L'uno e l'altro dell'unico discorso

Il termine inglese di "abduction" si traduce con "rapimento" o "interferenza" aliena e quindi causata da extraterrestri apparentemente quindi da una volontà altra da noi. Dico "apparentemente" perché ormai siamo stati "edotti" e non più "addotti" questa volta dalla nuova scienza psicoanalitica che il transfert e il controtransfert non sono in un rapporto tra di loro di causa-effetto ma sono in un rapporto di unità processuale tra di loro essendo una unità inseparabile nei singoli momenti processuali dell'unità dialettica.

Dico questo perché il seguente brano di un testo dei vangeli cosiddetti apocrifi di duemila anni fa mi rammenta la tripartizione dell'Essere presente nell'elaborazione di pensiero dell'esperto di fenomeni di abduction Corrado Malanga dove infatti parla di "anima", "mente" e "spirito" ma non sono certo se al di là della terminologia identica poi i concetti corrispondono veramente con questi elaborati presso le comunità dei primi cristiani più di orientamento gnostico. 

Il seguente brano mi rammenta anche il commento che Marie Martin sorella maggiore di Thèrèse Martin fece degli scritti della riconosciuta pensatrice teologa e mistica: 

"Cara sorella mia voi siete proprio posseduta da Gesù ma posseduta nel senso in cui si usa dire di qualcuno che è 'posseduto dal demonio'." 

(Lettera di Marie Martin a Thérèse Martin del 1896) 

 Ecco quindi il testo del brano da me commentato:

Maria rispose e disse:

“Quello che a voi è nascosto, io ve lo comunicherò”.

Ed Ella iniziò a dire loro le seguenti parole:

“Io vidi il Signore in una visione, e gli dissi:

“Signore, oggi ti ho visto in una visione.”

Egli mi rispose e disse:

“Beata, tu che non hai vacillato alla mia vista.

Là, infatti, ove è la mente, quivi è il tesoro”.

Io gli dissi:

“Signore, adesso dimmi: colui che vede la visione, la vede attraverso l’anima oppure attraverso lo spirito?”

Il Salvatore rispose e disse:

“Egli non vede attraverso l’anima, né attraverso lo spirito, ma la mente, che si trova tra i due, è quella che vede la visione"

 (Vangelo di Maria Maddalena)