L'evoluzionismo non è contrario al progressismo ma non è progressismo


Esodo!
Sento che è questa la strada. 
Che l'Esodo sia la strada giusta questo è indubbio.
Questo vale sempre se si sia interessati a stare sulla via dell'evoluzione che coincide con la via della conoscenza perchè se uno non è interessato all'evoluzione può fare quello che cazzo gli pare e non c'è nessun problema, se uno non ama l'evoluzione può sempre amare il progresso e va ben così: c'è ne sono tanti in giro di progressisti.
Non è questo o quel particolare della nostra esistenza nel mondo che  bisogna abbandonare ma è il mondo stesso nel suo complesso che bisogna abbandonare. Questo mondo che  ormai giunto al capolinea non può che o stagnare in un progresso fittizio oppure  procedere oltre il mondo stesso e la sua logica relazionale che ovviamente non può che coincidere con l'abbandono del mondo stesso e non si può fare i furbi volendo pappa e ciccia perchè molti cosiddetti rivoluzionari vorrebbero fare i furbetti e ottenere pappa e ciccia ma non si può perchè si impone un Aut Aut ed è per questo che c'è il noto detto della sapienza popolare che recita che costoro "vorrebbero la botte piena  e la moglie ubriaca" o al contrario ma il significato è lo stesso, che "vorrebbero la botte piena e il marito ubriaco" ma non si può. Non è così che funziona la vera realtà.
E' questo il vero problema e anche la strada della conoscenza che io ho sintetizzato con la parola "Esodo".
Questa è l'unica parola d'ordine veramente rivoluzionaria: Esodo, Esodo! Esodo!
Ma non c'è bisogno di invitare gli altri all'esodo. 
Occorre piuttosto dare il buon esempio, essere anche noi testimoni, martiri della rivoluzione, dell'ultima rivoluzione perchè questa che si impone in questo oggi non è più una rivoluzione meramente politica ma una rivoluzione biologica ovvero una rivoluzione veramente radicale in quanto coglie le cose alla radice: non il superamento del capitalismo è il nostro palazzo d'inverno ma il superamento dell'anthropos.
L'immane carneficina nazionalista tra gli stati europei nel corso della prima guerra mondiale e poi il ventennio nazi-fascista ma anche gli anni sessanta e settanta dei movimenti hippy, studenteschi, operaisti fino ai cosiddetti anni di piombo incluso gli esiti totalitari e liberticide delle rivoluzioni russe e cinesi in primis ci hanno vaccinato dal ritentare la stessa inutile strada: "homo hominis lupus" aveva ragione Hobbes e i suoi partigiani più o simili di idee simili ma questo non giustifica una scelta autoritaria anche perchè Hobbes non si riferiva alla vita ma all'anthropos e dunque è l'antropos che va superato e non amato come predicano i cosiddetti buonisti. E' invece la vita, il principio evolutivo presente nella vita dell'universo  che si deve amare e non il suo punto di arrivo che è l'anthropos.

Volontà di tramonto

"Nell'uomo è il suo essere un ponte tra la scimmia e l'oltre-uomo che va amato. La sua volontà di tramonto." (Friedrich Nietzsche)

Se l'ottocento e il novecento ha visto i rivoluzionari prendere come suo obiettivo il sistema sociale capitalistico guidati principalmente da Marx-Engels adesso nel terzo millennio l'obiettivo è l'anthropos o meglio e più precisamente l'antroporiferimento dato che l'anthropos non è tanto la forma umana biologica ma la sua bussola narcisistica che è proprio l'antroporiferimento quale narcisismo non individuale ma proprio di specie.
Non è chi ama sè che è un narcisista mentre i francescani sono altruisti ma al contrario coloro che amano l'umanità sono i veri narcisisti mentre coloro che amano il pensiero vivente in perenne metamorfizzazione non lo sono.
Il Pensiero Vivente non è il soggetto conoscente ma è solo il soggetto riflessivo: soggetto conoscente è il padrone del pensiero, il padrone del significato contro cui giustamente si sono scagliati sia pure solo in termini solo distruttivi e non anche costruttivi le correnti filosofiche del "post-moderno"  e anche quelle del "pensiero debole".
Noi non diciamo che non si debba amare gli schiavi ma che si debba amare i padroni anche perchè sono la stessa cosa: lo schiavo è l'altro aspetto del padrone. Lo schiavo non è ancora un vero essere umano totalmente compiuto ed evoluto: il suo pensiero è reattivo, è dominato dalla paranoia, dal pensiero del nemico e non ha tempo ne è libero di pensare veramente. Lo schiavo è ancora un sintomo e funziona come un sintomo, un sintomo salutare intendiamoci proprio come la febbre quando c'è in corso una infezione ma sempre un sintomo. Lo schiavo non parla ma è parlato.
Lo schiavo proprio come il suo padrone sono stati traumatizzati dal peso della vita materiale e corporea ovvero dalla pesantissima dimensione spaziotemporale della vita orizzontale e vivono ormai stabilmente in un pensiero dicotomico. 

Qui nessuno da giudizi: è l'evoluzione, dalla scimmia all'uomo reattivo e paranoide e poi ancora alla nuova e vera umanità degli ultimi tempi storici che è invece quest'ultima attiva e non più reattiva.
Il cervello umano da non confondere con la mente funziona come un circuito elettronico: input e output, stimolo e risposta  ovvero acting out cioè coazione a ripetere.
La vecchia umanità crede nei burattinai e non sbaglia, non è che è per questo che è paranoide, io stesso ci credo che la storia abbia i suoi burattinai ma ciò che rende gli umani paranoidi è non credere in Dio cioè nel Gran Burattinaio che burattina perfino i burattinai.
Aveva ragione il buon Jean-Paul Sartre quando negli anni del secondo dopoguerra scriveva "Materialismo e rivoluzione": il materialismo non è affatto l'alleato dei rivoluzionari ma piuttosto l'alleato dei padroni. Ma dico io! Si può essere più deficienti?!
Dio!
No, non il signore vecchio che assomiglia a papà natale ma il Pensiero Vivente, il logos che era in principio, i Due dell'Uno da cui tutto ebbe inizio e che tutto è stato fatto per loro mezzo ovvero l'unico uomo  e l'unica donna.
Oggi la rivoluzione, la rivoluzione più radicale che sia mai stata concepita non ha più bisogno delle masse.
Al processo evolutivo non glie ne po' fregà di meno di imbarcare sulla nuova arca di Noè oltre alle coppie-Dio anche tutta la storia dell'evoluzione, il passato dell'evoluzione cioè la storia di dio, il passato della relazione, la storia di colui che è, che è appunto una coppia, la coppia-dio.
La "coppia-Dio" una terminologia che utilizzavo quando ancora non conoscevo bene la scienza della rivoluzione ma oggi so che non si tratta affatto di coppia, la coppia è ancora un retaggio della preistoria della specie umana, non è una coppia ma una persona, sono cioè proprio saldati in un'unica persona ma di tipo duale i gemelli, coloro che si sono fatti simili anzi identici.
Il rischio per coloro che si attardano nel mondo a trattare ancora le bagatelle della terra che, intendiamoci  da evoluzionisti diciamo che solo oggi sono bagatelle ma un tempo erano cose serie,  è che l'astronave arca di Noé, che non è un centro sociale ma il vero luogo della vera socialità, parta senza di loro.
La città di dio, è una città sospesa in cielo, è una astronave che viaggia verso i confini estremi dell'universo e superando perfino la velocità dell luce infine supera tali confini con tutte le conseguenze di cui la nuova fisica quantistica in parte ci ha edotto.
L'Automaton, il Gran Burattinaio, ormai è chiaro, da me vuole solo che io stia con Colei a cui ho dedicato tutte le mie poesie poichè è Lei stessa l'astronave celeste.
La vera patria ci aspetta: Gerusalemme, Atene, Roma, Agrigento o  Siracusa come la si voglia chiamare la città del pensiero altra dalla città del mondo (forse non è senza significato che mia madre Giovanna e il fratello di mia madre che si chiamava Andrea come me siano nati in Sicilia a Gela).
Mia madre non era una persona colta anzi era una povera casalinga ignorante, una povera crista come c'è ne sono tante, ma aveva in sè nel codice del DNA le informazioni degli antenati e il suo compito evolutivo è stato solo quello di passare a una nuova forma di vita le informazioni degli antenati sperando che nella nuova forma di vita queste informazioni si attivassero altrimenti altro passaggio ad altra forma di vita di generazione in generazione ma fortunatamente in me dato "il disagio della civiltà" di freudiana memoria infine le informazioni degli antenati finalmente si sono attivate e pur distante nel tempo e nello spazio ho sentito subito dove abitava la mia simile, la gemella che doveva esserci per forza nel vasto universo, la figlia della rivoluzione francese con sangue militare nelle vene, la normanna discendente di Giovanna d'arco.
Esodo dunque: non a caso Lei sentendosi estranea al mondo si richiuse in monastero.


Un nuovo diluvio universale e la nuova arca di Noè


Ma perchè abbandonare il mondo? Ci si potrà domandare.

Chi c'è lo fa fare?

E' necessario ora più che mai abbandonare il mondo al suo inevitabile destino autodistruttivo perchè la coppia-prima, la coppia-Dio, l'hanno già abbandonato e non sono come tutti i defunti di nuovo nello spazio-tempo nell'Aldilà ma sono in un Oltre proprio da loro inaugurato, e l'Oltre  appunto è un oltre lo spazio e un oltre il tempo.

Quando tra l'uomo e la donna non c'è più distanza e nessun tempo che possa colmare questa distanza unendoli, in quanto sono già definitivamente uniti, allora costoro sono l'Oltre oltre l'Aldiqua ma anche oltre l'Aldilà, in una parola oltre la massa-spazio-tempo.

Nell'Oltre solo le coppie ci vanno e solo le coppie unite in ultime nozze, quando tra l'uno e l'altro della relazione non vi è più alcuno spazio e quindi anche alcun tempo necessario a colmare un tale spazio.

La vita continua più vita che mai anzi ma non più nel mondo che è solo più che un museo preistorico che descrive più solo  quello che è stata la storia della relazione dagli atomi ai batteri fino all'umanità.

E' tempo di andare oltre e di abbandonare il museo preistorico di storia della vita che è ormai divenuto il mondo.

So bene che invece parte di umanità è impegnata a salvare l'umanità ma è proprio questa la follia, tra l'altro una follia che accelererà la guerra.

Abbandonare l'umanità al suo destino conflittuale e non farsi coinvolgere in questa inevitabile guerra.

Inevitabile.

Ecco il senso dell'esodo.

Allontanarsi fino a che si è in tempo.

Allontanarsi dai luoghi di guerra fino a che si può, poi non si potrà più.

Allontanarsi quanto più lontano possibile poichè la grande deflagrazione coinvolgerà anche coloro che si sono allontanati dai luoghi del conflitto cosmico ma non si sono allontanati troppo: anch'essi verranno per forza di cose trascinati a prendere parte al grande e ultimo conflitto.


Una nuova epoca dopo il diluvio





Nel frattempo saluto la mia amica che è stata un destino per me, la mia amica saluto ma anche la fondatrice del monastero carmelitano di Lisieux: "Shalom!" 
Ma è mai possibile dico io che la chiesa che ha fatto santi perfino il papà della mia amica Luis Martin e anche la sua mamma Zelie Guerin non voglia fare santa anche la fondatrice del monastero carmelitano di Lisieux, mère Jenevieve al secolo Claire Bertrand che nel 1838 se ne partì giovanissima da Poitiers sua città natale insieme ad alcune sue amiche per andare a Lisieux e fondarvi questa comunità femminile di clausura tutta dedita alla preghiera, all'adorazione dell'uomo-Dio e al silenzio?
Claire Bertrand che bambina gli altri bambini, che non erano degli ingenui, la prendevano in giro cantandole ridendo "E' innamorata del prete! E' innamorata del prete!" e lei diventava tutta rossa perchè avevano scoperto il suo segreto.
Teresina la mia amica che ha vissuta con 25 monache dal 1889 fino al 1897 scriveva:
"Oh come vorrei un monastero per me sola!"
Solo una monaca, una sua vera simile l'ha aiutata, nessuno ha aiutato la mia amica nel suo calvario corporeo e mentale, neanche le sue sorelle di sangue l'hanno aiutata nè potevano aiutarla dato che non potevano capirla essendo Thèrèse troppo evoluta per loro. 
Così si limitarono a dirle creandole ancora più problemi invece di aiutarla:
"Non ci pensi, non ci pensi: è il diavolo."
Claire Bertrand diceva alla mia amica che viveva in un grande tormento spirituale:
"Shalom! Pace! Viva nella pace suor Teresina. Shalom!"
Solo per questo onore a te grande fondatrice 
tu che sei stata un cireneo per la mia amica Cristo-donna
aiutandola a portare la croce.
Onore a te Claire.
Sempre ti sarò riconoscente a nome della mia amica.
Shalom!

Cosa aspettano a farla santa?!
Cosa aspettano?!
Tanto ormai i protestanti l'hanno già accusata la chiesa cattolica di non essere una vera chiesa cristiana ma ormai una chiesa pagana con troppi dei e non credo proprio che adesso i figli di Lutero cambieranno idea.

Si
si tanti dei
e tante dee
tutte e tutti 
a immagine e somiglianza dell'unico Dio Vivente
i Pensiero Vivente
il Logos che era in principio
la relazione prima 
tra l'uomo-Dio e la donna-Dio

Viva la mia amica e anche l'amica della mia amica.



ESODO!


"Abbandonare l'anima e poi abbandonare anche il corpo"
(Silvia Montefoschi - biologa e psicoanalista)

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