La dinamica dialettica non è ancora la nuova dinamica dialogica


La dinamica dialettica non è ancora la nuova dinamica dialogica ma tutto sembrerebbe che conduca in quella direzione
con le buone o con le cattive.

Trattasi infatti del cosiddetto "travaglio della storia" che è anche "l'astuzia della storia": sì perchè la storia è intelligente ovvero è una volpe ed è talmente volpe che burattina perfino i burattinai.

La libertà non esiste ma come disse il buon Fredrich Engels non c'è da disperarsi perchè comunque "possiamo chiamare libertà la coscienza della necessità".

Ecco quindi una bellissima definizione di psicoanalisi: la psicoanalisi è quel processo che mira a conquistare questa "coscienza della necessità" e allora in questo senso tutto è psicoanalisi per cui "il male non esiste".

Questo però non significa che esiste solo il bene ma che piuttosto non c'è nè male nè bene ma solo il processo evolutivo che è un processo di sintetizzazione dei frammenti dell'universo in direzione della costruzione dell'Intero e in questo senso il processo di sintetizzazione proprio perchè di sintetizzazione progressiva è anche un processo di soggettivazione progressiva.

"Vero è solo l'intero" 

(Hegel)

"E il pensiero infine cesserà di pensarsi per più solo sentirsi"
(Silvia Montefoschi)

Questo Intero che non può essere che duale proprio perchè il dialogo presuppone un Due, è anche ciò che chiamiamo "Città di Dio", "Nuova Polis" o anche più scientificamente e evoluzionisticamente "REGNO (speicficamente) UMANO".





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