:

- il PERCIPIENTE non è altro dal PERCEPITO

- il CONOSCENTE non è altro dal CONOSCIUTO

 Ciò significa che se noi riteniamo in teoria e la nostra prassi si adegua conseguentemente alla nostra teoria della conoscenza che ciò che percepiamo è altro dal nostro essere il percipiente allora noi siamo ancora dei SRI vale a dire che siamo degli esemplari di vecchia umanità destinata quindi a scomparire prima o dopo per una sorta di effetto domino a causa di un movimento entropico dell'energia pensante: siamo cioè malati di quella malattia dello spirito che ha nome "nichilismo" o "volontà del nulla".

Ciò significa anche che se invece noi riteniamo in teoria e la nostra prassi si adegua conseguentemente alla nostra teoria della conoscenza che ciò che percepiamo è una cosa sola con il nostro essere il percipiente allora noi siamo già dei SSR vale a dire che siamo già degli esemplari di nuova e vera umanità destinata quindi a Essere sempre più Essere a causa di un movimento nega-entropico dell'energia pensante che è come dire che diveniamo sempre più immuni da qualsiasi attacco del nichilismo.



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