Il processo di destabilizzazione progressiva del SRI



Gli dicevo (tra la saggistica  e la poesia)

Teresina a me ovviamente e va da sè
il fatto di stare insieme a te non mi scandalizza affatto
anche se per il mondo è una follia
ma si sa il mondo è ignorante
(non ho detto "cattivo" ma "ignorante")
più che la tecnica non conosce
e della medicina  sa poco o niente
forse solo di veterinaria sa qualcosa
o forse i medici-filosofi o i medici-teologi ne sanno qualcosa di medicina ma neanche loro
tuttavia c'è qualcosa del nostro rapporto che perfino a me mi scandalizza
anche se poi riflettendo ne convengo e non mi scandalizza più
anche se permane in qualche maniera anche per me un senso di stranamore
ma nel mio caso essendo naturale per me stare insieme a te poi sempre riflettendo trovo anche questo naturale
ma nel mio caso è solo l'abitudine o meglio la non abitudine a stare insieme a te anche se è dal 1989 che sto insieme a te ma appunto solo dal 1989 e non dalla nascita che mi fa sentire questo nostro rapporto come una stranezza

un'altra causa può essere il cattivo esempio degli umani del mondo
ma non si può pretendere questo altrimenti il lavoro psicoanalitico l'avrebbero fatto tutto loro, i mondani e non avrebbero aspettato noi i genialoni

ebbene arriviamo al dunque
cosa è che ancora mi scandalizza della nostra relazione?
Cioè che me la fa sentire una stranezza e non qualcosa di normalissimo?

Il fatto che lo stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
ovvero io non sto con te per raggiungere chissà quale obiettivo, un qualche scopo ben preciso
foss'anche uno scopo terapeutico o psicoanalitico che dir si voglia
visto che lo stare insieme a te funziona anche come l'andare in psicoanalisi essendo il nostro uno stile di vita psicoanalitico
dato che io per stare insieme  a te non posso in alcun modo utilizzare i vecchi cinque sensi ma sono costretto a attivare e quindi utilizzare il nuovo e rivoluzionario sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente pena non percepirti affatto in alcun modo

ebbene ciò che ancora mi scandalizza
è che il mio stare insieme a te non è un mezzo ma un fine
e cioè che il fine di stare insieme a te
lo scopo e la meta del mio stare insieme a te
è proprio lo stare insieme a te
così se mi domandassero:
"Che cosa ci hai guadagnato a stare insieme a Thérèse Martin?"
Dovrei rispondere:
"Ci ho guadagnato che sto con Thérèse Martin."
Tutto qua nulla di più  e nulla di meno.

Non è che poi io vado in paradiso
stare insieme a te è già il paradiso
e foss'anche avessi tanti dolori psichici o anche fisici
e fossi all'inferno
lo stare insieme a te sarebbe comunque e in ogni caso sempre  il paradiso
il paradiso infatti non è un luogo ma una persona
il paradiso è un "tu".

Paradossalmente mi accorgo che sono giunto a una conclusione
completamente opposta a quella dell'autore dell'opera teatrale
"L'inferno sono gli altri" di Jean Paul Sartre.

Aggiungo per completezza che in questo mio scritto mi sono censurato in parte e cioè non ho voluto parlare in nessun modo della controrivoluzione anche perchè meno se ne parla meglio è perchè non aspettano altro che di loro si parli dato che mancano di Essere.

A conclusione di questo mio scritto mi viene anche da pensare alle tante critiche che vengono mosse da più parti alla psicoanalisi: che è stregoneria, una pratica magica da ciarlatani, che funziona proprio come un qualsiasi placebo, che non è scienza vera ma una organizzazione mafiosa, una corporazione per fare soldi per cui il sommo bene è solo una psicoanalisi interminabile.

Come spesso capita si butta via il bambino con l'acqua sporca proprio come quelli che parlando male dei preti parlano male anche della religiosità.

E certo che se la gente va in analisi per ottenerne un qualche guadagno è ovvio che poi la psicoanalisi non funziona.
Che cos'è la psicoanalisi?
E' un modello relazionale e quindi anche uno stile di vita
una tensione e un impegno a trascendere l'interdipendenza nella direzione dell'intersoggettivtà che non è vera intersoggettività se non è intersoggettività radicale.
Hanno quindi anche ragione le critiche alla psicoanalisi provenienti dalla cosiddetta estrema sinistra o comunque dai movimenti cosiddetti radicali che accusano la psicoanalisi di essere una scuola di formazione per i nuovi padroni dell'avvenire.
Hanno ragione in qualche modo perchè la psicoanalisi a meno di non tradire proprio la sua vera vocazione non può essere una tecnica per puntellare il vecchio SRI (soggetto riflessivo individuale)
La gente interessata alla psicoanalisi deve rendersi conto che di padroni ne abbiamo già fin troppi e che quindi non abbiamo di bisogno di un padrone in più sia che sia un padrone con i pantaloni o un nuovo padrone in gonnella
perchè che abbia i pantaloni o la gonnella sempre padrone è.

Si potrebbe allora obiettare:
"Ma se non si deve andare in psicoanalisi per guarire allora per che cosa ci si deve andare?"
Semplice: in psicoanalisi si va per stare con l'analista.
"Ma allora ho tanti amici e amiche che mi frega di stare con l'analista?!"
E infatti l'Altro è sempre l'analista.
Ciò che fa una relazione psicoanalitica non è una laurea in mediccina o in psichiatria anche se queste certamente male non fanno ma è:

1. la relazione con l'Altro

2. la presenza della  tensione in entrambi e l'impegno a trascendere  il loro essere calati invece in "una relazione normale" cioè "interdipendente" vale a dire nella dialettica naturale perchè bestiale servo-padrone detta anche sado-masochista che  è una goduria beninteso perchè come dice il detto "l'amore non è bello  se non è litigarello" che in termini psicoanalitici si chiama dinamica transfert-controtransfert.
In questo impegno il paziente non è esentato ma deve aiutare l'analista e così ovviamente l'analista evidentemente ma non spetta a loro di giungere al successo perchè questo del successo è compito dell'Automaton.
Perchè  compito dell'Automaton?
Perchè il processo psicoanalitico è in natura e cioè Freud non l'ha inventato ma l'ha scoperto proprio come Cristoforo Colombo che non ha inventato l'America.
I due analisti (questa è la terminologia corretta) non devono far nulla oltre a metterci l'impegno dopo di chè E' LA NATURA STESSA CHE FA IL SUO CORSO.

Non sono i movimenti radicali o di estrema sinistra che vogliono superare la dialettica servo -padrone ma E' DIO CHE LO VUOLE.
Dio farà piazza pulita di tutto il vecchiume della storia.
Dio ovvero l'Automaton, il principio di sincronicità, la divina provvidenza, il processo di individuazione universale.

Si dirà:
Allora i padroni devono cominciare a tremare?
Certo e anche i servi
perchè sappiamo che goduria si prova a fare i servi
cioè i padroni dei padroni i quali sempre ricattabili dai servi vorrebbero ammazzarli tutti i servi
ma non possono perchè i padroni sono alle dipendenze dei servi e senza servi schiatterebbero
sono i servi infatti che li fanno essere
e senza servi non sarebbero.
Proprio per tale motivo è così potente la dinamica transfert-controtransfert
talmente potente che c'è chi l'ha anche chiamata una tale dinamica con il nome di "principio di realtà"
ma il filologo tedesco grecista e latinista Friedrich Nietzsche ci ha aperto gli occhi:
"Non esiste un testo ma solo interpretazioni

e interpretazioni di interpretazioni" (Friedrich Nietzsche)
Chi ha orecchi da intendere intenda.

Gli umani sono frettolosi perchè sono mortali ma Dio se la prende comoda perchè essendo immortale non ha fretta alcuna perchè lavora allo stato dell'arte come un operaio universale professionista step by step e quando fa un lavoro non lo deve rifare perchè non lavora alla carlona.
Dio è l'Essere
e l'Essere non uccide ma fa scomparire ciò che già adesso è il Nulla.
Solo l'impegno psicoanalitico
uno stile di vita psicoanalitico è
e tutto il resto è manifestazione del nichilismo
e come tale oggi c'è e domani non c'è più.
Morto?
No
semplicemente scomparso
perchè i morti non muoiono ma ritornano
ma gli scomparsi non ritornano più
e chi scompare è proprio la obsoleta dinamica relazionale servo-padrone e chi questa dinamica incarnano ancora
ovvero la preistoria dell'Essere.


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