Il nucleo delle teoria della rivoluzione oggi è solo la questione della vita eterna

UNA DISCRIMINANTE TRA RIVOLUZIONARI E CONTRORIVOLUZIONARI: OGGI IL NUCLEO DELLA TEORIA DELLA RIVOLUZIONE E' SOLO LA VITA ETERNA

Noi rivoluzionari dovremmo frequentare solo persone che credono nella vita eterna perchè chi non crede nella vita eterna anche se non soggettivamente comunque oggettivamente non può che essere un controrivoluzionario.
Ma come si fa a sapere se qualcuno crede nella vita eterna?
Da che cosa lo si capisce?
Dal fatto che va in chiesa?
La cosa è molto complicata perchè ci sono persone che credono in Dio e nella chiesa ma non credono alla vita eterna mentre ci sono atei e magari anticlericali che addirittura esplicitamente dicono di non credere alla vita eterna eppure si capisce che invece magari inconsciamente ci credono.

TM non ha mai creduto all'esistenza reale del "tempo"
ma riteneva che il tempo fosse solo una illusione


IL NICHILISMO MALATTIA DEL PENSIERO VIVENTE

La mia amica TM alla vita eterna ci ha creduto solo fino a 22 anni e poi gli ultimi due anni a parole diceva di crederci ma non ci credeva, però nel suo caso era perchè sentiva una voce (da dove provenisse quella voce a distanza di 120 anni è ancora un mistero) che gli diceva:
"Ma brutta scema perchè non pensi a  goderti la vita fino a che sei giovane?! Ti credi di essere più furba degli altri e di meritarti così infine il paradiso?! Ma quando mai! Ma povera illusa! Morirai, andrai sotto terra e avrai solo dimostrato agli altri e a te stessa di come si fa a rovinarsi la vita."
Teresina oltre a queste voci aveva dolori fisici sempre più forti a causa dell'avanzata inarrestabile della tubercolosi che le consumava i polmoni, quindi doveva combattere in una lotta impari e senza tregua su due fronti simultaneamente:

1. sul piano spirituale contro la tentazione nichilistica ateo-materialistica

2. e sul piano corporeo contro il dolore fisico

3. e come se non bastasse quelle bastarde delle altre 25 monache del suo monastero di Lisieux per aiutarla le dicevano "non ci pensi non ci pensi che è peccato!" aggravando così la sua situazione invece di consolarla. Ma brutte merde che non siete altro!

Ho scritto "bastarde" ma è perchè sono troppo partigiano perchè la verità era che erano solo delle povere ignoranti che non potevano aiutarla perchè il sapere teologico in loro possesso non poteva dargli quegli strumenti atti ad aiutarla o comunque ad alleggerire le sue pene in quei 18 mesi del suo calvario ( altro che i soli tre giorni del rabbino eterodosso di Nazareth) e invece poi ho saputo del coraggio indomito di alcune di queste monache dopo il bombardamento anglo americano del 1944 a seguito del loro sbarco in Normandia per muovere l'attacco finale al Terzo Reich e così ho cambiato idea su di loro: non più bastarde ma solo ignoranti in teologia.
L'unica che avrebbe potuto aiutarla era Claire Bertrand la fondatrice del monastero nel 1838 venuta dalla lontana città di Poitiers ancora giovanissima con alter su e amiche per porre la prima pietra di questo "deserto tutto femminile" per dedicarsi H24 all'adorazione del DIO-MASCHIO. Non che avesse fatto alti studi in teologia ma lei conosceva dal di dentro di sè la "teologia del shalom" come chiamo io più sinteticamente il suo pensiero teologico prodotto dalla sua reale e concreta esperienza di vita e non alle dotte università vaticane.
Onore a te Claire Bertarnd quindi, ma era morta vecchissima già novantenne ai primi del 1890 e le altre monache in teologia erano un branco di somare.
Avrei dovuto esserci io in quella primavera del 1896 ma io ho conosciuto Thérèse Martin per uno starno gioco del destino solo nella primavera del 1968 e comunque anche nel 1968 non avevo quegli strumenti teorici che solo imbarcandomi sulla via della conoscenza psicoanalitica per un'altro strano gioco del destino. GiovanniSilvia mi hanno dato ma me li hanno dati questi strumenti proprio come Socrate con i suoi allievi praticando il metodo maieutico in quanto erano già presenti ma sepolti ancora nel mio inconscio che non è mio ma è l'inconscio universale quale patrimonio di conoscenza collettivo prodotto da 13,7 miliardi di anni di storia del lavoro umano  e non-umano. E' proprio in questo senso che io sostengo che "Rivoluzionari si nasce e non si diventa" e GiovanniSilvia aggiungono "Si nasce con il gene mutato ma poi bisogna anche lavorare alla mutazione".
Ma ritorniamo alla questione iniziale: la questione della vita eterna.
Io ci credo alla vita eterna?
Per me la vita eterna non sarà dopo la mia morte ma già adesso è la vita eterna: quando il mio interlocutore è TM sto già vivendo nella vita eterna perchè per me la sua compagnia è già la vita eterna ma mi capita purtroppo molto spesso di avere interlocutori che il mio sesto senso mi dice che non credono alla vita eterna: ecco è quello l'inferno.
E così sia la vita eterna che l'inferno non sono dopo ma già adesso entrambi.

LA STORIA DEL TEMPO


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