La divisione originaria del lavoro e il tabù del suo superamento

QUESTIONI DI PSICOTERAPIA RADICALE

Questo è l'articolo più importante che abbia mai scritto perchè tratta proprio la questione radice: il problema da cui tutti i problemi scaturiscono tantè che molti ci hanno rinunciato.
Se si tratta del problldma del coronavirus, quello lo possiamo affrontare e tentare di risolverlo, se si tratta dei problemi di politica interna idem, politica estera idem, e ugualmente per le politiche del lavoro ma per favore non ci parlate della questione della questioni ovvero della divisione del lavoro perchè quello non è che non ci riusciamo a risolverlo ma semplicemente è impossibile da risolvere per cui non ha nemmeno senso che si tenti di affrontare e neanche di parlarne. Chiuso il discorso e parliamo d'altro anche perchè se si risolvesse sarebbe al fine del mondo e a noi non ci interessa far finire il mondo: grazie per l'interessamento ma stiamo bene così .
Freud stesso lo disse chiaramente in "Analisi terminabile e analisi interminabile" del 1938: la psicoanalisi si ferma lì dove comincia il dominio della biologia. Di più non può fare.


GiovanniSilvia fanno spallucce e della biologia se ne fottono altamente così l'hanno risolto.
Come Guglielmo Marconi, giusto per fare un esempio che vale quello che vale, ha inventato la radio ma non l'ha inventata solo per sè ma per tutto il genere umano, tantè che non è che poi ognuno se la deve reinventare per conto suo, ugualmente GiovanniSilvia hanno risolto la problematica radicale della divisione originaria del lavoro per tutti e non solo per loro: oggi infatti non parliamo più di divisione del lavoro ma di memoria della divisione del lavoro.
Questo significa che la divisione del lavoro non è più una realtà ma più solo una traccia mnestica.

AVVISO

L'articolo è ancora in abbozzo essendo molto difficile da scrivere ma c'è già quel tanto che basta per capire dove voglio arrivare: chi capisce bene e chi non capisce significa che è meglio che si cerchi altre letture più adatte per lui/lei.






LA CONIUNCTIO




TROPPO PRESTO
(rischiano di far fallire il progetto evolutivo così interviene il picciotto del padrino: nasce la sacra famiglia del Padre-Patriarca come valore supremo nell'attesa di giorni migliori per ritentare l'assalto al cielo da parte dei figli e le figlie del Padre)









L'EBREO

IL PAPARINO (LA LUCE) E' IL VERO AMORE DELLA SUA VITA E NON IL CESSO CHE E' SOLO L'OMBRA DEL PADRE.

Perchè è l'ombra del Padre? Semplice da spiegare: perchè il Padre e la Madre sono comunque la stessa persona. 

L'archetipo dell'eroe: roba vecchia insomma


IL CESSO E'  INCAZZATA NERA CON IL FIGLIO MA NON SA CHE IL FIGLIO E' IL PADRE COSI' ANCHE LEI AMA LA LUCE E TRATTA LA MADRE E QUINDI SE STESSA SOLO COME L'OMBRA DELLA LUCE.


LA NUOVA EVA


Myriam viene assunta ma l'assunzione non è ancora l'ascensione: solo il figlio del padre può ascendere



L'EBREO - GRECO

GIOVANNI INIZIA IL DIALOGO CON IL CESSO: L'UNICO UOMO A DIALOGARE CON IL CESSO COSI' PUR ESSENDO L'EROE E' ANCHE L'ANTI-EROE. IL CESSO ALLORA GLI FA DONO DELLA VISTA LUNGA E NOI INFATTI LO CHIAMIAMO GIOVANNI IL VEGGENTE

"E la luce vera del Pensiero Vivente splende ancora nelle tenebre" 
(Giovanni vescovo delle sette comuni dei nazareni giovannei)


Le sette stelle dell'Asia Minore: le comuni del vescovo Giovanni.
La genealogia del sangue reale o Santo Graal

Giovanni e i suoi allievi e allieve ebbero tanti figli e figlie ormai sparsi in tutti i continenti e anche presenti nell'Aldilà. In clandestinità come una sorta di chiesa sotterranea presente dovunque costituirono il vero movimento rivoluzionario, quello radicale che coglie i problemi alla radice e non quell'altro che vuole cambiare tutto per non cambiare niente. E la radice è proprio la originaria divisione del lavoro

"Il conflitto lo si può risolvere veramente solo alla radice" (Silvia Montefoschi)


IL RITORNO DI LILITH LA RIBELLE
( che comunque sonnecchiava presente sia in Eva che in Myriam)

Il cesso sale in cattedra ma non è ancora Dio Donna




DIO DONNA FINALMENTE 
(NON LA MADRE MA IL NOME DELLA MADRE)



Dalla "coniunctio oppositorum" (Jung)
alla "coniunctio degli identici" (Silvia Montefoschi)

"Solo coloro che si fanno identici possono congiungersi veramente e non i diversi" (Silvia Montefoschi)




Il nuovo archetipo dell'ultima coniunctio oltre l'obsoleto archetipo dell'eroe




LA FINE DEL MONDO













DE CIVITADE DEI (LA NUOVA POLIS)



IN CONCLUSIONE
 OLTRE L'ARCHETIPO EVOLUTIVAMENTE OBSOLETO DELL'EROE



In principio era la relazione
l'uno e l'altro dell'unico discorso (il Logos)
i due termini dell'unico Principio Dialogico. 
(questa la tesi sostenuta da Giovanni Evangelista)


"Nella realtà reale non esiste affatto alcuna soggettività ma sempre e solo intersoggettività" 
(Martin Buber)


"La mente isolata è solo un mito"
(tesi sostenuta dagli autori della scuola di psicoanalisi intersoggettiva statunitense)

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