La famiglia psicoanalitica e la vera patria del popolo della scienza psicoanalitica
In principio era Sigmund Freud
E' infatti da Sigmund Freud che mettendosi in ascolto del femminile di Dio per fare di questo ascolto una scienza, che come un nuovo Abramo diede avvio alla numerosa famiglia psicoanalitica e anche come un nuovo Mosè diede anche iniziò più o meno consapevolmente al grande esodo del popolo psicoanalitico (la nuova e vera umanità dell'avvenire dopo la vecchia umanità della preistoria della specie umana) dalla terra di schiavitù (già ben descritta da Hegel in "Fenomenologia dello spirito" del 1807 come dialettica servo-padrone) verso la nuova Israele oltre l'universo che è il REGNO (specificamente) UMANO.
poi fu il suo allievo e delfino Carl Gustav Jung primo presidente dell'internazionale psicoanalitica
Carl Gustav Jung che Sigmund Freud volle mettere alla guida della "Associazione Internazionale di Psicoanalisi" non solo per le sue capacità e competenze ma anche per ragioni e considerazioni di carattere per così dire politico ovvero per il suo essere ariano e cristiano oltre che figlio di un prete cristiano in modo da far uscire definitivamente la nuova scienza psicoanalitica dal ghetto ebraico dove il pregiudizio antisemita dalla sua fondazione nel 1895 e fino al 1907 l'aveva relegata in quanto ritenuta "scienza ebraica".
Infine furono tutti gli altri psicoanalisti che tessero la centenaria storia della psicoanalisi e la divulgarono in ogni continente del mondo dall'Austria alla Svizzera, alla Germania, alla Gran Bretagna (Anna Freud, Melanie Klein, Bion), la Francia (Jacques Lacan), gli Stati Uniti, fino in Russia, Cina, Giappone, Africa e ogni altra nazione del pianeta.
Da Sigmund Freud primo psicoanalista (1895)
a Silvia Montefoschi ultima psicoanalista (1987)
Al termine di questa gloriosa ma anche eroica storia che ebbe anche i suoi caduti in battaglia non solo medici tra cui tra i primi Victor Tausk ma anche pazienti in analisi, nacque l'ultima psicoanalista di formazione biologa e specializzata in genetica che riconoscendo l'intera storia della psicoanalisi come l'ultimo brano della storia evolutiva dell'universo, pone anche termine alla storia della psicoanalisi stessa ma in quello stesso istante che la psicoanalisi muore anche rinasce come una finisce ma trasformata dando avvio allo sprint finale della storia dell'universo con la sua "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" da lei chiamata "Pensiero Uno" ovvero con lo stesso nome del criterio ermeneutico da lei utilizzato nell'andare oltre la psicoanalisi.
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